Maria Alberta Scuderi, Assassinio al Garibaldi, 1984

La signora Cesira faceva un risotto speciale e non

entrare in casa di un uomo così, che magari

divertiva. ¶ Poi si vergognò un po' perché, in fondo

fondo, si trattava di un morto. ¶ — Bussavo, dicevo permesso

il risotto che aveva un buon odore perché era

sangue doveva esserci abituato. ¶ — Un brutto lavoro quello del

avanti, lo conduceva con un sottile filo. La posta

Il risotto aveva ormai un odore amaro; ma non

di dare corpo ad un ricordo confuso e che

come la sequenza di un film. ¶ "La posta!" Ecco

posta!" Ecco, era arrivato un pacco raccomandato per il

sembrò soddisfatto. Aveva proprio un bel sorriso, con tutti

il corpo percorso da un tremito inarrestabile, stringeva la

che lo scavava. Era un amore, se ne rendeva

momento come non mai, un amore che arrivava alle

fosse tra di loro un lungo discorso già detto

detto, una intimitˆ raggiunta, un accordo silenzioso e profondo

lui per aiuto: era un modo, l'unico che

Parlava convulsa. Quell'aria un po' distaccata e lontana

tensione fortissima e per un attimo guardò Alessandro, quasi

viso contratto del ragazzo: un attimo. Ma in quell

occhi pena e amore. ¶ "Un culo, ecco che cosa

ecco che cosa è, un culo!" gridava Tom dentro

uomini e cose creando un mondo magico di immagini

di correre, di allontanarsi. "Un culo" cercava dentro di

cercava dentro di sé un sentimento di disprezzo, una

che aveva perduto. Aprì un armadietto. C'era del

a ridere. ¶ "Sembro proprio un poliziotto da telefilm" si

mai piaciuti. Era solo un povero poliziotto meridionale con

ragazza persa dietro ad un drogato e geloso di

drogato e geloso di un amico. ¶ Lo prese una

se stesso e diede un calcio alla sedia piena

riflessione. Non poteva accettare un sentimento così sconvolgente senza

quando suonavano, su di un accordo o un attacco

di un accordo o un attacco, i loro occhi

occhi si incontravano per un attimo ed in quell

la coscienza di giocare un ruolo alla cui base

base è l'inganno, un vuoto, una paura continua

amico ragazzo che è un secondo se stesso per

il quale si prova un sentimento confuso, infantile, ma

se ne rendesse conto, un punto di riferimento forse

acuta che era quasi un dolore fisico. Mai, in

o deriso chi aveva un altro polo per il

il suo isolarsi avevano un significato diverso. Erano forse

sé e gli altri un modo di proteggere una

diritto a conforto, di un dolore che non può

all'altra legati da un'unica dolorosa passione. ¶ 10 ¶ Carmela

si era fatta subito un dovere di riferire alla

vie lo angosciava come un tradimento. ¶ Perché li aveva

fare per non perdere un rapporto che gli era

ma ventisette. Non sono un ragazzo del sud con

ragazzo del sud con un lavoro precario che spera

loro bocche sarebbe stato un insulto perché si era

Alessandro, l'avrebbe considerato un nemico, forse lo avrebbe

Era sudato, ma aveva un'espressione felice, libera, appagata

salì di tono, diventò un susseguirsi di dissonanze laceranti

seguiva i gesti con un misto di irritazione e

lavoratore; ma era sempre un povero ragazzo che inseguiva

che aveva sulle spalle un fratello drogato. Paura. ¶ La

era sempre vicina. ¶ Bastava un ritardo di pochi minuti

che erano esagerati, poi un fatto di cronaca, una

una notizia alla televisione, un commento di amici scatenavano

anche duro, una chiarificazione, un momento di veritˆ in

volta al colore di un asciugamano, al disegno di

fino a sfibrarsi. ¶ Aveva un muso da topo, stretto

non la vedevano. Aveva un modo strano di camminare

robuste da infermiera in un corpo gracile che sembrava

e ospedale. ¶ Aveva trovato un posto, dopo lunghe attese

mezzo alle sofferenze. Era un lavoro frustrante. Sebbene brava

riusciva solo ad aggiustare un cuscino, a portare via

ammalati la vedevano come un oggetto pratico e utile

o mangiavano di corsa un panino, in quei momenti

non amori. Stava in un angolo senza nemmeno ascoltare

erano viscidi e scivolosi, un ragazzo gentile con i

rossi le aveva preso un pacco dalle mani e

rado; ma era bastato. Un sentimento caldo e tenero

trattoria economica del Corso, un piccolo ambiente familiare e

neanche la speranza di un futuro qualsiasi; ma era

si erano accorti di un certo cambiamento. Una dolcezza

una leggerezza nei gesti, un sorriso impensabile sulle labbra

complicità e, come in un romanzo sceneggiato, immaginava storie

la prendeva di colpo un affanno fisico, l'urgenza

morte; ma sentì con un'esultanza improvvisa che il

Non pensò neppure per un istante di parlarne con

c'era spazio per un incontro reale; ma finalmente

incontro reale; ma finalmente un fatto li univa e

suo destino. Gliene venne un senso di potenza ed

con una storia ed un senso. Aveva nelle mani

come bene prezioso, come un silenzioso dono. Ora, quando

ed osava salutarlo con un sorriso e con un

un sorriso e con un gesto. Non si domandava

nella casa c'era un Paolo che non aveva

per tutta la vita. Un povero cristo come lui

il viso severo in un silenzio che diventava ogni

essere ferma lì da un pezzo e non aveva

furie." ¶ Poi gli venne un'idea e fece fermare

collera si può lanciare un portacenere senza avere intenzione

Il Colombo era buono, un pezzo di pane, tutto

così onesto, tutto d'un pezzo, forse un po

d'un pezzo, forse un po' troppo rigido, ma

darlo a vedere. ¶ Sentì un impeto di collera verso

spazio, più tempo. ¶ 7 ¶ — Era un brav'uomo in fondo

se ne imbeve." ¶ — Era un brav'uomo — riprese — prestava

commissario aveva l'aria un po' annoiata perché a

Una belva, pensò, e un lampo gli passò per

penetrati nella testa come un succhiello. ¶ Il Colombo non

si possono nascondere ad un padre, delle responsabilità che

faceva più, doveva appoggiarsi un attimo per prendere fiato

dargli tempo, fargli smaltire un po' della collera, poi

primo momento si fosse un po' calmato. È creatura

a mio figlio, ad un ragazzo, ad un bambino

ad un ragazzo, ad un bambino! ¶ Carmela pensò fuggevolmente

non era proprio più un bambino; ma andava bene

Colombo era smarrito. Tutto un mondo di cose sicure

soldi da uno, da un porco simile, si fa

aprì e, pallido come un cencio, l'Angelo fu

quasi senza risposta. Ad un certo punto aveva sentito

a ghermirlo. ¶ Si fermò un attimo. La nebbia era

Ci doveva essere stato un errore, uno sbaglio fatto

uno sbaglio fatto in un momento della loro vita

non riusciva a trovare un appiglio a cui attaccarsi

che Alessandro era stato un bambino, parlando e discutendo

importanti. ¶ Dalla nebbia emerse un'ombra: due ragazzi appoggiati

due ragazzi appoggiati ad un albero si tenevano stretti

di Annalisa lo penetrò un istante dandogli un poco

penetrò un istante dandogli un poco di felicità. Gli

solo la fine di un processo che aveva avuto

processo che aveva avuto un suo momento iniziale, un

un suo momento iniziale, un suo svolgimento, una sua

solo di fronte ad un nemico tanto più terribile

bastava la roba. ¶ Paolo: un milione e trecentomila, era

il giovane. ¶ Era solo un nome in mezzo agli

Chissà se c'era un Paolo nella casa? Semplice

colpo come portata da un vento di tragedia. Una

il marito, forse per un figlio: ma paura certamente

ed uno strozzino ad un tempo: una infinita gamma

dall'urgenza della droga. Un delitto non meditato, ma

chi aveva ucciso come un bubbone marcio e purulento

di colpo. Gli sembrava un altro, David, quando suonava

libera e violenta. ¶ Con un gesto improvviso lasciava la

pianure di solitudine. ¶ Era un momento magico che si

per lui non era un'audizione vera, che tra

Non riusciva ad immaginare un distacco totale, non voleva

distacco totale, non voleva un distacco totale. Guardava David

domenica mattina, come per un antico rituale, gli uomini

una boccata di fumo, un saluto cortese e riservato

Ogni tanto c'era un'ombra di meno: allora

meno: allora si stringevano un poco e tutto tornava

e invece era stato un colpo di fulmine. Un

un colpo di fulmine. Un attimo prima non esiste

prima non esiste ed un attimo dopo tutto va

di Alessandro era stato un duro colpo: ma non

che era ormai solo un ricordo d'amore. Si

sarebbe creato uno spazio, un vuoto in cui penetrare

immaginava uno sguardo nuovo, un atteggiamento diverso, un momento

nuovo, un atteggiamento diverso, un momento di interesse; allora

in tumulto, si fermava un attimo con la mano

nelle spalle infreddolito: era un bel po' di tempo

a casa, prepararsi per un incontro di lavoro, allontanare

e si può sognare un prato del sud, un

un prato del sud, un arco di cielo pieno

asciutto e nero come un ragazzo caprese: scattante ed

uno dall'altro. Era un lavoro da fare con

figlio andava calmato con un buon piatto di pasta

calore il sugo mandò un buon odore di aglio

dalla parte giusta con un padre che non capisce

rappresenta la moto per un ragazzo e rifiuta di

abbassare la testa. Mai un debito, sempre lavoro, tutti

stringere il forchettone come un'arma. "'O guaglione" pensò

sulla tavola e indugiò un attimo a rendere ferma

calma e forte, sembrava un muro a cui appoggiarsi

mugolò qualche cosa. Era un bel pezzo di ragazza

cosa lo turbò per un attimo. Non aveva tempo

a vivere e per un ragazzo così senza soldi

al mercato dell'usato, un po' spelacchiata ma di

di ottimo taglio che un altro le aveva regalato

le aveva regalato in un incontro abbastanza recente. ¶ — Ci

il commissario era venuto un paio di volte, ma

i modi: lavorando come un matto di giorno, bevendo

l'Angelo che era un pane, che non aveva

lire sono molte per un ragazzo che non guadagna

vi era mai stato un atteggiamento, un modo di

mai stato un atteggiamento, un modo di dire che

dire che potesse spaventare un figlio al punto di

Colombo era, è vero, un po' furioso, con la

sberla facile, ma mai un figlio aveva sentito la

di lei che sentiva un po'di telegiornale e

E se... non era un pensiero formato; ma stava

ma stava dentro come un seme maligno. Un ragazzo

come un seme maligno. Un ragazzo può fare dei

morte, ma non può un ragazzo, non può suo

mancava l'aria. In un momento di terrore e

Aveva la chiave di un mondo che lei non

avvicinarsi perché doveva essere un mondo affascinante e confusamente

il parco, paghi per un attimo di essere vicini

gli alberi. Vi era un buon profumo di terra

era la sensazione di un pericolo. ¶ — Non era mica

Il pericolo aveva ora un viso ed un nome

ora un viso ed un nome. ¶ — Dice di no

oggi? ¶ — Oggi pomeriggio per un attimo, c'erano David

del fratello e provò un'improvvisa collera per Alessandro

con rancore. ¶ Era proprio un profondo e cupo rancore

pena e affanno ed un senso di colpa. Era

le rispose piano. ¶ Ma un poco alla volta qualcuno

tanto caso, questo è un porto di mare gente

l'ho e sono un po' da una parte

da una parte e un po' dall'altra! ¶ La

e questo la stupiva un po', ma ne ricavava

In fondo si sentiva un po' responsabile di quello

era nata e vissuta: un delitto lì non se

meritava proprio. Si sfogava un po' con tutti quelli

ricordare una frase o un episodio che potesse avvalorare

che avevano catturato in un baleno il Colombo: massiccio

Non era stato subito un amore facile: un po

subito un amore facile: un po' di razzismo da

e che lui era un porco. Quello sì che

sta insieme, che è un magnaccia, che doveva venire

commissario pensò che era un modo tutto personale di

La Cesira ci pensò un po' su. In quei

si rendeva conto con un certo stupore che il

cauto nei passi, mai un rumore in quella casa

in quella casa. Perdio, un uomo anche se solo

uomo anche se solo un po' di rumore lo

mi ha parlato di un cugino, un discorso ingarbugliato

parlato di un cugino, un discorso ingarbugliato, tutta una

mille e non fate un baccano maledetto non state

agli angoli salivano con un certo respiro. Case costruite

fretta di vivere determina un po' in tutti; ma

che facesse pensare ad un assassinio. Eppure avevano trovato

casa del signor Antonio un quadernetto con degli appunti

della luce o per un affitto. ¶ La Carmela lo

nella luce crepuscolare aveva un suo fascino marcescente e

bidoni di plastica abbandonati, un angolo vagamente poetico. ¶ Gli

sentito una malinconia quieta, un bisogno di intimità: l

malinconia fonda e dolce, un desiderio di casa; erano

anima tra le pietre, un'anima antica e laboriosa

e laboriosa; ma di un lavoro a misura d

una rissa, una sparatoria, un attentato e l'incanto

il berretto. ¶ Rivide in un attimo, come un flash

in un attimo, come un flash improvviso, la piazza

Per trovarsi poi in un fosso con un buco

in un fosso con un buco in testa. ¶ Tacque

buco in testa. ¶ Tacque un attimo seguendo un suo

Tacque un attimo seguendo un suo pensiero. ¶ Tom lo

a se stesso. Era un divagare tra pensieri confusi

parole si riducevano in un mormorio senza senso. Si

mani alle tempie in un gesto di sofferenza quasi

che sembravano quelli di un bambino. ¶ Sempre più gli

affinarsi tra di loro un rapporto profondo che il

il contatto, di incrinare un rapporto che sentiva importante

stufa. ¶ — Maledetto tempo — brontolò — un tempo di merda, una

appunto forse sì. Bastava un: Paolo, 1.300.000, e lui era

quelli della polizia che un povero cristo che gli

vedere in ogni debitore un assassino. ¶ Brutto tipo quel

da fare paura. ¶ Bevve un lungo sorso. Anche il

ora che aveva trovato un posticino ad una televisione

dipingere gli scenari di un nuovo spettacolo. Pasto caldo

spettacolo. Pasto caldo per un mese ed un bel

per un mese ed un bel po' di soldi

idea lo fece sorridere un attimo. Proprio lui, il

abbiamo più» e giù un sorriso. "Poi i soldi

che si ritrovava! ¶ Diede un calcio alla sedia. Se

sedia. Se avessero trovato un appunto che cosa voleva

non si ammazza per un milione e questo la

polizia lo sa. Interruppe un attimo il ragionamento, non

e bevve di gusto un altro sorso. Meglio uscire

Tanto valeva infilarsi in un bar di Brera: due

viso come su di un foglio di carta e

Va là che sei un bel ragazzo" si disse

ed ovattava i rumori. ¶ Un silenzio quieto isolava le

molti anni prima con un po' di paura e

liceo cittadino era stato un trauma non da poco

rimasta stordita ed affascinata. Un'esperienza esaltante e conturbante

il discorso si faceva un po' troppo complicato. Un

un po' troppo complicato. Un'esperienza traumatizzante: ecco che

mattina c'era stato un gran baccano e si

il fiato. ¶ C'era un ragazzino che stringeva un

un ragazzino che stringeva un pacco di volantini. ¶ — Di

per la giustificazione? ¶ Aveva un po'paura di quelle

dei genitori non era un problema da niente. ¶ — Me

con lui. ¶ Era proprio un bel ragazzino: una testa

così? ¶ In fondo da un portone poteva anche uscire

era stata presa da un senso di paura come

Avrebbe sicuramente riso. Era un ragazzino che andava con

mica i piani per un colpo di stato — aveva

le era parso proprio un ragazzino piccolo che non

ma armonioso anche se un po' dinoccolato, i capelli

presenza tranne che per un saluto distratto. Era diverso

signor Antonio, uno tranquillo, un po' dimesso, uno che

ma educato: questo sì. Un ometto un po' da

questo sì. Un ometto un po' da niente, in

proprio come nei telefilm. Un brivido di eccitazione corse

proprio di essere in un telefilm. Ma era un

un telefilm. Ma era un telefilm senza storie strane

Era stato ucciso soltanto un uomo anziano che nessuno

nessuno conosceva veramente: solo un po' forse la signora

l'impronta del portacenere: un cerchio lucido e nero

il tipo. Sembrava proprio un assassinio per sbaglio! ¶ — Va

tanto fredda molti ebbero un brivido; le madri chiamarono

via molto presto per un lavoro che gli avrebbe

dato da vivere per un buon mese. Era molto

e passò davanti ad un gruppetto fermo ancora in

quotidiani. Gli sembrò per un momento di essere fuori

di essere fuori da un incubo, in una dimensione

una dimensione di realtà, un uomo come tanti in

uomo come tanti in un giorno come tanti. Poi

più una sottile angoscia, un tarlo che lavorava nel

sua voce. Entrò in un bar: il telefono non

voce gentile anche se un poco fredda. L'aspettava

spacciatore di mezza tacca, un giro discreto ma non

compagno allacciandosi le scarpe: un barbuto alto e grosso

che sembrava uscito da un film poliziesco. — Se ne

è una cosa semplice. Un delitto fatto in fretta

ha parlato? ¶ — David è un tipo che parla poco

Il Barbuto lo guardò: un bel ragazzo, non molto

aria virile gli dava un ché di picaresco. ¶ — E

ma per noi è un buon esercizio. ¶ — Musica rock

Barbuto stringendosi nelle spalle. — Un gran baccano. ¶ — A me

di tradirla, di sciupare un rapporto privilegiato. C'era

privilegiato. C'era stato un periodo in cui aveva

aveva fatto più di un sogno. Sogni di ragazzo

ragazzo gli pareva esagerasse un poco. Anche lui viveva

era sempre stato, dentro, un poliziotto e non avrebbe

sua possente persona. Per un attimo fu tentato di

e poi quello era un meridionale che poteva anche

appena arrivato. Non aveva un chiaro giudizio di Tom

c'era e se un meridionale viene su, qualche

irrazionale stizza che puzzava un po' di razzismo. Tom

La scala era buia, un po' stretta, il portone

nella polizia fosse entrata un po' di gente giovane

non si poteva gestire un mondo nuovo con idee

Il pensiero si fermò un attimo sul delitto; ma

di dimenticare che aveva un compito. Ma non lì

Hai i denti di un lupacchiotto" diceva ridendo. ¶ "E

incavato e non era un bel sorriso, il suo

in altre zone, aveva un suo buon giro. La

Narcotici ¶ DAVID chitarrista di un complesso rock ¶ MARIO studente

della Questura di Milano ¶ UN TESTIMONIO ¶ 1 ¶ Tommaso Gargiulo, detto

finito di provare da un pezzo e gli altri

indugiava pizzicando la chitarra: un suono monotono, discorde, triste

e la mano staccò un accordo spezzato. Tom si

voleva era impossibile. Aveva un suo modo di isolarsi

grande al pianterreno di un palazzo in degrado. Dava

degrado. Dava su di un giardino abbandonato che doveva

che doveva aver avuto un certo fascino un tempo

avuto un certo fascino un tempo; ma ora era

ma ora era solo un groviglio di sterpi grigi

e polverosi. La camera, un po' squallida per via

Aveva lavorato alla batteria un paio d'ore ed

interruppe bruscamente su di un accordo e fece cenno

fredda, era accogliente come un'insidia. I fari di

macchina ripartì. Per terra, un po' dovunque c'erano

arrotolato su se stesso, un ragazzo dormiva. «Fatto». A

Tom sembrò di avvertire un'esitazione nel passo del

solo come se, in un modo confuso e sotterraneo

silenziosa lo appagava attraverso un rapporto diverso e stimolante

filobus era passato da un pezzo ed aveva lasciato

nuovamente nel letto, diede un paio di pugni al

appoggiò la chitarra in un angolo. ¶ — Se non hai

di parlare. David era un amico, ci si poteva

fidare e lui aveva un peso, anzi una palla

alimentava ormai di poco: un sorriso, un segno di

di poco: un sorriso, un segno di affetto, un

un segno di affetto, un attimo di presenza, un

un attimo di presenza, un raro incontro appassionato, un

un raro incontro appassionato, un momento di lucida disperazione

scommessa con la sorte, un rituale, un pianto dentro

la sorte, un rituale, un pianto dentro. ¶ Appoggiò la

stretto. Forse era stato un rumore. Forse un sogno

stato un rumore. Forse un sogno, forse l'angoscia

nella quale si muoveva un po' guardingo come un

un po' guardingo come un bell'animale non ancora

in sordina nella stanza; un ritmo affannato troppo simile

Chiuse di scatto. ¶ Fu un buffo d'aria a

Nell'ampio cortile stagnava un quieto silenzio; ma qualche

loro giornata di lavoro. Un sapore di intimità, un

Un sapore di intimità, un bisogno di sicurezza gli

strinsero il cuore come un'antica nostalgia. Annalisa. Il

e lo ferì come un sogno impossibile. La rivide

offrirle?" pensò disperato. ¶ In un buco qualsiasi, in un

un buco qualsiasi, in un qualsiasi buco di Milano

Il giorno esplose con un grido: ¶ — L'hanno ammazzato

per la scuola. In un attimo il caseggiato fu

terra, vicino al corpo, un pesante portacenere di bronzo

Allora lei fu di un'audacia impensata. ¶ — Entri a

impensata. ¶ — Entri a prendere un caffè. ¶ Le tremavano le

fosse entrato. ¶ Era seduto un po' a disagio su

poltroncina damascata davanti ad un tavolino coperto da una

porta di fronte. Per un attimo la testa rossa

l'avvicendarsi delle macchine. Un andare e venire continuo

dovere il successo ad un essere squallido, affamato di

essere stato protagonista di un'avventura quale la sua

riconosciuto il ragazzo. ¶ A un tratto non ne fu

maglioni, la stessa andatura un po' dinoccolata. Tutti uguali

davanti a una scollatura un po'procace. ¶ Ora, nudismo

madri. ¶ Di notte... Fu un lampo. ¶ "O Cristo..." mormorò

stanco, in più aveva un'iradiddio di pratiche da

scrupolo. ¶ — Pronto, pronto? — disse un paio di volte. ¶ Dall

vecchio bar, davanti ad un caffè non bevuto. Non

quel momento; sembrava quasi un sacrificio e doveva andare

Era già deciso da un pezzo. Ne abbiamo parlato

voglio stare lontano neanche un minuto. Del resto l

genitori. ¶ La guardò con un misto di gratitudine e

Ho sbagliato tutto. Era un bambino ed io l

l'ho trattato come un uomo e poi è

se ne avremmo ricavato un vantaggio. E invece poi

che la penetrava di un'acuta sofferenza — questo mi

emersi. Alessandro era lui un perdente che aveva in

Aveva rappresentato per anni un simbolo, un punto di

per anni un simbolo, un punto di riferimento immobile

adolescente. Che Mario fosse un essere umano con scelte

trenta denari. ¶ Allora sentì un impulso di collera. Non

debolezza e desiderò per un attimo con tutte le

vita, che fosse solo un ricordo sia pure doloroso

messo in cerca di un avvocato. Non ne ho

momento. ¶ Non era solo un diversivo, era veramente preoccupata

in questura, mettersi in un guaio. Anche per David

la prima volta provò un senso di solitudine e

fatta per rinunciare. In un modo diverso da Maria

il foglio sul tavolo: un bel tavolo lucente e

strisciare ai piedi come un verme! E io gli

domandò nemmeno come avesse un'arma. Tutto facile, tutto

il corpo che per un attimo sembrò riacquistare vita

per altre strade. In un certo senso si sentiva

sentiva colpevole. Lo prese un affanno, una pena acuta

La ragazza sarebbe diventata un nome che passava di

chiudere e sigillare. Indugiò un attimo a leggere le

era una spiegazione, ma un'accusa per tutti. ¶ La

della festa ormai vicina. Un sonno reso quieto e

presenza lo aveva per un istante confortato. Poi si

il ragazzo rifiutò con un cenno della testa. Sentì

la sua stessa tensione. ¶ Un movimento brusco di David

le era mai piaciuto: un tipo per il quale

Mise la verdura in un panno di bucato e

Il Giuseppe si sentiva un po' protagonista perché l

certo dei complimenti, ma un po' di considerazione per

suo acume sì. Poi un pensiero si fece strada

e l'aceto in un silenzio raccolto. ¶ Allora il

verso di sé con un gesto brusco. ¶ — Non penserà

che va a denunziare un ragazzo gli era insopportabile

negli occhi. Era proprio un pezzo d'uomo, il

umilmente — mi era sembrato un dovere, ma lei poi

ma non potevo accusare un povero ragazzo come quello

quello che avevo visto. Un poveraccio che non sta

mandarli ai lavori forzati. Un po' di anni a

aveva detto che era un diverso e lui, al

malati degenerati, roba che un uomo vero, uno giusto

mezzo che non sono un bell'esempio per i

casino come, per fare un esempio, dal Paolo il

Ma altre volte era un suono triste, un suono

era un suono triste, un suono strano: allora gli

la musica continuava per un po'. Ma la musica

lui restava così, con un senso di incompiutezza. ¶ L

felice e confuso come un ragazzino, un ragazzino a

confuso come un ragazzino, un ragazzino a cui era

cui era stato dato un premio inaspettato. ¶ La tavola

ancora solido ed elastico, un corpo che poteva dare

venne da ridere come un ragazzo. ¶ Non sapeva che

perché voleva pure togliersi un dubbio su di lui

dalla pena era nato un senso di solitudine che

della festa le dava un po'di angoscia, un

un po'di angoscia, un senso di solitudine. Non

beveva il vino. Ancora un bell'uomo forte, buono

lei gli sorrise in un modo nuovo che non

perché aveva freddo dentro, un freddo che non si

pallido e spaventato. Proprio un ragazzino come l'Angelo

l'amico bianco come un cencio. ¶ Quando poi tutto

le pesava addosso come un incubo. Chissà dove era

e si sentiva ancora un bambino. Ma gli altri

davanti alla guardiola con un passo affrettato, così affannato

strana soggezione della Carmela, un confuso senso di colpa

stava sbucciando domandandosi con un sospiro quando la casa

una porta su di un mondo in cui nulla

visi chiusi, ostili. ¶ Ad un tratto le sembrò che

fosse stata una trappola, un lungo inganno in cui

le sfuggivano i termini, un mondo sconosciuto e lontano

cui era stata truffata, un patto che non era

pranzo fu terminato in un silenzio opprimente che nessuno

per la casa, raddrizzò un quadro che pendeva da

felice le sorrise con un sorriso caldo di gioia

Baroni lo guardò uscire. Un bel colpo di fortuna

preciso: luoghi, incontri, testimoni. Un lavoro ben fatto, accurato

capire molto di lui, un po' diverso da come

da come doveva essere un poliziotto, sempre staccato e

risposta lo colpì come un pugno. ¶ — Ma l'amico

Non ci facciamo neanche un caffè? — Gli vide il

ci teneva al ragazzo, un povero diavolo di ragazzo

meno di cui occuparsi, un po' di lavoro tolto

c'erano in giro un povero Cristo così non

metterlo dentro. Non era un pensiero da poliziotto, ma

che il musicista fosse un po' sbagliato, ma a

andassero con tutti, in un'enorme confusione e poi

di chiedergli se voleva un passaggio. ¶ Aveva la macchina

che lì si annidasse un pericolo cui non sapeva

mattina presto, è venuto un ragazzo a chiamarla. ¶ Scese

attorno alla ricerca di un tassì. Non ne trovò

di essere chiuso in un tram tra facce sconosciute

fretta. Camminare gli calmava un po' l'ansia e

ottimista. ¶ Forse era solo un fermo, non un arresto

solo un fermo, non un arresto. Era una tecnica