parolescritte
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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, I racconti, 1952

concordanze di «un»

nautoretestoannoconcordanza
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1952
un primo bicchiere di un fiato e poi se
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1952
poi se ne versò un secondo. Anche le due
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1952
trine, sete, bottoni, e un complicato sistema di giarrettiere
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1952
vi veda?" gridò ad un tratto la sorella, ma
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1952
la piccola sottolineando con un riso l’imperfetto, "ora
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1952
la sorella lentamente fingendo un grande stupore. Ella era
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1952
cappello e vado in un ristorante o in un
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1952
un ristorante o in un caffè e aspetto che
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Lori si inviperì ad un tratto. ¶ "Prima di tutto
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1952
sotto il vestito, in un modo innocente, senza secondi
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1952
finta di stare con un uomo solo e poi
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1952
fermo voi," ingiunse ad un tratto rovesciando la sua
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1952
turbamento gli ispirarono ad un tratto una specie di
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1952
sussurrò alla Lori in un momento che Rina era
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1952
introdurre una sigaretta in un suo lungo bocchino, "se
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1952
sorpresa, la ragazza dimostrò un’inaspettata lealtà verso la
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lei che decide tutto..." ¶ Un poco stupito, Giacomo si
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1952
comprendendo che aveva fatto un passo falso: "Ma insomma
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trappoco ci lasceremo." ¶ Seguì un silenzio. La Rina fumava
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1952
disse sorridendo: ¶ "Fa bene un bacio ogni tanto... non
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folte, inerti. ¶ "Bisogna prendere un taxi," disse la grande
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disse la grande con un tono maestoso e distaccato
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due donne ciascuna per un braccio e si faceva
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1952
una strada lontanissima, in un quartiere periferico. ¶ "Non ci
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1952
alberghi... a Milano conosco un albergo dove non domandano
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1952
si voltò e lanciò un’occhiata a Giacomo e
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Perché non stai zitta un momento? ¶ "Voglio parlare quanto
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aguzze delle palme di un giardino pubblico, il rotondo
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1952
rotondo fanale giallo di un tram. ¶ "È il nostro
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1952
entrò alla seconda fermata, un uomo sui cinquant’anni
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1952
e brizzolata, terminata in un feltro nero. Era vestito
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1952
la cravatta nera. Aveva un naso lungo e prominente
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1952
grossa, nel mezzo di un viso come di legno
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1952
e la salutò sollevando un istante il cappello sopra
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1952
che il...," e nominò un ristorante alla moda, "è
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Giacomo. ¶ "Ci andai con un tale tempo fa... un
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un tale tempo fa... un meridionale... ma lui spendeva
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riprese la ragazza dopo un momento, "che quel vostro
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senti," la piccola fece un salto e si piantò
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1952
al diavolo," ella fece un altro salto e tornò
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1952
ti invito." ¶ Camminarono ancora un poco in silenzio. Quindi
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1952
nella serratura. ¶ Entrarono in un androne dallo zoccolo di
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1952
pianterreno, in fondo ad un corridoio. ¶ "Piano," raccomandò di
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1952
una lampada chiusa in un dado di vetro bianco
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1952
Rina guidò Giacomo per un corridoio angusto, ad un
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1952
un corridoio angusto, ad un uscio chiuso, dicendo: ¶ "Possiamo
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1952
da una stoffa con un disegno di tanti quadrati
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1952
e sopra una poltrona. Un armadio composto di varie
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1952
al barista di servirgli un liquore. ¶ Si era appena
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1952
finestre, due donne. ¶ Per un poco, pur osservandole, rimase
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1952
sparsi sulle spalle. Aveva un viso fiorente e senza
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1952
fronte in fragile equilibrio, un cappellino minuscolo. Aveva anch
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1952
ma stretti tra palpebre un po’ gonfie e questo
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1952
e questo le dava un’espressione viziosa e ipocrita
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1952
meglio della compagna, con un’eleganza cittadina, trita e
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1952
più bella. Ma ad un secondo sguardo Giacomo si
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1952
che lo convinse ad un tratto che erano due
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posate sul tavolo, di un colore scuro, non belle
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1952
Il barista disse ad un tratto: "Ecco signore," e
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1952
posò davanti a Giacomo un bicchierino. Giacomo di solito
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1952
più giovane disse ad un tratto con voce sonora
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1952
più... sai che è un bel villano..." ¶ "Ssss," fece
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1952
se non viene è un villano, lo ripeto." ¶ "Va
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1952
accendere la sigaretta da un compito cavaliere, si sporse
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1952
piacere alla donna come un tratto di rispetto quasi
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1952
Terribile," ella disse con un tono distaccato e mondano
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1952
punta accesa della sigaretta, "un caldo simile non lo
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1952
non lo ricordavo da un pezzo." ¶ "Io sono tutta
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1952
giovane ridendo; e alzando un braccio mostrò come sotto
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1952
gonfiarono la seta, con un rilievo risentito che più
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1952
questa dimostrazione e lanciò un’occhiata infastidita alla compagna
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1952
il capo, "stasera è un caso... aspettavamo un amico
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1952
è un caso... aspettavamo un amico..." ¶ Giacomo vide la
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1952
giovane mettersi a ridere. "Un bell’amico... un amico
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1952
ridere. "Un bell’amico... un amico di cui non
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1952
si chiama..." ella esitò un momento, "si chiama Meluschi
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fremevano. ¶ "Intanto era in un caffè," disse la donna
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parli così," concluse ad un tratto volgendosi verso la
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sembra il verso di un gatto..." ¶ "Volete bere qualcosa
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1952
direi di andare in un altro posto... e voi
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1952
il barista. ¶ "Sì... e un pacchetto di sigarette egiziane
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1952
andiamo?" domandò Giacomo. ¶ "In un luogo dove si possa
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1952
Marzio," propose Giacomo. ¶ Era un luogo non distante. Un
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1952
un luogo non distante. Un sotterraneo tutto pieno di
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1952
chi era Anco Marzio?" ¶ "Un re di Roma." ¶ Camminarono
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1952
seconda rampa della scala, un’aria mista di fumo
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1952
li investì insieme con un brusio remoto e cavo
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1952
lontano, si vedevano, sopra un palco, andar su e
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1952
prima sala, entrarono in un corridoio molto angusto tra
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1952
incompleti e raffigurati, sopra un fondo rosso cupo, amorini
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1952
dare l’impressione di un sapiente quanto cauto restauro
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1952
lanterna in ferro battutto. Un gran tavolo e pochi
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1952
sorella disse che voleva un liquore. Ma apparve che
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1952
avuto?" domandò Giacomo. ¶ "Sono un po’ delicata," ella spiegò
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1952
incuriosiva. ¶ "La verità è un’altra," disse la Lori
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1952
la sorella. ¶ Giacomo bevve un primo bicchiere di un
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1952
Anche questo gioco aveva un significato osceno e lei
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1952
vuoi bene?" domandò ad un tratto Sandro; e chinatosi
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1952
e pensò che fosse un brivido di piacere. Ella
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1952
illuminati dal fuoco di un risentimento accanito e gli
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1952
si fece rossa ad un tratto per tutto il
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1952
che era in lei un segno di mortificazione e
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1952
portava al convento. ¶ Per un poco camminarono in silenzio
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1952
sul letto. Egli provava un senso piacevole e pungente
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1952
neppur lui come, ad un tratto le si trovò
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1952
si era distesa supina, un braccio sugli occhi. L
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1952
insieme. ¶ La donna ebbe un respiro più profondo, simile
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1952
più profondo, simile ad un sospiro e si girò
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1952
l’aveva visto. Per un lungo momento Sandro guardò
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1952
che vedeva. Ella aveva un braccio duro e forte
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1952
come offerta. Sandro aspettò un momento e poi, lentissimamente
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1952
dati nel torpore di un’ora meridiana erano stati
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1952
balzò a sedere con un viso esasperato. ¶ "Ma insomma
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1952
non si può stare un momento in pace!" ¶ "Ti
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1952
a meno di darti un bacio." ¶ "Ma io voglio
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1952
tossendo, ella gli gettò un’occhiata incredula e Sandro
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1952
e Sandro sperò per un momento che comprendesse che
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1952
disserrarsi pian piano, con un cigolio sommesso: era la
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1952
rinnovò il dolore come un tratto di ostilità irrimediabile
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1952
egli non avrebbe mosso un dito per trattenerla. Ma
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1952
tanta dolcezza che per un momento dubitò di aver
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1952
si voltava, ma, come un cavallo sotto la spazzola
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1952
il corpo formoso metteva un’ombra calda e scura
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1952
e scura. ¶ Ella guardò un poco il mare sempre
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1952
subito pronta," soggiunse affacciandosi un momento e scomparendo di
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1952
Giacomo si trovò ad un tratto del tutto solo
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1952
tutti, si muoveva in un cerchio ristretto di persone
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1952
letto. Dopo mangiato, usciva un momento, prendeva un caffè
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1952
usciva un momento, prendeva un caffè in un bar
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1952
prendeva un caffè in un bar, comprava un giornale
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1952
in un bar, comprava un giornale e tornava a
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1952
Andava a sedersi in un caffè nella strada più
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1952
chiacchierare senza ritegno, con un brusio ininterrotto pieno di
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1952
più. E infatti se un povero dai vestiti stracciati
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1952
ma senza afa, sotto un cielo sereno e ardente
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1952
a lungo. Giacomo prendeva un gelato in un bicchiere
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1952
prendeva un gelato in un bicchiere e l’assaporava
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per quello, per sorbire un gelato e guardare la
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che lo disperava come un tratto meschino in tutto
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1952
gioie; era uno sguardo, un gesto, una parola sorpresi
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degli altri. Allora avvertiva un oscuro dolore e capiva
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1952
finestre a scantinato di un ritrovo notturno di quella
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1952
si mescolava sgradevolmente con un tanfo vecchio di fumo
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coagulato in viso, per un colpo apoplettico. Però si
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bene, partirai," disse ad un tratto Sandro con sforzo
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chiusa nella cuffia aveva un aspetto bellicoso, soprattutto si
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capo. ¶ "Non muoverti." ¶ Piegò un poco le gambe quasi
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la forza e spiccò un salto. Cadde impeccabilmente, la
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dalla pelle bruna e un po’ smagliata di donna
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1952
sponda e disse ansimando un poco: ¶ "È fredda." ¶ "Vuoi
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traverso, e provò persino un dolore al fianco. Risalì
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1952
si incrociarono e per un momento si intrecciarono fraternamente
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1952
sponda della barca, di un balzo vi risalì e
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1952
mai mancare o sviare un sol colpo di braccia
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1952
vide fermarsi e agitare un braccio come per richiamarlo
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1952
più la resistenza di un tempo. Si vede che
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qui," ella disse dopo un momento dando un’occhiata
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1952
dopo un momento dando un’occhiata all’insenatura deserta
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1952
mi risponde male, sfilo un remo e glielo sbatto
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1952
ella disse improvvisamente, facendogli un cenno con la mano
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bocca. Sandro vide per un momento al disopra delle
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1952
ella rispose guardandolo con un sorriso, "improvvisamente ne ho
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una lucertola, una farfalla, un uccello e sapere che
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1952
Credevo che ti fermassi un giorno solo," disse Sandro
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1952
nel suo dialetto, faceva un gran caldo e non
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1952
di malumore. Ella indossava un vestito color acqua marina
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1952
Sandro si domandò ad un tratto se potesse o
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1952
o no prenderla per un braccio. Ricordava che nei
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1952
prendendo la donna per un braccio. ¶ Ella non disse
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1952
Una carrozza tirata da un cavallo bianco, più giovane
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1952
li sorpassò. Dentro sedevano un uomo e una donna
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gli schiocchi echeggiavano con un rumore fresco tra le
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una scalinata, passarono in un porticato coperto che come
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1952
porticato coperto che come un corridoio girava dentro il
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1952
una galleria scavata dentro un solo blocco di sale
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di marmo. Ogni tanto un’arcata si apriva e
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1952
annebbiati dell’orizzonte. ¶ "Conosco un ristorante che ha una
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anziani che mangiavano in un angolo. ¶ "Hanno un vino
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in un angolo. ¶ "Hanno un vino buonissimo," disse Sandro
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1952
amabile. ¶ "Anche questo è un bel posto," ella disse
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1952
fornelli. Due bambine e un ragazzo l’aiutavano. C
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1952
la cappa annerita. Sopra un tavolo dal piano di
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sollevò il coperchio di un tegame e mostrò le
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1952
pietanze. La padrona scoperchiò un altro tegame e con
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1952
la punta della forchetta un pezzetto di melanzane disse
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portava l’etichetta di un’aranciata. Sandro versò il
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1952
e, dopo i polpi, un’insalata di pomodori. Sandro
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1952
ritoccarsi il viso. Aveva un’espressione fredda e come
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infastidita. Sandro temette ad un tratto che si annoiasse
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1952
Sentiamo." ¶ "Una signora aveva un amante..." Sandro odiava le
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e Sandro incoraggiato attaccò un secondo aneddoto più forte
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preceduto. "Ora ti faccio un gioco," disse Sandro; levatosi
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impressione di bestialità. Era un viso che ricordava il
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1952
capra mite, matta e un po’ oscena. Ella era
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1952
dalla gonna larga, davano un senso di allegria danzante
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battere il tempo in un ballo satiresco, con i
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1952
dovette soddisfarla, perché, ad un tratto, lo guardò in
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amore. Usava cantarla con un’ironia pittoresca, parodiando i
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1952
infimo ordine. Ella canterellò un momento sempre guardandosi nello
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1952
donna, prese in fretta un costume da bagno disteso
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1952
tradirla; ma comprese ad un tratto che ricadeva nel
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1952
la cuffia di gomma, un fazzoletto e una bottiglia
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1952
Uscirono. Sandro si teneva un poco indietro perché voleva
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1952
mare. La scorciatoia per un lungo tratto girava tra
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1952
srotolandosi con lentezza come un tappeto. Si udiva anche
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1952
disteso bocconi sulla spiaggia, un asciugamano sotto il capo
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1952
Ella andò a cercare un angolo appartato e, appena
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1952
bottiglietta, la stappò, versò un po’ d’olio nella
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1952
quindi spiegò sui sassi un asciugamani, si distese bocconi
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1952
e piegate, come storte. Un grosso anello massiccio con
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1952
mano," egli disse in un soffio. ¶ La donna non
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1952
non disse nulla, ma un fremito leggero delle narici
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1952
le narici aguzze, come un cane che stia per
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1952
cercò lì per lì un motivo più razionale per
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1952
vederti," incominciò Sandro dopo un momento, "avevo anzi deciso
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1952
disse, "ora lasciami dormire un poco." Mise la testa
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1952
dare alla propria voce un tono spigliato e allegro
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1952
spigliato e allegro. ¶ "Fumerò un poco e poi dormirò
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1952
Io vado a fare un tuffo," egli annunziò levandosi
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1952
Su questo scoglio, in un punto alto, c’era
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1952
fondo alle buche stagnava un po’ d’acqua verde
222
1952
suo corpo dovesse fare un bell’effetto sullo sfondo
223
1952
simile a quella di un masso o di altro
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1952
Trovò la donna presso un paniere pieno di ricci
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1952
Accoccolato presso di lei, un ragazzo dai capelli arruffati
226
1952
arruffati li apriva con un coltellino e vi spremeva
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1952
più alto..." ¶ "Hai dato un gran colpo di pancia
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1952
Il ragazzo le porse un riccio già spaccato e
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1952
di spine e con un cucchiaino ne mangiò schifiltosamente
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1952
il bagnino e, spiccato un salto, andò a sedersi
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1952
fuori dell’insenatura. Per un poco egli remò con
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1952
il largo. Voleva doppiare un certo promontorio formato da
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1952
vi erano conformati come un castello, con punte aguzze
234
1952
parte, era calma, di un colore scuro per via
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1952
cinse la vita con un braccio. Ella girò il
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1952
deciso... non potevi trovare un modo migliore per farmi
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1952
reso il bacio ad un certo momento," egli disse
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1952
non potevo svincolarmi." ¶ Seguì un lungo silenzio. La donna
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1952
faceva contro la roccia un rumore piacevole e sonoro
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1952
simile a quello di un bacio. Fuori, il sole
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1952
punto il senso di un delitto, che fui tentato
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1952
dopo poco meno che un tentativo di omicidio. Stringevo
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1952
entrata in agonia, provai un nuovo e maggiore sollievo
244
1952
tentato di afferrarla per un braccio e scrollarla e
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1952
il giorno dopo intervenne un tempo medio, umido, mite
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1952
medio, umido, mite, sotto un grigio cielo esausto. Andai
247
1952
Andai a passeggiare per un viale nei pressi di
248
1952
pensiero di Clara che un enorme sollievo; dopo tutto
249
1952
ero sposato. ¶ Pensai ad un tratto che fosse una
250
1952
Del resto Clara ha un posto nel mio cuore
251
1952
vissuto insieme, partì per un’isola non lontana dalla
252
1952
terrazza comune protetta da un loggiato, erano quanto rimaneva
253
1952
erano quanto rimaneva di un antico convento. Tre lati
254
1952
le stanze c’era un orto molto ombroso e
255
1952
calmo e scintillante come un vetro nelle anfrattuosità della
256
1952
rassomigliante al muso di un porchetto. Ella lo salutò
257
1952
non poté mai uscire un solo momento sulla terrazza
258
1952
acqua saliva lentamente con un solletico delizioso prima al
259
1952
e sempre nuotando faceva un giro intorno gli scogli
260
1952
scogli, oppure andava da un punto all’altro della
261
1952
verso approdi imprevisti. Stava un pezzo così, supino sull
262
1952
e cercava di dormire un paio d’ore. Finché
263
1952
saluti della donna da un luogo non lontano. La
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1952
indirizzo ed era chiaramente un invito a corrispondere. Sandro
265
1952
Sandro scrisse una cartolina un po’ più lunga e
266
1952
dopo due giorni ricevette un biglietto in cui lo
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1952
di rivederla, magari per un giorno solo. Ma, appena
268
1952
che la donna aveva un carattere così fatto da
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1952
disperava, quando gli giunse un telegramma in cui ella
270
1952
che mancava più di un’ora all’arrivo del
271
1952
il viso improntato ad un’espressione sciocca e delusa
272
1952
mare. Sandro passeggiò per un poco nella piazza, poi
273
1952
andò a sedersi in un caffè; ma in modo
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1952
gli faceva piacere. Dopo un poco cominciò ad arrivare
275
1952
Sandro andò a comprare un pacchetto di sigarette e
276
1952
a metà o ad un terzo e poi le
277
1952
dalla delusione come da un colpo di sole, si
278
1952
Il vetturino, per evitare un camion pieno di verdura
279
1952
disse: ¶ "Sai che è un bel posto." ¶ "È famoso
280
1952
famoso," rispose Sandro con un sorriso. Ma si pentì
281
1952
così," ella disse con un riso cattivo, "bella scoperta
282
1952
donna lo precedeva di un passo guardando ogni cosa
283
1952
di scalini, entrava in un passaggio buio, riprendeva a
284
1952
guardavano passare. ¶ "È proprio un bel posto," ella disse
285
1952
disse con enfasi, "sembra un sogno." ¶ Ella parlava in
286
1952
lei, e rispose: "Sì, un sogno... ma da sognarsi
287
1952
spessore delle volte. ¶ "Era un convento," disse Sandro. Andò
288
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occhi grandi, obliqui, di un azzurro acceso e come
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e, nella luce di un lume a contrappeso, vedevo
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quella stanza c’erano un tavolo tondo sul quale
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con uno specchio e un canapè assai duro dallo
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che Clara arrivasse. Dopo un poco la vedevo spuntare
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al corridoio, grande e un po’ fantomatica, soprattutto a
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incerta e vacillante come un’ombra che oscilli secondo
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da far pensare ad un marmo tenuamente venato di
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se fosse stato di un sol pezzo, bensì soltanto
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avevo conosciuto Clara dopo un periodo della mia vita
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che si consideri come un sentimento affettivo ciò che
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non è se non un senso di noia, un
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un senso di noia, un desiderio di cambiamento, un
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un desiderio di cambiamento, un’aspirazione ideale o altro
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aveva destato in me un entusiasmo effimero e pieno
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amerò e sarò amato." Un altro più libero e
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risolto la questione cercando un pretesto per rompere il
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Ma io non ho un carattere forte e l
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irresolutezza in me è un’affezione quasi morbosa; prendere
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vederla, sia pure attraverso un sentimento di ribrezzo, di
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oltremodo soffrire; come per un bozzolo di falsità in
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tranquillo ma abbondante di un’acqua che pareva scorrere
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che pareva scorrere sottoterra. Un passo più avanti lo
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scroscio si precisò e un poco più avanti ancora
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rivelarono tutte accecate da un muro grezzamente imbiancato, segno
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di debole chiarore a un dipresso come avviene nelle
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dopo avere ascoltato per un poco, in quel buio
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al corridoio, curva sopra un largo lenzuolo che le
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levare il capo, con un compiacimento che mi fece
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Ella me la lasciò un momento, ma tutta rigida
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d’altro, vuoi?" ¶ Seguì un breve silenzio; la madre
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silenzio; la madre fece un brusco movimento con il
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in avanti e sollevare un lembo del lenzuolo, domandando
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e mi ricordai ad un tratto del sotterraneo rumore
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Secondo me deve esserci un guasto... un tubo si
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deve esserci un guasto... un tubo si sarà rotto
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cantina si sarà allagata". ¶ "Un guasto," ella ripeté lentamente
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ella ripeté lentamente, "perché un guasto?" ¶ Ormai avevo trovato
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riuscii a proferire ad un tratto come ci avviavamo
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forte e provai per un momento il desiderio di
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quel luogo angusto come un sepolcro. ¶ Eccoci nella cantina
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cui si aspetta da un momento all’altro di
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di perigliosa profondità. Da un lato, una pedana di
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acqua, esso partiva da un bocchettone di ferro sporgente
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risposi nulla, ma con un gesto istintivo le passai
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gesto istintivo le passai un braccio intorno alla vita
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ostinazione mi riempì di un furore terribile: "Il fidanzamento
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orlo della vasca, con un grido che accrebbe il
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quindi voltandosi riaffiorarne con un braccio e una guancia
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come le beccate di un uccello infuriato; e destavano
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nella pelle di Cosma un solletico che lo faceva
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della capanna; e ad un tratto si fece buio
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Non si accorgeva che un solo bacio della donna
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in una casetta che un amico fidato possedeva nella
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morte. Cosma era veramente un signorino beneducato; e quasi
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provando contro di lui un rancore dispettoso e sprezzante
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suo fianco. Gli venne un primo sospetto, cercò la
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folgorava nella mente, sentì un che di vuoto al
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chilometro, ecco apparire lontano un gruppo singolare la cui
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dovevano aver trovato anche un portafogli e una catenella
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guardava da parte, ad un tratto si voltò e
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non più tardi di un’ora fa abbiamo fatto
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Certo la donna era un ladra; tuttavia si era
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sua borsa. Tutto ad un tratto lo invase un
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un tratto lo invase un gran desiderio di sdebitarsi
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disse che doveva denunciare un grave delitto. Raccontò in
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con la scoperta di un delitto così efferato e
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soprattutto convincere le guardie; un’automobile, infatti, mancante di
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automobile, infatti, mancante di un pezzo e vuota era
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ridotte sull’orizzonte ad un solo lungo cirro affusolato
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permettesse di fare impunemente un segnale all’Albina; come
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orlo della strada, colse un momento che le guardie
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e Cosma, pronto, fece un gesto espressivo indicante la
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intrepidamente, e, fatto ancora un passo, precipitò nel vuoto
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stesso momento ci furono un tuffo e un alto
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furono un tuffo e un alto spruzzo, seguiti dallo
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diventato grigio. Passò ad un tratto a questa vista
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il vasto fruscio di un temporale, risacca metallica del
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del mare flagellato da un effimero piovisco, lugubre chioccolio
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ferro nelle tenebre di un vicolo allagato, udire un
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un vicolo allagato, udire un’acqua rumoreggiare nell’oscurità
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e mi indigna come un eccesso quasi incredibile. Specie
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alla città come ad un gran corpo giunto al
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l’oscura consapevolezza di un errore sconosciuto annidato nella
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nella propria vita come un tarlo nel legno; e
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prima mi incuriosì come un’osservazione nuova, poi, la
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marciapiede e udrò rumoreggiare un’acqua." Ed ecco, infatti
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acqua." Ed ecco, infatti, un gorgoglio, uno scroscio, un
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un gorgoglio, uno scroscio, un suono acquatico, insomma, fermarmi
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acquatico, insomma, fermarmi ad un tratto, venendo di non
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che per cadere in un’altra. Intanto su tutto
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minore, Clara. La villa un tempo era stata costruita
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e ora sorgeva in un quartiere di caseggiati quasi
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giardino angusto in cui un’edera nera e gigantesca
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con cui la borghesia un tempo aveva cercato di
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spinto al secondo piano un uscio a vetri, che
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mio arrivo, sbucavo in un lungo corridoio del tutto
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andarsene via. ¶ Ma Cosma un po’ per la borsa
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stringeva sotto il braccio, un po’ per il ricordo
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intendeva in questo modo. "Un momento, che diamine," gridò
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come, essendo salita sopra un albero per vedere certe
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si era nascosta dietro un cespuglio. Dal suo nascondiglio
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l’Ataman, aveva avuto un momento solo di intenerimento
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tagliaborse di aiutarsi l’un l’altro e spartirsi
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esclamò Cosma ricordandosi ad un tratto la descrizione dell
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sue intenzioni. Rimbombarono ad un tratto due colpi di
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momento buono e diede un salto nella macchia. ¶ "La
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Cosma sorrise e per un momento non disse nulla
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L’Albina sali sopra un ramo e da questo
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finita lasciando nella valle un’eco diffusa, nulla si
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moschetti in pugno, poi un gruppo di sette o
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per caso, cinse con un braccio la cintola della
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terra poco più di un paio di metri, a
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come in fondo ad un’acqua marina limpida ma
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già strano, e morti. Un uccello si rivoltò con
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quindi frullò via con un solo gorgheggio acuto. I
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che avevano voluto uccidere un amico. C’era in
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questo modo cedeva ad un’abitudine di paura e
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gioielliere; che era soltanto un ragazzo a cui sarebbe
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a cui sarebbe bastato un altro di quei suoi
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i loro rapporti sopra un piano del tutto falso
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guardie potevano capitarci da un momento all’altro, ella
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si sentiva combattuto tra un’incipiente stanchezza e un
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un’incipiente stanchezza e un desiderio torbido ma forte
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idea quasi mitica di un giaciglio su cui distendersi
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facile conquista quasi da un punto d’onore: era
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simile motivo; fosse anche un colpo di martello alla
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martello alla nuca e un bagno forzato in un
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un bagno forzato in un fiume. Tra questi pensieri
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egualmente, quelle bugie fecero un grande effetto su Cosma
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estensione. Così in guerra un generale perde la battaglia
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sullo stesso piano di un Glinka. Così le bugie
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ella si muovesse con un po’ di vivacità a
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barbara, in riva ad un fiume senza storia. Ma
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i sugheri. C’era un buio perfetto in quel
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di umido, ma, dopo un poco, abituandosi gli occhi
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e la levità di un velo di seta. L
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a poco tornò con un fazzoletto pieno di pesche
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mattino nell’orto di un contadino, riponendole poi in
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scherzoso come quello di un ruscello. A Cosma svanì
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A Cosma svanì ad un tratto la stanchezza; mangiata
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senza pensarci, cinse con un braccio la cintola della
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di rispondere, Cosma fece un gesto più o meno
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gesto. Allora, tutto ad un tratto, ella si voltò
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come si fa ad un morto che si vuole
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leggero. Ma l’Ataman un po’ per la pinguedine
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gli feriva i piedi, un po’ per la consapevolezza
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biondo, che sembrava provare un astio particolare contro di
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Allora l’Ataman, con un salto da balletto, raddoppiava
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gli era possibile carpirgli un solo sguardo d’intesa
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Qui l’Ataman fece un timido tentativo di tirare
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nuoto nella corrente. Per un momento stettero fermi e
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che, per consolarsi di un misfatto così sterile, giunse
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gioielli ai ladri, dava un suggello di assoluta verità
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gli si sciolse ad un tratto lo scilinguagnolo fin
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scherzo; ché gli restava un poco di paura su
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Era facilissimo, spiegò, anche un bambino avrebbe potuto trovarla
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l’Ataman. E fatto un passo avanti, cacciò il
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bagnava la fronte sentì un freddo gelarne le gocciole
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quasi avesse immaginato che un animale, abitatore del cavo
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trovò nulla. Finalmente con un viso sconcertato si voltò
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L’Ataman capì ad un tratto che la faccenda
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ressero scricchiolando, pallido come un morto, il viso bagnato
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che cercasse ancora. Per un momento l’Ataman, stordito
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incapace ormai di escogitare un terzo e nuovo piano
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quello, lo sentì ad un tratto, era il luogo
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cercarla altrove. Ci fu un momento di silenzio, quindi
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indicandogli con il dito un punto in terra assai
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scarica in pieno, sopra un lato della faccia e
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in avanti, poi, in un ultimo spasimo, di fianco
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sopra se stesso come un cane. Con uno sguardo
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e quasi giustiziere. Con un altro sguardo fece cenno
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verso il fiume. Sentiva un dolore diffuso per tutto
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galla. Sempre contorcendosi, per un momento si mise quasi
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avere ad affogare in un metro e mezzo d
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impressione di risvegliarsi da un sonno riparatore piuttosto che
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passargli davanti che stringeva un lungo coltello luccicante, di
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gli occhi e cacciò un gemito lungo, simile a
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il collo e dopo un istante lo sentì segargli
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curvo su di lui, un viso di donna dalla
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simile al becco di un uccello da preda, dalla
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sporgeva su quello superiore. Un viso magro e arso
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di fingersi ancora svenuto, un po’ per giuoco, un
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un po’ per giuoco, un po’ per la dolcezza
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persistenza dello svenimento, per un momento non seppe che
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far rinvenire Cosma e un sentimento più confuso, forse
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e poi Cosma sentì un caldo e ruvido respiro
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sulle labbra e dopo un istante le labbra della
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sulle sue, leggermente, con un bacio timido e secco
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simile alla beccata di un piccolo uccello. Allora non
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vi avevano legato come un salame... è un miracolo
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come un salame... è un miracolo che non siate
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strada maestra. E fece un gesto come per andarsene
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Cosma perché temeva che un colpo di rivoltella avrebbe
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contenesse. Come giunsero ad un passo dalla sponda, il
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in avanti, si vedeva un breve tratto della superficie
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ascelle, credendolo incapace di un altro sforzo, fece il
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acqua. Il corpo fece un grande schizzo, uno solo
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sommerso, quindi capovolgersi, affondando. Un risucchio lo portò lontano
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di legno, poi, tratto un sospiro di sollievo, disse
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desideroso di non dimenticare un solo particolare di questo
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il delitto. Si udiva un gran ronzare di moscerini
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rendeva conto che, per un momento, l’Ataman stanco
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arbusti la quale pareva un sentiero, mentre non era
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era in realtà che un diradamento casuale della vegetazione
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dietro di lui come un gatto per timore che
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fuori della macchina. ¶ Avanzarono un bel pezzo prima di
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posto fissato. Era verso un albero che si dirigevano
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solo di quella zona, un leccio alto, grosso e
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Ramoscelli e foglioline di un verde tenero germogliate su
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modo che si spiega un giuoco di prestigio, la
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calmato, e fece persino un motto di spirito, strappando
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spirito, strappando al Torta un breve sorriso dei denti