Massimo Carlotto, L'amore del bandito, 2009

una cabina. Gli feci un discorsetto sull’uso delle

violenti e prepotenti?». ¶ Fumai un paio di sigarette chiuso

dell’arresto. ¶ «Sembra più un tamarro che l’erede

che l’erede di un impero mafioso. Guarda come

Spazzò l’aria con un gesto di stizza. «Cazzate

convocò. Questa volta in un’elegante pasticceria di Vicenza

Il gangster serbo ordinò un tè e attese che

bocca. Iniziò a parlare un attimo prima che Rossini

da poco tempo in un bordello nei dintorni di

notizia... Si tratta di un posto molto particolare». ¶ Il

bang?». ¶ «Purtroppo sì». ¶ Per un attimo mi mancò il

a riprendere». ¶ «C’è un problema, ma le assicuro

possa resistere?». ¶ «Non è un problema mio». ¶ «Se dovesse

pistola. ¶ Rossini però era un uomo disperato, tradito, spossato

birra e mi lanciò un’occhiata di ringraziamento. ¶ Ora

vacanze domani stesso». ¶ Camminammo un po’ sotto i portici

controllo». ¶ Lo fulminai con un’occhiataccia, ma ormai la

una volta in Italia. Un furgone blindato nel torinese

marsigliesi avevano affittato per un mese un appartamento in

affittato per un mese un appartamento in un vecchio

mese un appartamento in un vecchio palazzo del centro

era la vedova di un rapinatore, conduceva una vita

lavorando come commessa in un panificio, ma non disdegnava

ero trovato di fronte un tipo smilzo con un

un tipo smilzo con un paio di baffoni a

ero certo che fosse un look legato alla professione

Poteva essere scambiato per un operaio o un artigiano

per un operaio o un artigiano. ¶ Gli avevo stretto

ma anche che avevano un cuore e qualche principio

appena spruzzate di neve. Un altro anno troppo caldo

costruito il forte, tirava un vento gelido. Ci infilammo

panorama. Luc ci passò un potente binocolo e parlò

spostammo sul lato sinistro. Un altro forte e un

Un altro forte e un’altra cima. Portavano entrambi

visto altro». ¶ «Per essere un bordello non è molto

la donna. ¶ «Non è un bordello vero e proprio

una volta di più un uomo coraggioso. ¶ «C’è

masticò tra i denti un’imprecazione lunga e articolata

articolata. ¶ «Insomma, non sappiamo un cazzo» continuò il contrabbandiere

sarebbe stata spostata in un altro luogo. ¶ «Io entro

della città che costeggiava un cimitero e un ponte

costeggiava un cimitero e un ponte poco lontano. «Passeremo

noi e dovrai organizzare un bel colpo in Italia

finestra, entrare e vedere un po’ cosa succede». ¶ «Non

cosa succede». ¶ «Non è un gran piano» obiettò Christine

pochi giorni fa in un’armeria di Vienne» rispose

bastava il passaggio di un altro animale per scatenare

posto giusto per nascondere un latitante. O un sequestrato

ci cascò. Mi dedicò un sorrisetto sardonico. «L’uso

In effetti non è un granché come balla» ammisi

balla» ammisi. ¶ «Quantomeno è un po’ vecchierella». ¶ «Non ci

in te gli darei un’altra occasione». ¶ «Basta che

per l’aperitivo. Comprai un cartoccio di caldarroste e

Puoi dirmi altro?». ¶ «Abbiamo un invito a cena». ¶ Il

seduti al tavolo di un noto ristorante di Mira

in sei. Noi tre, un esponente della criminalità serba

Europa orientale era stato un funzionario della sicurezza fino

grazie all’intercessione di un contrabbandiere di specchiata fama

Cuccia. ¶ «Ho assistito a un concerto di Maurizio Camardi

morto. Ci risulta fosse un confidente della polizia serba

donna» chiarì definitivamente Rossini. ¶ «Un grosso favore che dovrebbe

negli occhi Beniamino. «Ha un bel motoscafo» si complimentò

di superarlo in velocità». ¶ «Un viaggio per le informazioni

di Pavle Stojkovic´ di un ottimo sauvignon friulano. Mentre

UCK non è solo un esercito di combattenti per

ma qui stiamo trattando un affare: informazioni in cambio

informazioni in cambio di un servizio, e io sono

Perfettamente. Le chiedo scusa». ¶ Un altro sorso di vino

mafia kosovara era fondare un narcostato nel cuore dell

trecento edifici sparsi su un’area di quattrocento ettari

il figlio maggiore di un boss di Peja, arrestato

livello internazionale, venne convocato un summit allo scopo di

allo scopo di raggiungere un accordo, e in quell

servizi italiani di trovare un modo per far scarcerare

scelto all’epoca da un quotidiano. ¶ «Più o meno

il furto poteva avere un senso, ma adesso?». ¶ Rigirai

amico». ¶ Quarantott’ore dopo un uomo di Stojkovic´ si

motoscafo doveva salpare entro un’ora. Le condizioni meteorologiche

morirà». ¶ «Non possiamo trovare un accordo?». ¶ Greta Gardner rise

gusto. «Nella cassetta troverai un’altra busta. L’ultima

per le scale. Scesi un gradino alla volta, mi

mi sentivo suonato come un pugile a fine carriera

baia, in attesa di un miglioramento delle condizioni meteo

chiamata. ¶ «Cosa vuoi?». ¶ «Offrirti un aperitivo». ¶ «L’ultima volta

sapere nulla?». ¶ «Ho avuto un colpo di fortuna». ¶ «Buon

Morena. Mi aveva accalappiato un’altra volta. Tutti i

a Padova era diventata un’impresa sempre più difficile

via di guarigione. Feci un po’ di conti. ¶ «È

poliziotto». ¶ «Che non muoverà un dito». ¶ «Non ci pensa

passò di colpo. Ordinai un paio di tramezzini e

paio di tramezzini e un bicchiere di rosso pensando

Friuli e hanno avuto un complice interno. Il mio

fa e adesso passano un chilo alla settimana a

borsa e mi porse un biglietto da visita. «A

e settanta però era un picchiatore nato. Per allontanarlo

nel centro di Este, un bel paese della provincia

forma ed era ancora un bell’uomo. Alto, volto

Una sera hai taglieggiato un tizio, uno straniero, che

braccia. «Mi sono divertito un po’, e allora?» sbottò

minacce. «Posso ancora procurarti un sacco di guai». ¶ «Anch

svizzero» iniziò a raccontare. «Un cane sciolto, ma un

Un cane sciolto, ma un’informativa lo indicava come

confidente della polizia serba». ¶ Un altro spione. «E cosa

frugare nei registri di un certo hotel. ¶ «Cerca una

dell’hotel. Mi aprì un maghrebino trentacinquenne. Non era

Tu cosa vuoi?». ¶ «Controllare un vecchio registro». ¶ «E quanto

puzzano di falso lontano un miglio» sbottò il ciccione

cui tentammo di trovare un appiglio qualsiasi fummo costretti

mi dico “Domani è un altro giorno” o stronzate

il primo bicchiere in un sorso. Avevo fretta di

sul divano, televisione accesa, un’attrice di porno soft

degli straordinari poteri di un amuleto. Afferrai il telefonino

controllai il display. Era un numero che avevo in

ancora portare a termine un lavoro per cui sei

donne non ci capisco un cazzo. ¶ Il vecchio Rossini

mia Sylvie». ¶ Caffè. Poi un’ora buona di pugni

pugni sul tavolo, e un alternarsi continuo di «Cazzo

che quella troia ha un piano in testa per

girare a vuoto per un mese mantenendo un completo

per un mese mantenendo un completo silenzio. Poi si

ennesima volta. Poteva inviarci un’immagine qualsiasi di Sylvie

aveva costretta a indossare un costume, a truccarsi e

ha mezzi, denaro, certamente un’organizzazione alle spalle» ragionai

e freddezza ha organizzato un bel piano per fotterci

già arrivati, Marco. È un’ora che ne parliamo

Ottima idea» approvai. «Conosci un sacco di gente nel

con aria assorta. «È un piano ragionevole. Ma tu

Greta non gliene freghi un cazzo del furto. Vuole

i cinquecento euro?». ¶ Con un cenno della testa indicò

stessa cifra ma offre un trattamento migliore. E poi

Lui mi sta offrendo un intero weekend in un

un intero weekend in un resort in Toscana dove

per divertirsi nel weekend. “Un altro a cui piacciono

vero. Perché se da un lato non riuscivo a

fianco lui mi regalò un sorrisetto strafottente che finsi

ma l’idea di un fine settimana di completa

proprio nessuno che dimostrasse un po’ di simpatia nei

aria bellicosa. «Ora chiamo un paio di colleghi e

da qualche parte e un giudice che non ti

del furto non so un cazzo». ¶ «Sono interessato anche

la voce che neppure un grammo degli oltre cinquanta

era che fosse stata un’operazione gestita dall’alto

mezza Belgrado per trovare un aggancio con la polizia

Sabato sera alla Cuccia. Un quartetto jazz niente male

pensai di aver fatto un errore a non provarci

A Natale devo fare un sacco di regali» annunciò

ascolta» sussurrò Rossini. ¶ «Davvero un signore il tuo amico

sgabello. Mi prese per un braccio e mi indicò

braccio e mi indicò un tavolino appartato. «Parlo solo

ballo c’è solo un piccolo affare». ¶ Ficcò le

il gesto di mettere un coperchio sopra una pentola

alito caldo mi provocò un brivido che corse lungo

perse la pazienza con un cazzone che aveva scontato

tono polemico. ¶ «Era solo un modo qualunque per dargli

confidenti. Ne trovammo solo un paio. Le altre si

e andammo a mangiare un piatto di spaghetti in

piatto di spaghetti in un locale appena fuori città

faccia da funerale. In un attimo capii il perché

al nostro tavolo. Scambiai un’occhiata col mio socio

segno di avvicinarci. Portava un pizzetto candido e molto

al punto. «State facendo un sacco di domande in

o si tratta di un’iniziativa personale?» chiesi. ¶ «Buratti

Ora toccava a lui. «Un avvocato pensa che...». ¶ «Stai

dicendo» continuò Max, «che un avvocato ci ha ingaggiati

ci ha ingaggiati perché un suo cliente sostiene di

di portarlo davanti a un giudice vuol essere certo

nome e cognome di un corriere turco arrestato qualche

Però voi state cercando un poliziotto in particolare, giusto

talpa» azzardò il ciccione. ¶ Un sorriso soddisfatto si materializzò

soddisfatto si materializzò per un attimo sulle labbra di

bianco. «E non è un consiglio. È un ordine

è un consiglio. È un ordine». ¶ Se ne andarono

Potremmo parlarne a cena». ¶ Un ristorante per cocainomani. Cucina

i clienti c’erano un po’ di nomi che

Padova contavano. Entrando notai un paio di tavoli dove

sedevo. ¶ «Spesso». ¶ «Sembri davvero un extracomunitario, uno di questi

gradazione inutilmente alta. ¶ Dopo un po’ mi stancai di

suggerire il nome di un investigatore che avrebbe potuto

mia informatrice, che lanciò un gridolino d’orrore di

Se vuoi ti chiamo un taxi». ¶ Morena abitava in

abitava in centro, in un grande palazzone che negli

essere stato aggredito da un pregiudicato in un parcheggio

da un pregiudicato in un parcheggio deserto. Due spinte

deserto. Due spinte e un ceffone che avrebbero situato

situato l’imputato in un luogo e in un

un luogo e in un’ora compromettenti per poterlo

per poterlo incastrare con un’altra accusa ben più

che aveva bisogno di un testimone, il funzionario della

stato aveva chiesto a un collega di mentire. Io

altro si trovava in un ipermercato, a fare la

vecchia scuola. Da circa un anno era andato in

immersa nel verde di un parco nella prima periferia

e dovetti accontentarmi di un modello del ’96. Un’altra

di un modello del ’96. Un’altra busta servì per

cassetta delle lettere di un’associazione che si occupava

costrette a vivere in un clima di terrore e

sottosegretario del Viminale a un’interrogazione parlamentare del giugno

quelli di cocaina e un altro paio di fumo

sono pochi» commentai, gettando un ciocco nel caminetto. ¶ Il

erano interessati all’eroina». ¶ «Un lavoretto su commissione. Avevano

porta». ¶ Max mi passò un articolo di giornale. «Non

via del rito abbreviato. Un solo grado di giudizio

ho mai sentito di un’organizzazione che mette in

che mette in piedi un piano così complicato per

salvare il culo a un semplice trasportatore». ¶ «Forse non

mano per zittirmi. «Facciamo un patto, Marco: fingiamo che

Marco: fingiamo che sia un caso qualunque, altrimenti andiamo

apparentemente non c’entra un cazzo, è necessario perché

incisione del segno araldico». ¶ «Un nobile?». ¶ «Dubito, quella specie

modo per non diventare un alcolista. Ma ogni santo

bottiglia di grappa. «Fatti un goccio alla mia salute

di dire cazzate». ¶ «Per un amico questo e altro

lo sai...». ¶ «E tra un materasso e una batteria

che gli aveva scucito un bel po’ di euro

pista che vale comunque un tentativo». ¶ «Sono d’accordo

dura sul groppone? Per un attimo pensai di essere

altri due mi rivolsero un’occhiata interrogativa. ¶ «Perché hanno

Richiesta inusuale» commentò Raschio, un ex eroinomane convertito alla

lima alle prese con un tondino di ferro. «Magari

in particolare per fare un affare» spiegai conciliante. «E

i “soffia” non era un genio capì che era

Ragazzi, ma sono diventati un esercito...» commentò a tarda

Non avevo ancora bevuto un goccio. Pregustai la tripla

Era comunque finita in un piccolo guaio, ma per

ma per sua fortuna un poliziotto compassionevole e dai

gentili le aveva offerto un’alternativa, facendole capire che

capire che lei sapeva un sacco di cose che

era fatta corteggiare da un industriale di paese che

mutandine, gli aveva chiesto un regalino supplementare per non

si era rivolto a un avvocato, che mi aveva

anzi, le avrebbe dato un lavoro e avrebbe aiutato

uscisse dalla vicenda con un semplice calcio in culo

calcio in culo. Raggiungere un accordo con Morena fu

lei avevo sempre mantenuto un atteggiamento professionale, cortese e

distaccato, ma in realtà un po’ mi piaceva. Quel

amici, in cerca di un incoraggiamento. Un altro errore

cerca di un incoraggiamento. Un altro errore. ¶ «Ma come

di donne non capisci un cazzo» tagliò corto il

appollaiata sullo sgabello di un bar, con le gambe

accavallate che spuntavano da un vestitino corto ed elegante

io il cibo. Sono un obeso bulimico e ora

questo tono?». ¶ Mi rivolse un sorriso furbo. «E pensa

Dovevi sentirmi quando ero un leader giovane e snello

una vendetta. ¶ «È stato un errore seppellire quel tizio

università, quando cantavo in un gruppo che si chiamava

La parte piatta aveva un’incisione che a prima

anche se doveva essere un pezzo che non faceva

saresti l’Alligatore». Parlava un italiano perfetto, ma era

cos’era. Uno sbirro, un affiliato, un mercenario, uno

Uno sbirro, un affiliato, un mercenario, uno dei servizi

il principe azzurro». ¶ «Vuoi un bacino per svegliarti?». ¶ «Siamo

droga». ¶ «Questa volta farai un’eccezione». ¶ «E perché?». ¶ «Perché

eccezione». ¶ «E perché?». ¶ «Perché un buon lavoro non si

città non ci fosse un luogo più sicuro? ¶ Guarda

giusti. ¶ Il Nordest era un mercato ricco e fiorente

dei liquami fognari denunciavano un uso di massa di

fui svegliato da Ramzi, un clandestino del Mali che

si occupava delle pulizie. Un brav’uomo che doveva

viaggio per arrivare in un paese accogliente come il

il fiato corto e un fischio che saliva dal

e scesi a dare un’occhiata. ¶ «Mi fai la

a Ramzi mentre osservavo un groviglio di fili e

scoprimmo l’esistenza di un esercito del Mali. ¶ «Chiama

le mie parole. Fece un segno di saluto ai

miei amici, tirò fuori un’altra busta piena di

e vai a fare un po’ di domande in

ho provato» ammise con un sospiro, «ma non conosco

sono ritrovato di fronte un poliziotto in borghese che

del tizio, che cacciò un urlo di dolore e

si è trattato di un semplice diverbio tra rivali

tutte le consumazioni». ¶ Scambiai un’occhiata con il mio

voce di donna: «Sei un signore, Max. Vuol dire

intervenni. «Non è successo un cazzo, godiamoci la serata

koda Felicia prima serie, un modello del ’94. Ramzi tentò

secondo, dato che ero un ricco occidentale del cazzo

semplicemente dato asilo a un latitante senza farmi troppe

lunghi anni. ¶ Per trovare un’altra Felicia in buono

aiuto a Paolino Valentini, un chitarrista appassionato quanto me

ad alzare le spalle. ¶ Un altro braccialetto d’oro

Mi era sempre sembrato un argomento troppo delicato per

suggerendo che fosse solo un tirapiedi. ¶ «Voi pensate solo

sera». ¶ Ci accordammo per un appuntamento appena fuori Mestre

l’impressione di essere un tordo» spiegai. «Ha dei

e senza scorta, in un luogo assolutamente deserto, dove

ricordato dai posteri come un amministratore illuminato. ¶ Fece appena

era trattato ovviamente di un’idea del previdente Beniamino

si avvinghiò al grilletto. Un proiettile si conficcò nella

trovarci di fronte a un pericoloso dilettante ci fece

mio marito?». ¶ «No». ¶ Tirò un sospiro di sollievo come

cliente era sacro, poi un giorno mi resi conto

e mio marito è un tipo a posto, ma

vita» aveva detto d’un fiato. «Una storiella non

e le avevo spiegato un po’ di trucchi per

Gettai il bicchiere in un cestino. «A volte non

meglio che io consegni un paio di foto all

di donne non capisco un cazzo e più di

e mi infilai in un vicolo dell’antico ghetto

all’Anfora a bere un bicchiere di bollicine. Ascoltai

bicchiere di bollicine. Ascoltai un po’ di chiacchiere sull

tempo avevo anch’io un locale in società con

locale in società con un ciccione noto come Max

occupava il pianoterra di un vecchio casale di campagna

gestito da Rudy Scanferla, un barista che conoscevo da

sodo in cambio di un lauto stipendio che non

poteva fumare. Avevamo investito un po’ di soldi in

po’ di soldi in un impianto discreto ma non

denaro circolasse in quantità. Un locale per bevitori di

eravamo una coppia, ma un trio. Il terzo era

trio. Il terzo era un contrabbandiere rapinatore che si

Mi accontenterei anche di un toast» lo provocai. ¶ «Allora

anatra» mi informò afferrando un mestolo. «Il tutto rigorosamente

pasta cuoceva ne bevemmo un bicchiere. ¶ «Ho invitato una

rassicurai prima di chiedergli: «un’altra strizzacervelli lacaniana come

cambiato, e aveva aggiunto un paio di considerazioni che

sul tavolo, attirando per un attimo l’attenzione degli

e io ci scambiammo un’occhiata. Avevamo riconosciuto subito

nella stessa posizione in un’altra auto, e si

si era trattato di un messaggio di morte. ¶ «E

sepolto ai bordi di un’autostrada in costruzione. Far

nella macchina era stato un annuncio funebre diretto alla

tempi. ¶ Max ingollò d’un fiato la sua grappa

amico. ¶ Sul tavolo calò un silenzio irreale, che Beniamino

Ho pianto venendo qui. Un vero pianto disperato... Fino

anello per noi era un perfetto sconosciuto, non avevamo

lo aveva steso con un colpo alla testa perché

Si era trattato di un gesto di autodifesa e

accesi una sigaretta. Aveva un gusto metallico. Mi sciacquai

di Padova est incrociammo un paio di macchine dei

Nordest fu rivoltato come un calzino e rompemmo i

modi non vennero apprezzati. ¶ Un bulgaro, che gestiva un

Un bulgaro, che gestiva un giro di puttane e

carica di tensione in un ristorante di Udine. «Tra

ristorante di Udine. «Tra un po’ inizieranno a spararci

Sono stanco» ammise. «Datemi un paio di giorni per

è meglio tornare? Tra un’ora siamo a casa

casa e possiamo prepararci un piatto di pasta». ¶ Max

è in possesso di un pass e del codice

d’allar­me di un sistema di vigilanza controllato

consigli della manicure mentre un uomo sui cinquant’anni

si fermò davanti a un’altra vetrina per ammirare

d’antiquariato, in particolare un tavolo di fattura veneziana

del negozio stava sistemando un quadro che raffigurava un

un quadro che raffigurava un’anziana nobildonna. Gli rivolse

anziana nobildonna. Gli rivolse un sorriso nella speranza di

abbassò il capo con un movimento apparentemente naturale, non

una lampada appoggiata su un tavolino prima di girarsi

il fatto di essere un perfetto sconosciuto in una

che nel giro di un’ora al massimo avrebbe

a casa. Risiedeva in un paese vicino, e lo

piano sulla carrozzeria di un furgone bianco. Prima di

Prima di salire diede un’occhiata alla piccola automobile

Nessuno dei due mosse un muscolo né tantomeno emise

muscolo né tantomeno emise un suono. Erano professionisti e

farsene. Erano pronti da un pezzo e lo sarebbero

i suoi migliori scagnozzi. Un tempo, nell’esercito, avevano

sicari. ¶ Il bagliore di un vicino lampione filtrava attraverso

appena accennata avevano assunto un colore spettrale. I suoi

prendersi cura della donna. Un contratto come tanti altri

asciugando i capelli a un’altra cliente e subito

come può capitare quando un’algerina di Sétif e

algerina di Sétif e un bretone di Saint-Malo

strada per entrare in un negozio che vendeva caffè

tazzina lasciando sul bordo un’impronta perfetta di rossetto

il quale le mostrò un dépliant che pubblicizzava un

un dépliant che pubblicizzava un corso di danza del

aveva incontrato l’amore. Un uomo alto e robusto

più avanti notò in un negozio un paio di

notò in un negozio un paio di scarpe e

tornare a provarle in un’altra occasione. Ora doveva

apertura a distanza. Sentì un fruscio alle sue spalle

il portellone laterale di un furgone. Braccia robuste l

collo. Dopo qualche secondo un benefico torpore iniziò a

straniero prese dalla tasca un grosso anello d’oro

aveva alcun significato. Era un desiderio del committente, che

committente, che aveva pagato un sovrapprezzo per quella stravaganza

le strade erano deserte, un uomo aprì la portiera

sedili alla ricerca di un indizio, uno qualsiasi, che

si faceva arrivare da un piccolo produttore di Firenze

sera mi trovavo in un bar nel centro di

e camerieri, aveva causato un’invasione di piazze e

tempo si stavano comprando un bel po’ di bar

sigaretta. ¶ «Nel complesso ha un’aria losca» fu il

look giusto?» domandai. ¶ Tentò un timido contrattacco. «Tutti gli

bene. Infatti scopi con un geometra conosciuto in palestra

poi lo trascinammo in un angolo. ¶ Lui ci lasciò

ci lasciò fare. Era un professionista e sapeva quando

cercare di girarsi su un fianco. Altre due controllavano

esterno e l’ultima un corridoio. Ci scambiammo occhiate

al telefono e dopo un po’ la vedemmo attraverso

addosso le .45. «Non è un buon giorno per morire

manica del giubbotto nascondeva un pugnale. «Tiralo fuori con

sorpresa e gli rivolse un’occhiata interrogativa. ¶ «Me lo

del viso le conferivano un aspetto severo e la

cosce. Indicò alla donna un divano. ¶ «Siediti lì». ¶ «Ci

Pavle sprezzante. «Nessuno con un briciolo di cervello». ¶ Beniamino

il ciccione. ¶ «Che è un errore continuare a pensare

volentieri, ma abbiamo fatto un accordo con i kosovari

vedere nei suoi occhi un guizzo di sollievo. ¶ Ero

mi sfuggiva. ¶ Presi per un braccio la donna e

rivolsi a Max. «Cerchiamo un posto dove rinchiuderla». ¶ Trovammo

posto dove rinchiuderla». ¶ Trovammo un minuscolo sgabuzzino senza finestre

Si limitò a lanciarmi un’occhiata di disprezzo. Chiudemmo

il caso di ragionare un attimo». ¶ «Cosa vuoi dire

si era mosso di un millimetro. Lo osservai ancora

essere kosovaro». ¶ «Infatti. È un giovanotto senza un briciolo

È un giovanotto senza un briciolo di cervello che

qui». ¶ Serrò i pugni un paio di volte. Forse

insieme?». ¶ «È sposata con un italiano». ¶ Guardai Beniamino, che

Max estrasse dalla tasca un piccolo registratore e lo

si erano praticati con un coltello da cucina per

bello ma certo non un genio. Lo dimostrava il

albergare nella mente di un riccone. E per “qualunque

e imbavagliato, servendosi di un taglierino aprì uno scatolone

raccolse una. «Questo è un antivirale per curare la

indiani e pakistani. È un ragazzo sveglio, ha studiato

ha studiato economia in un’università americana ed è

udì il rumore di un cane di pistola che

pistola. «Se ti incontro un’altra volta, Pavle, ti

ammazzo». ¶ Il serbo tirò un sospiro di sollievo. Non

seminterrato. Dal furgone prese un borsone e l’aprì

digitali». ¶ Mi complimentai. «Sei un ragazzo intelligente». ¶ «Che provenienza

trova Greta Gardner». ¶ Snocciolò un indirizzo di Parigi e

indirizzo di Parigi e un nome di copertura. ¶ «Non

Dovrai fidarti». ¶ Gli rivolsi un sorriso cattivo. «Anche tu

poliziotto. «Ora ti do un indirizzo di Treviso. Dentro

Treviso. Dentro ci troverai un bel troiaio. Ti consiglio

sto cazzo di indirizzo». ¶ «Un’ultima cosa: devi fare

il mezzo davanti a un negozio di giocattoli e

riportarono la notizia di un’importante operazione delle questure

prima ai danni di un laboratorio orafo di Valenza

per lui si farà un po’ più dura...». ¶ «Lo

Mi versai da bere. Un tocai rosso dei Colli

figlia del capo di un’altra famiglia». ¶ Dunque la

e stava per creare un’alleanza con un altro

creare un’alleanza con un altro clan attraverso il

il proprio matrimonio, era un bastardo depravato. ¶ «E ora

più semplice. Ti diamo un appuntamento e ti consegniamo

Agim Bytyçi o tirargli un colpo in testa». ¶ Ridacchiò

prossima volta che picchiate un mio uomo assicuratevi che

spaccato la faccia a un marocchino di merda. La

andasse per primo. Dopo un paio di minuti mi

allontanavamo in auto. ¶ «Sarà un piacere fotterlo» sbottai. «Era

teca in compagnia di un crotalo». ¶ «E ora prepariamoci

non aveva smesso per un attimo di tenere sotto

cerchiati di rosso e un’ombra di barba ispida

guardaspalle?». ¶ «Non lo mollano un attimo». ¶ «Qualcun altro?». ¶ «Una

sono entrati e usciti un paio di furgoni ed

gente che sappia tenere un’arma in mano. Da

era sempre vago come un’attrice sul viale del

in una macchina danno un po’ nell’occhio?». ¶ Rossini

esterno non si vede un cazzo». ¶ Dopo un po

vede un cazzo». ¶ Dopo un po’ iniziò a piovere

il ciccione si scambiarono un’occhiata e scoppiarono a

mi fossi perduto in un reticolo di strade che

stato tre ore in un bar di cinesi a

metri ed entrarono in un bar che serviva pasti

che non le torceremo un capello». ¶ Quarantacinque minuti più

Grazie alla luce di un lampione potemmo vedere che

e la segretaria uscirono un’ora più tardi. Lei

serbo la salutò con un cenno della mano e

cenno della mano e un sorriso. ¶ Guardai l’orologio

ora. Se stessimo qui un anno non cambierebbe nulla

Ci condusse fino a un anonimo capannone in piena

amico ha più di un santo in paradiso. A

saperne di più su un import-export che si

il caso di camuffarsi un po’». ¶ Questo significava caricare

testa bassa: non avevamo un vero piano, e nemmeno

spinge il carrello in un supermercato?». ¶ «Dovrà pur mangiare

per capire che era un Renault azzurro il più

di una telecamera. Dopo un paio di minuti uno

mezzo, che apparteneva a un ragazzotto con i capelli

da due giorni faceva un freddo cane. Erano le

giardino di casa. Imboccò un viottolo di campagna e

Oggi sarà una giornata un po’ particolare». ¶ L’autista

e li seguii. A un semaforo mi guardai nello

fresco. Ormai stava diventando un’abitudine. Sembravo il padrone

Sembravo il padrone di un qualche laboratorio che stava

laboratorio che stava sostituendo un dipendente malato. Nessuno ci

Max. Ci ritrovammo in un seminterrato di un centinaio

in un seminterrato di un centinaio di metri quadri

giocherellare col telecomando. Su un canale che si occupava

prevalentemente di musica trasmettevano un noiosissimo servizio sulle recenti

Bertolin che suona in un’enoteca di Castelfranco Veneto

vita». ¶ Max stava lardellando un arrosto di maiale di

di notevoli dimensioni. «Dopo un bel po’ di astinenza

voleva andare a dare un’occhiata all’ufficio e

ragione». ¶ Lo osservai per un po’. Dal giorno in

Cuccia». ¶ «Ora nulla. Per un po’ è stata la

la solita paninoteca, poi un sushi bar, ma sono

per me. Ci vive un sacco di bella gente

e c’è ancora un senso di comunità che

E poi sta diventando un punto di riferimento per

punto di riferimento per un sacco di bei progetti

costretti a fuggire da un giorno all’altro, abbiamo

chiama Irma. È arrivata un giorno con certi miei

di sì» risposi dopo un po’. «Anche se io

ma lo richiusi con un gesto secco. Ficcare il

al cartello verde di un’agenzia immobiliare. Che tristezza

voglio nemmeno ritrovarmi con un piagnone come lo sono

finto di ascoltarmi. ¶ Invece un’oretta più tardi si