Matteo Bandello, Novelle, 1554

Voi adunque avete restituito un doppione perché non era

voi guadagnato col far un segno di croce in

io ve ne dava un centinaio con la fibbia

mettevano in campo. Avvenne un dí che d'uno

non istare a farne un calendario, sommamente fu lodata

S'è entrato in un ampio e bellissimo campo

si volga; ché se un tratto avvenisse che a

intenderete. Ebbe per marito un barone del re de

non si ragionava. Avvenne un dí che Araspo, a

per moglie. Onde essendo un giorno alquanti baroni andati

ché se tu avevi un marito giovine, bello e

ricco, ora la fortuna un piú formoso, piú potente

contentezza? Ella subito in un lacrimoso pianto si risolse

casi di fortuna, preso un acutissimo coltello, si passò

aprono la via d'un vivere licenzioso e lascivo

quello ch'io sentii un dí narrare a fra

alcuni gentiluomini, per dargli un poco di ricreazione, narrò

che, secondo che d'un sangue siamo, siate anco

grandissima stima, predicò tutto un anno nella chiesa maggiore

di caritá, entrò in un grandissimo fervore disse: - Che

carezze che non ad un par mio, vostro antico

non si volendo veder un minimo peluzzo su le

si fosse, sarebbe come un vil coniglio fuggito via

con una burla da un altro giovine beffati. ¶ L

si moveno e fanno un tremolare il piú bello

noia a tutti. Eravi un giovine molto galante, accorto

l'amore, si mise un giorno dopo cena a

non partirete senza ber un tratto. - Accettato l'invito

fresco. - E fatto accender un torchio, essendo l'ora

e spaziosa. Era quivi un gran vaso pieno d

di grandezza tale che un uomo nol potrebbe levare

convitati disse: - Io ho un mio uomo che si

non credo, - disse, - che un uomo possa portar tanto

XII ¶ Arguta invenzione d'un eccellente predicatore per confutare

una grandissima menzogna d'un altro predicatore. ¶ Noi siamo

giovinetto, avvenne che predicando un frate minore in Favenza

melone, disse publicamente che un papa, per determinar questa

Capreolo non averebbe come un vivo e snello capretto

famoso; e ragionavano d'un povero giovine che quei

abbandona, ed ella in un pozzo si affoga. ¶ Ne

provincia d'Otranto, in un castello chiamato dai paesani

era Neera. Di lei un giovane de la contrada

una via o per un'altra tanto che venisse

e moglie, Leonzio d'un'altra giovane s'innamorò

avvenne che essendo Neera un giorno di festa dinanzi

rispondendole con la voce un poco alta, entrò alquanto

infelice Neera, senza rispondere un motto solo, si levò

la brigata, e in un pozzo profondissimo che quivi

il suo coltello in un canale ragionando col Nasone

negava e diceva con un viso saldo, come se

che passando vicino ad un macello s'era insanguinato

morire. Onde aveva preparato un terribile e presentaneo tossico

e trovato in quelle un buco picciolo ove il

il quale aveva anco un altro peccato grandissimo, ché

de le condizioni che un buon prencipe, che desideri

costei era fieramente innamorato un certo Lucio, soldato di

la costantissima vergine, con un coltello svenandole la candidissima

per tutta la cittá un suo trombetta, e fece

fuorusciti avevano forma d'un giusto essercito. Del che

che tu sei in un grandissimo errore, con ciò

Avvenne non molto dopoi un gran prodigio di questa

sovra la casa tirannica un'aquila, in alto volando

discendere a basso ed un grandissimo sasso, come se

eliensi, essa moglie, fatto un laccio d'una fune

civile, facevano cose che un disonestissimo tiranno non averebbe

assai sovente avverrá che un uomo discorrerá con varii

NOVELLA VI ¶ In Parigi un servitore si giace con

e forse ancora è, un cittadino dei beni de

che quetamente dormiva. Stette un pochetto sovra di sé

la madonna aveva trovato un ladrone; e disceso a

pose a sedere sovra un pancone di quelle botteghe

di modo che per un poco di carnale diletto

una volta avendo provato un altro uomo che lui

Bruggia per servidore d'un ricchissimo mercadante, e in

duro e strano che un'altra devesse goder il

trovò due papere ed un'oca avere, a cui

due papere aveva, eragli un grandissimo cordoglio a mischiarsi

quando Arnolfo era in un mare di gioia e

da dire, avvenne che un giorno, essendo inferma la

messer Antonio ne aggiunse un'altra, che non meno

avendo il Barbaccia fatto un conseglio ad uno dei

lite che aveva con un suo nipote, il Ghisiglieri

non gli volle dare un quattrino. Di che il

ho detto, narrò subito un'altra novella; la quale

da Bianoro rimanda indietro un ducato doppio ¶ avuto d

lodi grandissime, avendo ad un prete avarissimo fatto una

di San Petronio ad un prete chiamato don Bartolomeo

era piú vago d'un soldo che non è

assoluzione, diede al prete un doppio ducato d'oro

voi m'avete dato un doppio ducato il quale

io ve ne recherò un altro domatina. - Il prete

in aspettazione di riaverne un migliore. Ella quel giorno

a la donna con un certo modo che teneva

andai a confessarmi con un altro sacerdote, che l

ingordigia che aveva, chiamò un suo chierico che era

ché io ho commesso un grandissimo errore, che meritava

vera lode che da un lodato uomo procede come

entrò a ragionare d'un vecchio, il quale, essendosi

State sano. ¶ NOVELLA II ¶ Un dottor vecchio si mette

era tra gli altri un dottore molto attempato, che

dottissimo e in quelle un gran praticone, e dei

Era assai simile a un gran dottore di questa

sua possessione in villa un castaldo, si corrucciò molto

s'era scaricata d'un bello polledro. - Adunque, - diceva

abbia fatto se non un polledro? No, no, la

sua giovanezza esser stato un gran gocciolone, andando dopo

ché io ti darò un doppio ducato, di quelli

da vettura e per un carlino si dava a

Egli è pur passata un'etá che io di

non è troppo, incorse un giovine inglese. Ed a

questi dí molti in un compagnia, e si ragionava

State sano. ¶ NOVELLA III ¶ Un giovine si marita in

avvenne. Era in Londra un giovine chiamato Tomaso, il

da quella come da un pungente pugnale di banda

che dato loro avesse un marito di cosí forte

in vece di marito un carnefice che l'aveva

che il marito aveva un "cotale" lungo, grosso e

quello che ella stimava un'estrema sciagura, ed imaginando

sposa modo d'aver un tagliente coltello, deliberata ne

animo suo di far un malo scherzo al marito

che in meno d'un'ora morí. Il romore

e la sposa con un viso rigido altro non

assai. - Ne segue anco un altro non minor male

di chi ragionava, narrò un fiero accidente poco avanti

stato ricordevole, dopo che un dí nel convento de

cittá di Vinegia fu un Pietro, figliuolo ultimo di

che tiene per insegna un pomo d'oro; il

il punto, egli con un pugnale gli diede nel

per omicidiario bandito d'un semplice bando. Né guari

che chiamiamo "parti", comprò un capo d'un bandito

comprò un capo d'un bandito e fu dal

casa vendendo ed ora un'altra, con perpetuo rammarico

isperasse piú d'aver un marchetto se non cangiava

non isperasse d'aver un danaro. Andava nondimeno Pietro

de la persona per un catarro che dal capo

in tredici anni e un figliuolino di circa sei

V'era anco alora un calzolaio che in casa

il tagliente coltello in un tratto svenò la zia

zia e, passato in un'altra camera ove la

La sera poi a un'ora di notte, ritornato

la donna e in un'altra le due picciole

capitano, e seco andò un suo cugino, figliuolo d

suo cugino, figliuolo d'un'altra sorella de la

nascostamente poi gli diede un libricciuolo di tavolette ove

Andò la ribalda vecchia un giorno di festa e

che tutta sola in un cortile sedeva, ove molte

tenerti ben avventurosa che un simile gentiluomo t'amasse

primieramente, col mezzo d'un domestico del padre di

ferma che non è un duro ed antico scoglio

mordacemente lo struggeva, andò un dí ove la giovane

arrendevole. Ma egli pregava un monte che s'inchinasse

una fune attaccata ad un chiodo, come poi si

di Classi fatto preparare un solenne desinare ed una

vedesse. Pervenimmo poi in un bellissimo pratello non di

LIX ¶ Sciocca semplicitá d'un tedesco che avendo mandato

a torno a Padova, un gentiluomo vicentino, che con

Giara d'Adda venne un tedesco giovine e s

acconciò in Vicenza con un gentiluomo per famiglio di

messere che non farebbe un altro famiglio in tre

donna, - che tu sei un bel fante! Ben sai

io ti vo' insegnare un ottimo rimedio; con questo

far volare, avvenne che un giorno trovò gli stivali

messere, ché io in un tratto gli farò venir

messere, se voi avete un poco di pazienza, perché

poco di pazienza, perché un tratto solo che io

e disse Livio esser un cicalone e di troppe

era in Milano, narrò un mirabile accidente che tutti

E certamente egli fu un caso molto mirabile. Onde

volta che sia proposto un caso possibile, che quello

a Loreto a compire un mio voto, pervenni ne

Quivi adunque essendo, intesi un'altra novella che poco

ragiona. Era in Arimini un giovine nobile ed assai

di lei non sapeva un'ora starsi. Ella, che

aveva nome, era d'un gentiluomo ricco, ma piú

chi l'aveva ad un vecchio maritata. Amandosi adunque

maritata. Amandosi adunque l'un l'altro senza misura

poco di tempo, avendo un frusso fastidiosissimo, peggiorò di

vivere e che in un subito, parlando, si morirebbe

in camera capace d'un uomo, la quale a

camera entrasse, di mostrar un poco di star meglio

avvenire, la donna, dopo un grandissimo sospiro, disse: - Pandolfo

che tu meco in un medesimo punto morissi, a

la sepoltura deposta in un canto, perciò che la

si volle metter su un gallone e, con le

mal turato, ancora che un poco d'aria entrasse

questo modo provide. Aveva un nipote del marito de

entrati si gettarono in un tratto fuori, e quanto

uscí fuori, e con un palo che quivi era

seppi negare di spender un poco d'inchiostro suso

poco d'inchiostro suso un foglio lodando l'opera

a cui sia vicino un fetido e torbido pantano

celebrato che sentir che un altro con veritá mi

lasciarsi vedere, ordinò ad un suo compagno, che Petronio

passo passo. Erano sotto un portico, quando il Mamolo

tua còlera e deponi un poco questa passione che

Ma come ebbe aspettato un poco, rincrescendogli fuor di

Io sono, - rispose Lione, - un cugino di madonna Bianca

data questa lettera da un fratello de la donna

occasione; e riversatala sovra un lettuccio, due volte seco

che con assai meno un somaro sarebbe ito da

bere, il quale in un giorno, essendo subito fuor

fresca e guardava sovra un molto grande ed ameno

Magno fortunatissimo. Egli ebbe un figliuolo d'una sua

e da lei ebbe un figliuolo. Antioco veggendo ogni

il padre, e l'un fratello la moglie de

piú tosto che ad un altro l'ha data

non durando lungamente in un pensiero, mille mutazioni l

e cominciò a fare un movimento gagliardo, quasi volesse

padre, piangendo, a far un pietoso lamento ed amaramente

d'allegrezza. Restava solamente un dubio al re, di

faceva buon cambio prendendo un giovine e lasciando un

un giovine e lasciando un vecchio? Ora, poi che

e di Stratonica nacque un altro Antioco; di questo

moglie al figliuolo fece un atto mirabilissimo e degno

raccolse e ci tenne un giorno, facendone tutte quelle

e d'ozio, in un subito s'accendono e

È ben vero che un solo freno hanno queste

campo, e guerreggiando in un medesimo tempo contra gli

detto, di Carlo, essendo un giorno insieme e lamentandosi

a le braccia con un gentiluomo che ella amava

di Dannoi, ed aveva un suo compagno e parente

la reina di Navarra un suo fidatissimo usciero, col

sono in tutto d'un volere non si dá

disgrazie ed infortunii, e un dolce stato per lo

Onde d'uno in un altro andando il romore

o tre eccellenti in un mestiero è bene assai

avendola scritta, di farvene un dono, non perché ella

mi fa sovvenire d'un cortegiano, cioè d'uomo

ogni volta che intendo un gentiluomo far cosa meno

corte molto onorata era un gentiluomo di nobile famiglia

le due ore in un cortile molto fresco per

d'allegrezza, e parevagli un'ora mill'anni che

narrò, come averebbe fatto un eccellente capitano che l

mi fa sovvenire d'un caso altre volte ne

non vitupero giá che un giovine apra il petto

sue operazioni, ma come un buffalo si lascerá tirar

si ritrovò in Siena un giovine d'onorata e

magnifica. Ora egli, incontratosi un giorno in una bellissima

bellissima giovane, figliuola d'un povero uomo che era

impresa. Vennegli assai volte un pensiero di farla rapire

avvide d'aver commesso un grandissimo errore a voler

gli cadde in animo un mezzo, sperando con quello

la lettera, quella ad un suo segretario porse, commettendogli

signore m'è paruto un gran pazzo a cercar

dí passati avvenne in un castello de la Marca

non è molto, in un castello de la Marca

traffichi che faceva, avendo un assai gran bosco, tagliava

moglie. Ma questo era un piacere, perché ella v

cercando. Era nel castello un giovine contadino di ventisei

chiamava Lippo. Aveva egli un pezzo di bosco congiunto

quando lo vedeva facevagli un buono ed allegro volto

di lui desiderava. Avvenne un dí che Lippo vide

legò la giumenta ad un arbuscello, e con la

la posta appiattato in un luogo e vedeva il

tutti di brigata in un cerchio assisi, diversamente tra

molto, venne a stare un giovine gentiluomo di Milano

che fatto aveva in un suo nemico, bandito da

camere in casa d'un nostro cittadino. E perché

tra gli altri con un Vergilio Tenca da Modena

che era anco egli un buon brigante e che

aveva sentito esser seco un altro, domandò chi fusse

Egli è,- rispose Vergilio, - un vostro gran servidore, compagno

egli vedeva pure ad un cotal birlume che ella

pieghevole e facile ad un suo amante, che non

uomo che se d'un minimo atto si fosse

accorto le averebbe fatto un tristo scherzo. E cosí

mutò stanza e prese un'altra casa, ma non

due famiglie, stava anco un cittadino dei nostri con

come. Era in Bologna un Vittore da la Vigna

come fu lá, fece un gran sfregio sul viso

gridava: - Aita, aita! - corse un povero scolare, e, volendo

aveva fieramente minacciata per un messo che le aveva

la roba, fecero che un loro fidatissimo uomo, avveduto

rivolgeva. Ora avvenne che un dí Lione vide il

di modo che fecero un poco d'amicizia, come

resto. - Era quivi vicino un buon uomo su l

mangiato salami, berò bene un tratto e voterò anco

pregare che volesse trovar un liuto e sonare, ché

il quale, sendosi trovato un liuto, cominciò a sonare

ella era figliuola d'un parmegiano che giá di

con lei. Essendo adunque un giorno in San Francesco

d'Angelo Romano, venne un compagno d'esso parmegiano

certi scolari, e che un'altra volta anderebbe a

che stava appoggiato ad un altare, e molto di

una amarissima vita. Avvenne un dí che egli, per

gli domandò se conosceva un giovine grande e ben

andava ricercando. Egli in un attimo si levò e

troverá come sia finito un battesimo al quale ella

non deverebbe mai castigar un delinquente mentre che l

Curate adunque di far un buon abito in tutte

NOVELLA XLIX ¶ Clemenzia d'un lione verso una giovanetta

giovanetta, che gli levò un cane ¶ fuor degli unghioni

ella fu ove era un lione, o che piena

alquanti dí a ricrearvi un poco, e narrarci del

dandovi per conseglio che un'altra volta vi guardate

fuori. Noi abbiamo fatto un carnevale, secondo l'usanza

sempre n'ha pieno un carnero; e tra molte

a casa e comperarsi un poderetto, con speranza di

Parigi. Era costui d'un villaggio che è di

da desinare. Egli era un bel compagno, molto ben

vedere che si fece un resto di forse cento

ora una posta, ora un'altra ne perdeva. Come

il ronzino, e restò un bel fante a piede

dí esso Arnaldo in un albergo dentro Parigi, ove

serviva la moglie d'un grosso mercadante, l'andò

ho detto, moglie d'un gran mercadante, il quale

aveva eletto per innamorato un giovine mercadante fiorentino molto

al quale era tirato un gran tapeto. Il trombetta

Il trombetta, guardando per un pertugetto che nel tapeto

catena d'oro con un ricchissimo fermaglio a quella

erano quattro perle con un orientale rubino in mezzo

testimoni. Quivi abbracciando l'un l'altro, amorosamente si

resti. - E tutto a un tratto sonò un tremendo

a un tratto sonò un tremendo suono con la

che sonava, ma credendolo un diavolo, si misero a

ne fuggí, divenuto in un punto vie piú ricco

risposte pronte, e in un subito proveder a quanto

avviene assai spesso ch'un medesimo terreno produce la

di fame; ha anco un tempo seguitata la corte

spesso anco ci mangiava un Rocco Biancalana, il quale

nome d'agente d'un illustrissimo e reverendissimo cardinale

signori, era messer Roberto un poco, come si dice

effetto era il Romeo un compíto uomo, se non

brodi; che ci era un gambetto che piú di

persona tócco, perché era un osso ignudo senza carne

tutti fosse udito. Avvenne un dí che tra lui

gli uscissero, ne scrisse un lungo memoriale di tre

vergogna dir male d'un uomo da bene e

calda, s'entrò in un bellissimo ragionamento de la

di Firenze. E messosi un grosso essercito insieme col

a Pisa, ove, preso un bregantino, navigò a Napoli

antica e posta sopra un alto monte che molto

morte signore di Dubdú un suo figliuolo chiamato Acmed

per non aver figliuoli, un suo cugino nomato Maomet

si costuma di far un solenne mercato di frumento

di Tezá e, congregato un grosso essercito, andò ai

Dio! - disse Cesare. - Aspetta un poco. - E cavatosi il

fortezza che possa avere un bene instituito prencipe è

si trovano che d'un medesimo modo amino, e

e talora si vede un uomo ferventissimamente amar una

si consumerá dietro ad un uomo, il quale né

sotto l'influsso d'un pianeta o d'altre

uomo veggia uno od un'altra piú bella di

grazia, ora sono in un mare di piacere ed

una galantissima gentildonna ad un giovine in Milano, la

da una gentildonna ¶ ad un suo amante che teneva

io vi vo' narrare un'istoria avvenuta ne la

mia patria Milano ad un giovine nobile e ricco

ed ancora forse è, un giovane nobile e molto

una medaglia ed ora un'altra mostravano. Taccio le

di Milano, e teneva un poco anzi che no

di vedersi a dosso un minimo peluzzo né altro

suoi servidori. Aveva poi un certo suo parlare pieno

bellissima gentildonna, moglie d'un nostro gentiluomo molto ne

la seguitava. E trovatala un giorno in porta tutta

consueto cominciò a fargli un buon viso e mostrò

viso. Ella alora, tratto un gran sospiro, in questa

adunque mi sono stati un freno che finora m

ed attuffato restava in un mare di contentezza, di

ad andarvi gli pareva un anno. Tutto il dí

pratica, disse al marito un giorno, essendo tutti dui

Era poi guercia da un occhio, con la tigna

bocca era bavosa, con un fiato puzzolente sovra modo

dimane di notte con un bellissimo giovine, e voglio

seguente le fece far un bagno e le mise

gli parevano piú d'un anno. E pensando di

Il perché, avendo indosso un giuppone di raso morello

disse che le comprasse un pettine d'osso per

egli si voltava ad un'altra e quella fuggiva

per l'ordinario d'un medesimo tenore sempre si

per andar a visitar un amico mio e caminando

XLVIII ¶ Piacevol beffa d'un religioso conventuale ¶ giacendosi nel

signori miei, entrati in un cupo e ondoso mare

ce ne era, in un convento che non accade

che non accade nomare, un fratacchione troppo piú amico

sará compíto. - Accese poi un lumicino, ed aperto un

un lumicino, ed aperto un suo banco ov'erano

meretrice, la quale in un demonio infernale s'era

e il medesimo fece un altro de l'acqua

erbette, e ci disse un atto d'un lione

disse un atto d'un lione che a tutti

onde potesse provenire che un lione si lasciasse levar

fuor degli artigli suoi un cagnolino da una giovanetta

da lionze. Ché se un pardo ingravida una lionza

soccorso. Ordinò poi che un suo parente, molto valoroso

se n'uscí suso un feroce e generoso giannetto

Francia, dove pervenuto, comperò un buon corsiero ed arme

corsiero ed arme, ed un servidore pigliò. E non

Giovanni, nondimeno pensando poi un giorno ciò che ella

aveva perduto se in un disleale cercava fede! - E

don Giovanni quanto d'un ingratissimo e perfido dir

d'Inghilterra non mandasse un campione in aiuto de

a Turino, albergò in un borgo in casa d

borgo in casa d'un oste, uomo da bene

ne la cittá esser un venerabile religioso spagnuolo in

La duchessa, che in un canto tutta sconsolata sedeva

disse: - Madama, io sono un povero frate che capitando

per andar a veder un disleale ed ingratissimo cavaliero

l'aurora, armato come un san Giorgio, se ne

che egli è venuto un cavaliero che si dice

che Dio aveva mandato un angelo in diffesa di

il perfido conte che un vil coniglio, conoscendo manifestamente

Il cavaliero tutto ad un tratto gli tirò ne

modo che gli cavò un occhio. Il conte, per

a la morte, tratto un grandissimo sospiro, disse: - Non

trovata innocente, e per un suo gentiluomo, che a

duca, mise ad ordine un'onorata compagnia e mandò

mise a parlar con un altro spagnuolo. La sera

ridusse. Il cavaliero, fatto un breve discorso de l

si vede come sagacemente un prete si liberò da

che cercava castigarlo d'un peccato di cui era

una cittá di Lombardia un vescovo, il quale era

giovane, la quale aveva un suo prete per innamorato

de l'escommunica facesse un severissimo editto con publica

don Bassano. Fu fatto un gran processo e provata

credendo il vescovo, mandò un suo prete a San

le credesse. Si racconti un poco la vita di

una breve istorietta d'un generosissimo atto che Massimigliano

faccio io come fece un pover uomo, il quale

Cesare che usó verso ¶ un povero contadino ne la

cena a casa d'un suo amico, ed ancora

si essercitava. Essendo adunque un dí Massimigliano Cesare con

s'abbandonò dietro ad un cervo e buona pezza

aperta campagna. Era quivi un pover uomo, il quale

il quale aveva caricato un suo cavallo di legna

gran cortesia ad aiutarmi un poco, fin che io

le redine attaccò ad un ramo d'un arbuscello

ad un ramo d'un arbuscello. Era Massimigliano di

membra ben proporzionato, con un aspetto veramente imperatorio, la

porgetemi quella fune, allentatela un poco, alzate quel legno

come averebbe fatto ad un suo pari. Il buon

gli disse che era un povero paesano, che aveva

non curasse di procrear un legitimo erede e successore

si curasse di lasciar un erede dopo la morte

s'accorse che quello un suo fidatissimo cameriero aveva

e la reina in un medesimo palazzo, ma in

partorissi al suo tempo un figliuol maschio, erede di

che ella ingravidò d'un figliuol maschio, ed al

da quel tempio ad un altro, ne l'entrare

scritto il nome d'un apostolo, con intenzione che

dui anni, avviene in un punto impetuosamente. E questo

riva di Garonna, ad un medesimo tempo trovati ci

vi raccolse come se un fratello suo venuto ci

di molte belle cose, un dí a la presenza

istoria che giá da un cavaliero spagnuolo, essendo io

era stata moglie d'un signore spagnuolo e, vedova

fino in Inghilterra, chiamato un suo staffiero, gli ordinò

doti che appartengono ad un segnalato cavaliero, a me

dire che egli è un valoroso e compíto cavaliero

de la signora duchessa un cittadino milanese chiamato maestro

di desiderio di veder un uomo che mai non

fisico le fece intender un bel modo d'ingannar

la cittá di Turino un vescovo, come dir si

modo fabricata che, con un filo di refe bianco

che ardevano e facevano un bellissimo splendore dinanzi al

in camera, che vide un grandissimo lume a torno

e che subito in un batter d'occhio disparve

Appiano e Giulia. Facevano un bellissimo vedere le due

lor amori, e parliamo un poco del duca di

che si partisse, donò un ricchissimo diamante di valuta

fosse occorso; onde mandò un suo fidatissimo in Galizia

lasciò suo luogotenente generale un suo parente che era

luogo di proprio figliuolo un suo nipote, figliuolo d

suo nipote, figliuolo d'un suo fratello, che era

suo zio, che sentiva un poco de lo scemo

fuoco amoroso, ritornò pure un'altra volta a molestarla

io vi farò far un scherzo che non vi

al duca, deliberò prender un tratto avantaggio e rovinar

fervente amore cangiò in un tratto in odio crudelissimo

e tra l'altre un giorno gli disse che

grandissimo diletto che sentiva un giovine che di bella

duchessa nostra ti vuol un gran bene e t

E quando elle amano un giovine e a lungo

esser arsa, se fra un anno e un dí

fra un anno e un dí non ritrova campione

cittá, fu messo sovra un'alta colonna di marmo

gabbato da lei, ebbe un'altra afflizione grandissima, perché

e di soldati per un anno. Colá dentro adunque

s'affliggere. Conchiusero poi un giorno tra lor due

non tornava, (e prefissegli un tempo determinato), che provedessero

giocar con l'amante un gioco che non sapeva

discorsi, statuirono di far un giorno un gran bucato

di far un giorno un gran bucato e porre

sé non capendo, stette un poco senza poter formar

bestia che era, in un tratto lo rese accorto

fortuna, che troppo in un tranquillo stato persona alcuna

felicissimamente insieme vivuti, cominciassero un poco a gustar l

messo per le mani un viaggio non meno onorevole

pareva di poter dimorar un giorno vivo lungi da

aggradiva, rispose; onde in un tratto s'accordarono. Gerardo

numero degli anni, dopo un pietoso sospiro a questa

di rifrigerio prestarono, ripreso un poco di lena, cosí

poi gli provederia d'un altro viaggio. Venne il

tutta ne gioiva, parendole un'ora mill'anni che

adunque tra gli altri un giovine messer Pietro, il

i medici che da un sottil catarro distillato dal

Patriarcato e posta in un avello di marmo degli

la posero disvestita in un buonissimo letto. Poi acceso

l'allegrezza non isvenisse un'altra volta. Ora chi

allegrezza. Dopo desinare attese un pezzo a far entrare