Silvio Pellico, Francesca da Rimini, 1815

e moglie di Lanciotto. ¶ UN PAGGIO. ¶ GUARDIE. ¶ La scena

Francesca ¶ Soavemente commoveva a un tempo ¶ Colla bellezza i

presagir potealo? Ecco ad un tratto ¶ Di tanta gioja

dolor! La guerra, ¶ Ahimè, un fratel teneramente amato ¶ Rapiale

fratel mio, t'uccise ¶ Un fratello, ma in guerra

Onde benigna l'accogliesse. Un grido ¶ A tal annunzio

piange. ¶ Talor mi sorge un reo pensier... Avessi ¶ Qualche

vel chieder potevi a un padre ¶ A cui viva

prole? ¶ Negar potevi a un genitor canuto ¶ D'avere

genitor canuto ¶ D'avere un dì sulle ginocchia un

un dì sulle ginocchia un figlio ¶ Della sua figlia

Iddio m'ha posto un incredibil peso ¶ D'angoscia

O pia ¶ E in un crudele! Affliggimi, cospargi ¶ Di

io non credea che un'ombra ¶ Pur di sospetto

serbasse ¶ Il sovvenir d'un mio rival, cui certo

cor, s'ella ha un arcano! ¶ Ma dirlo deggio

dubbio mio s'accrebbe ¶ Un dì che al fratel

rivedrai... se forse ¶ Pentita un giorno e a pietà

il mio sepolcro, ¶ Se un dì, toccando, giurerai che

mia sposa! ¶ SCENA III. ¶ UN PAGGIO E DETTI. ¶ PAGGIO

PAGGIO. ¶ L'ingresso chiede un cavalier. ¶ FRANCESCA. ¶ (A Guido

l'ultima volta... Teco ¶ Un altr'uomo io abbracciava

alla mia felicità qui un altro ¶ Tenero pegno. ¶ PAOLO

padre ¶ Pria di morire un imeneo m'impose, ¶ Onde

te amasse! ¶ Ma tu un fratello le uccidesti in

tua sposa? - È vero; ¶ Un fratello... le uccisi... ¶ LANCIOTTO

LANCIOTTO. ¶ Fratel... ¶ PAOLO. ¶ Se un giorno mai ¶ Ci rivedrem

ha rapita! ¶ LANCIOTTO. ¶ D'un fratel l'amore ¶ Ti

Guai se con altri un detto mi sfuggisse!... ¶ Tu

sì reo delitto a un padre, ¶ Che il miglior

GUIDO. ¶ Nulla, mia figlia. - Un breve ¶ Disordin qui... qui

Pria di partir, che un sol istante l'oda

istante l'oda, ¶ Che un solo istante tu lo

Religion ti parli. ¶ Se un nemico avess'io, che

e che nol merto. Un caro ¶ German le uccisi

mai non sarò ch'un fratel l'altro ¶ Debba

Uopo ha Lanciotto d'un amico. ¶ PAOLO. ¶ Oh! l

e mi parea che un giorno ¶ Mi rivedrebbe con

Squarciar doveva ei d'un fratello il core? ¶ SCENA

detti funesti?... - Bella ¶ Come un angiol, che Dio crea

lunge, ¶ E perdei... - Lasso! un genitor perdei. ¶ Rïabbracciarlo ognor

m'acquistassi ¶ Fama maggior? Un tuo comando basta. ¶ Prescrivi

intrecciata, ¶ Non bramerò, solo un tuo applauso,un detto

solo un tuo applauso,un detto, ¶ Un sorriso, uno

tuo applauso,un detto, ¶ Un sorriso, uno sguardo... ¶ FRANCESCA

mio, ti vidi ¶ Varcare un atrio col feral corteggio

arrestarti a' piedi ¶ D'un recente sepolcro, e ossequïosa

Alcun tempo celai, ma un dì mi parve ¶ Che

tuo ¶ Tremando sorsi. - Sopra un libro attenti ¶ Non mi

E invan... ¶ PAOLO. ¶ Nè un detto solo ¶ A' miei

padre, a' piè d'un santo ¶ Simulacro prostratala, snudai

Di trucidarla e in un di maledirla, ¶ Se il

tuo più dolce amico... ¶ Un uom che, mentre ti

PAOLO. ¶ Francesca? Ah, d'un rival pur l'ombra

Non soffrirei. ¶ LANCIOTTO. ¶ Se un tuo fratello amarla ¶ Osasse

brando ¶ Tu mi svenassi. Un vil non son. Sedurre

di Francesca è amante ¶ Un vil non è: lo

ch'io m'ebbi ¶ Un fratel caro: ma potrò

scerno. Tu temi ¶ Che un giorno in lei mi

antiche... ¶ Anche allor rimembrando un'adorata ¶ Sposa che mi

corruppi i vili sgherri: un brando ¶ Strinsi... Ahi, temea

t'avrei: non fora un giorno ¶ Passato mai ch

dritti alla sua prole un padre ¶ Che a sue