parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Marco Missiroli, Senza coda, 2005

concordanze di «un»

nautoretestoannoconcordanza
1
2005
con voce gentile. Aveva un vestito chiaro con sopra
2
2005
che ogni tanto brillava un po’. Lei lo guardava
3
2005
la testa per girare un foglio sopra il tavolo
4
2005
sopra il tavolo. A un certo punto era scomparsa
5
2005
di calcio. C’era un giocatore della squadra del
6
2005
nord che aveva fatto un passaggio lunghissimo, dalla sua
7
2005
metà del campo. Lì un altro giocatore che aveva
8
2005
due fulmini aveva superato un avversario e aveva messo
9
2005
una di quelle e un bambino ti tagliava la
10
2005
aria. Era sporca e un po’ rigata al centro
11
2005
Dov’è mamma?” ¶ Per un attimo suo padre alzò
12
2005
riflesso nella minestra. Sembrava un mostro senza forma. Gli
13
2005
macchia nerissima e poi un puntino grigio. Il naso
14
2005
e che era come un grosso pugno chiuso. Non
15
2005
a entrargli dentro. Era un soffio leggero che voleva
16
2005
E uscì. ¶ Camminava lento, un passo dopo l’altro
17
2005
pesante. ¶ Si avvicinò ancora un po’. Suo padre arrivava
18
2005
qualcosa si mosse, come un guizzo, come una frusta
19
2005
Ma dal vuoto, in un baleno, ne nascevano sempre
20
2005
e aspettò che in un secondo nascesse un altro
21
2005
in un secondo nascesse un altro di quei rettili
22
2005
a fianco e come un fulmine l’afferrò, la
23
2005
agitarsi. In meno di un secondo le aveva tagliato
24
2005
Era lunga più di un metro e brillava di
25
2005
occhi rosso fuoco. Con un solo gesto la inchiodò
26
2005
senza quadri appesi. Fu un secondo, e poche, leggere
27
2005
al muro e in un respiro l’aveva catturata
28
2005
da una parte sola, un grande rigonfiamento raccolto che
29
2005
si bloccò solo per un attimo, quando quel respiro
30
2005
sul viso, sul collo. ¶ Un rantolo spaventoso riempì la
31
2005
unite alle altre. ¶ Fece un passo avanti, strinse il
32
2005
in tempo a mostrarle. Un tonfo che per una
33
2005
vuota e silenziosa per un attimo, fin quando la
34
2005
poi acuta, sporcata di un gemito adulto. ¶ Si gettò
35
2005
padre che gli era un po’ sopra e stava
36
2005
labbra e gli strinsero un po’ il viso, un
37
2005
un po’ il viso, un po’ la schiena. Lo
38
2005
lo lasciavano. Lo trascinavano un passo dopo l’altro
39
2005
dolce. Rivide ancora per un attimo suo padre: seduto
40
2005
non era altro che un intreccio di carne stanca
41
2005
coda mi venne in un ufficio postale a Bologna
42
2005
con cinque amici in un appartamento nel quartiere ebraico
43
2005
da subito avevo adottato un mio rituale: andavo in
44
2005
a che fare con un’organizzazione maldestra, e con
45
2005
possibilità di far perdurare un mistero. La cifra del
46
2005
conferito questa tensione a un elemento così insignificante. Cosa
47
2005
se al posto di un tot di metri cubi
48
2005
stato l’istinto di un ragazzino? ¶ Seppi così che
49
2005
palla rotolò, sbattendo contro un mucchio di macerie al
50
2005
centro della stradina. ¶ “Siamo un po’ in ritardo,” disse
51
2005
era servito per fare un buon lavoro. La busta
52
2005
aiutare. Pietro scavalcò in un baleno, come non era
53
2005
fece Luigi indicando con un dito l’orologio che
54
2005
al polso. ¶ “È da un po’ che non vi
55
2005
a voi due.” ¶ “Da un po’?” chiese Luigi, guardando
56
2005
barba, su alcuni fili un po’ più neri degli
57
2005
rise. “No, io sono un bravo cacciatore!” ¶ “È tardi
58
2005
poi tirò Luigi per un braccio e gli disse
59
2005
era felice di avere un figlio come lui e
60
2005
lui e che era un grande aiutante. Poi aveva
61
2005
una moglie giovane e un bambino. L’ha detto
62
2005
Gli parlò investendolo di un fiato pesante e alcolico
63
2005
era il direttore di un’orchestra nascosta e ogni
64
2005
in disparte. Allora ebbe un fremito, acceso e improvviso
65
2005
i due fogli attaccati. ¶ Un fruscio leggero avanzava pian
66
2005
si aprì. Solo in un punto la carta si
67
2005
la carta si rovinò un po’. ¶ Pietro si mise
68
2005
si confondevano impazzite. ¶ Con un filo di voce Luigi
69
2005
nome e cognome. Era un’eco senza fine. ¶ Pietro
70
2005
stampatello nero, schiacciati in un angolo della carta, erano
71
2005
busta e restò per un attimo ad ascoltare quei
72
2005
era incantato a guardare un ragno che entrava e
73
2005
spaccato e frantumato da un secco, pulito raschiare di
74
2005
contro il figlio, afferrargli un orecchio e sollevarlo con
75
2005
figlio, senza mai fare un grido. C’era una
76
2005
non doveva piangere, era un bambino coraggioso. Più coraggioso
77
2005
voltò. E sconvolto da un respiro affannoso e profondo
78
2005
da Carmine. E per un attimo, salendo le strette
79
2005
al tavolo rovistò in un cesto infilato sotto il
80
2005
pelle era quella di un altro e anche la
81
2005
Pietro alzò la testa un attimo. In fondo al
82
2005
e si girò su un fianco. La pelle pulsava
83
2005
a urlargli dentro come un tamburo impazzito. ¶ Scese dal
84
2005
testa di scatto, riabbassandola un secondo dopo. ¶ Fu sua
85
2005
la taglia?” la interruppe. ¶ “Un uomo che abita qui
86
2005
al suo viso. Per un attimo, si sentì bene
87
2005
cominciò a pulsare di un dolore insopportabile. ¶ Non si
88
2005
Marrazzo!” disse tutto d’un fiato. ¶ Lei lo guardò
89
2005
la crosta scura di un sottile taglio. Abbandonò a
90
2005
seduto a fianco, abbozzando un sorriso. ¶ “Mi vuole parlare
91
2005
inchiodato alla fotografia di un gatto bianco in fondo
92
2005
tutto il resto. ¶ Era un uomo alto e magro
93
2005
anche senza Nino. ¶ Per un attimo aveva creduto che
94
2005
di non essere più un giardiniere. O forse a
95
2005
muri altissimi che neanche un gigante poteva superare e
96
2005
gigante poteva superare e un’unica porta da cui
97
2005
Era piegata in due. Un po’ verde, un po
98
2005
due. Un po’ verde, un po’ marrone e bianca
99
2005
bianca e al centro un vecchio signore con la
100
2005
accanto all’altro. ¶ Per un attimo Pietro restò a
101
2005
In fondo, a destra, un’altra scritta. Una frase
102
2005
C’è scritto solo un nome e una frase
103
2005
no. Aggiunse: “Forse è un amico di papà”. ¶ “Forse
104
2005
sono per lui… è un regalo che papà fa
105
2005
Augusto Mitiello.” ¶ “Allora è un regalo grandissimo! Sono molti
106
2005
molti soldi, deve essere un grande amico di tuo
107
2005
padre. Oppure ci compri un po’ di casa mia
108
2005
asciugò la carta con un angolo della sua maglia
109
2005
sua maglia. Rimase solo un minuscolo alone scuro che
110
2005
E poi urlare solo un po’. ¶ Per tutto quel
111
2005
diventati suoi amici e un segreto lo sapevano mantenere
112
2005
era andato a trovare un giorno solo, quando era
113
2005
riempito d’acqua calda un secchio che Nino gli
114
2005
che sfiorava le mattonelle un po’ bucate. Lo straccio
115
2005
aveva messo più di un’ora per pulirne una
116
2005
arrivare a Roma in un solo minuto. ¶ “Ne mancano
117
2005
stanza. Era tornato con un panno piccolo e di
118
2005
mia spalla e urlava un po’. Asciuga!” ¶ Lui si
119
2005
le mani bagnate in un panno che aveva preso
120
2005
arrivo al mare in un minuto!” ¶ “Ma allora sei
121
2005
secondi poi si mosse un po’, perché la gamba
122
2005
e vecchia, correva veloce. Un momento dopo, un uomo
123
2005
veloce. Un momento dopo, un uomo con in mano
124
2005
sala. ¶ “Vai ad abbassare un po’,” gli ordinò suo
125
2005
padre. ¶ Pietro girò per un attimo la manopola dalla
126
2005
momento in poi, parlò un po’ più piano. Disse
127
2005
e le luci bianche. Un’automobile rotta e bucata
128
2005
rotta e bucata. E un uomo, con la testa
129
2005
Nino che è morto un amico di papà, glielo
130
2005
dico anche se è un segreto perché tanto lui
131
2005
tutta piena. “Non è un guaio grande se non
132
2005
muovendo le labbra e un po’ le mani. Si
133
2005
Si era trasformata in un quadrato di legno senza
134
2005
attrezzi erano raccolti da un fil di ferro. C
135
2005
visto Nino appoggiarsi a un tronco e sbucciarsi una
136
2005
disse Pietro tutto d’un fiato. “E non c
137
2005
anche Luigi!” Pietro fece un passo indietro. ¶ Sua madre
138
2005
prima molto piano e un secondo dopo fortissimo. ¶ I
139
2005
ne andò veloce in un’altra stanza, dopo aver
140
2005
le mani. Toni fece un cenno di saluto con
141
2005
con le mani, con un lembo della sua maglia
142
2005
tra la carta. Mancava un piccolo lembo a sinistra
143
2005
me!” scattò Pietro in un secondo. ¶ “Sono uguali… Quattro
144
2005
scritte a penna. Solo un nome scritto a macchina
145
2005
porta cigolare. Fu come un lamento, poi neanche un
146
2005
un lamento, poi neanche un fruscio, una parola, un
147
2005
un fruscio, una parola, un sospiro. ¶ Tre passi. ¶ “Buongiorno
148
2005
lucide avanzavano. ¶ Pietro sentì un altro schiocco e un
149
2005
un altro schiocco e un altro ancora. A raffica
150
2005
libere le gambe. Con un piede spinse avanti la
151
2005
luce lo accecò. Per un attimo richiuse gli occhi
152
2005
steso sul pavimento, su un fian­co, la guancia
153
2005
quando papà tornava da un viaggio le regalava pure
154
2005
quel fondoschiena che usciva un po’ dagli strappi della
155
2005
Domani te ne riempio un altro con l’alcol
156
2005
Quasi venti.” ¶ “Venti… Sono un grande cacciatore io!” ¶ Nino
157
2005
non rispose. ¶ Nino raccolse un paio di grosse forbici
158
2005
di grosse forbici e un lungo sacco di plastica
159
2005
l’equilibrio solo per un attimo. Nino lo raddrizzò
160
2005
con più forza. Smise un attimo per riprendere fiato
161
2005
Qualche anno e diventi un bravo giardiniere.” Pietro e
162
2005
Si avvicinò. “Però è un buon lavoro. Potresti quasi
163
2005
siepe e incastrarsi in un ramo secco e senza
164
2005
di sedersi guardò per un attimo tra le due
165
2005
Nino.” ¶ Pietro sollevò per un attimo la testa, la
166
2005
tutte le hai tagliate?” Un sorriso era disegnato sulle
167
2005
Era andato a prendere un piatto coperto da un
168
2005
un piatto coperto da un fazzoletto di carta, sul
169
2005
perché la marmellata era un po’ amara. ¶ “Ne vuoi
170
2005
padre se ne portò un pezzo alla bocca, tenendo
171
2005
sotto la luce. Diede un morso, con le briciole
172
2005
fetta della crostata in un angolo del tavolo. Poi
173
2005
Nei campi c’è un breve gre gre di
174
2005
al suo fianco. ¶ “Leggiamone un’altra. Sceglila tu.” ¶ Pietro
175
2005
che aveva segnato con un cerchio alla pagina 27. Parlava
176
2005
aveva letta in classe un po’ di tempo prima
177
2005
Era la storia di un ragazzo e di una
178
2005
che si erano innamorati un giorno di primavera in
179
2005
come una rosa, come un sole. Usava parole gentili
180
2005
si sposavano, lei con un vestito tutto bianco che
181
2005
e la inserì in un’altra pagina. Una pagina
182
2005
lo vide, era di un verde acceso e denso
183
2005
bianchi. La bocca era un buco nero che scopriva
184
2005
Toni si appoggiò per un attimo sulla sua guancia
185
2005
liscia. Sembrava quella di un morto. ¶ Toni si allontanò
186
2005
spalancando la porta. Fece un passo ed entrò nella
187
2005
Non lo scopre, è un segreto mio e tuo
188
2005
dei pantaloni. Tirò fuori un tubetto di plastica bianca
189
2005
I cardini cigolarono in un lamento teso che tacque
190
2005
pulì il ripiano con un fazzoletto che prese dalla
191
2005
Sfiorò la busta con un dito, poi l’accarezzò
192
2005
facevano grandi e voraci. ¶ Un foglio bianco, più piccolo
193
2005
dita dei piedi, solo un attimo. Perché la cosa
194
2005
disse. Carmine gli allungò un’arancia. Scosse la testa
195
2005
Carmine erano quelle di un’altra persona. Pareva che
196
2005
e gliene avesse cucito un paio stonate. Come una
197
2005
alla valigia afflosciata in un angolo. Si fermò sulla
198
2005
genitori?” disse Carmine facendo un rutto. E subito dopo
199
2005
subito dopo ne fece un altro, ma meno potente
200
2005
Poco dopo, Pietro udì un rumore d’acqua strisciare
201
2005
fianco. Si slacciò solo un po’ la giacchetta e
202
2005
a suo padre. Magari un regalo. ¶ Carmine rientrò in
203
2005
alla sua. Si accese un’altra sigaretta che tirò
204
2005
a terra. Pietro appoggiò un libro sul tavolo. ¶ Aveva
205
2005
prima all’ultima pagina. Un fruscio regolare e crescente
206
2005
crescente che culminò in un piccolo tonfo finale. Lo
207
2005
sotto il tavolo, prendere un coltello e come per
208
2005
gli riusciva sempre meglio: un colpo secco, deciso, che
209
2005
della busta. ¶ “Allora, vediamo un po’…” disse Carmine. ¶ Pietro
210
2005
Pietro uscì così, con un cannolo stretto in mano
211
2005
Sopra di lui, in un’incavatura del muro, la
212
2005
che quasi mi tagliavi un dito con il coltello
213
2005
più tu.” ¶ “D’accordo, un po’ più io.” ¶ “Nino
214
2005
e poi ne facciamo un altro.” ¶ “Eh sì, fra
215
2005
altro.” ¶ “Eh sì, fra un po’ ce ne vuole
216
2005
po’ ce ne vuole un altro…” ripeté Luigi mordicchiandosi
217
2005
e che deve andarci un altro e non noi
218
2005
non noi bambini!” ¶ “Andarci un altro?” ¶ “Sì. Ma io
219
2005
da una gamba a un’altra. Si appoggiava sul
220
2005
Pietro, solo una. È un segreto nostro e basta
221
2005
alzò di scatto, staccò un filo d’erba e
222
2005
a gambe larghe. “È un segreto nostro. Facciamo una
223
2005
netta dallo spiraglio sottile, un fascio che andava a
224
2005
porta. Scricchiolò, ma fu un attimo. ¶ Pietro lo guardò
225
2005
lo guardò. Fissò per un istante il pendolo oscillare
226
2005
appesa alla parete aveva un vestito colorato e rideva
227
2005
sentì le guance avvampargli. ¶ Un piede alla volta. Luigi
228
2005
agitando le braccia. ¶ “Aspetta un attimo, tanto siamo già
229
2005
sotto la scrivania, dove un pannello di legno intarsiato
230
2005
aperto: fogli bianchi e un paio di occhiali da
231
2005
si sentì trascinare per un braccio. Luigi lo tirò
232
2005
di Luigi gli sfiorava un orecchio. ¶ “Aderita, comincia dalla
233
2005
di legno c’era un foro abbastanza grande che
234
2005
tutte le volte che un piede di suo padre
235
2005
del pasticcere? È proprio un bel bambino… e anche
236
2005
bravi a scuola.” ¶ “È un bambino molto intelligente e
237
2005
mio marito piace.” ¶ “Con un padre come quello, è
238
2005
padre come quello, è un miracolo che è uscito
239
2005
una santa, perché con un marito come quello a
240
2005
ammutolì la domestica. D’un tratto lo strofinio del
241
2005
avrebbe potuto mangiarselo in un boccone. Gli occhi azzurri
242
2005
sedere. ¶ Sullo schermo comparvero un monumento e la statua
243
2005
pioggia, una macchina rossa, un finestrino rotto, un lenzuolo
244
2005
rossa, un finestrino rotto, un lenzuolo gonfio, tanti uomini
245
2005
che l’indiano era un capo perché portava il
246
2005
vecchio di tutti. Era un indiano buono e difendeva
247
2005
detto che quello era un indiano speciale che proteggeva
248
2005
fiancata, nessun tettuccio, e un puntino appena sopra la
249
2005
dal poggiatesta. Odoravano di un profumo fresco e buono
250
2005
papà, lui ci tuffava un po’ il naso dentro
251
2005
suo strano telefono: “Rallenta un po’,” fece. ¶ Una voce
252
2005
lo era affatto, era un rettangolo di cemento crepato
253
2005
la sua testa. In un inferno di piatti sbattuti
254
2005
bambini e urla, e un tanfo pesante. Un misto
255
2005
e un tanfo pesante. Un misto di immondizia e
256
2005
Alzò la testa. Fece un balzo indietro e sentì
257
2005
che fine avevi fatto?”. ¶ Un uomo basso, senza barba
258
2005
visto quasi sempre con un grembiule e con la
259
2005
la testa coperta da un cappello da cucina che
260
2005
sabato pomeriggio. Poi da un giorno all’altro aveva
261
2005
dei pantaloni strozzato da un nodo che pendeva a
262
2005
una lettera e da un numero. Alcune completamente sgombre
263
2005
la stava sollevando per un laccio. Pietro la tirò
264
2005
non la lasciò. Per un istante si fermarono proprio
265
2005
scrollando tra le mani. Un tintinnio metallico si diffuse
266
2005
fra le recinzioni era un metro di larghezza per
267
2005
succede!” Luigi gli agguantò un braccio e lo costrinse
268
2005
Luigi mentre scavalcava come un fulmine. ¶ Erano uno a
269
2005
solo due sul destro. Un’altra strada la spaccava
270
2005
Era assoluto e pulsava, un rumore continuo, fastidioso e
271
2005
tromba delle scale, era un fischio infinito che strideva
272
2005
gola e alle narici, un fetore aspro e fresco
273
2005
gli pesavano come macigni. Un passo alla volta, solo
274
2005
passo alla volta, solo un passo alla volta. Le
275
2005
bucata al centro da un minuscolo spioncino. Il pugno
276
2005
poi uno stridore lunghissimo. Un primo spiraglio. E ancora
277
2005
primo spiraglio. E ancora un altro. ¶ “Buo… buongiorno,” disse
278
2005
paralleli, ognuno fuso a un tubo più grosso che
279
2005
viaggiavano veloci nel cielo un po’ azzurro. Il sole
280
2005
sotto la finestra. ¶ “È un fatto di vista. Il
281
2005
lo faccio. Che è un bravo cristiano.” ¶ Parlava tenendo
282
2005
dita. L’altra stringeva un vecchio ferro da stiro
283
2005
andando a scuola. Per un attimo tornò a quelle
284
2005
gli diede ragione, grattandosi un orecchio. Il nylon della
285
2005
dici? Che c’hai, un disco? Scommetto che quando
286
2005
rispose Pietro con sicurezza. ¶ “Un’automobile bianca?” ¶ “Sì, la
287
2005
a tut­ti quanti. Un uomo vero. Come tuo
288
2005
farfugliando qualcosa, e aprì un piccolo armadietto a fianco
289
2005
alcol. All’inizio brucia un poco, ma guarisce subito
290
2005
da Carmine”. ¶ Luigi rimase un po’ in silenzio. Poi
291
2005
altra in tasca. Prese un fazzoletto stropicciato e glielo
292
2005
debole. Si era abbassata un po’ e aveva allungato
293
2005
fece Pietro, afferrando per un braccio Luigi. ¶ Iniziarono a
294
2005
Luigi. Come andiamo?” Fece un passo in avanti. Gli
295
2005
tanto che non mangio un cannolo come Cristo comanda
296
2005
di’ loro che hanno un bravo figliolo, che è
297
2005
figliolo, che è anche un ottimo studente. Le so
298
2005
l’indice. ¶ Luigi fece un piccolo passo indietro. ¶ Pietro
299
2005
persone in pietra con un solo sguardo. ¶ Sentì improvvisamente
300
2005
la ferita quasi subito. Un pochino ha bruciato lo
301
2005
ha detto che sono un bambino coraggioso. Poi quando
302
2005
viola e rimangono per un sacco di tempo. ¶ Poi
303
2005
a Pietro. Poi con un sorriso disse: “Non gli
304
2005
il sole entrò per un attimo nell’acqua blu
305
2005
l’azzurro tutto d’un fiato. Poi con i
306
2005
bicchiere rosso scuro. Fu un attimo. Pietro l’afferrò
307
2005
passava sulla pelle fischiettando un ritmo allegro. Qualche schizzo
308
2005
subito do­po. Era un’acqua di cerchi piccoli
309
2005
È meglio che per un po’ non vieni più
310
2005
si aggrappò al tavolo, un bicchiere rotolò e finì
311
2005
rallentò di fronte a un muro bianco e mosso
312
2005
volte e come in un’arena, quando il toro
313
2005
sassi erano dappertutto, come un lago bianco che si
314
2005
la schiena. ¶ Entrò. ¶ Era un luogo isolato in cui
315
2005
cassetta da frutta in un angolo, riempita di contenitori
316
2005
dopo passo, vedeva nascere un po’ di luce nella
317
2005
la spalancò e con un balzo si infilò dentro
318
2005
posizione senza muovere neanche un muscolo, ascoltando solo il
319
2005
Chiuse gli occhi per un attimo e vide la
320
2005
rideva e le lanciava un bacio dietro l’altro
321
2005
poco. Divenne serio, appoggiò un braccio alla portiera e
322
2005
Il vecchio gli fece un cenno di approvazione. ¶ Ora
323
2005
poi insieme avrebbero fatto un altro viaggio, ancora più
324
2005
ci vede, magari entri un po’.” ¶ Pietro si voltò
325
2005
velocissimi!” La Bianca era un fulmine e in un
326
2005
un fulmine e in un secondo potevano arrivare dappertutto
327
2005
tornare da Carmine?”. ¶ Per un attimo Pietro non volle
328
2005
gli occhi socchiusi e un po’ umidi. ¶ “Al vulcano
329
2005
La Bianca dovette affrontare un paio di curve prima
330
2005
Di nessun genere. ¶ D’un tratto venne loro incontro
331
2005
le guance toccate da un leggero rossore. Disse: “Tuo
332
2005
leggi.” ¶ “Roma è lontana?” ¶ “Un poco,” rispose suo padre
333
2005
fuori il fu­mo. “Un giorno, a te e
334
2005
non gli sembrava davvero un ladro. ¶ “E guarda quello
335
2005
pulsava davanti a loro. Un bagliore che andava e
336
2005
Dopo, più niente. Fu un attimo, e anche la
337
2005
denti del rastrello grattarono un bianco qualunque della parete
338
2005
le altre. ¶ Ma d’un tratto, da dietro, delle
339
2005
male sempre. Però tra un po’ passa, l’ha
340
2005
guscio. Pietro ci riuscì un attimo prima che la
341
2005
che fece fu aprirla un po’ alla volta. ¶ Siccome
342
2005
rimase fermo, serrato come un’armatura. Pietro batté e
343
2005
e batté, fin quando un liquido giallastro sgorgò tra
344
2005
filamenti lunghi e collosi. ¶ Un odore dolciastro lo raggiunse
345
2005
guscio che rovesciò d’un fiato le sue bianche
346
2005
fermò. Poi, rassegnato, inforcò un pezzetto di quella carne
347
2005
Ne infilzò ancora. ¶ Prima un boccone. Poi un altro
348
2005
Prima un boccone. Poi un altro, rispettando le regole
349
2005
l’ultimo pezzetto contro un angolo del guscio: un
350
2005
un angolo del guscio: un trancio piccolo, imbevuto di
351
2005
invase. Pietro restò per un attimo con le guance
352
2005
fece sua madre con un filo di voce. ¶ Un
353
2005
un filo di voce. ¶ Un pugno sbatté contro il
354
2005
Mio marito è solo un po’ nervoso”. ¶ La tovaglia
355
2005
richiuse alle sue spalle. Un rumore secco che lo
356
2005
vuoto erano spariti. ¶ In un attimo il suo viso
357
2005
quella non si mosse. Un sudore caldo gli rigò
358
2005
e si chinò sopra un grande vaso di basilico
359
2005
rosse con la punta un po’ storta sul tavolo
360
2005
balla. ¶ Pietro sentì calore, un tepore che dalle gambe
361
2005
d’oro. C’era un televisore sopra. Piccolo, giallo
362
2005
bottiglie mezze vuote, mentre un nugolo di mosche ci
363
2005
pasta soffice e bianca, un bianco che divenne subito
364
2005
favore.” Parlò tutto d’un fiato. ¶ “Quando?” ¶ “Fra tre
365
2005
di lui? ¶ Luigi era un po’ più alto, ma
366
2005
Non sarebbe bastato tutto un pomeriggio per fagli entrare
367
2005
plastica blu rifletté per un attimo il sole che
368
2005
si erano fermati per un attimo davanti a tutti
369
2005
Si appoggiava sull’erba un po’ verde e un
370
2005
un po’ verde e un po’ secca. Era il
371
2005
sprofondava nel terreno. Con un bastoncino batteva tra erba
372
2005
bianco, e ne vide un’altra. Era come una
373
2005
avanti e corse come un fulmine, sfiorando Luigi. Afferrò
374
2005
fronte la toccò con un colpo secco. ¶ La lucertola
375
2005
Pietro si portò via un po’ di sudore dalla
376
2005
se Luigi è davvero un bambino-lucertola? ¶ Si portò
377
2005
allungavano come una molla. Un momento era immobile e
378
2005
e sospeso a respirare, un altro era già più
379
2005
alto, con il tronco un po’ storto. Il legno
380
2005
il buco dove riposarsi un po’. Dopo era più
381
2005
saldo alla corteccia. Cercò un posto per il piede
382
2005
fresco. E sentì, per un attimo, il cuore del
383
2005
Tutto il corpo era un dolore. Il sedere era
384
2005
e sulle braccia. ¶ Aveva un graffio sul polso, il
385
2005
raccontare. Quella di Pietro, un bambino che si legava
386
2005
che si legava a un mio immaginario e a
387
2005
salto: scrivere. Ero stato un lettore forte tardivo (avevo
388
2005
potevo farcela. Volevo fosse un libro teso e tenero
389
2005
quasi in segreto, con un sentore di possibilità che
390
2005
che ancora ricerco. ¶ Impiegai un anno a finirlo, poi
391
2005
piaciuto. Ha bisogno di un editing corposo e vorrei