Ugo Ojetti, Mio figlio ferroviere, 1922

prendevo io, le prendeva un’altra. ¶ — Hai scelta la

da ragazzi in vacanza. Un po’ crudeli come tutti

Evviva Lenin! “Bono taliano”: un ragazzo. ¶ Il fatto si

l’avrebbe mossa senza un telegramma preciso da Roma

avesse offerto altro che un cicorioso caffè, e quattro

strada, la testa sopra un paracarro. Vegliavano solo i

di quattro uomini e un graduato. All’aurora queste

stabilire definitivamente, magari con un concordato in prefettura, questo

sovranità. I Comandi preparavano un’azione? L’aziono riusciva

Lo si trattava come un pazzo e come un

un pazzo e come un nemico dell’ordine e

saccheggiati speravano di riavere un po’ del loro dalla

E tutti si facevano un coraggio proporzionato alla paura

le uova salirono d’un balzo a lire 18 la

del Corso vendette in un giorno quarantadue purganti d

vollero lasciare a Giacinta un dono o, come si

Ma non erano essi un legittimo dono dei loro

destino cercando di trarne un partito ragionevole. Io sarei

Una nuova caduta recherebbe un sicuro danno alla sua

lo so, mi proibirebbe un giudizio tanto benevolo; ma

confesso, temerei di commettere un peccato d’orgoglio. Sarebbe

Sarebbe ella in chiesa un così amabile esempio d

tanto di perdono come un suo indiscutibile avere, e

se si svegliasse da un sogno: questo spettacolo non

inaugurare una statua o un ospedale, per assistere alle

lontani, per più d’un’ora ammiriamo quel trio

del regno, se avessimo un sindaco scapolo, peggio un

un sindaco scapolo, peggio un sindaco con una moglie

bandiere, ai più audaci un colpo coi guanti o

bellezza della signora Cencina un che d’uso civico

ne intende, s’ingrassa un po’ troppo. Ma non

esso comanda e chiede un bacio o un gelato

chiede un bacio o un gelato, una carezza o

gelato, una carezza o un’ala di pollo, a

calligrafia da educanda, con un frasario da corrispondenza a

le sue camice, dentro un libretto della Cassa di

non perderci a discutere un problema che nemmeno i

però continuavo a pormi un altro problema: Cencina, scegliendosi

aveva considerato che era un socialista ufficiale? Meglio: questa

le vicende; ma è un fatto lento, non fulmineo

o no, è sempre un brivido di più. Non

vestito e figlio d’un medico condotto, poco disposto

a compromettere pubblicamente, con un gesto o con una

le avrebbe mai fatto un socialista ufficiale, un anarchico

fatto un socialista ufficiale, un anarchico, un comunista, un

socialista ufficiale, un anarchico, un comunista, un rivoluzionario, un

un anarchico, un comunista, un rivoluzionario, un bolscevico, un

un comunista, un rivoluzionario, un bolscevico, un rosso, un

tutto era scomparso in un attimo ed era stato

in Comune, e a un altro di volare a

sulla piazza deserta che un mucchio d’uova rotte

dozzina”. Feci notare a un ciabattino, all’angolo di

della Posta, che era un peccato lasciar cuocere quella

in due travasarono dentro un pajolo le uova rotte

appena mi vide, dette un calcio a due prosciutti

lesta. E mi meritai un altro sguardo di compassione

avrei risposto di cercarsi un’altra casa per suo

nostre soffitte vi fosse un uscio di comunicazione sbarrato

giù per le scale un gran traffico e lo

vuota, ma tutto esalava un così denso odore di

Filiberti ha mandato qui un gran pacco di carte

Pare che ci sia un’intesa sicura, anche fuori

è relativa. Chi per un momento ha meno paura

spingi spingi, si faccia un poco di coraggio, perchè

tranquillo anche perchè faceva un gran caldo e qualcuno

per l’ennesima volta un povero tisico che viveva

una sorella maggiore in un quarto piano su via

che fosse anche allora un modello di castità, con

sotto gli occhi, e un repugnante profumo di pacciuli

m’è sempre sembrato un odore di carni in

credeva, e profumata. D’un tratto verso mezzodì la

vuole nascondere? – e dette un ultimo guizzo e ricadde

d’alzargli la testa. Un catino di sangue egli

che ci restasse. Dopo un’ora si riebbe, ci

ci chiamò, ci sorrise. Un altro pensiero gli passò

il suo dubbio dietro un sorriso. Dovette acconsentire. Dal

acconsentire. Dal fondo d’un cassetto trasse un involto

d’un cassetto trasse un involto, l’aprì sul

confidate nell’autunno del 1916 un loro cugino soldato di

trambusti, – mi spiegava con un filo di voce, – non

sotto l’abito talare un pajo di bottiglie di

e vi trovai davanti un carretto e una fila

conficcata una bandierina rossa. Un capo, a gambe aperte

fanno pagare venti lire un chilo di zucchero. Porteremo

Corso e via Guidi un altro manipolo aveva rotto

solenne i gesti con un braccio bianco e uno

e uno nero, come un semaforo. Un monello era

nero, come un semaforo. Un monello era salito, come

per una scala, da un piano all’altro d

si stringeva al petto un pacco di ricamucci a

nascondere alla meglio dentro un giornale uno scampolo di

alla chiesa. Anche lì, un carretto e i bracciali

il biciclettajo, in testa un berretto ornato da uno

non c’era nemmeno un chierico. Al momento dell

su dalla grata d’un coretto in fondo alla

di coppale fiammanti, con un alto fiocco da Re

Nestore? “Io non sono un avvocato, sono un ferroviere

sono un avvocato, sono un ferroviere, sono un macchinista

sono un ferroviere, sono un macchinista. Io conosco le

neri: – “Io non sono un avvocato”. Bravo Nestore! Gli

quel tuo discorso? Ma un capitano deve aver buona

saltare, ricascando ora sopra un fianco, ora sopra l

messo a gridare come un ragazzo strappato al suo

suo gioco: – No, ancóra un poco, ancóra un altro

ancóra un poco, ancóra un altro anno.... ¶ Era colmo

narrava serio serio con un crescendo di solennità perchè

rammento la descrizione d’un bagno di latte, preso

di latte, preso dentro un tino da mosto, da

tino da mosto, da un capolega dei contadini del

una prurigine o da un erpete, e una donna

aveva da tempo consigliato un bagno di latte. Approfittò

al recipiente, ma dopo un poco egli li cacciò

erano le dieci e un quarto. Si avviò, poi

dei pantaloni tirò fuori un involtino con tante bustine

smalto rosso e nero, un distintivo comunista, con la

Lo prenda anche lei. Un giorno le potrà essere

sa, cointeressati all’azienda. Un’azienda modello: piccola, ma

No, non importa. Per un lavoro come questo è

preferibile che appartenga a un partito medio, radicale o

accompagnai fuori. Aveva già un piede in strada quando

borghesi avremmo deposto furtivamente un foglio da cinque lire

e non ci credevano. Un’ora dopo giunse il

usciti, m’ha chiesto un po’ di cognac e

casa resta isolata sopra un poggetto al margine della

finestra guarda a monte un vialetto erboso tra due

nascere è già morire un poco. Di là, i

finire là dietro, in un precipizio: un piccolo mondo

dietro, in un precipizio: un piccolo mondo mio, insomma

improvvisata: ¶ Te vojo da’ un garofinu incarnatu: ¶ Vojo che

e, appena s’alzano un palmo da terra, li

terra, li sorregge con un bastoncello e, appena le

ti piace, perchè sono un uomo come tu sei

ha dato la guerra, un fatto intanto essere certo

tutto e tutti come un incendio, e gli sterpi

fiamme degli alberi. D’un tratto, in pochi giorni

sia creduto degno d’un monumento in bronzo o

in bronzo o d’un patrimonio di venti milioni

L’aggettivo eroico, a un certo punto ho creduto

preferenza. Io, io, io! Un principio di salvezza è

d’argento hanno sempre un po’ sofferto di non

primi mesi, è stata un’ossessione. Vanità, vanità, vanità

mettermi a ridere come un pazzo e così ridendo

mattina di luglio da un giro di visite di

annunciarono che a Fiori, un paesotto lontano da qui

idea sulla necessità, perchè un tribuno sia capace di

non potrebbe essere. Con un’agilissima capriola si corresse

capriola si corresse in un lampo: ¶ — Fanno eccezione i

Filiberti, ad esempio, sarebbe un santo, non un curato

sarebbe un santo, non un curato. ¶ Quello, scontroso come

rispose: ¶ — Tu invece sei un cardinale. Non lo diciamo

nostri cardinali? ¶ Nestore abbozzò un sorriso. Il deputato che

Mangiare in casa d’un medico, è la perfetta

e il cameriere era un continuo parlarsi cogli occhi

al vino bianco, còlto un attimo di silenzio, osai

autorevole. Nestore mi lanciò un supplice sguardo. Il deputato

società borghese; poi è un corso accelerato per insegnare

da lasciare adito a un altro sciopero. Dunque bisogna

tra uno sciopero e un altro non vi sia

ella giustamente tiene in un posto d’onore: il

badò: ¶ — ....perchè è stato un galantuomo, e poi perchè

poi perchè è stato un gran diplomatico, e noi

pace l’appiglio per un’altra guerra, per la

noi per arrivare in un nuovo regime alla totale

una clausola essi ottengano un salario o un vantaggio

ottengano un salario o un vantaggio che non ancóra

lo so, lei è un borghese più d’abitudini

di fatto. Lei è un lavoratore, e per di

non ne escite più. Un dente dopo l’altro

Pregiudizii. La moneta è un’astrazione. Vivono in Austria

con la corona a un centesimo o due? Vivono

Che invece di dire un centesimo si dica una

regime borghese che ha un capitale, che ha un

un capitale, che ha un patrimonio, e non lo

labili verità come da un’onda all’altra, spinto

moglie, lo interruppe d’un colpo, fulmineamente, così: ¶ — La

e mia moglie lanciò un piccolo grido. Nestore, raggiunto

deponeva il bicchiere con un’aria di mai più

per altre due poppatine, un minuto dopo. Cinque o

alzando gli occhi con un sospirone, che la povera

ingrato. ¶ E fu tutt’un sospiro da un convitato

tutt’un sospiro da un convitato all’altro. Lo

come una cosa santa. ¶ — Un po’ di dolce préndilo

marito. ¶ L’avesse detta un altro quell’eresia sulla

prima accese come noi un mezzo toscano; poi si

due sigari ravvolti in un pezzo dell’Avanti, due

che ne offre a un deputato socialista, ne mette

qualità per offrirlo a un deputato popolare. La giustizia

notare che mancava ancóra un quarto alle dieci e

era opportuno andare piuttosto un quarto d’ora dopo

d’ora dopo che un quarto d’ora prima

era vicino, in piedi, un poco più basso di

Il deputato gli mise un braccio sulle spalle, affettuosamente

dei suoi predecessori. ¶ — È un funzionario moderno. Capisce che

pranzo è stato sempre un rito per me oltre

per me oltre che un piacere e un bisogno

che un piacere e un bisogno. Chi disturba un

un bisogno. Chi disturba un pranzo è un essere

disturba un pranzo è un essere sacrilego come chi

quale del resto è un’agape simbolica. Perciò fino

verso te per condannare un regime. ¶ Giacinta aggiunse: ¶ — Già

che ardeva già come un forno, Nestore si voltò

antecedenti alle elezioni politiche, un delegato chiese di avere

delegato chiese di avere un colloquio coi dirigenti della

provinciale, gli aveva garantito un mese prima la mia

croce. Ricevetti molte congratulazioni, un banchetto dai colleghi, le

di noce intarsiata con un filo d’ottone, lo

sei trovato come in un teatro, seduto gratis nelle

sgattajolare in palcoscenico tra un atto e l’altro

l’altro per sapere un’ora prima degli altri

Giolitti o con Turati, un “signore” indipendente e, per

non ha guadagnato nè un soldo nè un grazie

nè un soldo nè un grazie”. Così se non

forse ti collocheranno in un museo col tuo cartellino

conigliera, tanto per offrirci un po’ di carne nei

labbra da cui pendeva un cencio di lattuga, io

gli legai al collo un nastro bianco e rosso

decorato volli che vivesse un giorno di più. Dovreste

Era andato a fare un’inchiesta in un villaggio

fare un’inchiesta in un villaggio della pianura, a

pianura, a Castelpiano, dove un carabiniere, avendo ricevuto durante

carabiniere, avendo ricevuto durante un comizio un sasso sulla

ricevuto durante un comizio un sasso sulla faccia, aveva

socialista e nel cappello un capolega: donde era stato

quei cari bimbi, e un altro in Basilicata per

altro in Basilicata per un’altra inchiesta sopra un

un’altra inchiesta sopra un compagno accusato, alla Camera

sè stesso, essendo sindaco, un bosco comunale. Sarebbe giunto

telefono in casa d’un medico condotto, non me

sciopero? – Verso le sette un plotone di fanteria seguito

di fanteria seguito da un centinaio di curiosi andò

lana. Alle otto meno un quarto un’altra staffetta

otto meno un quarto un’altra staffetta accorse in

di San Marco. Fu un gran colpo, e in

in Inghilterra computando sopra un foglio il ragguaglio tra

All’improvviso s’udì un gran rombo come se

sforzasse a ingrandire d’un colpo la straduccia in

tagliati a spazzola, sembrava un pensionato dei regio Governo

dei regio Governo, non un apostolo della rivoluzione rossa

portata di mano con un ardore raddoppiato. In quelli

guardandoci in faccia, con un’autorità che mi piacque

mai; se no, in un’ora avviene al loro

avversarii: la voce d’un avversario è, per un

un avversario è, per un italiano, sempre una voce

osservarlo, ascoltarlo, capirlo come un personaggio sulla scena; perchè

tutt’al più con un incerto desiderio e curiosità

tra due guanciali, per un attimo o per un

un attimo o per un’ora, quel personaggio. E

tutto finisce lì, con un sospiro o uno sbadiglio

dove la fede sia un po’ in trono e

po’ in trono e un po’ in prigione. La

piace immaginare che a un soffio d’aria voli

avere proprio in casa un socialista, e nella persona

maledirlo. L’importante in un uomo, non è il

balìa del caso come un sughero che resta si

ciò che lo fa un indice del tempo suo

alla fine, col risparmio un minimo di sicurezza e

capito essere lo Stato un’istituzione tutt’altro che

che potrò più farvi un progresso notevole. Non t

il ferroviere anche essendo un monarchico costituzionale. ¶ — No. Io

che di notte, se un contadino scendeva dalla montagna

che il macchinista, cioè un compagno. Clienti? Uno solo

aveva. Lo chiedemmo a un nostro compagno che era

che era figlio d’un impiegato della Real Casa

A Torino trovasi anche un bel museo d’antichità

confidenze m’arrivavano in un secondo tempo, un poco

in un secondo tempo, un poco accomodate, dalla bocca

buj, capitavano sempre a un giovane che avesse goduto

delle sue figlie, perchè un riflesso dell’autorità statale

dell’autorità statale desse un lustro storico a quell

vennero tutti e in un’ora mangiarono più di

mai pagato, nemmeno con un grazie, perchè doveva bastarmi

mi fece sedere sopra un divano di velluto rosso

io vorrei darle finalmente un segno della profonda stima

so che ella è un fedele monarchico. Nè le

organizzazioni della sua classe un meritato prestigio, spaventano il

attività della nuova generazione.... ¶ — Un momento, commendatore. ¶ — Aspetti. Voglio

il quale mostra così un amore filiale purtroppo oggi

presto mi salutasse, con un piccolo inchino: – Cavaliere.... ¶ Sì

dottore. Cavaliere, invece, è un titolo che vi viene

d’italiani sono sempre un’eletta minoranza. Quaranta milioni

dottore, e basta: è un punto fermo. Invece cavaliere

è una prima tappa, un augurio, un invito a

prima tappa, un augurio, un invito a salire: ufficiale

provinciale. So che è un gioco ma mi ci

girare e girare. È un’abitudine che ho presa

certamente il sottoprefetto, introducendo un cavaliere della Corona d

o convalescenza, e d’un tratto pensai che il

miei, provai a liberarmi un poco dai miei dubbii

ogni sera ricaricata come un orologio. ¶ A occhio e

non la formulerò mai. ¶ Un mio collega tornato dalla

può nemmeno ficcarle in un museo. ¶ Perciò, caro lettore

mi potrai generosamente proclamare un profeta, con qualche ora

di dubbio, ma sempre un profeta. Se invece l

e confusa, tu avrai un po’ di compassione per

e mettergli in core un poco più di umanità

e la condotta d’un uomo dipendono da certe

lettere majuscole. Era però un ragazzetto con gli occhi

instancabile, tutto muscoli come un foxino, capace, mentre i

tirare da lassù, con un furore d’assediato, per

impietosita, quei capperi sembravano un tesoro di bontà e

bastò quel poco raccolto. Un giorno la madre gli

di calce, era allora un reclusorio. Con la sua

del reclusorio, legate a un sasso, lettere e biglietti

E si faceva pagare un buon tiro anche cinque

spietata severità, a cercare un modo per salvare di

dalla messa vestito d’un bell’abito alla marinara

panno turchino, in testa un berretto sul cui nastro

addirittura il nome d’un console romano vincitore dei

Nestore: – È possibile che un ragazzo intelligente come te

ficcarci una mano, poi un piede, e arrivare a

a cogliere i capperi. Un giorno infatti mi rispose

indifferenza; ma il preside, un biondino calvo sui quaranta

della sua infedeltà, con un vantaggio evidente, almeno per

il cuore. Cara, apriti un poco la blusa. – E

gliele somministrava accigliato, come un giustiziere la cicuta. ¶ Intanto

Mi ricorderò sempre d’un professore di matematica che

due anni di séguito. Un giorno mi vidi arrivare

matematica s’è slogato un braccio. Son venuti a

quotidiana, così che senza un elettricista a portata di

all’oscuro e senza un manovratore sul tranvai noi

e non tanto aggiustava un congegno quanto accomodava sè

la potenza, rimettendo d’un colpo in onore gli

detto, aspettavo che diventasse un eroe, modesto ma sincero

mezzo alla tavola apparecchiata, un garofano rosso, e se

medico chirurgo, figlio d’un medico chirurgo. E mia

è la figlia d’un medico chirurgo che aveva

suocero che aveva allora un’esperienza più sicura della

parlando: che contiene, cioè, un papa e un re

cioè, un papa e un re e, avendo sette

palazzi moltissimi, ha ancóra un colle ed un palazzo

ancóra un colle ed un palazzo libero per un

un palazzo libero per un presidente, mettiamo, di repubblica

di repubblica borghese, e un altro, se occorrerà, per

altro, se occorrerà, per un presidente di repubblica sociale

di repubblica sociale, e un altro per un dittatore

e un altro per un dittatore di repubblica comunista

cronaca sono scritte, da un medico che m’è

villeggiare. Era ed è un uomo tranquillo, bonario e

fa l’avrebbero chiamato un filosofo; ma adesso la

la parola filosofo ha un significato solenne, dogmatico e

Ora ci consigliano, da un mese all’altro, le

soavi, tolleranza e rassegnazione. Un momento di respiro ci

E se a creare un uomo bastano nove mesi

gli strappi, accontentandosi che un’idea lo nutra e

lo conforti magari per un giorno solo; e anche

pagine non sono infatti un racconto filato e cucito

che questo libro abbia un séguito. Il mio amico

sue vicende sono piuttosto un’occasione per parlare d

che il soggetto d’un racconto. Ma all’editore

come il vestito d’un libro: deve essere di

risposto che questo, per un filosofo come lui, era

filosofo come lui, era un desiderio orgoglioso; e non

desiderio di sopravvivere è un segno di modestia, non

almeno i primi giorni, un po’ smarrito. Invece, per

mi lusinga e con un affetto che gli ricambio

scienze la fede è un errore, lo scetticismo è

errore, lo scetticismo è un progresso”. Un altro gran

scetticismo è un progresso”. Un altro gran medico disse

qualche cosa per guarire un malato: “Si vede che

nostro Governo. Potrebbe proprio un medico dirne male? ¶ Il

Troppo tardi. M’occorrerebbe un’altra vita, – risposi. ¶ — Almeno

re Vittorio e cercando un’occupazione nuova per la

mi sono sentito sincero. Un momento, però, chè non

questo di me stesso un gran ritrovamento, lo so

e la frase ha un che d’albagia filosofica

adesso la benevolenza d’un editore. Mi basta lasciare

trovato, almeno in provincia, un bibliotecario intelligente perchè, dall

sarà più curiosa d’un uomo. E questo, per

fino in fondo, sarà un vantaggio notevole. ¶ Ora, ecco

e se avranno mai un piccolo valore di documento

mosche e sbadigli; contro un colpo giusto e fortunato

morendo a questa Biblioteca un suo manoscritto scientifico sulla

preside del regio Ginnasio, un notajo, noi medici, e

Roma non aveva mandato un suo rappresentante che egli

alla loro volta prestato un ritratto ad olio del

della pace, dominava come un sole tutta la cerimonia

assessore all’istruzione) da un defunto: aperto con tanta

nomi di bestie: aveva un che d’ufficiale, d

manoscritto fosse stato distrutto. Un’ora dopo, la discussione

assicurarmi anche io almeno un lettore fra mezzo secolo

evviva. Ormai di vedere un’umanità migliore avevo perduto

anno si disse: – Pazienza. Un miracolo siffatto non può

non può avvenire d’un colpo. – E dopo la

Quando il popolo, per un improvviso amore della Russia

marmi. Passammo rapidamente da un usciere all’altro: – Onorevole

Aspettammo dieci minuti in un’anticamera coi divani di

bianchi crocè come in un vagone di prima classe

in quei dieci minuti un usciere in redingote venne

d’essere salvati da un medico principe, non ci

intanto. Lei fuma? Prendete un caffè? È buono, t

cambiava di posto, da un dente all’altro. ¶ Suonò

dente all’altro. ¶ Suonò un campanello e all’usciere

per ridere. Tu saresti un uomo di governo, perfetto

sigaro non tira. Prendine un altro. E adesso, caro

la punta gialla. Da un momento all’altro l

alla scrivania per prenderne un altro nuovo, e come

novità gli fosse balenata un’idea, l’idea che

con l’aspetto d’un confessore che dimostri al

Sua Eccellenza che cercava un altro argomento, prese il

quella lettura essere solo un pretesto. Egli meditava sul

intesi: tu mi fai un rapportino e io me

conversazione era caduta in un tono minore di ite

sta a cuore ad un mio amico e compagno

comunista autoritario e, avendo un giornale proposto che al

era soltanto in tre: un ragazzo che s’addormentò

s’addormentò subito, e un prete che si mise

Corriere d’Italia e un libriccino azzurro nuovo nuovo

il Manuale dell’elettore: un boccone di uno, un

un boccone di uno, un boccone dell’altro; ma

che, nel pieno d’un fastidio e magari d

fastidio e magari d’un dolore, si slancia tutta

mi sento tranquillo come un oggetto fragile nell’ovatta

addirittura il piede d’un papa, sia pure di

bastati gli scoppii d’un motore d’automobile a

s’era innamorata d’un colonnello dei bersaglieri. Che

tra le spine con un po’ di coraggio e

abitudine di trascrivere sopra un libriccino i pensieri ed

umile ed ignoto d’un filo d’erba, avrei

governanti fossero stati altri, un bel vantaggio di serietà

della tubercolosi. Per contro un argomento di quei signori

che cosa valgono, l’un per l’altro, i

diciamone pure male: è un facilissimo dire, da Omero

sera per sera, con un telegramma Stefani e una

tutti gli scavezzacollo danno un’occasione d’andarsi a

ma a distanza, con un guadagno ben rischioso ed

me: almeno, cioè, con un’esperienza di mezzo secolo

una bandiera rossa sopra un gruppo di giovanotti vestiti

elezioni amministrative. ¶ A casa, un biglietto del sottoprefetto mi

lungo, magro, vecchio, con un nobile nome piemontese, anzi

a sentenziare che era un imbecille. Non lo era

infatti s’era combinato un frasario, una piccola collezione

gesti e di giudizii, un manuale insomma del perfetto

nosocomio è posto in un vecchio convento, e il

vedere in questa trasformazione un epigramma contro la nostra

che o quello o un altro, purchè fosse rosso

a ora fissa, presso un parrucchiere di via Condotti

bottiglie lucenti, ciascuna con un nastrino al collo aggiustato

mio. Mi fece appena un segno con la testa

come se io fossi un estraneo, anzi un importuno

fossi un estraneo, anzi un importuno? ¶ Voltandomi per discrezione

assomigliavano a quelle d’un farmacista e perciò mi

era uscito senza nemmeno un involto; ma dalla profumeria

il russo usciva con un’elegante valigetta di cuojo

mi presentò al colonnello, un bell’uomo, tutto lustro

di colori all’acquarello, un dado accanto all’altro

gialli alla chioma corvina, un campionario di bei colori

sindaco e del colonnello, un’inchiesta, quando lo stesso

è uscito adesso? È un russo. Un mese fa

adesso? È un russo. Un mese fa era in

volte è venuto in un anno. Sanno che viene

suo Sindacato. Doveva occuparvi un posto davvero autorevole perchè

perchè, fattasi dare da un usciere una chiave, m

invitò ad accomodarmi sopra un soffice divano, come se

scrivania di mogano trasse un mazzo di sigari toscani

ne offrì due, e un altro se ne accese

soglio rispondere: – Vuoi vedere un miracolo? Guarda un deputato

vedere un miracolo? Guarda un deputato un minuto prima

miracolo? Guarda un deputato un minuto prima dell’elezione

dell’elezione e guardalo un minuto dopo. – E lì

li ha ceduti a un prezzo di favore il

guerra, non so dove. Un compagno ci avvertì quando

si trattava anche d’un simbolo: dal Comando Supremo

chiudere una tendina perchè un raggio di sole veniva

Gli domandai in prestito un deputato dei suoi, con

della lettura indicandomi con un gesto una tavola coperta

sprofondai nella lettura d’un articolo del professore Ugo

Uscirono due fattorini telegrafici, un prete con un ragazzo

telegrafici, un prete con un ragazzo, una signora con

ragazzo, una signora con un cane, un ufficiale con

signora con un cane, un ufficiale con una signora

ufficiale con una signora. Un altro ufficiale si fermò

guardaportone. In quella apparve un omaccione e si fermò

ho cappello. Io ho un berretto. ¶ L’altro rimase

L’onorevole Pazzotti ficcò un braccio sotto il mio

si diresse rapido verso un fiacchere. ¶ — Al Ministero degl

si fosse tramutato in un gran fischio per l

deputato, ma era distratto. Un bar lì all’angolo

colpo la carrozzella: ¶ — Prendiamo un cognac. Ci rimetterà in

prudente, le assicuro. Prendiamo un cognac. ¶ Ne prese due

egli ordinò, e in un attimo ci trovammo al

per varcarla. Allora afferrò un tavolino e senza curarsi

contro il nemico. ¶ — È un motore, – gridava Nestore – è

motore, – gridava Nestore – è un motore, – ma vedendo che

Il parapiglia era durato un minuto, meno d’un

un minuto, meno d’un minuto. Dalla porta che

che si sfollava apparve un popolano facendo segno con

rientrò dalla porta: ¶ — È un automobile da corsa, piccolo

me. ¶ S’udì ancora un altro dire al maestro

che la mattina dopo, un poco prima delle nove

alle cifre più incerte un accento più sicuro. Flora

Flora da più d’un mese viveva giorno e

giorno e notte con un uomo, e per quanto

altar maggiore, e d’un tratto si staccò da

Suo figlio è in un collegio di preti. ¶ — È

dottore, l’abnegazione d’un artista, specialmente se è

della sua persona sopra un solo piede. E il

senza cambiare posto. Ebbene un ciurlo o un nodo

Ebbene un ciurlo o un nodo costano a un

un nodo costano a un essere umano più privazioni

santi.... ¶ — Onorevole.... ¶ — Lei è un borghese, lo vedo, incorreggibile