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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Savinio, Tutta la vita, 1945

concordanze di «un»

nautoretestoannoconcordanza
1
1945
gigantesco, pieno internamente di un magma molle e caldo
2
1945
nel trillo rado di un campanello che era il
3
1945
quel trillo passava come un grido d’allarme la
4
1945
allarme la voce di un ferroviere che ripeteva il
5
1945
nel sonno come dentro un involucro di nebbia, trascinandosi
6
1945
ma nello stesso momento un altro viaggiatore fa per
7
1945
premere violentemente, io d’un tratto mi trovo proiettato
8
1945
cadere sulle ginocchia di un viaggiatore che dorme nel
9
1945
sonno mi risponde con un informe mugolio. ¶ Tutta questa
10
1945
si è svolta in un silenzio perfetto. Io per
11
1945
amorfa. ¶ Perché? ¶ Eppure non un minuto, non un secondo
12
1945
non un minuto, non un secondo quell’insopportabile compagno
13
1945
alle gambe, alle mani un prurito che germogliava internamente
14
1945
e moriva. Sono come un sommergibile che non vedrà
15
1945
mio» mare. ¶ Colui accende un toscano, poi abbandona il
16
1945
Perché non gli tiro un pugno in faccia? Perché
17
1945
mi sento travolto in un gorgo in fondo al
18
1945
nella quale come dentro un tubo lunghissimo, appaiono e
19
1945
battenti serrati, ora è un quadro in bianco, ossia
20
1945
è dipinto, ora è un sedere, ora è una
21
1945
come se navigassi sopra un mare morto. Tuttavia io
22
1945
mia moglie mi consegna un termos pieno d’acqua
23
1945
oppure di vino. È un grosso termos da un
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1945
un grosso termos da un litro, lucido, puntuto, simile
25
1945
lucido, puntuto, simile a un proiettile da cannoncino da
26
1945
mezzo del cielo, spande un chiarore «di là dalla
27
1945
e distesa, che sembra un mare rappreso. ¶ Tiro il
28
1945
piccoli sbalzi, finché d’un tratto il vento della
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1945
di viaggio avesse fatto un tuffo in un mare
30
1945
fatto un tuffo in un mare di pietra. Tutto
31
1945
breve si restringe a un puntino e infine sparisce
32
1945
e alle rocce dài un vasto tremolare, ¶ e al
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1945
tremolare, ¶ e al marmo un’anima di mare... ¶ Nàufrago
34
1945
quell’inutile assassinio. ¶ Ucciderlo un’altra volta? Tornare a
35
1945
è possibile. ¶ Capisco a un tratto che di questo
36
1945
e il vento d’un tratto mi afferra violentemente
37
1945
una terra che sembra un mare rappreso. La sua
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1945
aria di là non un filo trapassa da questa
39
1945
è della specie di un sogno che tanto dormendo
40
1945
la testa china d’un lato, le mani unite
41
1945
di Bago come a un padre robusto e protettore
42
1945
Ismene. Sul soffitto trèmola un serto di luce che
43
1945
si sa onde venga, un alone forse entro il
44
1945
affaccerà la testa di un angelo. Ma Billi angelo
45
1945
e del bacino in un’ombra triangolare simile all
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1945
simile all’occhio di un dio tenebroso. Ma chi
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1945
della camicia, simile a un gran pesce rosa sotto
48
1945
gran pesce rosa sotto un pelo d’acqua? Di
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1945
più recisa e «naturale». Un’aura di lieta meraviglia
50
1945
intorno a lui per un largo raggio ogni cosa
51
1945
di crearsi in famiglia un uomo gagliardo da potersene
52
1945
inventato da sé come un piccolo ma nuovo strumento
53
1945
di magia. Eònio era un augurio e come tale
54
1945
morì all’alba di un giorno di maggio di
55
1945
dei suoi giorni in un sedione a rotelle. Rimase
56
1945
paralitico, ed era come un piccolo sole domestico e
57
1945
ridotto alla misura di un bambino, che spande luce
58
1945
quindici anni Eònio era un ragazzo stupendo, lustro come
59
1945
accennava ad appannarsi, quasi un sole che si fosse
60
1945
amenità, di sembrare ancora un bambino. «Né io» ella
61
1945
preso «in affitto» da un impresario che per vent
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1945
copriva la testa con un cappuccio per fargli traversare
63
1945
Eònio fu ricoverato in un ospizio di vecchi. E
64
1945
ventenne fresco ancora come un fiore bagnato di rugiada
65
1945
dormire, assistettero allora a un miracolo, a un «tremendo
66
1945
a un miracolo, a un «tremendo» miracolo. Videro la
67
1945
di tre vie formava un piccolo largo, e in
68
1945
luna spandeva sull’asfalto un metallico lucore. Tutto era
69
1945
fatica dal viscere di un monte. «Una voce da
70
1945
ero trattenuto fino a un’ora così tarda solo
71
1945
sembrò di assistere a un terremoto: il balcone e
72
1945
il peso quali di un tetto, quali di un
73
1945
un tetto, quali di un’architrave, quali soltanto di
74
1945
architrave, quali soltanto di un tavolino o di un
75
1945
un tavolino o di un bracciolo di poltrona, ma
76
1945
meno infelici, per espiare un tradimento perpetrato dai loro
77
1945
non facevano nulla, neppure un particolare di architettura, che
78
1945
varie parti come legge un dialogo di Platone. Anche
79
1945
la soma e hanno un aspetto perfettamente impassibile, e
80
1945
a poca distanza in un’altra via di questa
81
1945
Michelangelo in seconda, ossia un émulo di quel grande
82
1945
ed Eleonora Duse, fu un grandissimo cultore del fatichismo
83
1945
servizio, hai risolto a un tratto di venir meno
84
1945
questa mia risoluzione è un pezzo che me la
85
1945
donne che reggiamo chi un balcone, chi una volta
86
1945
che quassù c’è un solo inquilino disposto ad
87
1945
guardato mentre entravi circa un tre ore fa in
88
1945
e in mezzo a un silenzio perfetto. Il telamone
89
1945
scienziati di fama mondiale. Un grande filosofo. Alcuni celebri
90
1945
Alcuni celebri artisti. Persino un uomo riconosciuto e ammirato
91
1945
compissero una operazione vergognosa. Un vecchio si era rincantucciato
92
1945
si era rincantucciato in un angolo curvo e ansioso
93
1945
non trova equivalente in un altrettale pudore che lo
94
1945
perché non guardi da un’altra parte?». Rispondo: «Non
95
1945
e tirandosi su con un’unghia nera dalla fronte
96
1945
corsa regolare, ritmato come un organismo gigantesco, pieno internamente
97
1945
come un parco da un viale a nastro. ¶ Arrivò
98
1945
nubi a pecorelle. Era un cielo morbido e di
99
1945
e di mezza età. Un cielo brizzolato. Un cielo
100
1945
età. Un cielo brizzolato. Un cielo in parrucca. ¶ Strani
101
1945
e invisibili. E spandevano un ronzio come uno sciame
102
1945
di altissime api. ¶ D’un tratto un anello di
103
1945
api. ¶ D’un tratto un anello di fiamme si
104
1945
grossi fiori rossi su un prato rosso. ¶ Gioco lontano
105
1945
e per uccidersi in un misterioso e terribile gioco
106
1945
dal proprio pianto come un cieco dalla sua cecità
107
1945
piccolo Nìvulo si staccò un giorno dall’angolo di
108
1945
aver messo al mondo un bambino con la faccia
109
1945
la povera madre in un tetro smarrimento. ¶ Nìvulo era
110
1945
non mancò di stabilire un accostamento tra la fallita
111
1945
chiuse in sé come un piccolo Colosseo umano che
112
1945
maturando prodigiosamente. Come se un potente focolare interno gli
113
1945
di «engastrimia del subcosciente». Un altro pronunciò la parola
114
1945
che la presenza di un conduttore sempre vigile trapelava
115
1945
internamente della gravità di un presidente di Corte di
116
1945
angelo custode, ma a un angelo custode eccezionale. Molto
117
1945
dargli il nome di un santo e perché egli
118
1945
figlio, pensava sì a un mistero, ma a un
119
1945
un mistero, ma a un mistero di carattere fisico
120
1945
che per mezzo di un apparecchio radiocomandante si possono
121
1945
dire di coscienza, che un apparecchio radiocomandante, ossia una
122
1945
essa via via ha un anno, due anni, quattro
123
1945
dieci... Finché il figlio un giorno si stacca dalla
124
1945
propria età. Ma da un fratello maggiore non ci
125
1945
ci si aspetta tanto. Un fratello maggiore non si
126
1945
incerto di bambino a un oggetto, a un congegno
127
1945
a un oggetto, a un congegno, a una macchina
128
1945
e dentro e fuori. Un giorno il piccolo Nìvulo
129
1945
la tua formazione con un’ansia che ti sarà
130
1945
a poco di avere un figlio: quel figlio col
131
1945
se avessero per casa un fantasma: un fantasma che
132
1945
per casa un fantasma: un fantasma che non fa
133
1945
corpo lo avevano consumato. ¶ Un giorno la voce del
134
1945
settimo giorno Nìvulo lanciò un grido altissimo e cominciò
135
1945
più dalla poltrona, scoprirono un poco gli occhietti umidi
136
1945
fosse. ¶ In capo a un’altra settimana durante la
137
1945
La signora Sapo aprì un occhio, vide il corpo
138
1945
il commendatore Sapo aprì un occhio, guardò il corpo
139
1945
mise a ridere come un bambino. ¶ Venne una commissione
140
1945
bianchi, ma deserta come un plastico. La città deserta
141
1945
emissione di voce è un grido non si sa
142
1945
poi parlandone come di un miracolo e la sora
143
1945
suoi genitori avessero esaudito un desiderio profondo e antichissimo
144
1945
di quel misterioso bambino, un desiderio che egli forse
145
1945
ultima sala, ed era un pianoforte a coda e
146
1945
la signorina Fufù toccò un tasto e sentì per
147
1945
per tutto il corpo un formicolio di piacere. Armata
148
1945
armonia l’oro d’un tratto si riaccese intorno
149
1945
minacce, egualmente espansivi di un acre fetore vinoso e
150
1945
non l’ombra di un sospetto essa vide traversare
151
1945
casa, di notte, con un uomo. ¶ Alle sette, Marta
152
1945
consegnato alla signorina Fantapié un pianoforte femmina: una pianessa
153
1945
come se ci fosse un intero pubblico ad ascoltarlo
154
1945
dito sul bottone di un campanello, e al giovanissimo
155
1945
altri digrignavano i dentini; un pianino a coda, vista
156
1945
incontro scodinzolando. ¶ «Le daranno un gran da fare» disse
157
1945
dei pianoforti giovinetti. Era un gusto vederli aggirarsi per
158
1945
che vieta altresì a un cagnolino di litigare con
159
1945
ma non però a un uomo di litigare con
160
1945
e tozze ma era un po’ sciupata. Solo un
161
1945
un po’ sciupata. Solo un uomo superficiale e sfornito
162
1945
si è riempita di un’armoniosa musica d’oro
163
1945
signorina Fufù, che a un tempo è Zerlina, è
164
1945
Fuori del portone aspetta un tassì, che conduce la
165
1945
fuori porta, circondata di un amenissimo giardino. La camera
166
1945
vita senza i quali un uomo rimarrebbe immobile come
167
1945
uomo rimarrebbe immobile come un albero, non allungherebbe più
168
1945
Leone è più che un timido: è un assente
169
1945
che un timido: è un assente. Egli sa che
170
1945
cadono in mezzo a un campo di grano con
171
1945
da spettri e con un lume in fronte; sa
172
1945
altri ancora non fanno un lavoro determinato, non esercitano
173
1945
a quel modo che un europeo pensa talvolta alle
174
1945
Leone crede presente tuttavia un tipo di burocrate che
175
1945
magistico fine di farne un uomo forte, ma per
176
1945
crescano all’ombra di un grande uomo. I grandi
177
1945
crescano all’ombra di un grande fatto o di
178
1945
crescano all’ombra di un grande nome. È come
179
1945
crescere una pianticella sotto un ferro da stiro. Vengono
180
1945
di vuoto. Sta dentro un involucro di vuoto. Si
181
1945
Meno che se fosse un fantasma, la cui presenza
182
1945
tuttavia noi avvertiamo a un sottilissimo soffio di aria
183
1945
vive, alla maniera di un arbusto nano in mezzo
184
1945
nano in mezzo a un deserto, segni diretti della
185
1945
via venissero fuori a un tratto uomini a frotte
186
1945
insidiata e pericolosa. ¶ D’un tratto una voce spaventosa
187
1945
margine della via come un enorme dado nero, aveva
188
1945
grande fiammata accompagnata da un’alta colonna di fumo
189
1945
riassorbì più cupo, come un abisso che si rifà
190
1945
mondo e della vita. ¶ Un’onda improvvisa di vitalità
191
1945
della sua libertà, come un albero che per una
192
1945
che era cinta come un parco da un viale
193
1945
Fufù volle uscire per un poco dallo spazio vitale
194
1945
una valle traversata da un fiume che scintillava al
195
1945
fumaiolo si ridusse a un tozzo mozzicone di tubo
196
1945
irto al sommo di un petto presuntuoso e bombeggiante
197
1945
locomotiva del pari acquistava un aspetto più potente sì
198
1945
di Bologna, e in un analogico risveglio di memorie
199
1945
come la perdita di un caro oggetto personale. Il
200
1945
ferroviaria, dolce ricordo di un gioco che per divertire
201
1945
della locomotiva che come un fisitere che avesse gli
202
1945
Fufù il ricordo di un lontano e luminoso pomeriggio
203
1945
mostrava all’uomo come un tesoro nascosto. ¶ A Firenze
204
1945
preso d’assalto da un’orda di viaggiatori urlanti
205
1945
i quali si aprivano un varco nella calca dei
206
1945
trovò portata come da un’onda in una vettura
207
1945
odori maschili. ¶ Ad Arezzo un posto d’angolo si
208
1945
signorina Fufù, lieve come un’anima, s’insinuò di
209
1945
parete dello scompartimento e un uomo colossale in maniche
210
1945
la faccia coperta da un giornale e ogni tanto
211
1945
e sudato, come per un bisogno di tenerezza. ¶ Da
212
1945
scompartimento. ¶ In capo a un’ora di questa torturante
213
1945
una valigia stretta come un salame da più giri
214
1945
buttò sulla spalla come un cacciatore la preda, e
215
1945
taglio», la recensione di un concerto e l’elenco
216
1945
il proprio gradimento, è un abuso d’autorità e
217
1945
d’autorità e talvolta un’infamia. Il soprannome Fufù
218
1945
scherzo o non piuttosto un tentativo di rimediare, o
219
1945
almeno di nascondere sotto un soprannome onomatopeico e insensato
220
1945
la signorina Fufù aveva un’idea molto oscura. Queste
221
1945
del ceppo che come un arrosto decorativo si andava
222
1945
della scatola dei giochi un mazzo enorme e scintillante
223
1945
dissangua i popoli, ma un oro duttile e ondeggiante
224
1945
di essere vicini a un cuore che ama. Aggrappata
225
1945
signorina Fufù entrò in un equivoco tenebroso, nel quale
226
1945
disse che voleva acquistare un pianoforte; ma questo desiderio
227
1945
Pianoforte, e che era un addetto molto giovane, quasi
228
1945
addetto molto giovane, quasi un ragazzo e privo di
229
1945
padre, e vi spirava un odore di vernice. Veniva
230
1945
vernice. Veniva da lontano un suono di note ribattute
231
1945
ripetuti: la voce di un pianoforte in cura, il
232
1945
scricchiolio di scarpe nuove un signore rigorosamente vestito di
233
1945
avrebbe confessato al confessore un suo peccato. ¶ «Maschio o
234
1945
si riprese, scacciò con un molle gesto della mano
235
1945
dire se lei desidera un pianoforte verticale o un
236
1945
un pianoforte verticale o un pianoforte a coda». ¶ «Il
237
1945
a lei che è un tecnico». ¶ «Allora diremo una
238
1945
fa benissimo per lei. Un’occasione stupenda». ¶ Traversarono le
239
1945
camerieri in frac, stava un pianoforte alto e interamente
240
1945
alto e interamente bianco: un cigno fra i corvi
241
1945
riconosciuta necessità, bisognava allentare un certo freno di pudore
242
1945
o terrestre o celeste, un piccolo limbo nel quale
243
1945
Codro non è più. Un vorace piano regolatore l
244
1945
lo ha addomesticato in un semicerchio a portico sbarrato
245
1945
sostituito con quello di un ignoto: «Egino Tancredi, poeta
246
1945
è calata novamente come un coperchio con le stelle
247
1945
comperare al suo bambino un finto e minuscolo alberetto
248
1945
posato a spegnimoccolo su un breve tronco verniciato di
249
1945
sua volta posava sopra un dischetto di legno dipinto
250
1945
tutto è legato da un contrappunto sottile ma serratissimo
251
1945
in mezzo al cielo un dio padrone e direttore
252
1945
non è nato da un concetto astronomico rudimentale o
253
1945
continua morte, e costruirsi un mondo che dà piena
254
1945
cielo, quel dio a un assurdo? Costruire rimane pur
255
1945
specie, il colore di un oggetto influiscono sul carattere
256
1945
aveva cinque anni, entrò un giorno nella bottega del
257
1945
per il suo bambino un alberetto finto in forma
258
1945
il piccolo Didaco volle un altro alberetto, poi un
259
1945
un altro alberetto, poi un altro e un altro
260
1945
poi un altro e un altro ancora; e dopo
261
1945
il piccolo Didaco riunì un minuscolo ma completo mondo
262
1945
e gli portavano chi un pappagallo morto, chi un
263
1945
un pappagallo morto, chi un barboncino morto, chi un
264
1945
un barboncino morto, chi un gatto siamese morto; e
265
1945
e dalle malattie». A un’attempata dama che un
266
1945
un’attempata dama che un giorno, nel suo salotto
267
1945
lo invitava ad ammirare un suo minuscolo e prezioso
268
1945
americano, la quale necessitò un viaggio del signor Didaco
269
1945
Universo, e che necessitò un secondo viaggio del signor
270
1945
di numerosi pellegrinaggi divenne un immenso locale a serra
271
1945
senza sforzo né affettazione, un dio fabbricatore, ossia un
272
1945
un dio fabbricatore, ossia un demiurgo. ¶ Quali effetti ebbe
273
1945
il soprannome di Padreterno, un giorno, d’un tratto
274
1945
Padreterno, un giorno, d’un tratto, non si sa
275
1945
assistenti nella persona di un baldo giovanotto versatissimo nella
276
1945
e lo chiamò Adamo. ¶ Un giorno arrivò al signor
277
1945
una lettera che era un lungo grido di dolore
278
1945
Didaco poté capire, era un bulldog. D’altra parte
279
1945
sostituito degnamente. ¶ Bull era un magnifico cane taurino, fulvo
280
1945
dell’Acquasanta, disteso su un candido lino fra quattro
281
1945
nella riviviscenza di Bull un miracolo, e rifiutò qualunque
282
1945
lo voleva ospite per un po’ di giorni nel
283
1945
che avessi in laboratorio, un ago del tutto indolore
284
1945
iniettai nei due dormienti un anestetico potente». Questo disse
285
1945
nel rapimento; poi, d’un tratto, scotendo la candida
286
1945
si sta ristretta in un angolo e dominata da
287
1945
angolo e dominata da un compagno di viaggio pletorico
288
1945
aggettivo «ferrobolante», e in un oscuro vortice filologico ebbe
289
1945
Lodovico è sempre stato un pigro. Andare egli stesso
290
1945
la preda cacciata da un altro. Molta prudenza però
291
1945
che il compagno era un altro Enrico o meglio
292
1945
moribondo non gli consegnasse un pacchetto di lettere, ma
293
1945
pacchetto di lettere, ma un pacchetto di titoli: una
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1945
L’idea di commettere un atto disonesto non gli
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1945
locuzione burocratica imparata durante un suo lontano tirocinio in
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1945
dovuto manovrare, come a un generale è necessario studiare
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1945
molte lettere e «diventare un vero uomo», ma che
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1945
Lodovico si sentiva come un atleta perfettamente allenato e
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1945
bianco, apparve «lei» come un’anima tutta vestita di
300
1945
dalla volontà di creare un quadro adeguato all’incontro
301
1945
mestizia dei partecipanti a un funerale. Essa accennò con
302
1945
pacchetto delle lettere su un tavolino accanto a lei
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1945
quegli uccelli pazzi, come un piccolo animale sottile e
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1945
sottile e lungo su un tappeto di sonori aghi
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1945
due battute scesero in un silenzio tumido di cose
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1945
segno che fu a un pelo dal buttarsi allo
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1945
e fidanzata perpetua di un ricordo». ¶ Poi Lodovico, e
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1945
storia vera, come per un esercizio pericoloso, per una
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1945
lei e poter tornare un giorno di laggiù per
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1945
se progettava di tornare un giorno in Europa e
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1945
Mai Lodovico aveva fatto un discorso così lungo, soprattutto
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1945
discorso così lungo, soprattutto un discorso in «partita doppia
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1945
discorso in «partita doppia», un discorso così «contrappuntato». Tanti
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1945
addietro Lodovico aveva studiato un po’ di musica per
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1945
di fare di lui un «artista»; e pensò il
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1945
cui la finestra dà un rettangolare campione di limpidità
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1945
stantia lo stimolava. ¶ In un solo particolare della morte
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1945
a udire nel salotto un debole miàgolo intermittente, come
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1945
tuoni alla fine di un minuscolo temporale. ¶ Lodovico le
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1945
Nei corridoi c’era un poco più di luce
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1945
è certo, domandò con un fil di voce presso
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1945
una illuminazione, capì in un lampo il partito che
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1945
se stesso proiettato d’un tratto di là dall
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1945
il sogno ridursi a un piccolissimo globo di fumo
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1945
ritorna a periodi come un cronico male. Ma l
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1945
a sussulti brevi, come un uccello solitario che prova
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1945
uccello solitario che prova un suo gorgheggio idraulico. ¶ Bussano
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1945
cinto i fianchi di un lurido grembiale, spuntano le
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1945
che partire ora ritrova un senso. ¶ E Lodovico parte
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1945
amore sulle labbra; come un morente: «Chiappadoro...». ¶ PARADISO TERRESTRE
331
1945
Copernico. Aveva per insegna un ilare diavoletto che con
332
1945
finta mosca posata su un finto dadino di zucchero
333
1945
posate a imitazione di un paio d’occhiali gialli
334
1945
d’occhiali gialli dentro un tegamino di coccio, come
335
1945
di salame raccolte in un piatto, come un bicchierino
336
1945
in un piatto, come un bicchierino di rosolio rosso
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1945
TUTTA LA VITA ¶ Un giorno del 1937, a Parigi
338
1945
ha organizzato. Quanto a un surrealismo mio, se di
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1945
per quanto operante in un civismo più alto e
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1945
più vasto, ossia in un supercivismo. ¶ Queste indicazioni per
341
1945
vita era riassunta in un campanello che tinniva rabbioso
342
1945
e accanto alla cesta un piccolo uomo in berretto
343
1945
era portato appresso, come un bagaglio ingombrante e che
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1945
veniva di là da un oceano. «A’-ba-a
345
1945
si fosse allontanato assieme un misterioso pericolo. Lodovico si
346
1945
del proprio nome. Solo un orologio osava mostrarsi, occhio
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1945
una finestra accanto a un vaso di gerani, il
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1945
finestra e affiancata a un vaso di gerani, era
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1945
di quando in quando un’occhiata di sospetto e
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1945
muto, il prete aprì un occhio rosso di sonno
351
1945
una veletta sul naso, un ovale di luce si
352
1945
per l’apparizione di un dio coricato, entro il
353
1945
fuggiva, per tirargli dietro un’occhiata lunga e forse
354
1945
vita così grigia di un ideale. Anche l’addetto
355
1945
supino sul letto, rievoca un episodio della sua vita
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1945
con la diligenza di un mosaicista che colloca a
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1945
quel capostazione che come un Wagner in berretto gallonato
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1945
gallonato si è creato un homunculus nel telegrafo Morse
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1945
mobiliata del letto, di un comodino nero che Lodovico
360
1945
trovino imprigionati; e di un trespolo di ferro che
361
1945
segnato in margine da un grosso numero a stampa
362
1945
numero a stampa come un oggetto di penitenziario. I
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1945
entra lo squittio di un gruppo di piccoli tritoni
364
1945
tritoni, che hanno pescato un polpo in mare e
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1945
lastroni del molo. D’un tratto, e straziante come
366
1945
come il grido di un’otaria, l’ululo di
367
1945
otaria, l’ululo di un caccia fende da parte
368
1945
Il grido navale dà un brivido a Lodovico, rinnova
369
1945
ordire la trama di un ricordo triste e grottesco
370
1945
si poteva argomentare da un viale di ippocastani vecchi
371
1945
dopo che ebbe percorso un paio di chilometri in
372
1945
basso del tronco di un’antica banda bianca che
373
1945
non sono autenticate da un febbrone da cavallo, quelle
374
1945
strada una casetta a un solo piano e del
375
1945
immobile e composta come un faraone di basalto, poppava
376
1945
che il versuro è un’antica misura di terreno
377
1945
persiane accostate lasciava intravedere un poco della sua faccia
378
1945
lei che lasciava intravedere un poco della sua faccia
379
1945
sul fianco, ansioso di un poco di fresco su
380
1945
da letto, tomba di un amore antemorto al suo
381
1945
suo nascere, sepolta in un odore di muffa e
382
1945
la differenza tra amare un uomo morto e amare
383
1945
uomo morto e amare un uomo che sta di
384
1945
sta di là da un oceano, praticamente è nulla
385
1945
Eppure sì. Ma è un’altra specie di vergogna
386
1945
di Bago Ismene rimane un po’ incerta, come quando
387
1945
per la bocca di un bambino, di un balbuziente
388
1945
di un bambino, di un balbuziente, di una creatura
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1945
zio Rutiliano». Zio era un titolo d’onore e
390
1945
del giorno delle nozze un giorno lieto, ma proprio
391
1945
impossibile che morisse. Ruti un giorno parlò di rinnovare
392
1945
i «suoi» mobili con un accanimento che sbalordì Ruti
393
1945
Questi si maravigliò di un attaccamento così forte a
394
1945
Billi. ¶ Rombo crescente di un’automobile in arrivo. Scricchiolio
395
1945
il ritorno del «signore»? ¶ Un urlo. Urlo profondo. Più
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1945
incarnato» e circoscritto entro un raggio strettissimo. Urlo a
397
1945
sono spalancate. Billi spicca un salto e si tuffa
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1945
per la camera, come un bucato in campagna. ¶ Ruti
399
1945
quello che costa oggi un abito!». ¶ Ismene guarda i
400
1945
della poltrona, simile a un nàufrago piatto su uno
401
1945
le gambe, le trovarono un biglietto posato sulle ginocchia
402
1945
al biglietto c’era un richiamo: «Bago è il
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1945
corpo così piccino. Come un padre che si chiude
404
1945
per vincere i minuti, un cascherino che passava cantando
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1945
fresco della chiappa. Con un brivido nella schiena immaginò
406
1945
colpito di striscio da un sasso al sommo della
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1945
se stesso come a un àrgano a mano. ¶ «I
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1945
lo ha riportato mediante un altro mezzo giro su
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1945
come una perla nera un grumo di sangue. ¶ «E
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1945
attraverso la porta chiusa un lieve tinnio metallico, segno
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1945
quell’annuncio di pranzo un addio disperato. ¶ Tùrgida di
412
1945
simile alla testa di un gallinaccio, le pappagorge si
413
1945
oltre a tutto ha un nome burlesco perché si
414
1945
come uno stantuffo, sferrò un pugno in mezzo a
415
1945
Luigino intravide come dietro un velo la mole grassa
416
1945
sua madre sfanalata in un enorme stupore che naufragava
417
1945
dietro l’uscio per un tempo immisurabile come un
418
1945
un tempo immisurabile come un cane che ha corso
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1945
costringe a guardare con un occhio solo e la
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1945
a poco a poco un po’ di chiaro nell
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1945
di sua madre! Per un poco pensa a una
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1945
fa la seconda liceo, un giorno si collocò a
423
1945
Lui che può? ¶ Segue un periodo di vuoto assoluto
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1945
sotto il tonfo di un uscio. ¶ Luigino si desta
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1945
riesce a mandar giù un boccone, e quanto a
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1945
parola «discolo» Luigino ha un’idea approssimativa. Questa parola
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1945
là dal monte in un paese nel quale nessuno
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1945
lotterà e vincerà. E un giorno, grande, ricco, magnificamente
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1945
daranno alla sua fuga un carattere più romanzesco. ¶ Luigino
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1945
bianco dei lenzuoli, come un uomo nella neve. ¶ La
431
1945
è nessuno. Luigino posa un piede dopo l’altro
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1945
in una rivista illustrata un matricida che andava al
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1945
la testa coperta di un velo nero. ¶ L’assassino
434
1945
uscio del salotto. Non un respiro. Luigino mette l
435
1945
tra banda e banda un grappolo di rose rosse
436
1945
come la dentatura di un vecchio; coricava con infinite
437
1945
Ottocento sui mobili Novecento. ¶ Un giorno la «poltrona» fu
438
1945
poltrona» fu abbattuta come un vecchio cavallo azzoppato, che
439
1945
con gli altri soci. ¶ Un giorno Luigino, il nipotino
440
1945
migliore amico. Questi era un cane di razza spagnola
441
1945
condizione dell’altro. Ma un giorno (era il 1848, l
442
1945
canile di Francoforte, comprò un cane di razza spagnola
443
1945
Rappresentazione». È difficile trovare un più bell’esempio di
444
1945
pompieri, e comandati da un regista in pullover, occhiali
445
1945
fronte, e armato come un piccolo ammiraglio di appartamento
446
1945
ammiraglio di appartamento di un piccolo megafono di alluminio
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1945
l’uscio e con un sospiro di sollievo disse
448
1945
Azio Bot, che era un nome finto, e riprendere
449
1945
osceno. Il cognome è un tetto che copre una
450
1945
casata, e il commentare un cognome offenderebbe non solo
451
1945
era andata sposa a un industriale, ma dopo due
452
1945
delle nozze. Niuccia aveva un volto da madonnina ed
453
1945
la signora Vaso manteneva un riguardoso silenzio, ma si
454
1945
le sarebbe piaciuto avere un marito che nell’intimità
455
1945
questa spiegazione svegliò, sì, un blando sorriso sulle labbra
456
1945
da notte di tulle un prezioso quadrato di trina
457
1945
Gaetano Bottoni posava su un cavalletto presso la porta
458
1945
porta del salotto e un drappeggio di velluto crèmisi
459
1945
legno lucido, simile a un morto verticale e a
460
1945
come una chiesa in un giorno di funerale dal
461
1945
di arredatori guidata da un architetto modernista sgombrò la
462
1945
suo patrimonio. Scomposta per un periodo di sessanta giorni
463
1945
Dazio vide davanti al 29 un paio di scarpette femminili
464
1945
scarpette femminili affiancate a un paio di stivaloni speronati
465
1945
simili alle zampe di un gallo da combattimento, come
466
1945
una parola, una voce, un sospiro e assaporando le
467
1945
forma d’infelicità, è un tradire la felicità, un
468
1945
un tradire la felicità, un tradire se stessi. Bisogna
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1945
evasione era più che un errore: un delitto. Figliol
470
1945
più che un errore: un delitto. Figliol prodigo, Dazio
471
1945
ne fosse levato appena un istante prima. Imbottita di
472
1945
poltrona-madre come per un gesto d’affetto, come
473
1945
d’affetto, come per un abbraccio, come per un
474
1945
un abbraccio, come per un ritorno alla dolce sicurezza
475
1945
accanto alla poltrona era un uomo. Un uomo nel
476
1945
poltrona era un uomo. Un uomo nel quale Dazio
477
1945
e che come a un secondo padre egli diceva
478
1945
stesso dei cadaveri brilla un momento fuori della cornice
479
1945
come soffocata dall’acqua. ¶ Un lampo brillò sulla bocca
480
1945
sull’addome come per un crampo, guardò lo specchio
481
1945
smisurato stupore, poi con un riso stranissimo cadde bocconi
482
1945
di Dazio: non tu!». ¶ Un secondo lampo brillò sulla
483
1945
come una colonna reggerebbe un cadavere a essa legato
484
1945
cammina a scatti come un grande burattino. Toglie il
485
1945
carne i singhiozzi di un figlio e di un
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1945
un figlio e di un padre: di un figlio
487
1945
di un padre: di un figlio che è assieme
488
1945
la glauca luminosità di un fondo marino. E anche
489
1945
buono?». Stagna nell’aria un odore untuoso di cera
490
1945
sgocciolata in lacrime, e un grasso profumo di fiori
491
1945
sotto il sedere. In un rapido raffronto che apre
492
1945
bagno manda da sola un fetore pungente, come se
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1945
approfondito. Il commendatore progetta un’officina per la pulizia
494
1945
cade nel vuoto – in un orribile vuoto in fondo
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1945
quale egli sbatte d’un tratto sul duro della
496
1945
il permesso di passare un paio di giorni presso
497
1945
parete e disciplinata come un’educanda in parlatorio, non
498
1945
non aveva se non un fine decorativo. Candido guardava
499
1945
intorno al cocuzzolo di un largo nastro nero, che
500
1945
sulla cassapanca, ricoperta come un altare di un paliotto