Dante Alighieri, Divina Commedia, 1321

vita ¶ mi ritrovai per una selva oscura, ¶ ché la

cominciar de l'erta, ¶ una lonza leggiera e presta

aere ne tremesse. ¶ Ed una lupa, che di tutte

scritte al sommo d'una porta; ¶ per ch'io

io, che riguardai, vidi una 'nsegna ¶ che girando correva

levan le foglie ¶ l'una appresso de l'altra

di quel lito ad una ad una, ¶ per cenni

lito ad una ad una, ¶ per cenni come augel

diede vento, ¶ che balenò una luce vermiglia ¶ la qual

Amor condusse noi ad una morte. ¶ Caina attende chi

tutte quante, ¶ fuor d'una ch'a seder si

altrove troppa, ¶ e d'una parte e d'altra

non poterebbe farne posare una». ¶ «Maestro mio», diss' io

senni umani; ¶ per ch'una gente impera e l

l'altra riva ¶ sovr' una fonte che bolle e

bige, ¶ intrammo giù per una via diversa. ¶ In la

Venimmo al piè d'una torre al da sezzo

snella, ¶ com' io vidi una nave piccioletta ¶ venir per

canto Virgilio a Dante una questione, e rendelo sicuro

la porta e con una verghetta ¶ l'aperse, che

a Dante, e solve una questione.] ¶ Ora sen va

questo suono uscìo ¶ d'una de l'arche; però

rispuos' io lui, «l'una e l'altra fïata

un sentier ch'a una valle fiede, ¶ che 'nfin

che altrove; e solve una questione.] ¶ In su l

avello, ov' io vidi una scritta ¶ che dicea: 'Anastasio

nota, non pure in una sola parte, ¶ come natura

centauro s'affisse ¶ sovr' una gente che 'nfino a

tronchi ¶ qualche fraschetta d'una d'este piante, ¶ li

dico che arrivammo ad una landa ¶ che dal suo

randa. ¶ Lo spazzo era una rena arida e spessa

già 'l mondo casto. ¶ Una montagna v'è che

oro, è rotta ¶ d'una fessura che lagrime goccia

dovea ben solver l'una che tu faci. ¶ Letè

quando incontrammo d'anime una schiera ¶ che venian lungo

lui, «mi smarri' in una valle, ¶ avanti che l

ti serba, ¶ che l'una parte e l'altra

si partiro, ¶ correndo, d'una torma che passava ¶ sotto

noi fuor giunti, ¶ fenno una rota di sé tutti

Alpe per cadere ad una scesa ¶ ove dovea per

recetto; ¶ così, giù d'una ripa discoscesa, ¶ trovammo risonar

orecchia offesa. ¶ Io avea una corda intorno cinta, ¶ e

e scuro ¶ venir notando una figura in suso, ¶ maravigliosa

collo a ciascun pendea una tasca ¶ ch'avea certo

tra lor vegno, ¶ in una borsa gialla vidi azzurro

E un che d'una scrofa azzurra e grossa

ripe eran grommate d'una muffa, ¶ per l'alito

corso, ch'el trova una lama, ¶ ne la qual

arte, ¶ bollia là giuso una pegola spessa, ¶ che 'nviscava

com' elli 'ncontra ¶ ch'una rana rimane e l

sù, che mi parve una lontra. ¶ I' sapea già

uscia ¶ d'ogne parte una sanna come a porco

fé sentir come l'una sdruscia. ¶ Tra male gatte

cura, ¶ tanto che solo una camiscia vesta; ¶ e giù

tolle. ¶ Là giù trovammo una gente dipinta ¶ che giva

valle porta ¶ che l'una costa surge e l

non parer fievole; ¶ onde una voce uscì de l

le serpi amiche, ¶ perch' una li s'avvolse allora

li addentò e l'una e l'altra guancia

due figure miste ¶ in una faccia, ov' eran due

pel suso ¶ per l'una parte e da l

passo, ¶ quando n'apparve una montagna, bruna ¶ per la

non avea mai ch'una orecchia sola, ¶ ristato a

un ch'avea l'una e l'altra man

i mali ¶ fossero in una fossa tutti 'nsembre, ¶ tal

sangue tebano, ¶ come mostrò una e altra fïata, ¶ Atamante

porcil si schiude. ¶ L'una giunse a Capocchio, e

Dentro c'è l'una già, se l'arrabbiate

dieno in sempiterno. ¶ L'una è la falsa ch

è il nono cerchio.] ¶ Una medesma lingua pria mi

che mi tinse l'una e l'altra guancia

il braccio destro ¶ d'una catena che 'l tenea

tanto rubesto, ¶ che scotesse una torre così forte, ¶ come

piè nel viso ad una. ¶ Piangendo mi sgridò: «Perché

glien' avea più d'una ciocca, ¶ latrando lui con

vidi due ghiacciati in una buca, ¶ sì che l

l discerni». ¶ Come quando una grossa nebbia spira, ¶ o

la sua testa! ¶ L'una dinanzi, e quella era

cantavan tutti insieme ad una voce ¶ con quanto di

farsi belle. ¶ Io vidi una di lor trarresi avante

infinita via ¶ che tiene una sustanza in tre persone

più rotta ruina è una scala, ¶ verso di quella

man sinistra m'apparì una gente ¶ d'anime, che

escon del chiuso ¶ a una, a due, a tre

Or vedi»; ¶ e mostrommi una piaga a sommo 'l

ove quell' anime ad una ¶ gridaro a noi: «Qui

molte volte impruna ¶ con una forcatella di sue spine

ebbe sua parola detta, ¶ una voce di presso sonò

me, drizzando 'l dito, ¶ una gridò: «Ve' che non

costui l'etterno ¶ per una lagrimetta che 'l mi

ch'un muro e una fossa serra. ¶ Cerca, misera

udire e a mirare una de l'alme ¶ surta

la picciola vallea, era una biscia, ¶ forse qual diede

là giù addorno ¶ venne una donna, e disse: "I

e 'l sonno ad una se n'andaro». ¶ A

che muro diparte, ¶ vidi una porta, e tre gradi

non lo soffersi; ¶ e una spada nuda avëa in

più che perso, ¶ d'una petrina ruvida e arsiccia

trasse due chiavi. ¶ L'una era d'oro e

fu' contento. ¶ «Quandunque l'una d'este chiavi falla

Più cara è l'una; ma l'altra vuol

scusa? ¶ Noi salavam per una pietra fessa, ¶ che si

si moveva e d'una e d'altra parte

Di contra, effigïata ad una vista ¶ d'un gran

di Traiano imperadore; ¶ e una vedovella li era al

tetto, ¶ per mensola talvolta una figura ¶ si vede giugner

altrui dismala. ¶ Ivi così una cornice lega ¶ dintorno il

ciascuna è cittadina ¶ d'una vera città; ma tu

Lo dir de l'una e de l'altra

li Anastagi ¶ (e l'una gente e l'altra

Guido del Duca, e una visione ch'aparve in

Ivi mi parve in una visïone ¶ estatica di sùbito

tempio più persone; ¶ e una donna, in su l

eran le loro essordia; ¶ una parola in tutte era

per calendi?». ¶ Così per una voce detto fue; ¶ onde

soli aver, che l'una e l'altra strada

bene; e qui dichiara una questione che indi nasce

stessa, a guisa d'una bulla ¶ cui manca l

surse in mia visïone una fanciulla ¶ piangendo forte, e

ov' io fosse, ¶ quando una voce disse «Qui si

i nostri passi ad una scala; ¶ e tosto ch

mi venne in sogno una femmina balba, ¶ ne li

sua bocca richiusa, ¶ quand' una donna apparve santa e

e Chiaveri s'adima ¶ una fiumana bella, e del

con li altri ad una podestate. ¶ Se mai quel

e perché tutto ad una ¶ parve gridare infino a

Or son io d'una parte e d'altra

d'altra preso: ¶ l'una mi fa tacer, l

alber s'appressaro; ¶ e una voce per entro le

verdura. ¶ E non pur una volta, questo spazzo ¶ girando

ïo a coda d'una bestia tratto ¶ inver' la

dove Stazio poeta fae una distinzione sopra la natura

virtute attiva ¶ qual d'una pianta, in tanto differente

cade ¶ mirabilmente a l'una de le rive; ¶ quivi

ciascun' ombra e basciarsi una con una ¶ sanza restar

e basciarsi una con una ¶ sanza restar, contente a

bruna ¶ s'ammusa l'una con l'altra formica

del sole schife, ¶ l'una gente sen va, l

XXVII, dove tratta d'una visione che apparve a

già veder parmi». ¶ Guidavaci una voce che cantava ¶ di

donna vedere andar per una landa ¶ cogliendo fiori; e

belle mani a farmi una ghirlanda. ¶ Per piacermi a

maraviglia tutto altro pensare, ¶ una donna soletta che si

cosa è questa?'. ¶ E una melodia dolce correva ¶ per

tendeva in sù l'una e l'altra ale

rota ¶ venian danzando; l'una tanto rossa ¶ ch'a

dietro al modo ¶ d'una di lor ch'avea

la contraria cura ¶ con una spada lucida e aguta

lunga fïata: ¶ così dentro una nuvola di fiori ¶ che

colpa e duol d'una misura. ¶ Non pur per

fiera ¶ ch'è sola una persona in due nature

percosse il carro, e una volpe sen fuggio, e

tutti «Adamo»; ¶ poi cerchiaro una pianta dispogliata ¶ di foglie

cuna ¶ del trïunfal veiculo una volpe ¶ che d'ogne

funne ricoperta ¶ e l'una e l'altra rota

sovra 'l temo e una in ciascun canto. ¶ Le

alto monte, ¶ seder sovresso una puttana sciolta ¶ m'apparve

mi parve uscir d'una fontana, ¶ e, quasi amici

solve a l'auttore una questione; nel quale canto

penetra, e risplende ¶ in una parte più e meno

non si concepe ¶ com' una dimensione altra patio, ¶ ch

denso ciò facesser tanto, ¶ una sola virtù sarebbe in

esso; e solve qui una questione: cioè se li

divina voglia, ¶ per ch'una fansi nostre voglie stesse

manifestano da Beatrice: l'una è del luogo de

V, nel quale solve una questione premessa nel precedente

di questo sacrificio: l'una è quella ¶ di che

l'ovra fossi attento, ¶ una natura in Cristo esser

e a' Giudei piacque una morte; ¶ per lei tremò

umana creatura, e s'una manca, ¶ di sua nobilità

vita, ¶ dico con l'una, o ver con amendue

processo, ¶ o per l'una o per l'altra

voce si discerne, ¶ quand' una è ferma e altra

un girare e d'una sete, ¶ ai quali tu

là onde scese già una facella ¶ che fece a

un grande assalto. ¶ D'una radice nacqui e io

s'acquistò con l'una e l'altra palma

l'ami, ¶ che l'una parte e l'altra

del cor de l'una de le luci nove

che, com' elli ad una militaro, ¶ così la gloria

Se tal fu l'una rota de la biga

i frati predicatori solve una questione toccata di sopra

divina natura, ¶ e in una persona essa e l

e disse: «Quando l'una paglia è trita, ¶ quando

nove sussistenze, ¶ etternalmente rimanendosi una. ¶ Quindi discende a l

dia ¶ del minor cerchio una voce modesta, ¶ forse qual

quella favella ¶ ch'è una in tutti, a Dio

accogliea per la croce una melode ¶ che mi rapiva

nel letto diserta. ¶ L'una vegghiava a studio de

tenuta allor tal maraviglia ¶ una Cianghella, un Lapo Salterello

taglia ¶ più e meglio una che le cinque spade

de l'auttore da una paura e confortalo a

forma d'aguglia, ad una voce solvono uno grande

la veduta corta d'una spanna? ¶ Certo a colui

molte luci, in che una risplende; ¶ e questo atto

passi piedi. ¶ Ché l'una de lo 'nferno, u

due bestie van sott' una pelle: ¶ oh pazïenza che

entro il cielo scese una facella, ¶ formata in cerchio

etterne, e queste ¶ credo una essenza sì una e

credo una essenza sì una e sì trina, ¶ che

fosse conchiuso tutto in una loda, ¶ poca sarebbe a

dolzore. ¶ Qui vederai l'una e l'altra milizia

di paradiso, e l'una in quelli aspetti ¶ che

miro gurge, ¶ e s'una intrava, un'altra n

sua gloria; poi pone una orazione che Dante fece

ape che s'infiora ¶ una fïata e una si

infiora ¶ una fïata e una si ritorna ¶ là dove

a lor canti ¶ ridere una bellezza, che letizia ¶ era

de l'auttore fa una orazione a la Vergine

le vite spiritali ad una ad una, ¶ supplica a

spiritali ad una ad una, ¶ supplica a te, per

mia tanto possente, ¶ ch'una favilla sol de la

avvalorava ¶ in me guardando, una sola parvenza, ¶ mutandom' io

tre colori e d'una contenenza; ¶ e l'un