Luigi Pirandello, Pasqua di Gea, 1891

foce ¶ la voce armonïosa; ¶ una lontana voce, ¶ limpida luminosa

la nostra via. ¶ Quando una volta ha morso, ¶ crudele

vivi. ¶ IV ¶ Egli ha una scure in mano ¶ il

gaj; ¶ si scavi oggi una fossa, ¶ che sempre agli

Ebbe la donna certo ¶ una strana paura ¶ di questa

tua figliuola, ¶ bella come una rosa, ¶ venuta grande e

su 'l fronte aspro una ruga; ¶ ma a noi

fugge tuttavia. ¶ Certo è una bestia matta, ¶ anzi di

fior la testa, ¶ tra una gioconda schiera ¶ di giovini

de la nipote ¶ ad una vecchia zia. ¶ Sciò, via

s'è innamorato ¶ d'una ragazza onesta, ¶ ma che

s'ei sapesse dire ¶ una parola vana ¶ per romper

per dar posto a una morta; ¶ e la lor

cosí, penso, sarete ¶ in una a noi non chiara

sempre ai danni ¶ d'una maligna sorte. ¶ O tu

la Terra nostra. Come ¶ una fiorente figlia ¶ di sotto

piano ¶ silenzïoso e verde; ¶ una lucente lama ¶ d'acqua

è in lui, pare, una pena ¶ troppo grave a

a soffrire; ¶ ma insieme una serena ¶ sommessïone al fato