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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Gli egoisti, 1923

concordanze di «una»

nautoretestoannoconcordanza
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1923
suo pensiero era come una punta che sporgeva, facendosi
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1923
Ma egli ne provava una specie di rammarico e
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1923
un latte denso, con una panna quasi gialla; oppure
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1923
a farsi mantenere da una sua zia di Pistoia
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1923
di trovare più d’una via aperta alla fiducia
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1923
avrebbe potuto subito trovare una ricompensa; ma tutto consisteva
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1923
ma tutto consisteva in una psicologia che cominciava e
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1923
mestiere gli faceva venire una ripugnanza che lo spaventava
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1923
gli dicessero che a una data ora gli sarebbe
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1923
ora gli sarebbe venuta una malattia orrenda che lo
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1923
parevano per doventare come una colla trasparente e il
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1923
Al primo piano, in una specie di corridoio che
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1923
busti di marmo, lungo una parete, sopra le loro
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1923
capo, dormiva seduto sopra una sedia; appoggiato al tavolino
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1923
Ma vi giunse con una contentezza; che, al solito
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1923
divisi dalla scriminatura da una parte. Gli disse: ¶ — Guarda
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1923
Ma, appena seduto in una poltroncina che una volta
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1923
in una poltroncina che una volta, chi sa quanti
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1923
suo sentimento gli pareva una sciocchezza; o forse era
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1923
o forse era addirittura una sciocchezza il suo sentimento
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1923
essersi alzato per levare una piega dalla giubba. ¶ Ma
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1923
suoi occhi scintillavano, con una eccitazione nervosa. Quella nervosità
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1923
necessario che io faccia una cura ricostituente. Bisognerebbe che
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1923
sarei contento di trovare una donna come lei. ¶ CAP
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1923
medesimo e Roma come una pacificazione quieta. Quando non
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1923
era stato mai; con una ostinazione quasi metodica; sicuro
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1923
Dentro, cantavano accompagnandosi con una chitarra un poco stonata
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1923
schiamazzi gli fecero provare una viva repulsione ostile; e
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1923
fatti pochi passi, vide una stanzuccia illuminata d’una
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1923
una stanzuccia illuminata d’una luce gialla, e tutta
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1923
luce gialla, e tutta una famiglia, che appena vi
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1923
due volte, ma con una certa ironìa. ¶ Sopra il
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1923
via, era stellato. Ad una terrazza avevano acceso due
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1923
vi frugava dentro. Mentre una donna, seduta in terra
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1923
Macelli, ricominciò a piovere. Una ragazza, con il cappello
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1923
i manifesti erano illeggibili. Una di quelle ragazze gli
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1923
quelle ragazze gli mise una mano su la spalla
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1923
c’erano altre ragazze. Una fumava, e, di quando
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1923
su lo spigolo di una casa, c’era una
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1923
una casa, c’era una Madonna entro un medaglione
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1923
angioli di gesso e una lampadina elettrica che non
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1923
piano della stessa casa, una donna nuda si sporse
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1923
sua giornata somigliava a una di quelle gocciole di
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1923
bicchiere pieno d’acqua una rosa che gli parve
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1923
Albertina dal muro di una villa; a Monte Mario
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1923
ascoltare meglio: attese che una nota più bella si
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1923
pareva d’essere in una piazza dove non era
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1923
a passi cadenzati, e una specie di fanfara, anche
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1923
fanfara si allontanò da una parte ed egli da
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1923
era anche essa, perciò, una forza attiva ed immediata
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1923
scorgere nel suo viso una cosa che non capiva
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1923
gran segreto, che con una rapidità violenta passava rasentando
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1923
intelligenza stava per prendere una definizione, che sorpassava anche
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1923
sul collo più d’una volta senza desiderarla immediatamente
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1923
andarsene; benchè n’avesse una specie di rimorso, che
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1923
di andare incontro a una disperazione arida e deserta
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1923
lo vedeva assorto per una cosa nuova; che gli
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1923
brivido continuo. ¶ C’era una grande serenità piuttosto quieta
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1923
di Monte Mario, restava una luce che non poteva
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1923
spersi e mescolati, avevano una dolcezza grandiosa, con intonazioni
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1923
fosse riuscita a dirgli una parola, tutta la notte
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1923
vedere com’è fatta una breve lontananza; e tutto
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1923
anima intonava quasi con una placidità solenne. Gli accordi
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1923
legavano da sè l’una con l’altra; tutte
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1923
come se glielo impedisse una sordità implacabile, ma, un
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1923
due piccioni entrarono in una delle buche della facciata
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1923
lo avrebbe strappato con una rabbia, che lo faceva
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1923
la guardò, tenendola con una mano sui capelli allentati
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1923
V. ¶ Per più di una settimana, non scrisse più
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1923
che stava per finire una altra volta i denari
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1923
Giachi aveva per amante una vedova venuta dal suo
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1923
non parlasse di altro. ¶ Una mattina, Dario volle andare
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1923
correttore di bozze, che una signora gli aveva trovato
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1923
gli aveva trovato ad una tipografia? ¶ Scendendo dalla Via
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1923
Carraresi. ¶ Dario chiese, con una contentezza che gli fece
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1923
erano restati soltanto da una parte; ed egli se
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1923
fa l’effetto d’una immensa fogna. Le donne
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1923
poi, all’improvviso, con una dolcezza quasi angelica gi
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1923
quasi angelica gi mise una mano su la spalla
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1923
come avrebbe fatto d’una signora. Poi, cavò di
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1923
Poi, cavò di tasca una delle sigarette, che teneva
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1923
Dario gli disse: ¶ — Danne una anche a me. ¶ Al
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1923
suoi occhi c’era una ilarità beffarda ma buona
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1923
Disse: ¶ — Se ti basta una sigaretta per capire la
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1923
nel pomeriggio sereno aveva una nitidezza esatta. Il Carraresi
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1923
qualche idea violenta, esprimeva una specie di giubilo convulso
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1923
occhi si animarono di una soavità fanatica e implacabile
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1923
soavità fanatica e implacabile. Una soavità che tagliava come
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1923
soavità che tagliava come una prepotenza; quando, alla fine
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1923
dalle unghie. Bevvero, facendo una fila tutta storta e
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1923
tornerò più. Mi basta una volta sola. Ho già
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1923
Roma lo attraeva come una voragine immensa. Avrebbe voluto
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1923
cadere su la terra. Una lampada elettrica dava tutta
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1923
nell’ombra degli archi. ¶ Una ragazza balzò verso le
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1923
un fiumiciattolo sporco come una chiavica. Sospettò che non
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1923
non potesse esserci più una vera amicizia tra lui
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1923
che la musica scritta una settimana prima gli pareva
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1923
VII. ¶ Albertina volle stare una giornata intera con Dario
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1923
infuriava di più; con una ira irragionevole, addirittura folle
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1923
dopo essersi consigliata con una vecchia signora; che stava
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1923
pelo bianco. Entrarono in una vecchia diligenza; che li
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1923
traballare per più d’una mezz’ora; talvolta, sbattendo
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1923
che Albertina voleva prendergli una mano, credendo ch’egli
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1923
e Dario ne sentì una grande dolcezza. Un buttero
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1923
del paese, che pareva una specie di spacco allargato
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1923
trovarono in mezzo ad una mandria di cavalli sciolti
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1923
dove cercava, ogni volta, una goccia per l’arsione
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1923
se la reggessero con una grazia inimitabile; ricordandogli, al
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1923
viso. ¶ Dario si passò una mano sul viso; e
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1923
voce naturale, dicendogli con una sincerità scherzosa: ¶ — Credevo che
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1923
pasticcini: a un altro, una ragazza di evidente mestiere
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1923
denti, piccolissimi, erano di una madreperla un poco gialla
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1923
Infilata al braccio, teneva una borsetta d’argento. Sul
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1923
sentire l’odore di una rosa infilata nella cornice
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1923
e, quando c’era una carrozza, temeva sempre di
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1923
sbuffare come se durasse una fatica enorme. E disse
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1923
Ma non c’è una strada dove non passi
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1923
Dario l’afferrò per una manica; e lo portò
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1923
ripreso, e disse con una gioia feroce: ¶ — Qui verrò
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1923
il Quirinale. ¶ Parlava con una sicurezza giovanile, doventando lieto
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1923
quando si sentì mettere una mano su una spalla
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1923
mettere una mano su una spalla. Si volse, e
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1923
in quel momento aveva una cantante del Salone Margherita
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1923
che sono piaciuto ad una bella donna! ¶ Aveva vent
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1923
tornare perchè prendeva marito una sua sorella. E poteva
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1923
ella aveva odorato ad una ad una con gli
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1923
odorato ad una ad una con gli occhi molli
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1923
essere distrutto; ne provava una specie di raccapriccio più
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1923
a Castel Giubileo, con una svolta brusca, c’è
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1923
acqua e del fango. Una mandria di cavalli pascolava
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1923
il pelame lustrava. Sopra una collina, dalla parte di
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1923
di Roma, c’era una selvetta di pini; l
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1923
sento piu giovane d’una volta. ¶ Albertina volle subito
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1923
esisteva più: egli sentiva una disperazione acre; ed ella
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1923
Alla fine, Dario, con una voce dura, che però
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1923
poteva guardare niente senza una scossa ai nervi. Gli
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1923
addirittura incapace di pensare. Una forza li costringeva ambedue
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1923
Albertina Marelli, era stata una fortuna; quantunque non paresse
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1923
Roma non più d’una volta al mese, ella
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1923
tirato giù dalla rete una valigia. E, quando il
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1923
orecchi e nella mente una quantità di nomi e
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1923
riconobbe di essere come una volta. Ritrovò nella sua
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1923
le cose intatte come una volta; come se non
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1923
in treno; affranta da una stanchezza che ora non
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1923
su la coscienza come una sbarra che le volesse
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1923
Venezia erano illuminati; con una dolcezza mite, che si
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1923
pioggia si cambiava in una trasparenza tranquilla. Ma Dario
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1923
muoversi da lì. ¶ Ebbe una gran paura di quei
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1923
amore, sentendosi afflosciato come una tela di ragno quando
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1923
era, ormai, inutile; con una crudeltà spaventevole. ¶ Gli facevano
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1923
Si sederono vicino ad una fontana con l’acqua
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1923
quali il cielo aveva una luminosità abbagliante. C’era
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1923
sentì che aveva detto una cosa più grande di
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1923
come se fosse stata una sola grinza di rughe
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1923
dentro di sè; come una donna porta su la
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1923
finalmente aveva potuto sciogliere; una matassa enorme! Ma, nello
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1923
era venuta su, provò una specie di delusione. La
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1923
aveva scritto. Egli sentiva una specie di curiosità dolorosa
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1923
di farlo innamorare d’una giovinetta magra e ben
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1923
gli occhi. Questa era una dattilografa. Dario non gli
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1923
di restare fedele a una donna; che forse... ¶ Dario
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1923
su la faccia come una rigidità della tristezza; e
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1923
E, poi, vorrei che una signorina che conosco da
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1923
e gli pareva quasi una crudeltà che un amico
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1923
tutto per cambiarla in una delusione lacerante come un
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1923
così. ¶ — Tu hai già una certa età! ¶ Dario ebbe
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1923
giovane di lui; con una differenza vanitosa. Un giovane
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1923
rifiutava perfino di prendersi una delle più belle e
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1923
modo di vedere, era una cosa che non avrebbe
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1923
per scherzo, di seguire una giovinetta molto graziosa. E
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1923
sperando sempre di trovare una parte di Roma che
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1923
Nel cielo c’era una solitudine turchina che gli
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1923
bisogno di vedere almeno una nuvola. Ma anche il
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1923
non ne restò che una breve striscia in terra
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1923
alla pianura, gli parve una grazia a poterci tornare
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1923
verso quel verde, come una mandra di cavalli e
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1923
allo stesso posto come una volta? ¶ Nel giardino, aveva
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1923
giardino, aveva riconosciuto perfino una buca colmata male; da
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1923
dove era stata tolta una pianta di bosco, per
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1923
Tutto era eguale ad una volta! Sentiva una dolcezza
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1923
ad una volta! Sentiva una dolcezza violenta; che le
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1923
città attorno al giardino, una casa per volta, lentamente
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1923
se fosse stata ancora una bambina. ¶ In certi momenti
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1923
Roma le parevano di una dolcezza da sbalordirla. Ne
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E fu presa da una passione per Dario che
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1923
prima, di aver ucciso una persona; e quale angoscia
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ucciderla? C’era come una forza, che lo piegava
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1923
come se avesse fatto una grande scoperta e temesse
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tornò dov’era stato una volta con Albertina. ¶ Sul
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piano cinereo e violaceo una fila di pini andava
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e capì perchè anche una pietra, buttata nel mezzo
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con altri occhi, scopriva una chiarezza che prima pareva
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1923
vicino a lui; e una brancata di uccelli, alzandosi
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aggirarsi nell’aria come una ruota che non potesse
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fermo a guardare? Sentì una specie di pudore verso
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si spegneva; restando soltanto una fila di nuvole ad
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di nuvole ad ardere; una fila lunga quanto l
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pecore. ¶ La vita aveva una grande dolcezza; e non
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tornata. Fu per lei una gioia indimenticabile, lasciare un
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a Roma, trovò subito una specie di delusione; e
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cipria uscita fuori da una scatola. Ma era già
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doveva dirgli niente; era una ragione di più perchè
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1923
stare in strada, prese una carrozza e fece portarsi
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portarsi al palazzo di una sua amica; non potendo
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orchestra attaccò, vi dette una occhiata quasi di sgomento
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ad ascoltare nè meno una nota. Le pareva d
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escito dall’Augusteo con una tristezza che lo avviliva
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tornarono a mente con una precisione incisiva. Gli dispiaceva
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1923
un vetro chiuso da una cornice dorata. Dario guardò
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di altre ghirlande. Era una cosa bella e dolce
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1923
Ma, allora, all’improvviso, una gelosia violenta lo prese
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convinto che Roma fosse una città uguale a qualunque
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1923
che s’incontrano in una grande città; rasentando ora
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1923
poteva scacciare da sè una specie di rancore; che
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1923
sempre; ed egli trovare una donna più adatta. Non
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1923
Pistoia gli avrebbe scritto una lunga lettera; spiegandogli particolarmente
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e lo stomaco con una tazza di cicoria; credendo
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1923
o notturne, di compiere una funzione intellettuale. Roma, per
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non era altro che una città di provincia più
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zia lo aspettava invece una certezza, che gli avrebbe
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1923
perchè aveva in sè una chiarezza; che tentava di