Alessandro Baricco, City, 1999

era un’intervista di una mezz’ora. Contavano di

la cui vita era una tragedia non perché era

Se non era proprio una genialità era sembrata almeno

genialità era sembrata almeno una buona idea. ¶ Gould si

crede? ¶ – Vuoi che facciamo una pausa, Gould? Possiamo smettere

bene? Funziona? ¶ DIESEL – Sa una cosa? È un problema

farsi del male, o una cosa del genere. Non

può essere speciali in una cosa e normali in

sanno chi sei. È una cosa che ti piace

sempre in giro con una specie di gigante, un

di capire che è una domanda idiota chiedermi se

via, tutto lì, sembra una cosa da nulla, e

cosa. ¶ – Sì. Forse sì. Una cosa. ¶ – Bene Gould. Dilla

i giornalisti televisivi erano una banda di pervertiti con

scuola di Gould e una serie discretamente noiosa di

Il talento è come una cellula impazzita, cresciuta in

come se ti costruissero una pista da bowling dentro

Lei se la immagina una pista da bowling giusto

alta quattro centimetri. Guardava una televisione. Quando tornò Shatzy

doveva essere facile fare una minestra di cera, bisognava

saperci fare, non era una cosa che potevi improvvisare

il giapponese aveva sempre una scusa buona per non

perdere. Il che è una grande fortuna, aggiunse. Dopo

allora può essere perfino una cosa molto gradevole, anche

Disse che poteva essere una cosa emozionante. ¶ – Tu lo

tutto in malora, è una specie di anarchia organizzata

non puoi uscirci, da una casa così, devi pur

c’era un’ammaccatura, una specie di ammaccatura, e

cucina e tornò con una lattina aperta di succo

si mise a grattarsi una gamba col telecomando, proprio

caviglia. Se c’è una cosa capace di farti

vaso di petunie. Sembrava una che fosse lì ad

della camicia. Disse che una volta era andato a

era chiesto se leggere una lettera poteva essere un

indietro. ¶ Il giapponese aveva una bella radio, un modello

la manopola potevi spostare una piccola asta arancione, e

che certe cose, con una televisione, non le potevi

Devo tirarlo giù con una testata? ¶ – Non è il

vede bene, la sa una cosa?, dovrebbe farsi curare

FINISCILA, PORCA VACCA DI UNA... ¶ – È lei che... ¶ – FINISCILA

riuscito a recuperare, è una situazione nuova per lui

ROUND, Randolph parte come una furia, RANDOLPH, RANDOLPH, GORMAN

a indietreggiare, ha ancora una buona agilità nelle gambe

stelline dentro, era come una cosa di gomma con

masticato chewingum per tutta una lezione di fisica. Però

tutti e tre. ¶ – Toglimi una curiosità: come hai fatto

l’ha mai vista una combinazione così veloce? ¶ – Non

visto un morto staccare una combinazione così veloce. ¶ – L

come punto di partenza, una frangia del mondo in

potrebbe credere che imporsi una simile, quotidiana intimità con

prof. Mondrian Kilroy faceva una pausa piuttosto teatrale, tornava

per lo più con una certa educazione. Era questo

uscivano dall’aula, articolando una ragnatela di microespressioni facciali

sguardo non riconducibile a una qualche nostra esperienza precedente

maniacale pignoleria, di studiare una particolare sistemazione delle Nymphéas

pure ancor oggi dimostra una certa efficacia e che

Nymphéas fossero disposte – secondo una precisa sequenza – su otto

Kilroy, insomma, doveva sembrare una commovente epifania scoprire come

Nymphéas che non sia una superficie curva, signori. E

due sale, fatalmente suggerendo una sorta di panoramica a

avere visto, accomodati in una percezione parente di quella

piuttosto la vertigine di una percezione libera – dettato, come

non saper vedere acquista una venatura dolorosa, appaiata ormai

che quella sia stata una rivoluzione, e quasi commossa

new for you, finalmente una rivoluzione ideata espressamente per

giugno 1983, di vedere qualcuno – una donna – entrare nella sala

che se c’era una soluzione una donna l

c’era una soluzione una donna l’avrebbe scoperta

e si diresse verso una parete della sala 2 – era

suo gruppo, e ora una singolare forza di gravità

colpo l’andatura di una foglia autunnale – cadeva a

braccia accartocciate malamente – sembrava una falena splendidaesausta, e io

centimetro dopo centimetro, con una fatica immensa, e non

Mondrian Kilroy inclinò a una certa malinconia, coerentemente alle

sine qua non di una superiore percezione del mondo

prof. Mondrian Kilroy aveva una vita felice, priva di

orrenda della madre. Era una bella signora bionda, la

la portò in clinica, una clinica psichiatrica. Disse che

ragazzino studiava. C’era una bella luce, che veniva

combinazione n. 3 – disse indicando una foto alle sue spalle

Gould? ¶ – Sì. ¶ – Allora aggiungi una torta, grazie. ¶ – Questa settimana

due succhi d’arancia, una torta senza niente. Questo

regalo, dentro c’è una pallina di zucchero, se

se è blu vinci una combinazione n. 6, gratis. Se

poi ci trovi dentro una pallina blu. ¶ – Sì. ¶ – Allora

e tu mi daresti una grassa, fritta e caldiccia

di pollo fritto più una patatina media più una

una patatina media più una pannocchia imburrata più una

una pannocchia imburrata più una Coca media. NON SO

consegnavi alla cassa. Vincevi una combinazione n. 2. In quel

del coperchio le apparve una pecetta rosso fiammante. Sopra

Ogni domenica viene estratta una casa con il palloncino

Ho la faccia di una che scherza? ¶ – No. ¶ – Risposta

il suo coach... davvero una vittoria lampo, questa sera

siamo in diretta, allora, una vittoria lampo... ¶ – Funziona questo

se la cava con una banana. ¶ – Larry, vuoi dire

Prego? ¶ – Neanch’io. ¶ – Ah. ¶ – Una bella storia, no? ¶ – Sì

storia, no? ¶ – Sì, è una bella storia. ¶ – Pensavo che

lì. Non le sembrerà una grande idea, immagino. ¶ – Non

che non le sembra una grande idea. ¶ – Non so

quella ragazza muta. Era una brava ragazza, ma non

con un inizio e una fine, se glielo chiedi

sola, nella scuola deserta, una sera qualunque. Se lo

dissero che quella era una puttana non una maestra

era una puttana non una maestra. ¶ Giusto, disse lei

parte della strada, in una stanza al primo piano

sapere quanti colpi aveva una pistola, a quei tempi

colpi c’erano, in una pistola? ¶ Sei. ¶ Allora ti

La gente gli tira una moneta, il cane va

dove guardare. Le prende una mano e se la

negli occhi. Lui fa una smorfia, e scivola via

birra e gioca con una moneta d’argento, cercando

gli piace. Le mette una mano tra i capelli

a scatti, come in una specie di agonia. Dài

lui dice. Non smettere. Una specie di agonia. Lui

Young. Lei cerca con una mano il suo sesso

gira la testa da una parte, alza gli occhi

è voltato, ha allungato una mano verso il cinturone

inarca la schiena, appoggia una mano sulla guancia di

chiude gli occhi. Ha una smorfia di dolore che

Pensa che vorrebbe avere una pistola. Suo padre non

che lui giri con una pistola. Così non ti

e non vede niente. Una porta chiusa, senza rumori

Vende il cavallo, compra una pistola. Cinturone, fondina e

senza calli, speroni luccicanti. Una barba tagliata sottile, con

son mai piaciuti. ¶ Facciamo una cosa. ¶ Sentiamo. ¶ Io non

del frigo Shatzy teneva una poesia di Robert Curts

cosa. Shatzy canticchiava sempre una canzone, abbastanza stupida, che

Era un uomo di una cinquantina d’anni, con

cinquantina d’anni, con una strana faccia da irlandese

nato lì. Insegnava statistica. ¶ Una volta Gould era entrato

dentro il colletto di una camicia blu. Vuole un

si erano appuntate su una materia di studio piuttosto

qualsiasi cosa volesse significare una simile espressione). Ma era

con inusuale nitore in una, quella nota come lezione

impressionante risultato finale di una composizione lunga novanta metri

ingentilire le pareti di una brasserie. Il pubblico continua

facile comprendere come a una simile baggianata un genio

e il dorso di una teiera sarebbero stati più

Dovette essere per lui una tale ossessione, dipingere il

in grado di fare una cosa del genere), ma

assenza. Lo immaginava come una zona franca tra ciò

sfuggì che sarebbe stata una faccenda piuttosto lunga. ¶ – Mi

solo nomi diversi per una stessa avventura. Possiamo immaginare

avevo detto, quello era una rogna. ¶ – Non bisogna fare

disse Diesel. ¶ – Mondini aveva una faccia così, non voleva

i piatti. Aveva tutta una storia. ¶ POOMERANG – Mondini faceva

Riparò la latrina di una palestra e si innamorò

entrò anche lui. Ordinò una birra e andò a

sui pantaloni. Si fecero una rissa a calci e

pugno nelle reni è una cosa che ti fa

imparare a boxare basta una notte. E una vita

basta una notte. E una vita intera per imparare

smise a trentaquattro anni. Una carriera come tante, un

cercò di dimenticare. Però una volta, che erano tutti

posto, ci ho passato una settimana, una volta, una

ho passato una settimana, una volta, una domenica sera

una settimana, una volta, una domenica sera. ¶ – La diamo

domenica sera. ¶ – La diamo una ritoccatina a tutti questi

quel sibilo micidiale... ¶ DIESEL – Una bella palestra. Palestra Mondini

FAME. Poi c’era una foto di Mondini giovane

mostrava i pugni, e una di Rocky Marciano, autografata

un minuto. Mondini aveva una specie di riflesso condizionato

andava a casa, come una nave a cui avevano

in silenzio, senza perdere una mossa. Poi li mandava

a casa senza dirgli una parola. Il giorno dopo

è pisciato addosso, come una bestia, porco cazzo... ¶ Era

fisico, da medio massimo, una bella faccia, non da

faccia, non da pugile, una bella famiglia, su ai

alti. Entrò in palestra una sera che era già

mai. Si sedette su una panchetta in un angolo

lì. Sulla panchetta. Dammi una sola buona ragione per

ma insomma era sfinente. Una sera, che era suppergiù

alle spalle, tutti vinti. Una promessa. Guardò il Maestro

come se dovesse spegnere una sigaretta enorme, e intanto

le forbici nel fianco. Una volta, e poi un

Si fermarono davanti a una villetta tutta finestre e

dal ring incazzato come una bestia. ¶ – Quella non è

vinceva. Ne vinse dodici una in fila all’altra

vide su uno specchio una foto in bianco e

bianco e nero, con una squadra di calcio in

sudati e sorridenti, con una grande coppa posata per

stupido e rideva con una malinconia bestiale. Il libero

sigaretta e scuotendo via una cenere immaginaria. ¶ Il caso

e l’installazione di una nuova bandierina del corner

riprende il gioco con una punizione da battersi nel

il centravanti avversario ha una sfiga della madonna. ¶ Silenzio

western. ¶ – Già. ¶ – Le sembra una buona risposta? ¶ – Non ne

in tre anni, aveva una taglia sulla testa che

sulla testa che sembrava una collezione di zeri. ¶ – Davvero

fecero? ¶ – No. ¶ – Gli tagliarono una mano, la mano sinistra

sbagliarono i calcoli, in una città che si chiamava

per caso, con addosso una lancinante meraviglia dolorosa, e

cento delle volte, è una percentuale che mi sembra

che non aveva perso una riga. ¶ – Com’è? ¶ – Mio

avrò più bisogno di una governante. ¶ – Questo è vero

poi si fermò su una domanda del secondo foglio

numero di gennaio, in una storia intitolata Binario sicario

western cresceva. Iniziava con una nuvola di sabbia e

loro steccato, ma solo una terra decretata inutile, e

se senti uno con una voce bella, ma molto

bella, ma molto bella, una bella voce da uomo

le mani, non ho una grande esperienza in fatto

altro che un pasticcio. ¶ – Una volta ho visto alla

altra storia. ¶ – Quella è una storia che mi interessa

andata, Gould? ¶ – Niente, è una sciocchezza, così, credo che

che deve fare poi una mattina si sveglierà e

all’ala, o dribblano una sedia, cose così. ¶ – ... ¶ – ... ¶ – ... ¶ – Per

Hai capito? ¶ – Forse. ¶ – È una cosa che mi piace

poi dentro, nelle aule, una ventina di ussari, anche

a te?, cosa sei, una giornalista? ¶ – Non sono una

una giornalista? ¶ – Non sono una giornalista. ¶ – È la sua

Lui ce l’ha una mamma. ¶ – E chi è

secondo piano, entrò in una specie di mensa, uscì

prese un ascensore, seguì una freccia che diceva FONDAZIONE

in terza fila, con una lattina di Coca in

nel mattino, passeggi con una precisa meta sulla corsia

e non equivocabile di una strada cittadina. E si

l’autenticità sarebbe allora una metropoli sotterranea percepibile per

li abbiamo consegnati a una cura consolatoria, come se

se stesso: e avesse una sua biografia, e una

una sua biografia, e una sua memoria. Questa è

nella linea curva di una storia, nella linea retta

nella linea retta di una storia affilato ¶ puoi immaginare

frequente a causa di una labirintite curata male. Un

All’inizio era tutta una cosa fra Carver, il

lo straniero? ¶ – Cos’è, una nuova marca di whiskey

marca di whiskey? ¶ – È una domanda. ¶ – Ne ho sentite

straniero posa sul bancone una moneta d’oro e

cinquantun carte normali e una con due fori in

carta. Ci dev’essere una storia dietro. ¶ – E quando

zitelle non avrebbero beccato una carta da gioco neanche

voltarono e senza dire una parola se ne tornarono

due fori così, sembravano una firma. ¶ – Whiskey, Carver. ¶ – Sì

e montante, quello ha una guardia che ci entrerebbe

TAPPETO, SOBILO AL TAPPETO, UNA COMBINAZIONE MICIDIALE, SOBILO AL

cosa? ¶ – Quella televisione. ¶ – È una radio. ¶ – Ah. ¶ – Brutta rogna

Brutto da vedere, ma una rogna. Mai finito al

a casa sua, poi una storia di bambine, qualcosa

Merda – disse Diesel, prese una banconota bisunta dalla tasca

nei letti a castello, una meraviglia, noi non li

aprendo gli sportelli di una cucina americana, li apriva

sul giornale. Mi ricordo una tutta impellicciata, una cantante

ricordo una tutta impellicciata, una cantante, credo, coi brillanti

prati e i sentierini, una bellezza. Dietro avevano disegnato

gente a guardare, era una specie di scena, a

nella stessa identica posizione, una in una tinozza di

identica posizione, una in una tinozza di rame e

e l’altra in una vasca tutta smaltata bianca

tenevano le braccia in una posizione studiata che faceva

le lasciava proprio vedere, una via di mezzo, e

sconcertava, fin dall’inizio, una macchina che ti lavorava

tutte quelle Case Ideali, una in fila all’altra

altre più moderne, con una spider posteggiata davanti. Una

una spider posteggiata davanti. Una meraviglia. Camminavamo lentamente, e

com’è bella, era una casa a due piani

a due piani, con una veranda davanti, il tetto

dalla finestra della cucina, una grande finestra, al pian

accendersi, dentro, e entrare una signora, sorridente, con dei

centro del tavolo, dando una sistematina a qualche rosa

rosa che scappava da una parte. Era una signora

da una parte. Era una signora bionda, con un

si chinò a prendere una bottiglia di latte e

Richiuse il frigo con una leggera mossa del gomito

scappata la pipì, era una cosa che mi succedeva

smetteva più di chiedermelo, una tortura, perché ovviamente io

Non è vero. ¶ Era una specie di lancinante, dolorosa

a dondolo. Ti senti una specie di consolazione, dentro

di consolazione, dentro, quasi una rivelazione, che ti spalanca

dire, ma contemporaneamente senti una specie di fitta, come

come la sensazione di una perdita irrimediabile, e definitiva

perdita irrimediabile, e definitiva. Una dolce catastrofe. Credo che

c’era più. È una cosa strana. Quando ti

da vergognarsi. Quella era una stupida Casa Ideale fatta

geometri e muratori, era una solenne truffa, per dirla

che ti colpisce come una rivelazione, puoi scommetterci che

puoi scommetterci che è una cosa fasulla, voglio dire

cosa fasulla, voglio dire, una cosa che non è

a guardare per ore una stazione vera e non

ci fosse bisogno di una certa dose di impostura

a diventare qualcosa come una rivelazione. Anche i libri

trascinò fin davanti a una macchina tutta luci e

tutta luci e scritte, una bella macchina, sembrava una

una bella macchina, sembrava una slot machine, o qualcosa

L’aveva messa su una ditta che faceva margarina

tempi la margarina era una cosa un po’ esotica

e il senso di una Casa, e soprattutto l

idea che ci sia, una Casa, poi è fatta

Sì – disse Gould. ¶ – È una casa che fa schifo

A stabilirlo era stata una commissione di cinque professori

livelli l’intelligenza è una macchina ipertrofica di cui

con la muffa è una faccenda di batteri? ¶ – Pollo

tipo un garage e una cantina. In salotto c

In salotto c’era una moquette che imitava delle

generale era quella di una casa signorile dove l

Lascia perdere. ¶ – Falsificare? ¶ – Almeno una governante, ti potrebbero almeno

ti potrebbero almeno prendere una governante, non ci ha

tuo padre? ¶ – Io ho una governante. ¶ – Veramente? ¶ – In un

era convinto che Gould una governante ce l’avesse

è muta. ¶ – Tu hai una governante muta? ¶ – Non esattamente

crede che io abbia una governante, la paga ogni

della vita. Tu sei una biglia, Gould, e corri

la frase: tu sei una biglia, Gould. Poiché era

vita sarebbe rotolata secondo una preordinata esattezza, e per

umana inaccessibilità all’esattezza. Una sola serata da Merry

Gould prendeva appunti. Aveva una sua teoria. Si era

l’ala destra. Aveva una percentuale di errore del

zona del campo in una terra senza regole dove

è la linea laterale, una striscia di gesso bianco

quanto terzino dispone di una dotazione psicologica di base

imprevedibili lo condanna a una perenne precarietà spirituale, e

un terzino destro, in una foto, è pressoché impossibile

buono sulla faccia. Pazzesco. Una volta un ragazzino, là

calcistico, si trattava di una bizzarria deplorevole. Ma Poomerang

da abisso marino su una distesa di alghe verdi

Il prof. Taltomar aveva una certa età e, dietro

stretta tra le labbra una sigaretta senza filtro, spenta

certezze che compendiava in una massima con cui da

che l’universo era “una partita giocata senza arbitro

sballa tutti i fuorigioco”. Una volta, semiubriaco aveva ammesso

attribuiva, non a torto, una conoscenza smisurata del regolamento

che l’ordine fosse una proprietà dell’infinito. Così

minuti non scambiavano né una parola né uno sguardo

fissare il gioco, diceva una cosa tipo: “Cross da

un terzino blocca con una mano e poi libera

sigaretta e scuotendo via una cenere immaginaria. Poi sputava

rosso per il terzino. Una giornata di squalifica, se

Accadeva più o meno una volta la settimana. ¶ A

hanno un numero, e una cosa in particolare ha

un posto enorme, sembrava una stazione, con il tetto

in mezzo e sentivi una cosa molto strana nella

strana nella testa, come una sorta di meraviglia dolorosa

finestre tutte uguali e una scala di marmo, con

di disinfettante dappertutto. Era una bella casa. Ma quelle

così dire. Ed era una sensazione strana. Credo che

Lei era molto bella, una signora alta, con dei

molto tranquillo che aveva una sola passione: i trenini

lo avrebbe trasformato in una miscela letale di rabbia

del 1987, la CRB sgomberò una stanza al secondo piano

mandate i servizi sociali, una era nipote del presidente

del presidente. L’ultima, una ragazza sui trent’anni

grande, ma veramente grande, una specie di gigante, con

delle scarpe enormi, e una giacca verde? ¶ – No, non

voglio che lei sappia una cosa. ¶ – Sì? ¶ – Quei due

succede spesso, ecco. ¶ – È una fortuna. ¶ – Mi succede anche

strani. ¶ – Credo che sia una fortuna, davvero. ¶ – Una volta

sia una fortuna, davvero. ¶ – Una volta ero in una

Una volta ero in una tavola calda, sulla Statale

mi sono fermata in una tavola calda, sono entrata

ognuno di loro aveva una vita dietro e una

una vita dietro e una vita davanti, stavano giusto

con le lentiggini aveva una madre in qualche ospedale

assurdo, ma piangeva, su una bistecca con patate, piangeva

l’altro non faceva una piega, anche lui con

piega, anche lui con una bistecca davanti, mangiava e

pensare che vomito, ragazzi, una cosa da vomitare tanto

la racconta, di solito, una cosa del genere... ¶ – A

dice che è tutta una truffa. L’hanno già

Gigante quanto? ¶ – Tanto. ¶ – Io una volta stavo con uno

misura, gli è costato una fortuna. ¶ – Te l’ho

è pagata per dire una sola maledettissima frase: Deve

so.” Okay. ¶ – Mi dici una cosa, Shatzy? ¶ – Devo andare

Devo andare, adesso. ¶ – Solo una cosa. ¶ – Dimmi. ¶ – Quel posto

quelli del ketchup. ¶ – È una strana idea, Gould. ¶ – Tu

io. ¶ – Non so. ¶ – È una buona idea, giuro. ¶ – Forse

le sue cose, era una borsa gialla con su

di Eva Braun aveva una cornice di plastica rossa

tacco a spillo di una scarpa nera, rotolato lì

l’inevitabile flash di una caviglia in nylon scuro

e storia – costringendolo a una cadenza – non proprio a

cadenza – non proprio a una caduta – dove ritrovare l

ritrovare l’equilibrio di una immobilità – il silenzio. ¶ C

fermarsi, come avrebbe fatto una donna normale – fermarsi, tornare

a riappiccicarlo tenendosi con una mano a un segnale

neanche pensando di fare una cosa così ragionevole, ma

bellezza nel controtempo di una zoppia obbligata, si sfila

quel che subito trova, una vettura gialla che risale

avevano respirato, quando, dopo una cena interminabile, la seguirono

comodino, di fianco a una confezione da cinque di

videro di lei, fu una porta chiusa, dolcemente. ¶ Pioggia

ridicola, immane, appesa a una gamba che cambiava idea

li ballava elegante, sfoggiando una stanchezza da maratona di

di Eva Braun. Aveva una cornice di legno chiaro

trenino per bambini, con una locomotiva e tanti vagoni

sono sicuro che è una brava persona. Anche il

quella storia che era una brava persona. A Gould

un’idiozia. ¶ – Se fosse una brava persona non la

loro idee hanno fatto una missione, quelli al di

lì, avrà iniziato con una qualche accecante apparizione caotica

è programmaticamente un deserto, una specie di parco naturale

bacia un ragazzino o una signora, solo per salutarli

salutarli, mica per altro, una cosa da nulla, normale

volo gli occhi di una donna carichi di desiderio

simili non cambia di una virgola la faccenda, e

per loro è tutta una faccenda di sopravvivenza, vagli

loro, prova a estorcergli una risposta una che non

a estorcergli una risposta una che non sia una

una che non sia una istintiva autolegittimazione, vedi se

vedi se riesci anche una sola volta a sentirli

la loro disonestà è una logica deduzione da un

con un certo stile, una certa dignità, diciamo con

preciso, cosa sto lavando? ¶ – Una roulotte. ¶ – Voglio dire: di

ecosistema è di aspettare una macchina. ¶ – Una macchina? ¶ – Le

di aspettare una macchina. ¶ – Una macchina? ¶ – Le roulotte non

da nessuna parte senza una macchina. ¶ – Questo è vero

è vero. ¶ – Lei ha una macchina, professore? ¶ – L’avevo

favore? ¶ Parlavano. Gli piaceva. ¶ Una volta Gould, Diesel e

certo punto perché avevano una partita da vedere, giù

sa lui vorrebbe fare una festa d’addio, o

cazzo sarebbe a dire una festa d’addio? ¶ – È

mai ad avvicinarsi a una ragazza nemmeno a pregarlo

Grazie. ¶ – Prego. ¶ – ... ¶ – ... ¶ – ... ¶ – ... ¶ – Signorina, è una circostanza sfortunata, ne convengo

pesare le cose. Aveva una formidabile capacità di ammettere

erano le sei tesi, una scritta sotto l’altra

l’ultima, c’era una nota, scritta con un

intellettuale finì per perderlo, una volta che le si

contact”, c’era tutta una lista di servizi, e

chiamava “Crossing contact”. ¶ Rimase una delle cose che Shatzy

un’idrovora di soldi, una cosa impressionante, stava sempre

Non si voltò nemmeno una volta, fino alla fine

un certo senso è una brava persona, chiacchiera giusto

arrivare come paracadutato in una zona di guerra presidiata

rendersi piacevole è prevedibile una certa riluttanza a trovare

frega niente di baciare una ragazza, non ti piacciono

colpisce alle spalle, è una cosa contro cui non

davanti agli altri, per una strada, oltretutto, che io

al mare fa esattamente una strada tre volte più

fiumi, come se fosse una cosa obbligatoria, una specie

fosse una cosa obbligatoria, una specie di regola uguale

per tutti, che è una cosa da non credere

alla fine, navigano per una strada tre volte più

che, ho pensato, è una gran figata, perché, ho

ordinare il tutto dandogli una certa logica: ci lavori

giusta o sbagliata. È una perversione. ¶ – Cosa dovrebbe fare

come essere aggredito. Con una velocità impressionante pensi solamente

tua intelligenza per farne una macchina inattaccabile, e più

idee artificiali. Hanno giusto una lontana parentela con quel

era iniziato, ma è una parentela quasi impercettibile, come

loro avrebbe saputo costruirla, una pistola. Capisce? ¶ – Continui. ¶ – Voglio

Capisce? ¶ – Continui. ¶ – Voglio dire: una cosa è usare un

il territorio, si contendono una femmina, si procurano il

Kilroy si incontrarono in una stazione dei treni, per

sono loro), veniva, con una certa coerenza, la tesi

recitava così: ¶ 4. Le idee, una volta espresse e dunque

che si tratta di una tragedia, una vera tragedia

tratta di una tragedia, una vera tragedia. Bisogna stare

riassumerla in due parole. ¶ – Una tragedia? ¶ Il professore masticava

che si trattasse di una tragedia. Aveva anche pensato

dovuto essere: Analisi di una tragedia necessaria. Poi aveva

che i sottotitoli sono una cosa ripugnante, come le

riuscito solo ad appuntare una minima parte di quell

magari tre righe in una nota di un libro

professore, c’è anche una foto, su quel giornale

foto, su quel giornale, una sua foto, lui vede

sua foto, lui vede una sua foto su un

anche molti altri, è una cosa graduale ma ogni

strada insieme, ed è una cosa, Gould, che lui

ordinaria. Detta così, sembra una cosa neanche troppo grave

forza di trovare, cioè una tardiva vendetta, ed è

tardiva vendetta, ed è una cosa enorme, questa, poter

soldi, soldi veri, che una cattedra strappata a una

una cattedra strappata a una università periferica inizia a

di sceneggiati televisivi e – una volta, in montagna – del

sbiadita, simpatica, mai passionale, una buona moglie, adesso moglie

e viene avvicinato da una studentessa che un po

nel monolocale di lei, una stanza affittata con un

la scusa di correggere una bibliografia, e in ore

e in virtù di una rubrichetta che da alcune

il diritto, di appoggiare una mano, una delle sue

di appoggiare una mano, una delle sue bellissime mani

pelle di quella ragazza, una pelle che nessun destino

all’abbacinante scorcio di una mano giovane, abbronzata e

schiattare. Non la restituisci, una vita intera, dopo averla

ma almeno morirà di una qualche vita, il nostro

lì. Era fatto così. ¶ Una volta Poomerang chiese al

Kilroy disse che era una buona idea, ma pensava

un’ingenuità pazzesca, e una cosa infantile, ma non

frase: Guardi che è una brava persona, sono sicuro

sono sicuro che è una brava persona. Si riferiva

allibito. Guardi che è una brava persona, sono sicuro

fatti per vivere in una piazza, o in un

le strade, io sono una piazza, non porto in

pensò. Ce n’era una lì vicino, che era

meno gialla del solito. Una volta alla settimana la

di partire. Era diventata una di quelle cose che

solo questione di trovare una macchina, pensò. ¶ Non si

fare a meno di una macchina. Le roulotte non

da sole. ¶ Avrebbero trovato una macchina, tutto lì. ¶ E

pensò. Sentì salirle dentro una cosa che non le

non le piaceva, era una specie di lontano rumore

pensò. Così optò per una versione a squarciagola di

È molto magro. Avrà una settantina d’anni, ed

non ci va neanche una volta, mai, allora mi

che aveva tutt’intorno una recinzione un po’ arrugginita

avuto dodici anni. Tredici, una cosa così. Era nero

rumore della retina, era una specie di respiro, o

ricucire la lontananza da una possibile risposta. Tiro. Fantasia

sotto l’effetto di una frustata di polso impressagli

pronuncia della risposta: come una specie di respiro. Pronunciarla

nella cornice confortevole di una comunità intenta a smussare