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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Tre operai, 1934

concordanze di «una»

nautoretestoannoconcordanza
1
1934
lavoro: il suo reparto: una scatola di vetro sotto
2
1934
vetro sotto il sole. Una gabbia per sudare e
3
1934
Mi avesse risposto almeno una volta!... Ho deciso di
4
1934
a trovarmi; c’è una bella vista da me
5
1934
a lei e con una mano le tocca una
6
1934
una mano le tocca una spalla. Sono tutti e
7
1934
certo al fianco di una donna a interessarsi di
8
1934
dimentico del resto. Accende una sigaretta; guarda sul cielo
9
1934
Bisogna darsi da fare! Una coscienza operaia ci vuole
10
1934
lotta di nuovo senza una preparazione, senza la spinta
11
1934
e vuoti, si eleva una cortina di caldo tremolante
12
1934
desiderio di aiutarla, come una volta è stato aiutato
13
1934
proposta è questa: fittiamo una casetta in tre su
14
1934
casetta in tre su una spiaggia dei dintorni, e
15
1934
al mare che pare una carta d’argento sospesa
16
1934
ritagli di carta, con una matita che ha la
17
1934
cui le ciminiere spandono una labile ombra di fumo
18
1934
di un ospedale, di una infermeria, di uno spaccio
19
1934
e Torre, divenne così una colonia di piccoli borghesi
20
1934
larga, si perdevano in una nebbiolina lucente che il
21
1934
e sembravano provenire da una terra ignota, dove tutto
22
1934
dandosi la voce da una stanza all’altra; e
23
1934
persone si può stabilire una vita ordinata. Disaccordi tra
24
1934
Marco; il quale, poi, una volta solo con Anna
25
1934
e si dirige verso una panchina. Si siede e
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1934
un fattorino per furgoncini, una lavorante sarta per uomo
27
1934
lavorante sarta per uomo, una bobinatrice per indotti dinamomotori
28
1934
per meccanica di precisione, una lucidatrice a macchina per
29
1934
per pelli di capretto, una corrispondente stenodattilografa conoscenza lingua
30
1934
anticamera del capo personale una diecina di uomini, qualcuno
31
1934
il viso a metà, una metà è verde, una
32
1934
una metà è verde, una metà è bianco. «Lunedì
33
1934
gigantesche. Di lontano, sotto una pensilina ondulata, si vedono
34
1934
torturarsi alla ricerca di una soluzione del conflitto. Ha
35
1934
più complicandosi. Bisogna trovare una soluzione, in questo modo
36
1934
lume ancora acceso, e una farfalla pazza che gira
37
1934
azione politica, sicuro che una volta rimessosi su quel
38
1934
quando vuole: c’è una forza in lui che
39
1934
e lo innalza, su una cima, a un passo
40
1934
Se l’accusassero per una sciocchezza verrebbe fuori il
41
1934
nella disgraziata unione. Attende una sera che Marco sia
42
1934
è uno specialista, da una “cima”, da uno di
43
1934
quelli che quando danno una cura è una cura
44
1934
danno una cura è una cura radicale. “Ti rimetterai
45
1934
alle ginocchia, scherzando con una palla di sabbia Teodoro
46
1934
qualcuno e di servire una causa giusta e il
47
1934
timore di agire per una causa inutile. Tra la
48
1934
in fondo sostituito sempre una finzione ad un’altra
49
1934
cerchietti, che gli tiene una mano impedita. ¶ Il chimico
50
1934
e alzarsi come per una fatica pesante. Sente lo
51
1934
col viso macchiato di una materia scura, che gli
52
1934
riempie alla men peggio una valigia delle sue cose
53
1934
spiagge. ¶ Teodoro sale in una vettura di terza quasi
54
1934
nervoso, al punto che una mano gli trema, mentre
55
1934
È giorno ormai, e una luce chiara annunzia il
56
1934
sole. Un uomo su una scala attacca un manifesto
57
1934
manifesto di pubblicità per una società di navigazione: nel
58
1934
allontana lentamente, e senza una meta comincia a camminare
59
1934
meta comincia a camminare: una via dopo l’altra
60
1934
e girano, girano, con una vaga speranza e sognano
61
1934
incontro con Marco segnò una inaspettata fortuna. Fece rapidamente
62
1934
persuadendola a diventargli amica. ¶ Una sera andarono fuori di
63
1934
fine, solo segnato da una linea fosforescente sotto il
64
1934
unirsi. Ma per l’una e per l’altro
65
1934
quella vita assieme fu una delusione. Marco, che aveva
66
1934
femminilità, non trovò che una donna fredda e devota
67
1934
sul letto improvvisato, con una vecchia scatola di sigari
68
1934
da un divano, da una poltrona a fiori rossi
69
1934
del lenzuolo è appiccicata una caramella verde, mezza succhiata
70
1934
bocca sudici: ogni tanto una mosca gli corre per
71
1934
tiene la testa in una mano; un altro ha
72
1934
pantaloni; il terzo ha una maglia di cotone felpato
73
1934
globo della ringhiera è una piccola luna divisa a
74
1934
alla ringhiera, poi con una mano si ravvia i
75
1934
mostri troppo indifferente per una disgrazia di quel genere
76
1934
moglie.» E bussa a una porta. ¶ Dopo la morte
77
1934
piatti nella camera accanto; una donna canta a squarciagola
78
1934
badate bene, dovete fare una vita calma e ordinata
79
1934
di giorno in giorno una sistemazione definitiva e dice
80
1934
per forza farmi pensare una cosa che non penso
81
1934
industria delle conserve alimentari ¶ Una mattina Teodoro si spazzola
82
1934
che s’impenna come una tavola blu fino all
83
1934
all’orizzonte. ¶ Lavora in una fabbrica di conserve alimentari
84
1934
Teodoro fu introdotto in una sala macchine, dove si
85
1934
gli disse: ¶ «Debbo confessarti una cosa: io non so
86
1934
apolitici e poi danno una mano ai principali. Qualcuno
87
1934
asseriva persino che era una spia dei padroni e
88
1934
e raggiante s’arrangia una toeletta per recarsi da
89
1934
abitano alla Torretta in una vecchia casa opportunamente rimodernata
90
1934
bambino, arrossisce, e portandosi una mano al petto ripete
91
1934
dice poi e accende una sigaretta per nascondere il
92
1934
acuti più verticali di una desolata canzone napoletana; è
93
1934
le risponde Teodoro. Attenzione, una voce lo avverte, che
94
1934
animo, l’indizio di una puntura, forse di una
95
1934
una puntura, forse di una ferita, attenzione! Anna è
96
1934
queste parole come da una sinfonia evocatrice, sorge nella
97
1934
l’inverno ci starò una meraviglia. Se vedessi come
98
1934
vedono ancora, perché è una novità che forse si
99
1934
avvocato che dev’essere una brava persona se ti
100
1934
medico per fargli fare una cura radicale. E forse
101
1934
si asciugano d’estate; una sedia ancora da cacciare
102
1934
sulla seconda c’è una bambina con un grosso
103
1934
che saluta sorridente da una locomotiva. Al di sopra
104
1934
voi avete bisogno di una persona fine che vi
105
1934
migliore di lui. Anche una compagna le aveva detto
106
1934
nel suo animo, è una rivolta: ha pur diritto
107
1934
ha pur diritto a una vita più comoda; quella
108
1934
che ti obbligano a una vita senza speranze. ¶ Ora
109
1934
suoi baffetti appuntiti, avvoltolandosi una lunga catena sul dito
110
1934
che si allunga come una serpe. ¶ Ritorna alla finestra
111
1934
lavare la strada con una grossa pompa. I ragazzi
112
1934
un uomo soffia in una trombetta stonata, la gente
113
1934
e gli fanno commettere una grande sciocchezza ¶ Alla lettera
114
1934
Il lembo bagnato di una bandiera le tocca la
115
1934
Teodoro. Perciò si cerca una sedia, posa l’ombrello
116
1934
dicono tutti. Egli accende una sigaretta: la rivoluzione nasce
117
1934
fra le labbra; e una pausa di silenzio sopraggiunge
118
1934
è intento ad arrotolarsi una sigaretta ed il meccanico
119
1934
un giovanotto che indossa una vecchia divisa da marinaio
120
1934
questo punto si nota una reazione sui volti del
121
1934
Teodoro non dice più una parola: ora gli pare
122
1934
dire; perché non ha una idea chiara. ¶ Elisa, in
123
1934
qua. Mi ha dato una lettera... Forse ti potrà
124
1934
Ha detto che era una cosa delicata; allora ho
125
1934
ti ho voluto fare una sorpresa.» ¶ «Bella sorpresa! Adesso
126
1934
ha detto. Ora sente una gran voglia di raccontarle
127
1934
triste e voglioso di una confessione. ¶ «Perché sei così
128
1934
di certo, e sarà una sventura. Il meccanico e
129
1934
anche lui un caffè, una sigaretta e, porco mondo
130
1934
lo sciopero può essere una rovina... O meglio che
131
1934
la quale gli tiene una mano sulla spalla e
132
1934
di Elisa. Ora discendono una stradicciuola in pendio, e
133
1934
di schiuma. ¶ Entrano in una osteria, dove sono operai
134
1934
due ubriachi, seduti su una tavola, mostrano i piedi
135
1934
quando Teodoro, reggendosi con una mano a un tavolo
136
1934
volete andar dentro? In una giornata di sciopero?» Il
137
1934
pietre; è orribile; è una cosa facile, guarda: una
138
1934
una cosa facile, guarda: una piccola spinta, anzi c
139
1934
che Elisa, ridendo come una bambina, li butta senza
140
1934
perché? non è forse una sensazione comune? Oh! se
141
1934
compagno: gli dice che una lezioncina a quel signore
142
1934
potendo Teodoro scegliere l’una o l’altra indifferentemente
143
1934
tra l’erba. Dopo una mezz’ora d’attesa
144
1934
lontano di lì. «È una rivoltella» fa il ragazzo
145
1934
vi è una coincidenza, una strana coincidenza fra ciò
146
1934
perché ne scorge solo una parte, e tutto il
147
1934
s’è sistemato in una buona azienda come aiuto
148
1934
è stato che in una tipografia clandestina incaricato di
149
1934
dei pantaloni. Ne estrarrebbe una e tirerebbe un colpo
150
1934
Nella stazione gli consegnano una lettera aperta della madre
151
1934
gli eredi ci hanno una lettera che papà scrisse
152
1934
mi ci trovo in una casa che non è
153
1934
devi stare tu da una parte ed io da
154
1934
ci campo a fare una volta che non ci
155
1934
sola a piangere da una finestra all’altra, perché
156
1934
nella stazione deserta. Da una parte vengono grida e
157
1934
due fabbriche, fu costruita una centrale elettrica, che doveva
158
1934
sempre nuove baracche, in una fila che sembrava non
159
1934
trasformava in metalli in una delle due fabbriche, e
160
1934
che lo raccomandò ad una persona influente di Crotone
161
1934
scoperto di trovarsi in una posizione ambigua che sembra
162
1934
mandato a chiamare per una cosa molto importante» e
163
1934
importante» e si passa una mano sul viso. «Ho
164
1934
Vi avevano raccomandato come una persona seria, di cui
165
1934
e trenta.» E così una dopo l’altra misurano
166
1934
li seguono rumorose. Infine una di esse protesta: ¶ «Ma
167
1934
non si organizza, ma una lettera della madre sul
168
1934
sei sistemato bene in una fabbrica importante dove puoi
169
1934
Non mi riesce infilarne una buona, almeno una. Non
170
1934
infilarne una buona, almeno una. Non sono capace di
171
1934
non so; trovi lui una scusa conveniente. Può dire
172
1934
darti. Se puoi fare una scappata qui mi faresti
173
1934
di nuova costruzione, in una piazzetta appartata ma nel
174
1934
l’assumerebbero di certo; una donnetta da nulla, come
175
1934
Decise perciò di dire una bugia, che fece buon
176
1934
in casa; ma poi una disgrazia, mio padre e
177
1934
piacere che voi siate una seria ragazza; qui la
178
1934
via della Croce presso una famiglia di piccoli impiegati
179
1934
ma che tuttavia è una buona ragazza, che non
180
1934
buona ragazza, che non una di queste fraschettine moderne
181
1934
rivederlo, magari di scrivergli una lettera in cui gli
182
1934
giù davanti al portone. ¶ Una strana emozione nel rivederlo
183
1934
perderlo che Anna accetta una sera la sua compagnia
184
1934
poi, non altro che una stretta di mano, un
185
1934
questi ragionamenti a freddo, una sera non sa resistergli
186
1934
sa come prenderla; finché una sera quando lui meno
187
1934
domenica, portando con sé una bottiglia di caffè, che
188
1934
amico, per parlare con una persona amica. E anche
189
1934
domenica e vi porterà una bella cosa.» ¶ Anche la
190
1934
domenica e le porterà una bella cosa. ¶ Il giovedì
191
1934
principalmente, ascoltatemi bene, fate una vita calma e ordinata
192
1934
si limita a farsi una smorfia. ¶ Dopo aver messo
193
1934
per te. È sempre una carta che si va
194
1934
il programma da espletare, una volta giunti sul posto
195
1934
ingresso nella stazione, portando una valigia per uno. Salgono
196
1934
dei binari, e pare una città vista dall’alto
197
1934
Allora perché rimanere in una casa dove niente le
198
1934
meglio cercarsi, come Teodoro, una via propria, tutta propria
199
1934
si avviava ad essere una città moderna con larghe
200
1934
cercava un’operaia o una impiegata, non era nemmeno
201
1934
per cinque giorni in una stireria, e per altri
202
1934
giorni aveva sostituito, in una pensione di studenti, la
203
1934
di bevitori, di puttane. Una donna si avvicina al
204
1934
un posto dove con una liretta secca puoi avere
205
1934
avere un bel letto.» ¶ Una volta messasi su questo
206
1934
ragazza conduce Anna in una casa di via del
207
1934
un palazzetto sgangherato. Attraversano una prima stanza, dove dormono
208
1934
contro il suo corpo. ¶ Una sensazione schifosa l’avvolge
209
1934
S’è messa su una brutta china: può anche
210
1934
lo vede meglio: passa una mano sul comò, come
211
1934
E all’alba, quando una luce opaca comincia a
212
1934
assuma due persone in una volta!» Si ferma un
213
1934
gentile. Per noi sarebbe una vera fortuna...» ¶ «Che c
214
1934
se volete approfittare, darvi una sciacquata, prima di mettervi
215
1934
un richiamo dell’uomo, una donna bionda e grassa
216
1934
è uscita. Gli porge una sedia, ed ella gli
217
1934
a lei dovrà dare una mancia? E non la
218
1934
È calda» dice, cacciando una mano nell’acqua verdognola
219
1934
lo sa lei? se una donna va in giro
220
1934
geloso? Non cominciare con una gaffe, via, Teodoro! E
221
1934
ardito. Le prende allora una mano, e la bacia
222
1934
forte, ma le stringe una mano; che m’importa
223
1934
nuovo negli occhi... Benché una volta tanto potrei anche
224
1934
cantiere navale T., con una paga giornaliera di lire
225
1934
animo egli lo comunicò una sera a Marco; il
226
1934
sul punto di dire una bugia. «È capoperaio in
227
1934
bugia. «È capoperaio in una lavanderia e guadagna poco
228
1934
l’uomo voglia iniziare una discussione politica. «Vedete voi
229
1934
che venga qui, per una cosa urgente.» ¶ Dopo un
230
1934
e poi, prendendo repentinamente una risoluzione, dice: «Forse è
231
1934
sensazione che sia tutta una beffa. Non riesce a
232
1934
apparente serietà si celi una grossa burla. Così pensando
233
1934
tenendo il cappello in una mano. Siede con lei
234
1934
bisogno di abbandonarsi ad una persona amica! Che desiderio
235
1934
si comincia, per farsi una strada. Allora siamo intesi
236
1934
al di là di una buona occupazione e di
237
1934
buona occupazione e di una buona paga. Ma non
238
1934
dalla vita un incarico. ¶ Una sola cosa gli fa
239
1934
spavento, anche: non avere una buona istruzione: solo di
240
1934
poi, non vi è una coincidenza, una strana coincidenza
241
1934
fa Anna. «Ho qui una lettera per te: me
242
1934
pagate due lire, per una lira soltanto. Sapone, sapone
243
1934
vivere felici; cioccolata, per una lira cinque tavolette, di
244
1934
e io metterò pure una buona parola con tuo
245
1934
tua mamma.» ¶ Tornare? È una pazzia. Non si può
246
1934
si può tornare tra una madre che ti blandisce
247
1934
il lontano battito di una macchina da cucire, egli
248
1934
sfrigolare dell’olio in una padella, e per la
249
1934
lui che non parla. Una soluzione deve pur esserci
250
1934
cose accadono tutte in una volta, e non c
251
1934
i segni evidenti che una decisione sta maturando in
252
1934
ristrettezze aumenteranno. Piange: e una lacrima dietro l’altra
253
1934
dire che dobbiamo dividerci una buona volta, perché sarà
254
1934
a striscioni gialli: sembra una gabbia, e noi ci
255
1934
il mozzicone che fa una strisciolina di fuoco nell
256
1934
sopra un albero, come una stellina. Proprio sotto la
257
1934
sotto la stellina appare una carrozza, s’ingrandisce, si
258
1934
si passa sul viso una mano di Maria. La
259
1934
per te, devo convincermi una buona volta che sono
260
1934
magro. Forse curandomi, facendo una vita calma, potrei rimettermi
261
1934
che è possibile trovar una via d’accordo con
262
1934
su quel letto disfatto. Una sensazione come di umido
263
1934
si lascia accarezzare, come una bambina. E si sente
264
1934
lo ha legato a una vita che egli odia
265
1934
fondo quegli scatti sono una rivolta contro se stesso
266
1934
solito a litigare, senza una precisa ragione. Mentre si
267
1934
nel bar-bigliardo, ove una lampada coi fili rossi
268
1934
le pareti grigie, pare una scuola o un ufficio
269
1934
prepara il caffè e una donnetta che spazzola il
270
1934
lui si è procurato una raccomandazione per uno...» ¶ «E
271
1934
sotto l’ingresso; accende una sigaretta e appoggia una
272
1934
una sigaretta e appoggia una spalla al battente. Fuma
273
1934
e, attorno al capo, una aureola di fumo che
274
1934
getto d’acqua di una pompa va tingendo di
275
1934
a un divertimento, ad una gita al mare, in
276
1934
via dalla città. Fa una cosa emozionante, Teodoro; egli
277
1934
egli sia tornato da una breve passeggiata e che
278
1934
persiane accostate lasciano scorgere una strisciolina azzurra di mare
279
1934
io ho un presentimento. Una cosa nel cuore mi
280
1934
perché ormai ha trovato una strada, e occorrono solo
281
1934
poco s’appannano ad una lagrima che le corre
282
1934
tornerò presto. Glielo scriverò. ¶ Una sera, uscito tardi di
283
1934
passeggiava sul corso Garibaldi, una sigaretta tra le labbra
284
1934
penso mi prende tale una rabbia. Un giorno stavo
285
1934
nel cortile a dare una mano a quelli che
286
1934
e andateci.” Allora, con una santa pazienza, lascio la
287
1934
io.” Mi accompagna da una parte, si accovaccia sotto
288
1934
siete rifiutato a dare una mano agli scaricanti?” “Rifiutato
289
1934
bianco un trenino con una lunga criniera nera, e
290
1934
candido quadrante, come su una prateria assolata. ¶ Si guarda
291
1934
è vuota; passa solo una guardia, coccarda al berretto
292
1934
che farò? Salta su una buca piena d’acqua
293
1934
ricordo, ti rivedo Ninà, una piovosa sera, sfiorita primavera
294
1934
non sia giorno. Entra una locomotiva sotto la tettoia
295
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d’acqua marrone. Continua. Una donna vestita di scuro
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scuro si tira su una calza. Appena vede Teodoro
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vede Teodoro gli chiede una sigaretta: «Anche il cerino
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soldo!» ¶ Poi non più una parola: il cielo fra
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chiaro e scivola con una curva celeste dietro le
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in questa vita sbandata: una settimana di prove e
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che senso? Incontrare qualcuno, una persona influente, pensa lui
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pensieri lo rattristano, poiché una volta rifatto il bel
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di qui; potersi fare una vita con le proprie
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iniziare accanto a lei una vita nuova, una vita
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lei una vita nuova, una vita di pace. Poi
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e rifarsi con lei una vita nuova. Invece senza
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le sue aspirazioni subirono una decurtazione, fino a diventare
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è alcuno che abbia una posizione privilegiata ed influente
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a letto», e alzando una gamba scopre il ginocchio
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esagerare!» dice Teodoro con una voce che non si
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ingrassata, mentre...» ¶ «Questa è una bugia, credo!» interrompe lei
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la corte... e guardandosi una scarpa, domanda: ¶ «E l
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batte la coscia con una mano. ¶ «Se il mio
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nello sguardo di lei una certa timidezza. Pare sia
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è un pettine sdentato, una lama di rasoio arrugginita
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lama di rasoio arrugginita, una limetta per le unghie
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limetta per le unghie, una scatola di cipria di
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poi... Anche perché averci una casa sicura, in questo
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forte, vuol disinteressarsi dell’una e dell’altra. Se
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quel letto improvvisato, in una casa non sua! Tutto
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ricordi di fanciullo; ad una sua malattia, quando lo
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si trova su di una banchina vuota, su un
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V ¶ Teodoro deve prendere una decisione ¶ Dopo qualche tempo
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a vivere con loro. Una sera egli parlò dell
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cos’è questa gelosia? una formula convenzionale che serve
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assurda situazione protestavano in una volta nel suo spirito
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in armonia con l’una e l’altra delle
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E cos’è? ¶ Era una stupidona, Maria, ma come
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ogni uomo appartiene ad una classe, e ognuno è
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da un opuscolo ad una vecchia copia dell’«Avanti
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socialista dell’avvocato Messina; una serie di dispense del
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che cerca d’imporre “una speciale dottrina autoritaria, ch
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potersi schierare coscientemente da una parte o dall’altra
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marciapiede, ogni tanto appare una macchia gialla di luce
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pescarti.» «Sì, sì, verrò una di queste sere, arrivederci
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sul muro bianco di una fabbrica di conserve. ¶ Ecco
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I ¶ Da una domenica all’altra: la
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e di sapone marcito. Una scatola di latta brilla
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aspettava di entrare in una vera fabbrica con un
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su ogni punta brilla una goccia d’acqua. I
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avvicina allo spiraglio di una porta chiusa, dove si
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dove si scontra con una lama di sole: fuori
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che si sollevano da una vasca, pensa al paio
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Anna si dissolve in una nube di vapore, e
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sarà possibile comprerò anche una cravatta. E pensa, Teodoro
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ed esce con Anna. Una vera delusione quei pochi
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riuscirà neppure a fare una gita con la ragazza
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piuttosto grassa e ha una voce forte, e lui
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si vede subito. È una ragazza diversa da Anna
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gli piacciono, ed è una tortura mandarle giù. Né
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tipo buffissimo; però è una persona per bene. Per
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avvocato dev’essere veramente una persona importante perché lei
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ricordo, ti rivedo ¶ Ninà, ¶ una piovosa sera, ¶ sfiorita primavera
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Maria gli appare come una creatura “spirituale”, ed è
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pacchetto è rotto: offre una sigaretta ad Anna, una
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una sigaretta ad Anna, una a Maria, e fuma
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di pioggia, era diventata una stuoia a palline nere
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dalla lavanderia dopo appena una settimana e non trovi
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delle tende, senza trovare una risposta. ¶ Io vorrei essere
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costretto a dire controvoglia. ¶ Una rivoluzione, ci vorrebbe, pensa
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quello che ci vorrebbe, una bella rivoluzione per fargli
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gocciolano al sole: guarda una ragazza ferma sulla porta
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anche lei lo guarda: una discreta ragazza, dai fianchi
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tegame, il rumore di una porta che si chiude
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la porta Maria, in una vestaglia succinta, cantando la
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poiché questa domanda denuncia una differenza di vita tra
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allora...» e lascia dondolare una mano lungo la veste
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muto e pensieroso, con una mano in tasca, tormentato
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lo metterebbe su di una falsa strada. Appena solo
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sensazione di avere tenuto una condotta ipocrita, scorretta: le
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centinaia di volte, come una serie di francobolli. Il
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solo il pane e una mela. Per sbucciarla deve
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ricordo, ti rivedo Ninà, una piovosa sera, sfiorita primavera
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piega del lenzuolo è una gamba di Maria, ha
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che cercano di trovare una positura comoda, o forse
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di casa perché in una famiglia di operai non
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sembrava di avere scelta una via sbagliata. Dove s
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affermazione, all’indipendenza. Da una famiglia di operai non
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e dentro ci aveva una rivoluzione. Infatti alle varie
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chiede libertà e autonomia. Una vita libera e indipendente
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amarezze. Gli sarebbe bastata una “felicità” non “sua” soltanto
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Vorrei essere felice, ma una “felicità” generale, per tutti
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è impossibile riaddormentarsi. Cerca una posizione più comoda nel
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a piovere: era stata una giornata di umido, di
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come strumento a ricrearsi una vita interiore; l’ultimo
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passo in avanti come una muraglia. A destra la
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sedie rovesciate, un grido, una mezza bestemmia subito soffocata
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finirla, devi finirla!» ¶ «Finirà una buona volta per tutti
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assurde, la fotografia di una lotta. Si sono azzuffati
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i suoi sospetti, ma una voce dall’interno lo
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mi dicono di fare una cosa, la faccio...» ¶ «Chi
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che ti dice?...» ¶ «Be’, una volta che ci siamo
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mio cantiere.» ¶ «Mi pare una pazzia.» ¶ «Lascia stare la
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ballo... Ma poi, dimmi una cosa: tu ci tieni
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bisogna fargli capire che una chiarificazione completa fra tutti
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adesso, più che di una chiarificazione generale, deve preoccuparsi
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va peggiorando, dirgli che una visita medica le è
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appena s’assopisce, prova una sensazione di soffocamento, come
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bere, è come gettare una goccia d’acqua su
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goccia d’acqua su una brace. ¶ Così passa la
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ha scavalcato le mura. Una mosca, che ronza noiosa
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solo la tenda è una cosa viva e chiara
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polizia ed esercito. ¶ Dopo una presa di contatto molto
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altro discorso. Voi avete una bella pazienza. In fondo
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lui non ha capito una parola: «Si vede che
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ferma un poco: dà una lustrata alle lenti contro
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vice segretario si rigira una matita fra le mani
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pensa che c’è una bella differenza tra Teodoro
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la campagna. Bussa ancora una volta. Il cielo è
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che probabilmente dovrà averci una chiave che vada bene
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con il lume in una mano, e nell’altra
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dice che bisogna cercare una chiave, oppure abbattere l
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capitato mai di scardinare una porta; ed ora il
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rovinare la porta di una casa che appartiene ad
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casa che appartiene ad una pubblica amministrazione. Marco freme
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E rifà nella mente una scena possibile di Anna
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mondo lui farebbe rovinare una porta che, vuoi o
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pare che abbia lasciato una desolata tempesta; anche le
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porta non si celi una disgrazia. Tutto lo suggerisce
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ma intanto tutto segue una sua legge, un suo
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ed egli, Marco, fa una cosa che gli dico
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Gli indicano di aprire una finestra e lui l
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rovesciato sul comodino, e una macchia d’acqua per
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passo. Ora, Marco distingue una mano di Anna sul
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Teodoro. ¶ Marco si passa una mano sul viso; tossisce
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innervosito facendolo incapace di una qualsiasi azione. Il tecnico
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nel vento; sotto è una siepe di capi e
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dei prati s’alza una ciminiera spenta, cantieri fermi
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recarsi a zonzo con una commissione inutile da espletare
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è mai stato su una strada ferrata, così silenziosa
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scorge e gli tende una mano, che dice? Finalmente
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arsa fa pensare a una disgrazia o ad un
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cancello, come per riposarsi. ¶ Una donna s’avvicina a
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vetri in cima. Ode una sega elettrica lontana. Perché
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nella mente si affaccia una figura scolorita, con un
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piede a terra in una volta e con forza
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Siete afflitto? Ma fischia una sirena, invece, lontana lontana
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finestra aperta. Nell’interno una luce rossastra, e ombre
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aria troppo strana...» ¶ «... da una parte» l’interrompe il
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maritale, il cadavere di una donna dell’apparente età
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bluastro. Il cadavere indossa una succinta camicia di color
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o di violenza qualsiasi. Una vasta macchia di sangue
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abitanti nella stessa casa – una soltanto, e che questa
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La gru nera è una grande forca. Nel fondo
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soldati. Teodoro siede ad una panca, sotto la tettoia
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non risponde subito: prende una pietruzza sotto la scarpa
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quel servizio! Perché siete una manciata di farabutti: e
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il terreno, gli spunta una pallina rossa che brilla
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rossi. In breve tutta una parte del viso diviene
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peli in mezzo, come una fragola. Corrono degli uomini
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marrone di pioggia. Su una carrozza due uomini issano
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carrozza due uomini issano una corona di fiori per
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strada a destra, deserta. ¶ Una sera d’estate per
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gelatini. ¶ Quando siede ad una tavola coperta da una
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una tavola coperta da una tovaglia di tela rozza
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gamba; si vede; datemi una sigaretta; è debolezza; che
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e aprire alternativamente ora una palpebra ora l’altra
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ciò solo per soddisfare una curiosità e non per
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lavoro e col lavoro una vita decente: e mi
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per farsi compagnia, accenna una canzone con la sua
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ricordo, ti rivedo Ninà, una piovosa sera...” E che
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gli permetteranno di avere una camera e della biancheria
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quattro e distenderla sotto una parete. Un tondo di
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diviso in quattro da una croce di ferro, gli
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posa sullo stomaco come una pezza calda. Con le
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sole si rincorrono da una banchina all’altra, trascinandosi
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capitati di fatti simili! Una volta, quando scavavo i
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assicuro che era proprio una persona per bene. Mi
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s’è disteso su una panca e guarda tra
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un avviso di lavoro! ¶ Una donna si siede alla
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bene. La donna cava una sigaretta dalla borsa; strofina
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fuma!» E gli porge una sigaretta intera. ¶ «Me ne
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metà!» fa Teodoro con una voce che non è
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si ferma per tirare una boccata che ora non
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E istintivamente fa scivolare una mano nella tasca; il
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esce un garofano rosso. Una donna appoggiata a un
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stabilire con quel contatto una familiarità. Da quel punto
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no! Devi lavarti.» Prende una scatola di zolfanelli e
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dell’acqua cade in una bacinella, con un suono
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s’erge bianco come una zona di riposo e
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strofinato più volte su una superficie ruvida, il soffio
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e a conficcarlo in una parete, come un chiodo