Carlo Bernari, Tre operai, 1934
concordanze di «una»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1934 | lavoro: il suo reparto: una scatola di vetro sotto | ||
2 | 1934 | vetro sotto il sole. Una gabbia per sudare e | ||
3 | 1934 | Mi avesse risposto almeno una volta!... Ho deciso di | ||
4 | 1934 | a trovarmi; c’è una bella vista da me | ||
5 | 1934 | a lei e con una mano le tocca una | ||
6 | 1934 | una mano le tocca una spalla. Sono tutti e | ||
7 | 1934 | certo al fianco di una donna a interessarsi di | ||
8 | 1934 | dimentico del resto. Accende una sigaretta; guarda sul cielo | ||
9 | 1934 | Bisogna darsi da fare! Una coscienza operaia ci vuole | ||
10 | 1934 | lotta di nuovo senza una preparazione, senza la spinta | ||
11 | 1934 | e vuoti, si eleva una cortina di caldo tremolante | ||
12 | 1934 | desiderio di aiutarla, come una volta è stato aiutato | ||
13 | 1934 | proposta è questa: fittiamo una casetta in tre su | ||
14 | 1934 | casetta in tre su una spiaggia dei dintorni, e | ||
15 | 1934 | al mare che pare una carta d’argento sospesa | ||
16 | 1934 | ritagli di carta, con una matita che ha la | ||
17 | 1934 | cui le ciminiere spandono una labile ombra di fumo | ||
18 | 1934 | di un ospedale, di una infermeria, di uno spaccio | ||
19 | 1934 | e Torre, divenne così una colonia di piccoli borghesi | ||
20 | 1934 | larga, si perdevano in una nebbiolina lucente che il | ||
21 | 1934 | e sembravano provenire da una terra ignota, dove tutto | ||
22 | 1934 | dandosi la voce da una stanza all’altra; e | ||
23 | 1934 | persone si può stabilire una vita ordinata. Disaccordi tra | ||
24 | 1934 | Marco; il quale, poi, una volta solo con Anna | ||
25 | 1934 | e si dirige verso una panchina. Si siede e | ||
26 | 1934 | un fattorino per furgoncini, una lavorante sarta per uomo | ||
27 | 1934 | lavorante sarta per uomo, una bobinatrice per indotti dinamomotori | ||
28 | 1934 | per meccanica di precisione, una lucidatrice a macchina per | ||
29 | 1934 | per pelli di capretto, una corrispondente stenodattilografa conoscenza lingua | ||
30 | 1934 | anticamera del capo personale una diecina di uomini, qualcuno | ||
31 | 1934 | il viso a metà, una metà è verde, una | ||
32 | 1934 | una metà è verde, una metà è bianco. «Lunedì | ||
33 | 1934 | gigantesche. Di lontano, sotto una pensilina ondulata, si vedono | ||
34 | 1934 | torturarsi alla ricerca di una soluzione del conflitto. Ha | ||
35 | 1934 | più complicandosi. Bisogna trovare una soluzione, in questo modo | ||
36 | 1934 | lume ancora acceso, e una farfalla pazza che gira | ||
37 | 1934 | azione politica, sicuro che una volta rimessosi su quel | ||
38 | 1934 | quando vuole: c’è una forza in lui che | ||
39 | 1934 | e lo innalza, su una cima, a un passo | ||
40 | 1934 | Se l’accusassero per una sciocchezza verrebbe fuori il | ||
41 | 1934 | nella disgraziata unione. Attende una sera che Marco sia | ||
42 | 1934 | è uno specialista, da una “cima”, da uno di | ||
43 | 1934 | quelli che quando danno una cura è una cura | ||
44 | 1934 | danno una cura è una cura radicale. “Ti rimetterai | ||
45 | 1934 | alle ginocchia, scherzando con una palla di sabbia Teodoro | ||
46 | 1934 | qualcuno e di servire una causa giusta e il | ||
47 | 1934 | timore di agire per una causa inutile. Tra la | ||
48 | 1934 | in fondo sostituito sempre una finzione ad un’altra | ||
49 | 1934 | cerchietti, che gli tiene una mano impedita. ¶ Il chimico | ||
50 | 1934 | e alzarsi come per una fatica pesante. Sente lo | ||
51 | 1934 | col viso macchiato di una materia scura, che gli | ||
52 | 1934 | riempie alla men peggio una valigia delle sue cose | ||
53 | 1934 | spiagge. ¶ Teodoro sale in una vettura di terza quasi | ||
54 | 1934 | nervoso, al punto che una mano gli trema, mentre | ||
55 | 1934 | È giorno ormai, e una luce chiara annunzia il | ||
56 | 1934 | sole. Un uomo su una scala attacca un manifesto | ||
57 | 1934 | manifesto di pubblicità per una società di navigazione: nel | ||
58 | 1934 | allontana lentamente, e senza una meta comincia a camminare | ||
59 | 1934 | meta comincia a camminare: una via dopo l’altra | ||
60 | 1934 | e girano, girano, con una vaga speranza e sognano | ||
61 | 1934 | incontro con Marco segnò una inaspettata fortuna. Fece rapidamente | ||
62 | 1934 | persuadendola a diventargli amica. ¶ Una sera andarono fuori di | ||
63 | 1934 | fine, solo segnato da una linea fosforescente sotto il | ||
64 | 1934 | unirsi. Ma per l’una e per l’altro | ||
65 | 1934 | quella vita assieme fu una delusione. Marco, che aveva | ||
66 | 1934 | femminilità, non trovò che una donna fredda e devota | ||
67 | 1934 | sul letto improvvisato, con una vecchia scatola di sigari | ||
68 | 1934 | da un divano, da una poltrona a fiori rossi | ||
69 | 1934 | del lenzuolo è appiccicata una caramella verde, mezza succhiata | ||
70 | 1934 | bocca sudici: ogni tanto una mosca gli corre per | ||
71 | 1934 | tiene la testa in una mano; un altro ha | ||
72 | 1934 | pantaloni; il terzo ha una maglia di cotone felpato | ||
73 | 1934 | globo della ringhiera è una piccola luna divisa a | ||
74 | 1934 | alla ringhiera, poi con una mano si ravvia i | ||
75 | 1934 | mostri troppo indifferente per una disgrazia di quel genere | ||
76 | 1934 | moglie.» E bussa a una porta. ¶ Dopo la morte | ||
77 | 1934 | piatti nella camera accanto; una donna canta a squarciagola | ||
78 | 1934 | badate bene, dovete fare una vita calma e ordinata | ||
79 | 1934 | di giorno in giorno una sistemazione definitiva e dice | ||
80 | 1934 | per forza farmi pensare una cosa che non penso | ||
81 | 1934 | industria delle conserve alimentari ¶ Una mattina Teodoro si spazzola | ||
82 | 1934 | che s’impenna come una tavola blu fino all | ||
83 | 1934 | all’orizzonte. ¶ Lavora in una fabbrica di conserve alimentari | ||
84 | 1934 | Teodoro fu introdotto in una sala macchine, dove si | ||
85 | 1934 | gli disse: ¶ «Debbo confessarti una cosa: io non so | ||
86 | 1934 | apolitici e poi danno una mano ai principali. Qualcuno | ||
87 | 1934 | asseriva persino che era una spia dei padroni e | ||
88 | 1934 | e raggiante s’arrangia una toeletta per recarsi da | ||
89 | 1934 | abitano alla Torretta in una vecchia casa opportunamente rimodernata | ||
90 | 1934 | bambino, arrossisce, e portandosi una mano al petto ripete | ||
91 | 1934 | dice poi e accende una sigaretta per nascondere il | ||
92 | 1934 | acuti più verticali di una desolata canzone napoletana; è | ||
93 | 1934 | le risponde Teodoro. Attenzione, una voce lo avverte, che | ||
94 | 1934 | animo, l’indizio di una puntura, forse di una | ||
95 | 1934 | una puntura, forse di una ferita, attenzione! Anna è | ||
96 | 1934 | queste parole come da una sinfonia evocatrice, sorge nella | ||
97 | 1934 | l’inverno ci starò una meraviglia. Se vedessi come | ||
98 | 1934 | vedono ancora, perché è una novità che forse si | ||
99 | 1934 | avvocato che dev’essere una brava persona se ti | ||
100 | 1934 | medico per fargli fare una cura radicale. E forse | ||
101 | 1934 | si asciugano d’estate; una sedia ancora da cacciare | ||
102 | 1934 | sulla seconda c’è una bambina con un grosso | ||
103 | 1934 | che saluta sorridente da una locomotiva. Al di sopra | ||
104 | 1934 | voi avete bisogno di una persona fine che vi | ||
105 | 1934 | migliore di lui. Anche una compagna le aveva detto | ||
106 | 1934 | nel suo animo, è una rivolta: ha pur diritto | ||
107 | 1934 | ha pur diritto a una vita più comoda; quella | ||
108 | 1934 | che ti obbligano a una vita senza speranze. ¶ Ora | ||
109 | 1934 | suoi baffetti appuntiti, avvoltolandosi una lunga catena sul dito | ||
110 | 1934 | che si allunga come una serpe. ¶ Ritorna alla finestra | ||
111 | 1934 | lavare la strada con una grossa pompa. I ragazzi | ||
112 | 1934 | un uomo soffia in una trombetta stonata, la gente | ||
113 | 1934 | e gli fanno commettere una grande sciocchezza ¶ Alla lettera | ||
114 | 1934 | Il lembo bagnato di una bandiera le tocca la | ||
115 | 1934 | Teodoro. Perciò si cerca una sedia, posa l’ombrello | ||
116 | 1934 | dicono tutti. Egli accende una sigaretta: la rivoluzione nasce | ||
117 | 1934 | fra le labbra; e una pausa di silenzio sopraggiunge | ||
118 | 1934 | è intento ad arrotolarsi una sigaretta ed il meccanico | ||
119 | 1934 | un giovanotto che indossa una vecchia divisa da marinaio | ||
120 | 1934 | questo punto si nota una reazione sui volti del | ||
121 | 1934 | Teodoro non dice più una parola: ora gli pare | ||
122 | 1934 | dire; perché non ha una idea chiara. ¶ Elisa, in | ||
123 | 1934 | qua. Mi ha dato una lettera... Forse ti potrà | ||
124 | 1934 | Ha detto che era una cosa delicata; allora ho | ||
125 | 1934 | ti ho voluto fare una sorpresa.» ¶ «Bella sorpresa! Adesso | ||
126 | 1934 | ha detto. Ora sente una gran voglia di raccontarle | ||
127 | 1934 | triste e voglioso di una confessione. ¶ «Perché sei così | ||
128 | 1934 | di certo, e sarà una sventura. Il meccanico e | ||
129 | 1934 | anche lui un caffè, una sigaretta e, porco mondo | ||
130 | 1934 | lo sciopero può essere una rovina... O meglio che | ||
131 | 1934 | la quale gli tiene una mano sulla spalla e | ||
132 | 1934 | di Elisa. Ora discendono una stradicciuola in pendio, e | ||
133 | 1934 | di schiuma. ¶ Entrano in una osteria, dove sono operai | ||
134 | 1934 | due ubriachi, seduti su una tavola, mostrano i piedi | ||
135 | 1934 | quando Teodoro, reggendosi con una mano a un tavolo | ||
136 | 1934 | volete andar dentro? In una giornata di sciopero?» Il | ||
137 | 1934 | pietre; è orribile; è una cosa facile, guarda: una | ||
138 | 1934 | una cosa facile, guarda: una piccola spinta, anzi c | ||
139 | 1934 | che Elisa, ridendo come una bambina, li butta senza | ||
140 | 1934 | perché? non è forse una sensazione comune? Oh! se | ||
141 | 1934 | compagno: gli dice che una lezioncina a quel signore | ||
142 | 1934 | potendo Teodoro scegliere l’una o l’altra indifferentemente | ||
143 | 1934 | tra l’erba. Dopo una mezz’ora d’attesa | ||
144 | 1934 | lontano di lì. «È una rivoltella» fa il ragazzo | ||
145 | 1934 | vi è una coincidenza, una strana coincidenza fra ciò | ||
146 | 1934 | perché ne scorge solo una parte, e tutto il | ||
147 | 1934 | s’è sistemato in una buona azienda come aiuto | ||
148 | 1934 | è stato che in una tipografia clandestina incaricato di | ||
149 | 1934 | dei pantaloni. Ne estrarrebbe una e tirerebbe un colpo | ||
150 | 1934 | Nella stazione gli consegnano una lettera aperta della madre | ||
151 | 1934 | gli eredi ci hanno una lettera che papà scrisse | ||
152 | 1934 | mi ci trovo in una casa che non è | ||
153 | 1934 | devi stare tu da una parte ed io da | ||
154 | 1934 | ci campo a fare una volta che non ci | ||
155 | 1934 | sola a piangere da una finestra all’altra, perché | ||
156 | 1934 | nella stazione deserta. Da una parte vengono grida e | ||
157 | 1934 | due fabbriche, fu costruita una centrale elettrica, che doveva | ||
158 | 1934 | sempre nuove baracche, in una fila che sembrava non | ||
159 | 1934 | trasformava in metalli in una delle due fabbriche, e | ||
160 | 1934 | che lo raccomandò ad una persona influente di Crotone | ||
161 | 1934 | scoperto di trovarsi in una posizione ambigua che sembra | ||
162 | 1934 | mandato a chiamare per una cosa molto importante» e | ||
163 | 1934 | importante» e si passa una mano sul viso. «Ho | ||
164 | 1934 | Vi avevano raccomandato come una persona seria, di cui | ||
165 | 1934 | e trenta.» E così una dopo l’altra misurano | ||
166 | 1934 | li seguono rumorose. Infine una di esse protesta: ¶ «Ma | ||
167 | 1934 | non si organizza, ma una lettera della madre sul | ||
168 | 1934 | sei sistemato bene in una fabbrica importante dove puoi | ||
169 | 1934 | Non mi riesce infilarne una buona, almeno una. Non | ||
170 | 1934 | infilarne una buona, almeno una. Non sono capace di | ||
171 | 1934 | non so; trovi lui una scusa conveniente. Può dire | ||
172 | 1934 | darti. Se puoi fare una scappata qui mi faresti | ||
173 | 1934 | di nuova costruzione, in una piazzetta appartata ma nel | ||
174 | 1934 | l’assumerebbero di certo; una donnetta da nulla, come | ||
175 | 1934 | Decise perciò di dire una bugia, che fece buon | ||
176 | 1934 | in casa; ma poi una disgrazia, mio padre e | ||
177 | 1934 | piacere che voi siate una seria ragazza; qui la | ||
178 | 1934 | via della Croce presso una famiglia di piccoli impiegati | ||
179 | 1934 | ma che tuttavia è una buona ragazza, che non | ||
180 | 1934 | buona ragazza, che non una di queste fraschettine moderne | ||
181 | 1934 | rivederlo, magari di scrivergli una lettera in cui gli | ||
182 | 1934 | giù davanti al portone. ¶ Una strana emozione nel rivederlo | ||
183 | 1934 | perderlo che Anna accetta una sera la sua compagnia | ||
184 | 1934 | poi, non altro che una stretta di mano, un | ||
185 | 1934 | questi ragionamenti a freddo, una sera non sa resistergli | ||
186 | 1934 | sa come prenderla; finché una sera quando lui meno | ||
187 | 1934 | domenica, portando con sé una bottiglia di caffè, che | ||
188 | 1934 | amico, per parlare con una persona amica. E anche | ||
189 | 1934 | domenica e vi porterà una bella cosa.» ¶ Anche la | ||
190 | 1934 | domenica e le porterà una bella cosa. ¶ Il giovedì | ||
191 | 1934 | principalmente, ascoltatemi bene, fate una vita calma e ordinata | ||
192 | 1934 | si limita a farsi una smorfia. ¶ Dopo aver messo | ||
193 | 1934 | per te. È sempre una carta che si va | ||
194 | 1934 | il programma da espletare, una volta giunti sul posto | ||
195 | 1934 | ingresso nella stazione, portando una valigia per uno. Salgono | ||
196 | 1934 | dei binari, e pare una città vista dall’alto | ||
197 | 1934 | Allora perché rimanere in una casa dove niente le | ||
198 | 1934 | meglio cercarsi, come Teodoro, una via propria, tutta propria | ||
199 | 1934 | si avviava ad essere una città moderna con larghe | ||
200 | 1934 | cercava un’operaia o una impiegata, non era nemmeno | ||
201 | 1934 | per cinque giorni in una stireria, e per altri | ||
202 | 1934 | giorni aveva sostituito, in una pensione di studenti, la | ||
203 | 1934 | di bevitori, di puttane. Una donna si avvicina al | ||
204 | 1934 | un posto dove con una liretta secca puoi avere | ||
205 | 1934 | avere un bel letto.» ¶ Una volta messasi su questo | ||
206 | 1934 | ragazza conduce Anna in una casa di via del | ||
207 | 1934 | un palazzetto sgangherato. Attraversano una prima stanza, dove dormono | ||
208 | 1934 | contro il suo corpo. ¶ Una sensazione schifosa l’avvolge | ||
209 | 1934 | S’è messa su una brutta china: può anche | ||
210 | 1934 | lo vede meglio: passa una mano sul comò, come | ||
211 | 1934 | E all’alba, quando una luce opaca comincia a | ||
212 | 1934 | assuma due persone in una volta!» Si ferma un | ||
213 | 1934 | gentile. Per noi sarebbe una vera fortuna...» ¶ «Che c | ||
214 | 1934 | se volete approfittare, darvi una sciacquata, prima di mettervi | ||
215 | 1934 | un richiamo dell’uomo, una donna bionda e grassa | ||
216 | 1934 | è uscita. Gli porge una sedia, ed ella gli | ||
217 | 1934 | a lei dovrà dare una mancia? E non la | ||
218 | 1934 | È calda» dice, cacciando una mano nell’acqua verdognola | ||
219 | 1934 | lo sa lei? se una donna va in giro | ||
220 | 1934 | geloso? Non cominciare con una gaffe, via, Teodoro! E | ||
221 | 1934 | ardito. Le prende allora una mano, e la bacia | ||
222 | 1934 | forte, ma le stringe una mano; che m’importa | ||
223 | 1934 | nuovo negli occhi... Benché una volta tanto potrei anche | ||
224 | 1934 | cantiere navale T., con una paga giornaliera di lire | ||
225 | 1934 | animo egli lo comunicò una sera a Marco; il | ||
226 | 1934 | sul punto di dire una bugia. «È capoperaio in | ||
227 | 1934 | bugia. «È capoperaio in una lavanderia e guadagna poco | ||
228 | 1934 | l’uomo voglia iniziare una discussione politica. «Vedete voi | ||
229 | 1934 | che venga qui, per una cosa urgente.» ¶ Dopo un | ||
230 | 1934 | e poi, prendendo repentinamente una risoluzione, dice: «Forse è | ||
231 | 1934 | sensazione che sia tutta una beffa. Non riesce a | ||
232 | 1934 | apparente serietà si celi una grossa burla. Così pensando | ||
233 | 1934 | tenendo il cappello in una mano. Siede con lei | ||
234 | 1934 | bisogno di abbandonarsi ad una persona amica! Che desiderio | ||
235 | 1934 | si comincia, per farsi una strada. Allora siamo intesi | ||
236 | 1934 | al di là di una buona occupazione e di | ||
237 | 1934 | buona occupazione e di una buona paga. Ma non | ||
238 | 1934 | dalla vita un incarico. ¶ Una sola cosa gli fa | ||
239 | 1934 | spavento, anche: non avere una buona istruzione: solo di | ||
240 | 1934 | poi, non vi è una coincidenza, una strana coincidenza | ||
241 | 1934 | fa Anna. «Ho qui una lettera per te: me | ||
242 | 1934 | pagate due lire, per una lira soltanto. Sapone, sapone | ||
243 | 1934 | vivere felici; cioccolata, per una lira cinque tavolette, di | ||
244 | 1934 | e io metterò pure una buona parola con tuo | ||
245 | 1934 | tua mamma.» ¶ Tornare? È una pazzia. Non si può | ||
246 | 1934 | si può tornare tra una madre che ti blandisce | ||
247 | 1934 | il lontano battito di una macchina da cucire, egli | ||
248 | 1934 | sfrigolare dell’olio in una padella, e per la | ||
249 | 1934 | lui che non parla. Una soluzione deve pur esserci | ||
250 | 1934 | cose accadono tutte in una volta, e non c | ||
251 | 1934 | i segni evidenti che una decisione sta maturando in | ||
252 | 1934 | ristrettezze aumenteranno. Piange: e una lacrima dietro l’altra | ||
253 | 1934 | dire che dobbiamo dividerci una buona volta, perché sarà | ||
254 | 1934 | a striscioni gialli: sembra una gabbia, e noi ci | ||
255 | 1934 | il mozzicone che fa una strisciolina di fuoco nell | ||
256 | 1934 | sopra un albero, come una stellina. Proprio sotto la | ||
257 | 1934 | sotto la stellina appare una carrozza, s’ingrandisce, si | ||
258 | 1934 | si passa sul viso una mano di Maria. La | ||
259 | 1934 | per te, devo convincermi una buona volta che sono | ||
260 | 1934 | magro. Forse curandomi, facendo una vita calma, potrei rimettermi | ||
261 | 1934 | che è possibile trovar una via d’accordo con | ||
262 | 1934 | su quel letto disfatto. Una sensazione come di umido | ||
263 | 1934 | si lascia accarezzare, come una bambina. E si sente | ||
264 | 1934 | lo ha legato a una vita che egli odia | ||
265 | 1934 | fondo quegli scatti sono una rivolta contro se stesso | ||
266 | 1934 | solito a litigare, senza una precisa ragione. Mentre si | ||
267 | 1934 | nel bar-bigliardo, ove una lampada coi fili rossi | ||
268 | 1934 | le pareti grigie, pare una scuola o un ufficio | ||
269 | 1934 | prepara il caffè e una donnetta che spazzola il | ||
270 | 1934 | lui si è procurato una raccomandazione per uno...» ¶ «E | ||
271 | 1934 | sotto l’ingresso; accende una sigaretta e appoggia una | ||
272 | 1934 | una sigaretta e appoggia una spalla al battente. Fuma | ||
273 | 1934 | e, attorno al capo, una aureola di fumo che | ||
274 | 1934 | getto d’acqua di una pompa va tingendo di | ||
275 | 1934 | a un divertimento, ad una gita al mare, in | ||
276 | 1934 | via dalla città. Fa una cosa emozionante, Teodoro; egli | ||
277 | 1934 | egli sia tornato da una breve passeggiata e che | ||
278 | 1934 | persiane accostate lasciano scorgere una strisciolina azzurra di mare | ||
279 | 1934 | io ho un presentimento. Una cosa nel cuore mi | ||
280 | 1934 | perché ormai ha trovato una strada, e occorrono solo | ||
281 | 1934 | poco s’appannano ad una lagrima che le corre | ||
282 | 1934 | tornerò presto. Glielo scriverò. ¶ Una sera, uscito tardi di | ||
283 | 1934 | passeggiava sul corso Garibaldi, una sigaretta tra le labbra | ||
284 | 1934 | penso mi prende tale una rabbia. Un giorno stavo | ||
285 | 1934 | nel cortile a dare una mano a quelli che | ||
286 | 1934 | e andateci.” Allora, con una santa pazienza, lascio la | ||
287 | 1934 | io.” Mi accompagna da una parte, si accovaccia sotto | ||
288 | 1934 | siete rifiutato a dare una mano agli scaricanti?” “Rifiutato | ||
289 | 1934 | bianco un trenino con una lunga criniera nera, e | ||
290 | 1934 | candido quadrante, come su una prateria assolata. ¶ Si guarda | ||
291 | 1934 | è vuota; passa solo una guardia, coccarda al berretto | ||
292 | 1934 | che farò? Salta su una buca piena d’acqua | ||
293 | 1934 | ricordo, ti rivedo Ninà, una piovosa sera, sfiorita primavera | ||
294 | 1934 | non sia giorno. Entra una locomotiva sotto la tettoia | ||
295 | 1934 | d’acqua marrone. Continua. Una donna vestita di scuro | ||
296 | 1934 | scuro si tira su una calza. Appena vede Teodoro | ||
297 | 1934 | vede Teodoro gli chiede una sigaretta: «Anche il cerino | ||
298 | 1934 | soldo!» ¶ Poi non più una parola: il cielo fra | ||
299 | 1934 | chiaro e scivola con una curva celeste dietro le | ||
300 | 1934 | in questa vita sbandata: una settimana di prove e | ||
301 | 1934 | che senso? Incontrare qualcuno, una persona influente, pensa lui | ||
302 | 1934 | pensieri lo rattristano, poiché una volta rifatto il bel | ||
303 | 1934 | di qui; potersi fare una vita con le proprie | ||
304 | 1934 | iniziare accanto a lei una vita nuova, una vita | ||
305 | 1934 | lei una vita nuova, una vita di pace. Poi | ||
306 | 1934 | e rifarsi con lei una vita nuova. Invece senza | ||
307 | 1934 | le sue aspirazioni subirono una decurtazione, fino a diventare | ||
308 | 1934 | è alcuno che abbia una posizione privilegiata ed influente | ||
309 | 1934 | a letto», e alzando una gamba scopre il ginocchio | ||
310 | 1934 | esagerare!» dice Teodoro con una voce che non si | ||
311 | 1934 | ingrassata, mentre...» ¶ «Questa è una bugia, credo!» interrompe lei | ||
312 | 1934 | la corte... e guardandosi una scarpa, domanda: ¶ «E l | ||
313 | 1934 | batte la coscia con una mano. ¶ «Se il mio | ||
314 | 1934 | nello sguardo di lei una certa timidezza. Pare sia | ||
315 | 1934 | è un pettine sdentato, una lama di rasoio arrugginita | ||
316 | 1934 | lama di rasoio arrugginita, una limetta per le unghie | ||
317 | 1934 | limetta per le unghie, una scatola di cipria di | ||
318 | 1934 | poi... Anche perché averci una casa sicura, in questo | ||
319 | 1934 | forte, vuol disinteressarsi dell’una e dell’altra. Se | ||
320 | 1934 | quel letto improvvisato, in una casa non sua! Tutto | ||
321 | 1934 | ricordi di fanciullo; ad una sua malattia, quando lo | ||
322 | 1934 | si trova su di una banchina vuota, su un | ||
323 | 1934 | V ¶ Teodoro deve prendere una decisione ¶ Dopo qualche tempo | ||
324 | 1934 | a vivere con loro. Una sera egli parlò dell | ||
325 | 1934 | cos’è questa gelosia? una formula convenzionale che serve | ||
326 | 1934 | assurda situazione protestavano in una volta nel suo spirito | ||
327 | 1934 | in armonia con l’una e l’altra delle | ||
328 | 1934 | E cos’è? ¶ Era una stupidona, Maria, ma come | ||
329 | 1934 | ogni uomo appartiene ad una classe, e ognuno è | ||
330 | 1934 | da un opuscolo ad una vecchia copia dell’«Avanti | ||
331 | 1934 | socialista dell’avvocato Messina; una serie di dispense del | ||
332 | 1934 | che cerca d’imporre “una speciale dottrina autoritaria, ch | ||
333 | 1934 | potersi schierare coscientemente da una parte o dall’altra | ||
334 | 1934 | marciapiede, ogni tanto appare una macchia gialla di luce | ||
335 | 1934 | pescarti.» «Sì, sì, verrò una di queste sere, arrivederci | ||
336 | 1934 | sul muro bianco di una fabbrica di conserve. ¶ Ecco | ||
337 | 1934 | I ¶ Da una domenica all’altra: la | ||
338 | 1934 | e di sapone marcito. Una scatola di latta brilla | ||
339 | 1934 | aspettava di entrare in una vera fabbrica con un | ||
340 | 1934 | su ogni punta brilla una goccia d’acqua. I | ||
341 | 1934 | avvicina allo spiraglio di una porta chiusa, dove si | ||
342 | 1934 | dove si scontra con una lama di sole: fuori | ||
343 | 1934 | che si sollevano da una vasca, pensa al paio | ||
344 | 1934 | Anna si dissolve in una nube di vapore, e | ||
345 | 1934 | sarà possibile comprerò anche una cravatta. E pensa, Teodoro | ||
346 | 1934 | ed esce con Anna. Una vera delusione quei pochi | ||
347 | 1934 | riuscirà neppure a fare una gita con la ragazza | ||
348 | 1934 | piuttosto grassa e ha una voce forte, e lui | ||
349 | 1934 | si vede subito. È una ragazza diversa da Anna | ||
350 | 1934 | gli piacciono, ed è una tortura mandarle giù. Né | ||
351 | 1934 | tipo buffissimo; però è una persona per bene. Per | ||
352 | 1934 | avvocato dev’essere veramente una persona importante perché lei | ||
353 | 1934 | ricordo, ti rivedo ¶ Ninà, ¶ una piovosa sera, ¶ sfiorita primavera | ||
354 | 1934 | Maria gli appare come una creatura “spirituale”, ed è | ||
355 | 1934 | pacchetto è rotto: offre una sigaretta ad Anna, una | ||
356 | 1934 | una sigaretta ad Anna, una a Maria, e fuma | ||
357 | 1934 | di pioggia, era diventata una stuoia a palline nere | ||
358 | 1934 | dalla lavanderia dopo appena una settimana e non trovi | ||
359 | 1934 | delle tende, senza trovare una risposta. ¶ Io vorrei essere | ||
360 | 1934 | costretto a dire controvoglia. ¶ Una rivoluzione, ci vorrebbe, pensa | ||
361 | 1934 | quello che ci vorrebbe, una bella rivoluzione per fargli | ||
362 | 1934 | gocciolano al sole: guarda una ragazza ferma sulla porta | ||
363 | 1934 | anche lei lo guarda: una discreta ragazza, dai fianchi | ||
364 | 1934 | tegame, il rumore di una porta che si chiude | ||
365 | 1934 | la porta Maria, in una vestaglia succinta, cantando la | ||
366 | 1934 | poiché questa domanda denuncia una differenza di vita tra | ||
367 | 1934 | allora...» e lascia dondolare una mano lungo la veste | ||
368 | 1934 | muto e pensieroso, con una mano in tasca, tormentato | ||
369 | 1934 | lo metterebbe su di una falsa strada. Appena solo | ||
370 | 1934 | sensazione di avere tenuto una condotta ipocrita, scorretta: le | ||
371 | 1934 | centinaia di volte, come una serie di francobolli. Il | ||
372 | 1934 | solo il pane e una mela. Per sbucciarla deve | ||
373 | 1934 | ricordo, ti rivedo Ninà, una piovosa sera, sfiorita primavera | ||
374 | 1934 | piega del lenzuolo è una gamba di Maria, ha | ||
375 | 1934 | che cercano di trovare una positura comoda, o forse | ||
376 | 1934 | di casa perché in una famiglia di operai non | ||
377 | 1934 | sembrava di avere scelta una via sbagliata. Dove s | ||
378 | 1934 | affermazione, all’indipendenza. Da una famiglia di operai non | ||
379 | 1934 | e dentro ci aveva una rivoluzione. Infatti alle varie | ||
380 | 1934 | chiede libertà e autonomia. Una vita libera e indipendente | ||
381 | 1934 | amarezze. Gli sarebbe bastata una “felicità” non “sua” soltanto | ||
382 | 1934 | Vorrei essere felice, ma una “felicità” generale, per tutti | ||
383 | 1934 | è impossibile riaddormentarsi. Cerca una posizione più comoda nel | ||
384 | 1934 | a piovere: era stata una giornata di umido, di | ||
385 | 1934 | come strumento a ricrearsi una vita interiore; l’ultimo | ||
386 | 1934 | passo in avanti come una muraglia. A destra la | ||
387 | 1934 | sedie rovesciate, un grido, una mezza bestemmia subito soffocata | ||
388 | 1934 | finirla, devi finirla!» ¶ «Finirà una buona volta per tutti | ||
389 | 1934 | assurde, la fotografia di una lotta. Si sono azzuffati | ||
390 | 1934 | i suoi sospetti, ma una voce dall’interno lo | ||
391 | 1934 | mi dicono di fare una cosa, la faccio...» ¶ «Chi | ||
392 | 1934 | che ti dice?...» ¶ «Be’, una volta che ci siamo | ||
393 | 1934 | mio cantiere.» ¶ «Mi pare una pazzia.» ¶ «Lascia stare la | ||
394 | 1934 | ballo... Ma poi, dimmi una cosa: tu ci tieni | ||
395 | 1934 | bisogna fargli capire che una chiarificazione completa fra tutti | ||
396 | 1934 | adesso, più che di una chiarificazione generale, deve preoccuparsi | ||
397 | 1934 | va peggiorando, dirgli che una visita medica le è | ||
398 | 1934 | appena s’assopisce, prova una sensazione di soffocamento, come | ||
399 | 1934 | bere, è come gettare una goccia d’acqua su | ||
400 | 1934 | goccia d’acqua su una brace. ¶ Così passa la | ||
401 | 1934 | ha scavalcato le mura. Una mosca, che ronza noiosa | ||
402 | 1934 | solo la tenda è una cosa viva e chiara | ||
403 | 1934 | polizia ed esercito. ¶ Dopo una presa di contatto molto | ||
404 | 1934 | altro discorso. Voi avete una bella pazienza. In fondo | ||
405 | 1934 | lui non ha capito una parola: «Si vede che | ||
406 | 1934 | ferma un poco: dà una lustrata alle lenti contro | ||
407 | 1934 | vice segretario si rigira una matita fra le mani | ||
408 | 1934 | pensa che c’è una bella differenza tra Teodoro | ||
409 | 1934 | la campagna. Bussa ancora una volta. Il cielo è | ||
410 | 1934 | che probabilmente dovrà averci una chiave che vada bene | ||
411 | 1934 | con il lume in una mano, e nell’altra | ||
412 | 1934 | dice che bisogna cercare una chiave, oppure abbattere l | ||
413 | 1934 | capitato mai di scardinare una porta; ed ora il | ||
414 | 1934 | rovinare la porta di una casa che appartiene ad | ||
415 | 1934 | casa che appartiene ad una pubblica amministrazione. Marco freme | ||
416 | 1934 | E rifà nella mente una scena possibile di Anna | ||
417 | 1934 | mondo lui farebbe rovinare una porta che, vuoi o | ||
418 | 1934 | pare che abbia lasciato una desolata tempesta; anche le | ||
419 | 1934 | porta non si celi una disgrazia. Tutto lo suggerisce | ||
420 | 1934 | ma intanto tutto segue una sua legge, un suo | ||
421 | 1934 | ed egli, Marco, fa una cosa che gli dico | ||
422 | 1934 | Gli indicano di aprire una finestra e lui l | ||
423 | 1934 | rovesciato sul comodino, e una macchia d’acqua per | ||
424 | 1934 | passo. Ora, Marco distingue una mano di Anna sul | ||
425 | 1934 | Teodoro. ¶ Marco si passa una mano sul viso; tossisce | ||
426 | 1934 | innervosito facendolo incapace di una qualsiasi azione. Il tecnico | ||
427 | 1934 | nel vento; sotto è una siepe di capi e | ||
428 | 1934 | dei prati s’alza una ciminiera spenta, cantieri fermi | ||
429 | 1934 | recarsi a zonzo con una commissione inutile da espletare | ||
430 | 1934 | è mai stato su una strada ferrata, così silenziosa | ||
431 | 1934 | scorge e gli tende una mano, che dice? Finalmente | ||
432 | 1934 | arsa fa pensare a una disgrazia o ad un | ||
433 | 1934 | cancello, come per riposarsi. ¶ Una donna s’avvicina a | ||
434 | 1934 | vetri in cima. Ode una sega elettrica lontana. Perché | ||
435 | 1934 | nella mente si affaccia una figura scolorita, con un | ||
436 | 1934 | piede a terra in una volta e con forza | ||
437 | 1934 | Siete afflitto? Ma fischia una sirena, invece, lontana lontana | ||
438 | 1934 | finestra aperta. Nell’interno una luce rossastra, e ombre | ||
439 | 1934 | aria troppo strana...» ¶ «... da una parte» l’interrompe il | ||
440 | 1934 | maritale, il cadavere di una donna dell’apparente età | ||
441 | 1934 | bluastro. Il cadavere indossa una succinta camicia di color | ||
442 | 1934 | o di violenza qualsiasi. Una vasta macchia di sangue | ||
443 | 1934 | abitanti nella stessa casa – una soltanto, e che questa | ||
444 | 1934 | La gru nera è una grande forca. Nel fondo | ||
445 | 1934 | soldati. Teodoro siede ad una panca, sotto la tettoia | ||
446 | 1934 | non risponde subito: prende una pietruzza sotto la scarpa | ||
447 | 1934 | quel servizio! Perché siete una manciata di farabutti: e | ||
448 | 1934 | il terreno, gli spunta una pallina rossa che brilla | ||
449 | 1934 | rossi. In breve tutta una parte del viso diviene | ||
450 | 1934 | peli in mezzo, come una fragola. Corrono degli uomini | ||
451 | 1934 | marrone di pioggia. Su una carrozza due uomini issano | ||
452 | 1934 | carrozza due uomini issano una corona di fiori per | ||
453 | 1934 | strada a destra, deserta. ¶ Una sera d’estate per | ||
454 | 1934 | gelatini. ¶ Quando siede ad una tavola coperta da una | ||
455 | 1934 | una tavola coperta da una tovaglia di tela rozza | ||
456 | 1934 | gamba; si vede; datemi una sigaretta; è debolezza; che | ||
457 | 1934 | e aprire alternativamente ora una palpebra ora l’altra | ||
458 | 1934 | ciò solo per soddisfare una curiosità e non per | ||
459 | 1934 | lavoro e col lavoro una vita decente: e mi | ||
460 | 1934 | per farsi compagnia, accenna una canzone con la sua | ||
461 | 1934 | ricordo, ti rivedo Ninà, una piovosa sera...” E che | ||
462 | 1934 | gli permetteranno di avere una camera e della biancheria | ||
463 | 1934 | quattro e distenderla sotto una parete. Un tondo di | ||
464 | 1934 | diviso in quattro da una croce di ferro, gli | ||
465 | 1934 | posa sullo stomaco come una pezza calda. Con le | ||
466 | 1934 | sole si rincorrono da una banchina all’altra, trascinandosi | ||
467 | 1934 | capitati di fatti simili! Una volta, quando scavavo i | ||
468 | 1934 | assicuro che era proprio una persona per bene. Mi | ||
469 | 1934 | s’è disteso su una panca e guarda tra | ||
470 | 1934 | un avviso di lavoro! ¶ Una donna si siede alla | ||
471 | 1934 | bene. La donna cava una sigaretta dalla borsa; strofina | ||
472 | 1934 | fuma!» E gli porge una sigaretta intera. ¶ «Me ne | ||
473 | 1934 | metà!» fa Teodoro con una voce che non è | ||
474 | 1934 | si ferma per tirare una boccata che ora non | ||
475 | 1934 | E istintivamente fa scivolare una mano nella tasca; il | ||
476 | 1934 | esce un garofano rosso. Una donna appoggiata a un | ||
477 | 1934 | stabilire con quel contatto una familiarità. Da quel punto | ||
478 | 1934 | no! Devi lavarti.» Prende una scatola di zolfanelli e | ||
479 | 1934 | dell’acqua cade in una bacinella, con un suono | ||
480 | 1934 | s’erge bianco come una zona di riposo e | ||
481 | 1934 | strofinato più volte su una superficie ruvida, il soffio | ||
482 | 1934 | e a conficcarlo in una parete, come un chiodo |