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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ortensio Lando, Commentario delle piu notabili, et mostruose cose d'Italia, et altri luoghi,di lingua aramea in italiana tradotto, nel qual s'impara, et prendesi istremo piacere, 1548

concordanze di «una»

nautoretestoannoconcordanza
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spinta da contrari venti una nave, che dall'isola
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bellezza. Vollero per Genova una certa radice della quale
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qual mi dicevano esser una città grande, populosa, & molto
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grado) pigliar porto in una isoletta da man destra
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cella, & postosi sopra di una panca à sedere, in
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gioiosa si stia, gusterai una maravigliosa temperatura di cielo
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che si ricercano ad una buona acqua: superava di
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mio non si facesse una gran capanna. Sel ti
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Usasi ancho in Piacenza una vivanda detta Gnocchi con
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il migliore. Vi mangerai una vivanda detta in lor
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mi affogassi parerebbemi far una felicissima morte, non ti
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sia l'incantesimo. Piglia una tazza piena di Corso
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di trecento miglia, Udimmo una notte cantare piu di
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piangere sempre piu dirotamente una volta che l'altra
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come si veggono tratta una gocciuola di sangue tramortiscono
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si lasciò legare da una vil feminella. Entrai in
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vuole? & spesso aviene, che una povera fanciulla verrà dieci
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da Calcidensi edificata, & da una sirena ivi sepolta: detta
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il piu accommodato, da una parte tragonsi carra, dall
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mi parve, che in una si amena regione, ove
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Africani, Egittij, Cipriotti, & di una sorte sopra a tutti
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alcuno che sol d'una sorte ve ne sia
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regal spirito, & sospinta da una natural cortesia ci fece
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sua conocchia, due pentole, una guastada, molti lambicchi rotti
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lo vedemmo piu di una fiata, ma lecito non
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da esser piu di una fiata letti. Partiti di
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la carne dirupata. Conobbi una natione robusta, & della fatica
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Conobbi nella Rocca contrada una santissima donna governatrice d
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far dentro le mura una fortezza non solita d
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Cesare, & per lor vigilantia, una quieta & dolce libertà per
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parvemi certamente di vedere una città degna di regal
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che un Manzuolo. Vidi una Torre edificata dalli Asinelli
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non vendessero malvagia: Vidi una manarona, la quale non
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l diaspro duri: Vidi una rovina26 causata non da
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notte fui sovragiunto da una febre, assai piu spiacevole
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ardimento di contrastar con una fiera Aquila: & che maraviglia
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albergo, et vi conobbi una Tortorina piena di buona
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tramutata, e vi era una Baiarda laquale innamorava ognuno
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vedessero)36 & conobbi in Parma una donna, che ricusava di
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questa gentil madonna in una festevol compagnia mandò fuori
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que monti, & piu di una fiata dell'impresa mi
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mi trovai pentito, giunsi una sera non però molto
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prima ci menò in una casa dove malvolentieri vi
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si fu l'haver una tovaglia piu unta che
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spento, piu ruvida che una stamegna nuova: venuta l
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venne il garzone con una lucerna in mano & n
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come un cilitio, con una schiavinaccia da Galeotto: credo
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à gran fatica con una manara si sarebbe tagliato
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mostrato per cosa mostruosa una madre mortal nemica de
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sorelle, & tre fratelli godere una sorella; il figlio la
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ufficij, & Iddio lodavano, ne una sola volta questo è
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raccontato. S'è ritrovato una Femina detta Fiorina la
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delle Pietre sante: & ecci una setta da una gran
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ecci una setta da una gran Femina retta, la
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giovane di prima barba, & una giovane, & tra di loro
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ortiche. E' in Milano una sorte de Medici,46 che
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l'udi piu di una fiata, et hebbi à
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di modo operato, che una Pica (ò Gaza, che
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vide la madonna far una torta, & merendar con una
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una torta, & merendar con una sua comadre et venuto
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mostruoso parve il vedere una matregna amar il figliastro
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de le quali l'una haveva partorito un Serpente
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È nella detta valle una terra detta Libissa da
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non piansero, hò veduto una vacca, che haveva partorito
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ove quel di medesimo una gatta partori un topo
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scalze, et arrivai ad una terra detta Micronia, nella
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In quello medemo tempo, una vacca partori un'agnello
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Hor nel viaggio incontrai una volpe con due code
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per la città passeggiando una gentile, & gratiosa Cavriola incoronata
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negri, bianchi, & bigi, & vidi una altiera, & ricca Gamberessa55 , che
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la notte appaiono. Vidi una picciola Liona miracolosamente danzare
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le sue honorate attioni: Una sola cosa in lui
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Cespo di Artemisia62 , in una bella, & leggiadra Fanciulla, & ne
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ispetialmente essendo dotato di una voce simile à quella
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cielo discesi, & ne dettero una cena Papale, da carne
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paese nostro, dove havevamo una religione, la quale haveva
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horrido sepolchro, che ad una monacal cella, legete il
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maneggiare & abbracciare: vi conobbi una malatesta piena però di
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buoni & giocondi pensieri. Vidi una mamma, ch'era mamma
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huomo di Recalco67 cavalcar una mula vecchia, & magra piu
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di Balam: Conobbi ancho una Cuoca,68 di si fatte
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ma si hanno edificato una contrada la piu gioiosa
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ancho un Romagnuolo con una cetra, & si dolcemente la
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incendio di Troia, è una natione molto civile, dedita
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essendo, & meno humida, genera una temperatura molto opportuna alli
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che ambra. Faceva apparire una mensa carica di ottime
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scritte alcune parole ad una serratura, & incontanente se li
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metallo col spargervi sopra una certa polvere non piu
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tre altri fece parlar una testa di morto. Mentre
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lo visitai piu d'una fiata, & parvemi vedere un
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perfetta, parvemi di udir una lingua possente à farsi
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haver veduto in Bologna una Medusa non dannosa come
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vi ho detto d'una Gattina, laquale in Mantoa
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pastor Sibaritano amasse già una Capra, poi che un
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si è invaghito di una gatta, non vi paia
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un'Asina, se Fulvio una cavalla, se Ortensio una
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una cavalla, se Ortensio una Murena, & Ciparisso una cerva
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Ortensio una Murena, & Ciparisso una cerva. Diro hora di
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tanti Signori. Spiacquemi vedere una Signora in Lombardia gloriosa
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Spiacquemi vedere in lombardia una Signora ch'era pazza
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di velo. Da Faenza, una credenza de piatti, & di
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trenta braccia di scarlatto: una pezza di veluto cremisino
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l'esser sopra di una nave che di securanza
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per i propri nomi, una di quelle, che videro
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altra; ve n'era una detta Pisna et una
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una detta Pisna et una ve udi per nome
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v'era Giunone, con una gran torma de pavoni
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qua, & la traportato: vidi una gran città piena di
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troppo n'haverebbono di una. Hò veduto li Mitrati
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n'ha fatto mozzar una buona parte, il sospetto
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lo havrebbe piu d'una volta spezzato. egli non
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Ennio nobil poeta, descrivendo una gran fame dice, che
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le Corniolette & le Tinche: Una Lombarda le empi di
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pesce Milvio: Apparecchiò costei una cena ad Antonio, nella
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proverbio quando vogliamo significar una cosa che subitamente muoia
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de Bizantij si proponea una Dracma attica a chi
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è alquanto maggiore d'una columba: è presaga della
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essersi ritrovato in Macedonia una Gallina laqual fece diciotto
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di due sorti, l'una ha la cresta, & l
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fu Melibea da Belinzona: una sua figlia poi ritrovò
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queste parole: ti darò una cerva cornuta per mano
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bù: v'era già una lege che vietava sotto
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L'è il nosetto una vivanda, che si usa
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agre, & col pepe: essendo una fiata questo giottone introdotto
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mangiatore, che si mangiò una notte la moglie, di
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presso d'alcuni popoli una vivanda detta carica: laqual
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popoli ispetialmente in Puglia, una sorte di pane, detto
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Usasi da molti popoli una sorte di schiacciate, dette
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di puglia. L'è una herba mordace, & n'è