parolescritte
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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli esordi, 1998

concordanze di «uno»

nautoretestoannoconcordanza
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1998
passare di colpo da uno stato di sonno a
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1998
stato di sonno a uno di silenzio. Richiudevo gli
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1998
Il padre priore baciava uno dopo l’altro i
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1998
prendere il messale a uno dei lati dell’altare
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1998
o si poteva raggiungerne uno che si credeva a
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1998
appartata del cortile, dietro uno spigolo della vecchia costruzione
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1998
il refettorio taceva. A uno degli angoli c’era
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1998
luce che correva lungo uno dei bordi, la mano
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1998
di centottanta gradi, emetteva uno strano verso gutturale, indecifrabile
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1998
abbeveratoi. Lì, affacciato a uno dei finestroni senza serramenti
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1998
dormitorio per la notte. ¶ Uno di quei giorni, scendendo
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1998
era tranquillamente inginocchiato in uno degli ultimi posti e
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1998
Sfiorava con le dita uno spigolo dell’inginocchiatoio, sporgeva
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1998
nel punto terminale di uno dei segmenti della tavolata
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1998
ancora vuoti. Ne indicò uno all’uomo con gli
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1998
una volta sotterranea sopra uno specchio d’acqua primordiale
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1998
del fegato. ¶ Scorgevo, attraverso uno dei finestroni, l’interno
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1998
di cera. Seduto a uno dei banchi più lontani
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1998
rimise in piedi. Stavano uno di fronte all’altro
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1998
altri, guardando fuori da uno dei finestroni senza serramenti
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1998
così al termine di uno stesso evo che a
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1998
dita intrecciate, ne sollevassi uno solo, disponendolo in modo
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1998
ciascuna sezione della fiamma. ¶ Uno di quei pomeriggi, mentre
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1998
campi, o trovarsi in uno stesso campo in compagnia
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1998
la nuova costruzione, inzuppava uno dopo l’altro i
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1998
molti si stavano arrampicando uno dopo l’altro. Giravo
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1998
file d’inginocchiatoi, quando uno di essi attirò la
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1998
arrestai. C’era dentro uno strano oggetto, accanto al
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1998
giorno, mentre eravamo in uno degli stanzoni o nel
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1998
brillante della doratura. E uno spazzolino da denti, prestato
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1998
ci si trova in uno stato di concentrazione quasi
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1998
il suono lacerante di uno sparo ai piattelli, dall
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guardavo, ogni tanto, con uno sguardo diagonale, e mi
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cintura elastica sfilacciata, perché uno dei due fermagli non
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scavalcarmi i piedi l’uno con l’altro, come
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cinghia di cuoio a uno dei fianchi della moto
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1998
cui bocca socchiusa usciva uno zampillo d’acqua. ¶ Entrai
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1998
i fagiani si svegliavano uno dopo l’altro all
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esitazione la punta di uno dei piedi sul terreno
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1998
terminava di colpo contro uno dei muri esterni della
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1998
pettinando di fronte a uno specchio. ¶ C’erano molti
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ghiacciaia era coperto da uno strato di terra e
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1998
facendo penzolare nell’aria uno dei segnalibri di stoffa
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1998
ferro nel cunicolo, l’uno sotto l’altra, e
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1998
disco era terminato con uno scatto, la musica si
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ce n’era solamente uno. ¶ Seguivo da un po
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1998
oltre la bifora, con uno strano verso nasale che
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posarsi sul davanzale. Entravano uno di seguito all’altro
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come l’interno di uno spegnitoio. ¶ I colombi stavano
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si poteva appendere a uno spigolo esterno dell’armadio
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piombo, sembravano visti dentro uno scudo primordiale. ¶ Chiudevo la
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1998
li spingeva nell’arma uno dopo l’altro. Nel
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1998
schegge sollevate, entravano l’uno dentro l’altro esplodendo
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1998
vestito, se li metteva uno dopo l’altro tra
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1998
piatti da lavare, spolpava uno per uno tutti gli
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1998
lavare, spolpava uno per uno tutti gli ossicini, ripuliva
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1998
con l’aiuto di uno stuzzicadenti. Poi correva di
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1998
sbagliava la mira e uno dei proiettili mancava per
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1998
Non capivo se almeno uno dei suoi occhi fosse
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1998
a sua volta attraverso uno dei fori nel fogliame
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1998
volta e poi discenderne uno, salire e scendere ancora
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1998
sodo e di trovarcene uno conficcato misteriosamente nel tuorlo
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1998
grande tiglio murato, in uno degli angoli del parco
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1998
cercare di nascondersi l’uno dietro l’altro. La
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1998
La Dirce pareva staccare uno per uno i corpi
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pareva staccare uno per uno i corpi da un
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1998
molto alta proprio a uno dei lati dell’entrata
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1998
bocca, come per soffocare uno sbadiglio. A volte, quando
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1998
acceso. Cercava di spezzargli uno dei lunghi denti ricurvi
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1998
mani e sbattendola contro uno spigolo del muro all
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1998
pavimento, cominciava a ritagliarli uno dopo l’altro con
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1998
con l’aiuto di uno stecco, durante uno dei
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1998
di uno stecco, durante uno dei suoi tanti giri
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1998
Cercai il pigiama in uno dei cassetti e l
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1998
tra i tendoni, rischiarava uno spigolo di sdraia e
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1998
Dirce. La seguivo tastando uno dei muri con la
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di posto. Passavano l’uno sotto l’altro scivolando
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1998
indicava anche gli altri, uno dopo l’altro, mentre
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1998
nuovo. Mi pareva che uno dei fratelli fosse finito
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1998
la testa addormentata di uno dei fratelli. La Pesca
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1998
sorprendendo per un istante uno spazzolino da denti, una
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1998
era gonfiato enormemente a uno dei lati del lettone
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1998
Il tempo rimaneva in uno stato di perenne gestazione
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1998
era parso di scorgere uno degli invitati addormentato nella
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1998
tutto l’orto. Sbattevano uno dopo l’altro contro
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Gli anatroccoli erano saliti uno dopo l’altro sulla
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1998
idea contemporaneamente o se uno aveva trascinato dentro l
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1998
noncuranza il fazzoletto contro uno dei lati della bocca
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1998
color zolfo attendeva a uno degli angoli della serra
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1998
commensali capitava di trovare uno spillo della sarta dentro
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1998
limone nella bocca di uno dei pesci sul piatto
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1998
i volti incollati l’uno all’altro, impugnavano insieme
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1998
Poi gli invitati cominciarono uno dopo l’altro ad
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1998
volato fuori finora neanche uno, se ne stavano tutti
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1998
direzioni. Si impigliavano l’uno nell’altro con le
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1998
primo stava dicendo, durante uno dei miei giri accanto
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1998
padre priore stavano l’uno di fronte all’altro
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1998
una parte, perché almeno uno dei suoi occhi riuscisse
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1998
di colombi. Li afferrava uno per uno e li
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1998
Li afferrava uno per uno e li metteva nelle
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1998
merci che aspettava con uno dei vagoni dal portellone
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gliene aveva procurato anche uno da caccia, con la
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1998
Sparava ora con l’uno ora con l’altro
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sua volta con almeno uno degli occhi perché ero
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1998
sembrava persino di vedere uno per uno i capelli
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1998
di vedere uno per uno i capelli che si
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1998
fare questo certe volte uno dei suoi stivali di
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1998
scesi rapidamente i colombicoltori, uno dopo l’altro e
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1998
cosa avesse detto, ma uno dei commensali si lanciò
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1998
sua luce riconoscevo adesso uno dopo l’altro gli
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1998
boato improvviso, si distinguevano uno per uno i peli
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1998
si distinguevano uno per uno i peli incandescenti, mentre
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1998
fatto portare dal Nervo uno dei fucili, e sparava
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piedi, li accendeva con uno stecco estratto ancora in
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1998
arrivavo al limite di uno dei suoi lati. Mi
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1998
l’andatura, per imboccare uno dei vialetti della montagnola
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se l’Albino, staccando uno strato di cenere e
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1998
battere i tacchi l’uno contro l’altro in
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1998
fissava la valigia a uno dei lati della moto
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1998
fosse provocato. Scorgevo soltanto uno scorcio di camerata fino
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1998
Vedevo, oltre i finestroni, uno spigolo quasi stampato della
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1998
intravedevo appena mentre passavano uno dopo l’altro in
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1998
mentre i giorni scorrevano uno dopo l’altro nel
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1998
un po’ bagnato a uno dei lati e uno
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1998
uno dei lati e uno straccio e uno spazzolone
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1998
e uno straccio e uno spazzolone ancora in vista
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1998
soffi contrapposti, prima che uno dei due riuscisse ad
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1998
braccia, cominciò a lanciare uno dopo l’altro un
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1998
per un po’ a uno dei lati della stradina
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1998
ancora nella sera. In uno dei primi posti della
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1998
cavalcioni del ramo, batteva uno zoccolo a poca distanza
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1998
puntava senza fretta verso uno dei due finestroni ancora
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1998
la fronte aggrottata. Finché uno di loro riuscì a
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1998
lanciavano a turno da uno dei finestroni del solaio
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1998
attesa. Mi inginocchiai a uno dei due lati, dalla
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1998
Come faranno a pulire uno per uno quei buchini
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1998
a pulire uno per uno quei buchini?” mi chiedevo
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1998
guardare fuori tranquillamente da uno dei finestroni ancora spalancati
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1998
col paesaggio circostante, finché uno scintillare improvviso di tutto
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1998
sentii che stava gridando uno dei seminaristi, rosso in
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dare l’assoluzione a uno come te...» lo sentii
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1998
servono neppure per guardarlo?” ¶ Uno degli apostoli gli si
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1998
Contro la cotta di uno degli altri chierici si
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1998
più punti, o ritagliati uno per uno con quella
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1998
o ritagliati uno per uno con quella forbice da
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1998
c’era in officina. Uno dei chierici stava facendo
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1998
ai piedi dell’altare. Uno dei chierici saliva e
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1998
Si stava girando verso uno dei lati dell’altare
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1998
misi un piede su uno dei gradini, cominciai a
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1998
pioli che bisognava risalire uno per uno tenendosi aggrappati
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1998
bisognava risalire uno per uno tenendosi aggrappati con entrambe
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1998
di siepi impolverate. Attraversavo uno dopo l’altro minuscoli
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1998
cera ancora aperto su uno degli inginocchiatoi, che infatti
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riapparire subito dopo a uno dei suoi angoli in
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1998
cima, stava scomparendo dietro uno schermo di canne luccicanti
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1998
volto, mentre scorreva a uno dei lati il muro
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nuovi, tutti bui, su uno spiazzo di terra che
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1998
il collo per osservare uno per uno i passanti
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1998
per osservare uno per uno i passanti, da vicino
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striscia dell’asfalto. Passavano uno dopo l’altro i
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1998
braccia?” mi chiedevo, perché uno dei suoi gomiti era
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1998
illuminata al centro di uno spiazzo. Qualche finestra si
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1998
di saliva. ¶ Pioveva forte. Uno dei doganieri ci guardava
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1998
la cornice dorata di uno specchio appeso alla parete
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mi chiedevo mentre passavano uno dopo l’altro lungo
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Parcheggiavo la macchina a uno dei lati della piazzetta
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1998
colpo nel tepore, indovinavo uno stretto corridoio delimitato da
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1998
pronto a entrare in uno di quei box, quando
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l’uomo calvo, richiudendo uno dopo l’altro i
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1998
Raccogliere attorno a te uno stato maggiore, organizzare dovunque
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groviglio di fili, orientai uno degli altoparlanti sul sedile
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i suoi fili arrotolati uno per uno attorno al
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fili arrotolati uno per uno attorno al trasformatore e
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dire... Sono cieco!» ¶ Investivamo uno dopo l’altro tutti
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1998
non venire colpito da uno degli altoparlanti che sporgevano
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1998
polso, ma subito dopo uno degli altri incastri si
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1998
mezzo al tumulto, finché uno scartare improvviso della folla
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dolcezza, di memorabile poltiglia. ¶ Uno dei bordi della folla
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un rumore infinitamente vicino, uno sbadiglio. ¶ Solo allora mi
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1998
sferruzzare, sfilò dalla maglia uno dei lunghi aghi, girò
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alla testa atterrita di uno dei piumanti. ¶ Poi la
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1998
scivolare a terra. Sentivo uno spigolo di ferro premermi
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1998
così a lungo sotto uno dei lati della cornice
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1998
movimento troppo entusiasta di uno dei cantori, la pila
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1998
minuscoli spazi ancora vuoti. Uno spigolo della cornice ancora
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1998
Dovrebbe già essere in uno dei bar che danno
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microfono nuovo, sottile come uno spillo. Ma solo un
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1998
la carne dei denti uno dei fili elettrici, per
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1998
volta. Era seduto sopra uno sgabellino, sorrideva. Mi giravo
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per esempio. Questo è uno molto conosciuto nella zona
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1998
spazio si trovavano in uno stato fermentativo, mentre andavamo
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alla fine. «E se uno solo si muoverà si
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pian piano dall’auto, uno dopo l’altro, facendo
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fosse di fronte, l’uno che non poteva vedere
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1998
sua lingua scambiandola per uno dei capi degli addobbi
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1998
gli rimaneva incastrata in uno degli altoparlanti. Qualcuno ci
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1998
E non era neppure uno di quei modelli moderni
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1998
scopriva qualcuno seduto in uno dei posti girati verso
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1998
nel cielo australe!” annunciava uno in fondo, sbalordito, scorgendo
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1998
gridare, mi affacciavo a uno dei lati della balaustra
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1998
la testa, sulle spalle, uno da una parte e
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1998
da una parte e uno dall’altra... Finché ci
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1998
schiena, si incamminò lungo uno stretto sentiero lastricato, verso
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1998
rumorino che stavo stropicciando uno spigolo del giornale, con
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1998
per un istante a uno dei lati della macchinina
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1998
piccola piazza semibuia, uscendo uno per uno dal tettuccio
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1998
semibuia, uscendo uno per uno dal tettuccio. La piazza
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1998
qualsiasi verso cui guardare, uno spigolo di casa che
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1998
cieco. ¶ I fogli schizzavano uno dopo l’altro contro
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1998
fosse di fronte a uno specchio. ¶ «Aiutiamoli un po
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1998
gemere e poi staccarsi uno per uno. Li faceva
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1998
poi staccarsi uno per uno. Li faceva ruotare in
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1998
torceva, li afferrava per uno degli spigoli e li
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1998
grandinare di colpo, a uno a uno. Li torceva
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1998
colpo, a uno a uno. Li torceva ancora, si
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altri avevano già cominciato uno dopo l’altro a
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1998
penzolare la lingua. ¶ A uno dei lati della piazza
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1998
dello spiazzo. Ritiravano con uno scatto la fila dei
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1998
di bottiglie fracassate, in uno spiazzo incolto dall’altra
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1998
tavolata al centro di uno stanzone vuoto, disadorno. Le
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1998
puntati al centro di uno stanzone, ascoltavo i gradini
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1998
nuovo. Tastavo i gradini uno per uno. Attorno alla
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1998
i gradini uno per uno. Attorno alla tavolata qualcuno
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1998
mentre cercavamo di rientrare uno per volta nella macchinina
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1998
uffici, andavano a chinarsi uno di seguito all’altro
226
1998
riunione era finita a uno dei piani più alti
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1998
di saliva brillare a uno dei lati della bocca
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1998
fermarsi di colpo a uno dei lati della strada
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1998
sia ancora luce...” ¶ Oltrepassai uno dopo l’altro i
230
1998
ad andare, potevo vedere uno dei miei occhi sbalzare
231
1998
vedersi. Le strade avevano uno dei bordi che andava
232
1998
guardarmi, e per guardare uno dei miei occhi che
233
1998
avvertivo la presenza di uno di quei piccoli insetti
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1998
tentare di rintracciarli, controllando uno per uno gli indirizzi
235
1998
rintracciarli, controllando uno per uno gli indirizzi... li posso
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1998
inclinata di città, e uno spazio di cielo, e
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1998
indirizzi, cominciare a verificarli uno per uno partendo da
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1998
a verificarli uno per uno partendo da quelli più
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1998
finito di nuovo su uno dei ripiani dell’armadio
240
1998
a intervalli regolari su uno strato d’acqua che
241
1998
Toccavo la porta di uno degli uffici, che si
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1998
esempio?” mi chiedevo, rigirandomi uno degli scontrini tra le
243
1998
sera. ¶ “Dovrò comperare anche uno specchietto retrovisore, la lampadina
244
1998
lanciato verso di me uno di quei piccoli insetti
245
1998
delle case. “Dovrebbe essere uno dei primi paesi...” mi
246
1998
dietro la tendina di uno spogliatoio, «sono qui da
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1998
liquefatta. Suonavo senza fiatare uno dei tanti campanelli. La
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1998
facevo finta che fosse uno sbadiglio. ¶ “Ma allora chi
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1998
mi pareva di avvertire uno sbadiglio, appena sotto di
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1998
interruttore della luce, quando uno starnuto inutilmente represso mi
251
1998
caduto con fragore a uno dei primi piani della
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1998
anche una stanzetta da uno degli uffici del primo
253
1998
fermavo a lavorare su uno scrittoio mezzo franato, lì
254
1998
vederlo arrossire geologicamente sopra uno strato di precedente rossore
255
1998
nel tardo pomeriggio in uno degli uffici, lo trovavo
256
1998
catino fumante poggiato su uno scrittoio, con la testa
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1998
stoffa strappata via da uno striscione. ¶ «Che cosa stai
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1998
lei stessa a parlarle, uno di questi giorni.» ¶ Continuavo
259
1998
taglio della mano su uno degli scrittoi, staccavo con
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1998
fermandomi a fianco di uno degli ultimi indirizzi ancora
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1998
bisogno. Sono stata rovinata, uno dei vostri...» ¶ «Uno dei
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1998
rovinata, uno dei vostri...» ¶ «Uno dei nostri? Ma chi
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1998
a sapere che era uno dei nostri?» ¶ «Aveva una
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1998
con i suoi membri, uno per uno, li prenderò
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1998
suoi membri, uno per uno, li prenderò in disparte
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1998
la stufetta. ¶ «... potreste darmi uno strappo, con quella macchinina
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1998
in tempo a inghiottirne uno prima di lasciare irresistibilmente
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1998
fili avvelenati, li staccava uno per uno, li sgranava
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1998
li staccava uno per uno, li sgranava. ¶ «No, no
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1998
erano ghiacciati, facevano tutt’uno col parabrezza. Provavo a
271
1998
fatto costruire per voi uno stanzino segreto, proprio all
272
1998
lingua non stia operando uno di quei suoi passaggi
273
1998
parallele, in piedi su uno sgabello, coi capelli allentati
274
1998
la carrozzella fin contro uno dei finestroni, entrava quella
275
1998
con la punta di uno stivale un coccio di
276
1998
Li farò seppellire l’uno vicino all’altra in
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1998
Cola fuori tutto!» ¶ Feci uno scarto di lato, come
278
1998
sfuocava mentre legava l’uno all’altro i manici
279
1998
finire di colpo, a uno dei giri del tornante
280
1998
intravedevo mentre frugava in uno scatolone sfondato, dentro un
281
1998
Si era sposata con uno di queste parti, un
282
1998
stropicciandosi gli occhi, sfregava uno sull’altro i piedi
283
1998
la stanza, colpita da uno scarpone nel buio. La
284
1998
vie del paese, sentivo uno scarpone posarsi sulla mia
285
1998
in piena notte. Sentivo uno di quei lievi rumori
286
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scorgendo a poca distanza uno scarponcino ortopedico fuggire. Vedevo
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fosforescenti. Mi ritrovavo in uno di quei loro sovraffollati
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ancora in funzione, in uno di questi appartamenti, starà
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labbra leggermente tirate per uno sbadiglio. «Puoi fermarti a
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del volante, mentre passano uno dopo l’altro quegli
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avrà messo in azione uno di quei suoi piedini
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esageratamente la testa, da uno di quei barattoli di
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sotto le finestre di uno di quei rifugi dove
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quella parte, si coglieva uno scintillare di sguardi, di
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mi bisbigliò all’orecchio uno dei due «è a
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Aveva infatti affidato a uno degli spettatori la sua
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sfiorare la volta, scorgevo uno spettatore più ardito gettarsi
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po’. Mi accostai a uno dei comodini. C’era
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rubinetto aperto e richiuso, uno sbadiglio. Mi addormentavo di
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in avanti, da dentro uno scompartimento, mentre passavo con
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per la mente, “oppure uno di quei colletti di
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si vedeva lo stesso uno spigolo di secchiaio dietro
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qualche bottiglia scoppiare in uno di quei contenitori per
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sollevata di colpo, da uno di quelli che ritornano
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dentro?” mi dicevo. “Forse uno di quegli accendini che
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la sarà portata via uno di quelli che girano
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ancora al lavoro in uno degli uffici lontani, i
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una strada diversa, rasentavo uno spiazzo pieno di buche
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parlando all’interno di uno degli appartamenti. Si continuava
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di tanto in tanto uno sbadiglio oppure se aveva
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telefonato nel primo pomeriggio uno dei suoi scrittori...» sentivo
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chiamato in piena notte uno scrittore appena acquistato, ci
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Mettevo il dito in uno dei fori di un
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piedi di fronte a uno specchio, e intanto si
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Sentivo le rotelline di uno solo degli schettini slittare
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dietro le finestre di uno degli appartamenti di fronte
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ogni costo! Dobbiamo sederci uno di fronte all’altro
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era la gomma o uno di quei versolini che
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apparecchio, se ne ha uno. Qualcuno avrà sollevato la
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allarmava la segretaria. Facevo uno di quei versi che
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piedi. Era arrivata in uno degli appartamenti di fronte
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ai bordi dello stradone, uno spigolo della casa cantoniera
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Veniva dall’altra parte uno sbadiglio nervoso, si sentiva
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non vi gettiate l’uno contro l’altro, non
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scaturiva dalla sua testa uno di quei versolini che
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disse mostrandomi due poltroncine. «Uno vicino all’altro!» ¶ Sentivo
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di sbieco, sulla fronte. ¶ «Uno è lì relativamente tranquillo
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guerra, in questo agguato... Uno potrebbe anche rifiutare di
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se la scagliano l’uno attraverso l’altro, non
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stabiliscono taciti accordi l’uno con l’altro, le
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quattro e quattr’otto uno pseudonimo, mentre sei intento
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la tua cosina in uno degli scaffali ormai pieni
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indietro la testa su uno schienale, «si espande dentro
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di colpo a sbadigliare. Uno spazzino in stivaloni di
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campanelli saltandoci contro con uno di quei piedi che
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un po’ deformata da uno spicchio di mela appena
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è là!» disse indicando uno scooter. ¶ «Ma come fai
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per guardarmi attorno. ¶ Veniva uno stridore di freni, di
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gridando. «Ma posso dare uno strappo anche a questo
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i suoi resti in uno di quei forni.» ¶ 10 ¶ La
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scooter!» ¶ «Ah, bene, bene, uno scooter... Ho voglia di
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immondizie, dopo avere lacerato uno per uno quei fogli
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avere lacerato uno per uno quei fogli in mille
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qualche pellicina di mortadella... uno spazzino con gli occhiali
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prima di suonare a uno dei campanelli con la
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andato a cambiarsi in uno di quegli stanzini che
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mi stava vedendo, perché uno dei suoi occhi era
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di piatti sporchi, su uno sgabello. ¶ “Tiene i piedi
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e addirittura genetici, per uno spazio di tempo impensabile
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per guardarlo, mentre salivamo uno di fronte all’altro