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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

concordanze di «uno»

nautoretestoannoconcordanza
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sangue. Certi giorni basta uno scroscio di fontana, una
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a Musocco, rimanere l’uno accanto all’altra per
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di lamiera. Ha trovato uno sgabello e ha trovato
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e la consistenza di uno zaino pieno di sassi
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che dava sul ballatoio; uno di essi riferì che
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dopo aver deposto su uno spigolo della scrivania la
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cui ci trasferimmo era uno stanzone alla base del
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mi ero trasformato in uno qualsiasi degli oggetti della
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Salvatore ti vuol dare uno schiaffo!» ¶ «Uno schiaffo?» balbettò
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vuol dare uno schiaffo!» ¶ «Uno schiaffo?» balbettò il cameriere
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spesso liberava da sé uno sconcertante e lascivo bambino
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ad imitare così efficacemente uno strillone di giornali? ¶ Il
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alzata glieli avvolgeva in uno scialle che subito si
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mia sorella come in uno specchietto; sull’opposto cuscino
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Invece di mangiare sceglieva uno spaghetto e se lo
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fu per cinquant’anni uno strenuo grillo annidato fra
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cuoco. Era un laico, uno scontroso vecchietto che rubava
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gente, che più di uno fosse caduto) e rientrai
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l’impacciato forestiero in uno dei penzolanti vestiti o
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trasalito, che mi allungò uno schiaffo. La mistica dannata
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la mano destra e uno stinco. Erano contusioni dolorosissime
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l’alba, così, portandoci uno squisito desiderio di morire
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farsi, dalla donna che uno assolutamente vuole, riconsegnare a
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Napoli: si tratta di uno straordinario espediente per dire
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luce. Ma Sempronio? Eccone uno degno di Alfieri: chi
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Javarone. Una inspiegabile mansuetudine, uno smarrito pudore umiliavano la
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batteva i coperchi l’uno contro l’altro; si
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musicali. Alla morte di uno zio aveva ereditato qualche
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la visitatrice sta guardando uno strano oggetto posto sul
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per gli aragonesi... fu uno sfregio ai Borboni che
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stanno ora lontanissimi l’uno dall’altro, quale a
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come lo vediamo, su uno scoglio di Mergellina, ma
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e saliva, trafiggente come uno spillone, il muro cosparso
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e di riflettere su uno scoglio di Mergellina, proprio
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invece di specchiarsi da uno scoglio nell’acqua assopita
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chiunque, ma esattamente, in uno scontro regolare. Chi possiede
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Per non dargliela vinta! ¶ Uno “scugnizzo” effettivo, certo, innegabile
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si vedono le costole: uno sfiorire di suoni, un
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avverti che stava dandomi uno schiaffo. Disse: ¶ «Non sono
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suo “basso” era questo: uno stanzone senza finestre, circondato
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sedere l’uomo su uno spigolo del tavolo nero
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pensiero, mi spiego? Immaginate uno sfregio che vi taglia
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bucce di limone e uno straccio; se tonfi sordi
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occhi della ragazza, in uno stato quasi liquido, di
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tacito e fulmineo come uno scatto di coltello. Nel
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fulminei e dolorosi come uno scatto di coltello. Dagli
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e concentrandosi furiosamente su uno scalino per arrostirvi qualche
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statistiche un “portoghese” e uno spettatore pagante. ¶ Riassumendo in
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inavvertito se non raggiungeva uno spettatore o se lo
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coricata nella “barcaccia” da uno sbellicante doppio senso di
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descritta da Hugo in uno dei suoi fragorosi romanzi
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due uomini si fece uno spazio enorme. Don Gennarino
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curiosi modi; oppure con uno spago, mediante continui passaggi
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lo sbarco di Salerno: uno zampillo bianco era un
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proiettile caduto in mare, uno zampillo rosso era un
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settembre sulla terrazza di uno stabilimento, pensando: “Sono l
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di anni quindici, anzi uno schiaffo di suo padre
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ce n’era sempre uno illustre, aulico, leggendario, abitato
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che fulmineamente trasformava in uno “sfregio” il pacato gesto
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che lo proteggevano come uno steccato, dal quale scoccava
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detronizzatore dello Sgambati fu uno studente universitario dei più
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positivamente don Ciccio. Fu uno spettacolo. Il favoloso bastone
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con inaudita veemenza, fu uno e centomila, ma in
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della tenda di cannucce uno almeno dei suoi sette
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rientrò più; l’indomani uno sconosciuto, presentatosi alla signora
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tinte. Il “pazzariello” era uno strano miscuglio di banditore
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con l’altra mano uno spumoso fiasco di vino
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spumoso fiasco di vino: ¶ «Uno è il Signore Iddio
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il Signore Iddio e uno è il ristorante di
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a ciascun numero dall’uno al novanta, sulla quale
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come stanno le cose. Uno o novanta voi siete
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stanzone, apre servendosi di uno spegnitoio le cinque alte
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brutta parola? ¶ Egli è uno sgraziato cisposo quarantacinquenne di
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sbuffi di fumo di uno smozzicato mezzo sigaro: trasalì
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liberava da appositi cesti uno stormo di colombi viaggiatori
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in tutti i drammi, uno solo poteva essere il
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è un vero sberleffo, uno sberleffo aulico e tuttavia
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tappeti: femmina, basti dire, uno sberleffo che don Pasquale
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scossa, come si porta uno Stradivario nella custodia. Un
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di quegli anni, avendo uno sberleffo di don Pasquale
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alla bocca dell’agonizzante uno specchietto. Ciò coincise col
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costituiva il risultato di uno sforzo artistico e organizzativo
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e il braciere è uno scaldino d’ottone dall
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poté impedirsi di rivolgergli uno sguardo interrogativo. ¶ «Un bambino
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di mele cianotiche, là uno spalto di mele rugginose
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ogni strenuo sorriso come uno spegnitoio e ai quali
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maglietta di spago e uno scapolare dei santi Cosimo
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ricordava; Pasqualino gli dette uno schiaffo, e fu doppiamente
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seguiva il treno come uno strascico; visto dai fianchi
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bara come legno è uno sgabello per mungere, o
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siamo?»), spaghetti mangerete voi, uno dopo l’altro affinché
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università. (Vidi nei magazzini uno sterminato paesaggio di lunghi
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suoi infaticabili impiegati: e uno di costoro fu ai
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Napoli». ¶ In casa afferrò uno specchio e per ore
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si interruppe bruscamente, con uno strano rumore di fuscelli
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male imitava scrupolosamente l’uno e l’altro, con
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Applauditemi o vi penso uno per uno come cani
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vi penso uno per uno come cani»; ma venne