Dante Alighieri, Divina Commedia, 1321

malvagia ¶ ch'attende ciascun uom che Dio non teme

e caddi come l'uom cui sonno piglia. ¶ CANTO

Attento si fermò com' uom ch'ascolta; ¶ ché l

frode è de l'uom proprio male, ¶ più spiace

e stetti come l'uom che teme. ¶ «S'elli

secreto suo quasi ogn' uom tolsi; ¶ fede portai al

capo chino ¶ tenea com' uom che reverente vada. ¶ El

m'insegnavate come l'uom s'etterna: ¶ e quant

di menzogna ¶ de' l'uom chiuder le labbra fin

sua era faccia d'uom giusto, ¶ tanto benigna avea

mi volsi come l'uom cui tarda ¶ di veder

è ben fornita: ¶ ogn' uom v'è barattier, fuor

suole esser tolto un uom solingo, ¶ per conservar sua

che convenia ¶ porre un uom per lo popolo a

lo membro che l'uom cela, ¶ e 'l misero

riguardi ¶ acciò che l'uom più oltre non si

ti rispondo. ¶ Io fui uom d'arme, e poi

buona compagnia che l'uom francheggia ¶ sotto l'asbergo

l maestro, ansando com' uom lasso, ¶ «conviensi dipartir da

colmo consunto ¶ fu l'uom che nacque e visse

l tempo e l'uom non se n'avvede

di sue spine ¶ l'uom de la villa quando

al sasso ¶ come l'uom per negghienza a star

consperso ¶ che fa l'uom di perdon talvolta degno

Cappelletti, ¶ Monaldi e Filippeschi, uom sanza cura: ¶ color già

ismorto, ¶ come fa l'uom che, spaventato, agghiaccia. ¶ Dallato

andaro». ¶ A guisa d'uom che 'n dubbio si

che se veduto avesse uom farsi lieto, ¶ visto m

camo ¶ che dovria l'uom tener dentro a sua

con noi, come l'uom si fa sego; ¶ ché

che non fa l'uom felice; ¶ non è felicità

piagne; ¶ vedesti come l'uom da lei si slega

pur sorrisi come l'uom ch'ammicca; ¶ per che

leggera. ¶ E come l'uom che di trottare è

che, come fa l'uom che non s'affigge

sé piace, ¶ fé l'uom buono e a bene

che qui è l'uom felice?». ¶ Li occhi mi

ver primo che l'uom crede. ¶ Io rispuosi: «Madonna

e cominciai, ¶ quasi com' uom cui troppa voglia smaga

vo' saper se l'uom può sodisfarvi ¶ ai voti

canto; ¶ e sì com' uom che suo parlar non

mi richinava come l'uom ch'assonna. ¶ Poco sofferse

nel foco faria l'uom felice: ¶ «Secondo mio infallibile

a suo prode, quell' uom che non nacque, ¶ dannando

avesse, o che l'uom per sé isso ¶ avesse

cagion per che l'uom fue ¶ da poter sodisfar

stesso ¶ per far l'uom sufficiente a rilevarsi, ¶ che

io, se non com' uom s'accorge, ¶ anzi 'l

sol talvolta ad ogne uom si nasconde, ¶ siede la

farti mover lento com' uom lasso ¶ e al sì

sete, sì che l'uom ti mesca». ¶ «O cara

dilettanza ¶ bene operando, l'uom di giorno in giorno

ché tu dicevi: "Un uom nasce a la riva

Opera naturale è ch'uom favella; ¶ ma così o