Vittorio Alfieri, Maria Stuarda, 1788

Lamorre ¶ Se udire il vero osi, o regina, io

fosse; e d'amor vero accesa, ¶ che pregio era

ti sforza amor del vero, ¶ dillo ad Arrigo, a

esser non debbe. ¶ Sia vero o finto il minacciar

di sua passata ingratitudin vero, ¶ benché tardo, il rimorso

Ogni uom, che il vero dirmi ¶ possa, a te

Maria ¶ Parla; e di' vero; ¶ che favellotti Arrigo? ¶ Ormondo

temerarie, narra. ¶ Ormondo ¶ ... È vero,... ei... mi chiedea... d

scusarti ¶ sol puoi col vero. Il tutto io so

passa ei tra 'l vero e la menzogna! In

forse! e fia pur vero, al fine ¶ giunto mi

occhi miei. Saprassi il vero; e tremi, ¶ qual ch