Vittoria Colonna, [Rime], 1538

vider già quasi men vero. ¶ Per seguir poi quel

nell'altro eterno e vero. ¶ SONETTO X. ¶ A quale

non li scoperse il vero. ¶ La morte fama al

cielo un solo e vero segno, ¶ U' sei per

ch'unito insieme ¶ Del vero sol l'esempio a

il maggior prive ¶ Del vero oggetto? e cangi l

un perpetuo giorno, ¶ Dal vero sol s'alluma e

armato: ¶ Fuggito è il vero onor, la gloria bella

sensi miei nasconde il vero. ¶ SONETTO XLII. ¶ Alzata al

inganno più simile al vero. ¶ Qual fa coi sogni

il pensier, quanto per vero ¶ Dimostrò il mondo, e

il buono, e 'l vero. ¶ SONETTO XLVII. ¶ Per soggetto

beltà nasce e quel vero ¶ Divino amor che gentile

scorta, anzi per lume vero, ¶ De' nostri incerti passi

che la passion il vero ¶ Mostrava ai sensi; ond

il casto nostro e vero ¶ Parrebbe forse amor falso

con l'esempio al vero onor m'invita, ¶ E

qui dell'onor al vero porto, ¶ Or lassù gode

di fedele il titol vero, ¶ Caro a me sopra

e di fede albergo vero: ¶ Nè sdegno unqua il

poi l'attrista il vero. ¶ Quanto più pago andria

vivo lo scernesse e vero? ¶ Perciocchè fisso nel suo

seguir lui nel cammin vero. ¶ Pria gli gìa dietro

come dal dipinto il vero a noi ¶ Dissimil par

appresso, ¶ A lei del vero accesa era sì caro

non porta il vigor vero ¶ Del padre nell'ardir

ver più che mai vero. ¶ RIME SACRE E MORALI

Del Divino Elicona il vero fonte. ¶ Altra cetra, altre

in parte il lume vero ¶ Ch'altro che 'l

non s'accende ¶ Al vero ardor con la sua

che ne copre il vero intorno, ¶ Quel primo amaro

la face ¶ Del calor vero si rinchiude e serra

insieme ¶ Ch'è Dio vero uomo, e l'uomo

e l'uomo è vero Dio; ¶ Erge tant'alto

XXII. ¶ Vorrei che 'l vero sol, cui sempre invoco

Mandâr gli angeli il vero; oimè quant'io ¶ Debbo

illustra e scalda ¶ Il vero sol con luci alme

ombre, e dimostrarne il vero. ¶ SONETTO XXIX. ¶ S'io

ugge ¶ Schifa, e del vero sol gode l'aurora

ombra vede, ¶ Lasciando il vero sol ch'al ciel

porge all'uomo il vero sole, ¶ L'un per

Che vera pace in vero amor concorda. ¶ Spira un

orecchia interna intenta al vero, ¶ Dinanzi al suo fattor

anco esser ombra ¶ Del vero lume ed arra della

pur ch'al lume vero ¶ Volga la vista del

speme accesa e dolor vero ¶ Aprir dentro, passando oltra

sue stelle un raggio vero, ¶ Che ne mostrasse il

uom servire al suo vero signore. ¶ Ogni fatica è

e in ciel è vero duce; ¶ Risguarda me, ti

riveggia. ¶ SONETTO LIV. ¶ Di vero lume abisso immenso e

natio regno al cammin vero. ¶ Così conviene a noi

chiuder gli occhi il vero sole. ¶ Il divin padre

offender con odio il vero amore, ¶ E ferir l

Si diè prigione al vero, allor che intese ¶ La

Fece ei del viver vero; e poi colore ¶ Gli

ciel, sol d'amor vero ¶ E d'alta pura

amore acceso. ¶ Pazïenza, umiltà, vero ubbidire, ¶ Con l'altre

fede ¶ Che sei Dio vero, e sei mio vero

vero, e sei mio vero obietto, ¶ Nutrita del tuo

bei raggi ardenti ¶ Del vero sole in cielo eterno

che fra 'l sol vero ¶ E gli occhi nostri

Con pura offerta il vero lume al mondo: ¶ Il

primo giorno solo al vero ¶ Aperse gli occhi; e

viva ed ardente ¶ Del vero e dell'onor ch

amando più che 'l vero obietto. ¶ Non può la

alla vera luce, al vero amore! ¶ SONETTO CVII. ¶ Lume

ombre e nudo il vero, ¶ Quant'occhio può veder

Quanto non piace al vero eterno amante; ¶ E fermato

Per gir volando al vero alto soggiorno. ¶ Di molti

Nel sonno; chè ogni vero ardente zelo ¶ Dormiva in

spirto, acceso al lume vero, ¶ Di quanto qui di

ciel, più presso al vero ¶ Lume del figlio ed

padre! ¶ Semo, se 'l vero in voi non copre

sdegno, ¶ Tu sei mio vero prezïoso pegno, ¶ Che volgi

che scintillando intorno ¶ Al vero sol col lume ch

fra noi riluce, ¶ Nel vero obietto suo chiusa e

s'invoglia, ¶ Tanto dal vero suo lume si parte

alme ben nate in vero amore; ¶ Tante grazie, e

insieme rinchiusi, il lume vero ¶ Per timor parve nudo

opre figlio, ¶ Ricco del vero onor, candido giglio ¶ Fra

l'occhio fisso al vero, ¶ Per lo destro sentier

su in ciel col vero affetto ¶ Della mente e

a mirar sarà dal vero spinto ¶ In croce quel

eterno ¶ Quello ineffabil tuo vero olocausto? ¶ SONETTO CLXXV. ¶ Se

sì continua guerra. ¶ Del vero albergo a sè medesma

tempo del gran lume vero; ¶ E la virtù divina

alma sol di lume vero. ¶ Con questa in parte

luce speme, ¶ E dal vero sperar fochi più vivi

me, colui che 'l vero ¶ M'ha sempre così

e veloce al segno vero. ¶ SONETTO CLXXXVII. ¶ Quando fia

puote fermar nel lume vero. ¶ Scorgo sovente un bel

che la natura ¶ Per vero cibo suo mai sempre

cose. ¶ So che quel vero, che nascesti, Dio ¶ Sei

la viva face ¶ Del vero sol più che in

governo ¶ Lasciando al signor vero e sciolta e schiva

con arte forza al vero. ¶ Mossa da simil fede

e vivo al lume vero, ¶ Che v'ha del

la bella musa al vero! ¶ SONETTO CCV. ¶ ARGOMENTO. ¶ Manda

si tolga, ¶ E di vero piacer la veste prenda

nel voler libero e vero ¶ Di Dio richiude il

sempiterno sol che al vero scorge. ¶ SONETTO III. ¶ Beata

tirò al cielo: o vero amante grato, ¶ Che non

quanto onor sperar potea ¶ Vero valor tra le fatiche

vita; ¶ Ma di quel vero ben non vede o

nel più ardente e vero ¶ Eterno sol s'interna