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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, L'amore che torna, 1908

concordanze di «vi»

nautoretestoannoconcordanza
1
1908
non mi salutate neppure? ¶ - Vi aspettavo per le quattro
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1908
carattere bizzarro! Ascoltatemi: ora vi spiegherò. ¶ - A che serve
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1908
stessa urbanità. ¶ - E che vi chieda un bacio? un
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1908
una maravigliosa luce, - ecco: vi aspetterete chissà quale confessione
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1908
non avessi ancor letto. ¶ - Vi piace Loti? ¶ - Molto; perchè
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1908
non so... perchè non vi conosco. ¶ - Ah?... ricominciate le
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1908
mia vita passata non vi appartiene, come non appartiene
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1908
non insistete, perchè inevitabilmente vi mentirei.» Questa frase risolve
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1908
forse meglio per entrambi. Vi ho detta la verità
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1908
usava con familiarità, sebbene vi risuonasse talvolta l'accento
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1908
mi domandate nulla, nulla, vi prego. ¶ Il fuoco era
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1908
amarsi? Elena, da che vi conosco non ho avuto
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1908
sua ferma bellezza. ¶ - Se vi sono, - risposi - hanno certamente
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1908
con molta facilità... Veramente vi ammiro! ¶ - Perchè? - feci, un
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1908
Poi un'altra cosa vi dirò: mi è mancata
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1908
tormentarvi, senza farvi male, vi dà una specie d
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1908
specie d'ebbrezza. Ecco, vi dirò: vi sono alcuni
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1908
ebbrezza. Ecco, vi dirò: vi sono alcuni profumi così
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1908
tale: un profumo che vi porta tutta l'anima
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1908
di una cosa e vi commuove come un sentimento
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1908
A' miei tempi non vi conoscevo questa passione per
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1908
me; chissà che non vi possa dare un buon
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1908
dare un buon consiglio. ¶ - Vi assicuro, marchesa, che non
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1908
dicendomi: ¶ - Fumate pure; così vi annoierete meno. È vero
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1908
tregua. ¶ - E questo come vi pare, Guelfo? ¶ Era un
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1908
sua bellezza matura. ¶ - Non vi sta bene; mi sembra
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1908
da molti baciata. ¶ - Non vi sembra incredibile, - ella disse
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1908
esercito di nemici. Non vi pare? ¶ - Siete caustico, amico
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1908
dispiace si è che vi trovo di un umore
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1908
tetro... - Poi d'improvviso: - Vi fa soffrire? ¶ - Chi? ¶ - Eh
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1908
Chi? ¶ - Eh, via! ¶ - Non vi comprendo. ¶ - Oh, insomma, la
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1908
Povero Guelfo, - continuò; - io vi conosco bene, perciò vedo
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1908
Non è vero che vi esaspera? Io non so
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1908
la vostra amica non vi renderei così triste. ¶ Di
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1908
hanno ragione d'invidiare. ¶ - Vi ringrazio della buona frecciata
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1908
labbra congiunte. ¶ III ¶ Io vi pongo una domanda semplice
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1908
come la cera, che vi avesse regalato a piene
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1908
ti ap-pa-partiene! Vi-viva la ff-accia
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1908
con un rimprovero sorridente. - Vi siete battuto con quel
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1908
sciocchezze si raccontano poi, vi pare? Ma toglietevi il
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1908
E perchè voglio che vi lascino stare. Non siete
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1908
Nessuno... tutti... la malinconia. ¶ Vi sono fiori all'intorno
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1908
fidanzata? ¶ - La mia... chi vi ha detto?... - esclamò2 impallidendo
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1908
ma dunque le donne vi amano tutte così? ¶ - No
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1908
il vostro dovere. ¶ - Elena, vi ripeto, non burlatevi di
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1908
dire il destino, se vi credessi. Vivevo a quel
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1908
risposi. - Nulla!» - E nemmeno vi pensai. Ma, vedete, qualche
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1908
profondo come l'oblio. ¶ VI ¶ La mattina seguente, pochi
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1908
giuoco al Circolo, come vi ho detto. ¶ - Già; ma
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1908
parliamone più. Cercate, se vi riesce, di sbrigarvela a
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1908
di soave languore. Ella vi bagnava le labbra, bevendo
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1908
della mano, perchè io vi spegnessi la mia sete
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1908
per quanto nessuna legge vi sia contro il delitto
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1908
non mangiate nulla; perchè? Vi ammalerete, Edoarda. ¶ La zia
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1908
l'andassi a trovare... Vi andai. Ecco, già che
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1908
cercarne altre. ¶ - Ma perchè vi sei andato? Le volevi
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1908
ancora? ¶ - Nemmeno per sogno! Vi sono andato, così, per
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1908
confessione più triste che vi sia. ¶ VII ¶ Quel brav
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1908
le solite fiabe! Io vi propongo l'affare, voi
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1908
ci studiate sopra: se vi conviene lo fate, se
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1908
lo fate, se non vi conviene... lo fate lo
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1908
studiate quindi se ancora vi è possibile rendermi un
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1908
un servigio. Non appena vi sarete deciso per il
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1908
voglio. Pensàteci. Ed ora vi mando via perchè debbo
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1908
di tutte le ore. Vi sono due morali e
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1908
da solo, io non vi riuscirò mai. ¶ Egli si
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1908
sua persona, come se vi avesse giaciuto; a piè
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1908
muta, nascondendovi ciò che vi appartiene, mescendo le sue
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1908
contro il cristallo, e vi rimase, con la faccia
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1908
poichè ti giuro che vi sono andata per una
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1908
nel suo studio e vi fece portare dai domestici
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1908
disse: ¶ - Tutte queste cose vi appartengono, Elena; mi furono
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1908
dicendole: ¶ - Sapete, Elena, che vi siete fatta una magnifica
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1908
Oh, certo, anch'ella vi sarebbe andata! ¶ Quando arrivò
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1908
amico.... Gli altri uomini vi hanno insegnato a diffidare
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1908
faccia del pittore. ¶ Tosto vi si accinse. Tutta l
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1908
bisogno di voi, non vi debbo nulla! ¶ Egli era
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1908
allo scader del mese vi si trasferì. Solo, per
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1908
disse: ¶ - Le vostre lezioni vi prendono quasi tutta la
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1908
di buon'ora e vi andava quando la luce
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1908
ve l'offro, se vi può servire. ¶ Ma ella
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1908
n'era offesa, poi vi si era assuefatta, finchè
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1908
signora Gräfe e talvolta vi rimaneva per il pranzo
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1908
ed uscì. ¶ - Che avete? Vi faccio paura? - egli domandò
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1908
mi piace che nessuno vi entri. ¶ E fu tutto
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1908
avete di lui? Quando vi sarete risolta, basterà scrivermi
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1908
anche un pittore che vi fa il ritratto? Nulla
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1908
Il quadro mi appartiene. Vi ho dipinta per avervi
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1908
Anzi m'immagino che vi pensiate ogni giorno. Voi
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1908
simile quasi al bronzo. Vi passò dentro le mani
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1908
sue mani, lo guardò, vi fece scorrere sopra le
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1908
anima tutto quello che vi rimaneva di lei, per
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1908
di sole, che sopra vi poltriva come una pigra
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1908
pieno di luccicori, e vi tuffava dentro la gola
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1908
di queste ambiguità e vi si prestava a malincuore
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1908
per quel tempo, che vi andasse ella pure. ¶ - Non
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1908
settimana innanzi, e che vi sarebbe rimasto alcuni mesi
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1908
è tutta schiuma e vi sbaverà sui guanti. Date
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1908
mano ad Elena perchè vi si appoggiasse nel mettere
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1908
Giulia, figlia d'Augusto, vi è morta di fame
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1908
Nerone, invaghitosi di Poppea, vi rinchiuse la moglie Ottavia
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1908
un leggero inchino, - io vi conosco e voi conoscete
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1908
tante belle memorie! Non vi accorgete, signora, della mia
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1908
a fiori verdastri. Fabio vi sedette con indolenza e
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1908
un fiore. ¶ Noi pure vi andammo, sul barroccio di
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1908
della chiesa. I fiori vi giacevano sopra, a mazzi
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1908
uomo ragionevole, dimmi: perchè vi sono cose al mondo
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1908
la butta via? Perchè vi sono coloro che amano
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1908
cadono i capelli. Quando vi passo il pettine, la
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1908
il pettine, la mattina, vi rimangono a ciuffi... Che
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1908
piena di vuoto! Perchè vi sono alcune parole che
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1908
Torre.... Invece, se non vi sono andata finora, non
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1908
inutile una mia risposta. ¶ VI ¶ Seduta sotto la pergola
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1908
Elena mi disse allora. ¶ - Vi andremo, se lo desideri
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1908
se lo desideri. Anzi vi resteremo qualche giorno. Quei
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anche abitarvi? ¶ - Certo. Io vi sono stato già una
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1908
mani in tasca, mentre vi faceva tintinnire un mazzo
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d'incominciare la discussione vi offrirò un bicchierino di
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1908
cambiali su la tavola, vi diede sopra un gran
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di farmi un'angheria. Vi ho pagato sempre, vi
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1908
Vi ho pagato sempre, vi pagherò anche stavolta, per
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1908
a Terracina tutti quanti vi salutano come un piccolo
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1908
da tanti anni, e, vi dico la verità, finora
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Poveretti, que' pesci che vi caddero dentro alla cieca
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1908
il vostro egoismo, non vi importa nulla di sacrificare
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per nessuno. Ecco perchè vi dicevo che siete un
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1908
a quel termine non vi pagherò tutto, siamo intesi
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farete il protesto e vi prenderete la terra. ¶ - Nemmeno
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1908
un'occasione simile non vi càpiti più! ¶ - Non è
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1908
stessa canzone. ¶ - Ma se vi dico di no! ¶ - Caro
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1908
è di nuovo? Se vi affermo che alla nuova
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1908
eravate fidanzato, voi, non vi siete permesso proprio nessun
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1908
o di non amore, vi sembra mai possibile che
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1908
offrirmeli? Bisognerebbe esser pazzi, vi pare? ¶ - Mah... questo l
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1908
perchè il matrimonio, come vi dicevo, è sempre una
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1908
mulino, in vent'anni vi divorereste anche Roma! ¶ - Ah
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1908
interessi» davanti a me! Vi ricordate la somma che
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1908
modo non importa, e vi ringrazio lo stesso. Dunque
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1908
non puoi comprendermi, Germano. Vi sono troppe cose che
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1908
cose che passano... E vi sono migliaia d'anime
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e quando a Parigi vi sono molti pittori di
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1908
parlarmi con disinvolta cortesia. ¶ - Vi sapevo a Parigi, - mi
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Parigi, - mi disse, - poichè vi ho veduto in teatro
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questa furiosa baraonda, e vi ritorno. Dunque cosa fate
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1908
a questa persona che vi è cara. ¶ Accettai sommariamente
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d'un verismo inaudito. Vi sono anche oggi questi
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questi teatri. Se vorrete vi condurrò. Ma, tornando alla
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prossimo!... Ebbene se io vi dicessi che son sempre
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peggiori; al mondo non vi sono che due maniere
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1908
dunque? ¶ - Ecco, se così vi piace. ¶ Su queste parole
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1908
quasi mai. ¶ - Certo, certo vi ho veduto; ed in
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suo tutore, - una canaglia, vi giuro! nonostante i suoi
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1908
contro le seduzioni femminili, vi giuro tuttavia che ad
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il capriccio. E fu, vi assicuro, un caso, un
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1908
mano sopra un ginocchio. ¶ - Vi credo. Perchè infine, con
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1908
tornando a quella signora, vi dicevo che fu semplicemente
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1908
una cosa naturale, non vi sembra? ¶ - Ecco: nel caso
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con voi?» - « Ah, vivaddio, vi siete decisa finalmente!» - «Ecco
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1908
Ebbene, amico mio, non vi sarete annoiato! Che donna
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1908
d'Acqua di Lavanda. Vi tuffai la faccia, poi
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sembra che al mondo vi dobbiate annoiare. ¶ - Può darsi
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uomo straordinario, ed io vi ammiro, credetemi, vi ammiro
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io vi ammiro, credetemi, vi ammiro e v'invidio
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che volete? mi stanco. Vi sono molte cose, troppe
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potete esserlo da chi vi piaccia... Perchè dunque non
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doni che la natura vi ha concessi? ¶ - Ecco, mio
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gli altri. Quante cose vi sono, che in teoria
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di spirito, caro conte! ¶ - Vi ripeto che non comprendo
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un uomo sospettoso. Io vi diverto qualche volta, ma
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1908
vedo in cosa, e vi pregherei di spiegarmelo. ¶ - Bah
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nemmeno della società equivoca. Vi si dànno accademie di
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troppo, si giuoca e vi si fa la corte
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Que' mariti poi che vi s'incontrano, somiglian pochissimo
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1908
che nessuno in anticamera vi domanda il passaporto. ¶ - Il
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tutto un romanzo, ma vi basti un particolare solo
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1908
poi tanto difficile, come vi può sembrare! Non lo
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sospettate: una donna che vi faccia strada; perchè questa
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modo ch'esso non vi travolga, non si rovesci
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un marchese, che non vi nomino, mischiare le carte
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come un Giobbe; ma vi dirò insieme che la
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la fronte buia; forse vi divertirete. ¶ La curiosità ed
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ad accettare. ¶ - Bene, - risposi, - vi accompagno. ¶ Questa Contessa di
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una sgarberia. Gli dissi: ¶ - Vi ringrazio di avermi fatta
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all'incanto? ¶ - Oh, no! vi assicuro di no! - egli
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mondo, interessante a conoscersi, vi assicuro. Posso offrirvi un
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ma rimanga fra noi. Vi sono alcuni banchieri contro
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occhio, ed al caso vi farò un piccolo segno
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1908
un piccolo segno. Ma, vi prego: silenzio. ¶ - Va bene
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Ricordatevi sempre quello che vi dico io. Mi piacerebbe
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1908
taccia d'insulsaggine. ¶ - Poi vi assicuro che ogni vostra
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amate molto Roma. ¶ - Sì, vi ho passato un inverno
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sentite una cosa: io vi chiamerò Domini, Domini semplicemente
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1908
esclamato vedendoci: ¶ - Oh, finalmente vi siete lasciato tentare anche
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1908
le mani e sopra vi tenne il mento. Poi
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grembo ed esclamò lietamente: ¶ - Vi ho pur detto che
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ora brucio di sete. Vi prego, andate a prendermi
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1908
se non volete offendermi, vi prego di non insistere
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offendervi! Solo permettete che vi preghi ancora... ¶ - Non più
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1908
la pregai, - permettete che vi domandi anche il vostro
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1908
È una domanda oziosa, vi pare? O almeno, con
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1908
di una morbidezza incredibile!... ¶ - Vi pare?... - E ritrasse il
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1908
non lo era. ¶ - Credo vi piaccia tormentare, piccola Yvonne
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1908
stata sincera, con nessuno. Vi sono certe anime che
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1908
più soave abbandono che vi sia nell'amore. Quale
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1908
dimenticare lo è meno. Vi sono troppe figure che
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1908
domandai, entrando. ¶ - Sola e vi aspettavo. Vi aspettavo guardando
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1908
Sola e vi aspettavo. Vi aspettavo guardando i vostri
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1908
il fiore dell'impossibilità. Vi ringrazio. ¶ E senza levarsi
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1908
voglio sapere altro. ¶ - Allora vi confesserò che sono più
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1908
Non lo sono affatto: vi dico la verità. ¶ - Allora
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1908
sola quando un'altra vi piaccia, non vuol dire
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1908
esclamò ridendo, - lasciatela stare! ¶ - Vi pare che la mia
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1908
val l'altra, non vi pare? ¶ - No, vi sono
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1908
non vi pare? ¶ - No, vi sono cose che valgono
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1908
una sciocchezza non farlo, vi pare? ¶ - No, affatto! ¶ - Avete
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1908
orchidee ci videro passare. ¶ VI ¶ Era il 14 Luglio, grande
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1908
per acque procellose, non vi penso affatto. Volevo imprendere
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1908
palese la mia decadenza. Vi rivedevo la piccola Yvonne
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1908
tu parli così perchè vi odiate a vicenda. ¶ - Io
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1908
li ho tutti esclusi: vi sono passato sopra, calpestandoli
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1908
che la tua coscienza vi si potrebbe adattare senza
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1908
certezza morale che, se vi fosse un pericolo, io
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1908
certo sarà troppo tardi. Vi sono molti che si
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1908
nuova nobiltà del dollaro. Vi sono molte misses che
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1908
molta saggezza per chi vi sappia leggere. ¶ - E tu
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1908
credi capace d'altro? Vi sono momenti nei quali
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1908
alzavamo prestissimo; in campagna vi sono molte cose da
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1908
a Edoarda, ridendo: ¶ - Non vi sembro ancora quasi un
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1908
inespresse. ¶ - Ora, - feci, - non vi amo più affatto, affatto
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1908
Sapete pure che molti vi corteggiano? - soggiunsi. Allora si
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1908
circa dieci giorni: Edoarda vi ritornerà forse a mezzo
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1908
aiutare! Non sai quanto vi penso. Ma per ora
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1908
necessario. Sappi anzi che vi penso già da lungo
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1908
colpa tua, nè mia; vi sono ragioni che rendono
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1908
baciai le lacrime che vi erano trascorse, in silenzio
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1908
vuota, e forse non vi potrò più vivere per
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1908
passava una; la fermai; vi salimmo. Intorno, per la
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1908
era un angolo semibuio; vi andammo a sedere. ¶ Mi
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1908
oceano di vapori. ¶ Quando vi giunsi, eran le undici
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1908
venire qui? ¶ - Sì, signore, vi sono stato; perchè non
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1908
stava infilandosi i calzoni, vi stese dentro una gamba
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1908
che per poco non vi fece uno strappo. ¶ - Ma
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1908
mi rispose: «Di questo, vi prego, non una parola
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1908
È tutto. Addio. ¶ /* Elena» */ ¶ Vi son giorni della vita
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1908
risplendevano le finestre quando vi giunsi ad un calar
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1908
od i serpenti che vi strisciavano su; de' suoi
247
1908
portarono a letto e vi giacqui per cinquanta giorni
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1908
agenzie domandando quali case vi fossero da affittare; sceglievo
249
1908
biglietto. - Ma non scordatelo, vi prego. ¶ - Non dubiti; buona
250
1908
no... Dove potrei scrivere, vi prego? ¶ Egli mi condusse
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1908
e penna. ¶ - Grazie, ora vi chiamerò sùbito. ¶ E smarritamente
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1908
le mormorai, - grazie! Non vi aspettavo... non ti aspettavo
253
1908
e continuò: ¶ - Ti ricordi... vi ricordate? C'era sempre
254
1908
sempre una cosa che vi dovevo dire. ¶ - Ebbene dilla
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1908
di voi, ora. Non vi siete ammogliato? ¶ - No. ¶ Ella
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1908
presi una mano e vi posai le labbra senza
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1908
e mi diceva sorridendo: ¶ - Vi ho fatto molto aspettare
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1908
per voi un impedimento, vi ho lasciato libero. Questa
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1908
non l'amo più. Vi ho trascorso un tempo
260
1908
e, quand'ebbero finito: ¶ - Vi chiamerò, se occorre, - soggiunsi
261
1908
fossi affaticato e vinto. ¶ Vi giunsi una sera che
262
1908
o diecimila lire. Nessuno vi pose mente; si sapeva
263
1908
nemmeno parlato se non vi fossi un po' costretto
264
1908
resto. S'intende che vi guadagneresti anche tu le
265
1908
volta - un'attrice che vi somiglia in modo sorprendente
266
1908
estranei. Voi, da signorina, vi ricordate di aver osservato
267
1908
la prima volta che vi vedevo e mi ricordo
268
1908
un conoscente, il quale vi salutava. Come vedete, ho
269
1908
con un sorriso ironico, - vi siete andato molto vicino
270
1908
fe' segno di salire. Vi andai. C'era il
271
1908
una chiave. «Nostra cum vi». ¶ La vecchia zia era
272
1908
dimostra con te? ¶ - Cortesissimo. ¶ - Vi parlate? ¶ - Al Circolo, qualche
273
1908
Piazza di Spagna, e vi passai; sapevo che la
274
1908
da Fabio ch'ella vi sarebbe andata. Anzi egli
275
1908
vene il turbamento che vi serpeggiava, e risi, e
276
1908
intenditrice: ¶ - Long Tail non vi farà il percorso, barone
277
1908
nessun ostacolo; se permettete, vi seguirò da vicino, senza
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ineguale; drizzando le orecchie vi si buttò sotto come
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dissi. - Bisognava pure che vi parlassi. ¶ - Sapete... - rispose con
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dovrebbe saper anche dimenticarle, vi pare? ¶ I cavalli avevano
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perdere, spero? Lasciatemi ritornare, vi prego. ¶ E raccolse la
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una volta che non vi ho dimenticata, che sono
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vendicarvi del male che vi ho fatto, se pure
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toccarla, e dissi: ¶ - Non vi ricordate più di me
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la prima volta che vi ho riveduta, non sono
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a voi? Quand'io vi desidero in un modo
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la notte, immaginando come vi potrei parlare? ¶ - Tacete! tacete
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ma fu troppo tardi. Vi eravate appunto fidanzata, e
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a ridere così! ¶ - Oh, vi conosco. Guelfo! Adesso vi
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vi conosco. Guelfo! Adesso vi conosco; allora no. ¶ - Ebbene
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cosa è molto semplice. Vi è tornato forse un
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più? Quando un uomo vi domanda perdono... ¶ - Io non
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domanda perdono... ¶ - Io non vi devo perdonare nulla. Forse
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stato meglio così. Non vi devo perdonare assolutamente nulla
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In questi mesi ultimi vi siete spesso dimenticato che
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meglio da far rispettare. Vi sarei grata se voleste
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a perdita d'occhio vi scintillava, ella, di tratto
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fisionomia, da quel tempo... ¶ - Vi pare? Sono forse invecchiato
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spavaldo come una volta. Vi dev'essere capitato qualcosa
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ascoltarvi più a lungo vi darebbe diritto... ¶ - Nessun diritto
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un po' di risentimento, - vi siete abbastanza divertito alle
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spalle una volta perchè vi permetta di farlo una
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naturalissima in fondo! Momentaneamente vi piaccio di nuovo, per
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io dovrei... ¶ - Insomma, Edoarda, vi prego: non continuate! ¶ - Amico
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no! La mia domanda vi è parsa brutale, forse
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mie parole in burla, vi piace umiliarmi e vedermi
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un altr'uomo, che vi siete sposata per amore
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se avessi questa certezza, vi dico, sarebbe l'ultima
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la nostra!... - le bisbigliai. ¶ Vi sono momenti nuovi nel
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come una staffilata sonora. ¶ VI ¶ La prima volta che
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ammirato, il cappello che vi piace di più: ha
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ve ne sono, poi vi dice: «Dio!... Chissà quante
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è umida; quell'umidore vi piace, sa di fresco
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deve andar via. Intanto vi osserva: le pare strano
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che imponeva la mondanità; vi osserva con occhi attenti
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persuasione. ¶ Se può, ella vi dice allora una piccola
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ne deve accorgere, ecco vi dice: «Ma... che fate
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Cammina, apre un libro, vi domanda una sigaretta, carezza
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assai di rado, perchè vi ama. ¶ Pure v'è
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inatteso porta fortuna e vi son uomini che arrecano
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colpa i nostri convegni. Vi sono purtroppo moltissime persone
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bimba delicata e sentimentale. Vi sono molti fiori che
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saltellando per le scale, vi andò con gioia. Riconosceva
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e la catene che vi aveva deposti confusamente. Nella
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Tengo l'anello e vi farò incidere la data
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scherzosa e titubante, - che vi pensi ancora un poco
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Chissà quante cose nascoste vi sono!... ¶ - Eh!... una quantità
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perchè, ti ripeto, se vi entri a quel modo
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fredda e scrutatrice che vi si figge addosso e
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si figge addosso e vi penetra come una lama
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stasera. ¶ - Certamente sì. ¶ - Ma vi sono ancora treni?... Ah
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male mostrandoti là intorno. Vi sarà certo un grandissimo
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Al Circolo, se poi vi pranzeremo. ¶ - Questa sera è
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quello che è stato! Vi son coincidenze che atterriscono
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libro della mia vita; vi manca una pagina: te
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i tanti mestieri che vi son da fare al
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quel patrizio romano che vi stupiva con le sue