Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

piú volumi ¶ (già non vi mento!) vidi in quella

la sesta, e nondimeno ¶ vi giugne assai per farla

Omero il stile. ¶ 24. ¶ Prima vi narro duodeci baroni, ¶ che

che forse un gardelino ¶ vi parerò di quelli del

d'Angrante, e nulla vi sparagna, ¶ perch'era il

l'uscio e dentro vi si caccia. ¶ 58. ¶ In quella

suo, perché qualche pannocchia ¶ vi studia sempre, e fassi

che gara alcuna non vi nasca, ¶ ne' patti fa

vegna, odi, lettor, ché vi è da ridere; ¶ perch

l qual tempo Rampallo vi vien anco, ¶ di speronar

ch'una mica ¶ non vi lasciò di quella il

de la turba non vi parlo, ¶ ch'ognun gli

vòle. ¶ 42. ¶ La risa non vi narro de le donne

un largo fiume ¶ non vi rompea, l'ardor de

che 'l senso qui vi pende: ¶ quest'angioletto da

madonna Berta che parlar vi vòle -; ¶ poscia si volge

poscia se l'Ispani ¶ vi dicon "botaglion, baghe di

spesso accade ¶ ch'Italia vi ritien nel fil di

s'appoggia: ¶ 54. ¶ - Madonna, i' vi ringrazio ch'io sia

poscia ciò che dir vi piace; ¶ v'accerto ben

contumace); ¶ quando che chiar vi faccio e manifesto ¶ l

fretta: ¶ pensate qual fritada vi raccolse! ¶ e fece un

legna un fasso. ¶ 68. ¶ Ben vi so dir che gli

santi ippocriti nel vaso, ¶ vi trovarei (che 'l Ciel

soperbo, ¶ chiede perché non vi è Milon d'Angrante

ne sullevarmi piú giamai vi spero. ¶ Deh fato ingiusto

si può giungere, ¶ né vi si trova al mondo

non altro al cavalliero vi risponde, ¶ corre a la

rose belle; ¶ né mai vi ha fine, come fa

d'ogni canto, ¶ non vi restando un sol soletto

teneano ¶ ch'innanimate statue vi pareano. ¶ Digressione ¶ 27. ¶ Quivi ben

l'occhio di Fortuna vi è secondo. - ¶ 35. ¶ Egli non

So ben che zelosia vi fa ciò dire; ¶ non

vegliar troppo il viso vi scolora. - ¶ Disse la dama

duo feroci tori, ¶ assai vi fu che dire; al

un sopra l'altro, vi convien che mori; ¶ e

era con tre famigli, vi provede ¶ ben tosto in

è 'l stolo denso, vi si caccia. ¶ 28. ¶ Ma duo

drent'un'ostaria; ¶ né vi si parte mai fin

la piú parte, ¶ se vi lasciati calcular le mani

l'alto mar che vi si move. ¶ 65. ¶ Lungo a

l mio dir non vi facesse nausa, ¶ direi di

tenetivi, signori, ch'io vi lasso. ¶ Penso mangiar una

porto in quel confine ¶ vi era; ché, mentre l

carro di vino; ¶ perché, vi giuro, mai non pesco

Accostasi Milone, e su vi scande ¶ con la compagna

pur d'esser compreso vi sospetta. ¶ Sta sempre armato

poich'attenti, ¶ vostra mercé, vi veggio, vo fondarvi ¶ assai

di quel ceto ¶ e vi comincia dimmenarsi intorno, ¶ quantunque

sí che piú non vi ne resta. ¶ 47. ¶ Non volse

racconta, ¶ per debolezza quasi vi tramonta. ¶ 15. ¶ Lo provido vechietto

e netto. ¶ 16. ¶ E mentre vi si ammolla un mezzo

si mannuca; ¶ non piú vi guarda il meglio che

io, madre mia cara, vi prometto ¶ voler mostrar che

la grotta e drento vi si serra. ¶ 40. ¶ Berta, che

se non men date, vi prometto ch'io, ¶ quantunque

di san Bernardo! ¶ 48. ¶ Cancar vi mangia! datimi mangiare; ¶ se

datimi mangiare; ¶ se non, vi butterrò le porte giuso

voi, persone care ¶ che vi leccate di bon rosto

omai poco di quella vi è rimasa. ¶ Perse la

poi, visto il pane, vi mutò consiglio. ¶ 55. ¶ - Or mangia

de gente gran strettura ¶ vi era per tòrne ognun

tordi e quaglie; ¶ però vi onoro qui né piú

Alto signore, ¶ con sopportazion vi parlo schietto; ¶ Ecclesia Dei

ragion che sia probabile, ¶ vi trattarò da un asin

vostro ingegno, ¶ se 'l vi cale di trippe caricarvi

facea, mentre l'agliata vi pestava; ¶ et un gobetto

animo corotto? ¶ Forse, patron, vi stimula la sete? ¶ pigliate

statene alegro e non vi date pena, ¶ Cabrino gobbo

date pena, ¶ Cabrino gobbo vi darà da cena. - ¶ 57. ¶ Partesi

boi? ¶ 63. ¶ Ma per non vi parer un temerario, ¶ volendo

tanti astrologi la cura, ¶ vi tolse giustamente la misura

l'abbate. ¶ 68. ¶ Et ecco vi risoglio qui la quarta

or la piú facile vi mostro: ¶ ciascun de voi

la fama vostra; ¶ anzi vi onoro come grati a

in creder che pietade vi aggia loco. ¶ Protesto a

forse troppo. ¶ Dati perdon, vi prego, se pur fui

perché, quantunque alcune cose vi siano poste le quali

mio appropriato, anzi niuno, vi antiponerei. Pur questa lor

corrisponderanno. Ma, s'io vi paro singularmente tassar alcuna

veritade via piú satisfacevole vi sia che la presente

si parte. Molto ancora vi si potrebbe dire; ma