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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

concordanze di «vicoli»

nautoretestoannoconcordanza
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insistenza da gente dei vicoli partenopei, tenera e perentoria
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e sirene. ¶ Mare e vicoli e gente della mia
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a Napoli, e dai vicoli saliva il richiamo del
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e mesi piazzette e vicoli rimbombarono della sua voce
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noi ci smarrimmo nei vicoli. Un bambino di sei
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ammutolisce fin nei suoi vicoli più stipati e angusti
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sul ponte guardate i vicoli della Sanità e li
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fino al tramonto nei vicoli. Verso sera, sentì il
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usa i muri dei vicoli come ombrello, come guanciale
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amore i maschi dei vicoli, furente d’aver dovuto
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visiera: questi giovani dei vicoli hanno l’orgoglio del
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trasformare la ragazza dei vicoli, poteva essere ai miei
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nato, al mondo dei vicoli e della povera gente
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matrimonio le sposine dei vicoli, eccole fra i cenci
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istinto la gente dei vicoli drammatizza i suoi effimeri
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sul cencioso mondo dei vicoli che nuovamente gli piacque
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Il due novembre i vicoli brulicano di bambini che
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Napoli, sono tutti i vicoli che da Toledo si
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ancora riprodurre in quei vicoli; da una nuvola si
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Per i ragazzi dei vicoli giugno è il mese
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Ai miei tempi nei vicoli di Napoli fiorivano i
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di gran ciambellano dei vicoli, mentre il vostro dorato
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putipù”. Sono nove i vicoli della Duchesca, un grumo
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i vecchi edifici, nei vicoli. ¶ «Mi fai morire» diceva
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rorido e scalzo nei vicoli di Montecalvario, modulando un
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le eventuali preghiere dei vicoli, o per consentire il
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attardarsi nei più remoti vicoli della città, presso ogni
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archi di lumini nei vicoli, concerti di strumenti a