Ludovico Ariosto, Orlando furioso, 1532

il Saracino, e nel viso la guata; ¶ e la

scolorossi al Saracino il viso; ¶ la voce, ch'era

pria né dopo il viso ebbe sì rosso: ¶ e

con voce tremante e viso tristo ¶ supplica Sacripante e

calle: ¶ e spesso il viso smorto a dietro volta

Come egli vide il viso delicato ¶ de la donzella

gir cercando il bel viso sereno ¶ che gli avea

occhi molli e 'l viso basso, ¶ e si mostrava

Ruggier fu detto, ¶ nel viso si mostrò più che

fondo ¶ una donzella di viso giocondo, ¶ 73 ¶ ch'a' bei

cangiassi ¶ la maga in viso, e fe' degli occhi

pelle fosca; ¶ pallido il viso, oltre il dover barbuto

ma poi che 'l viso mira, il colpo arresta

stretta, ¶ che mostra al viso crespo e al pelo

se non hai del viso il cor men bello

Ginevra, sbigottita e in viso smorta, ¶ rimase a quello

re non tenne il viso asciutto, ¶ né cavallier né

l'elmo, e 'l viso amato ¶ scoperse, che più

voce torse ¶ Ruggiero il viso, e subito levosse; ¶ e

come è differente il viso, ¶ è differente ancor l

uomini han forma, ¶ col viso altri di simie, altri

il ventre, e 'l viso grasso; ¶ il qual su

quel ch'abbarbagliava il viso, ¶ quel ch'all'arcione

mano, ¶ che tinto in viso di color rosato, ¶ le

offerte e con buon viso, ¶ Ruggier fecero entrar nel

naso per mezzo il viso scende, ¶ che non truova

macilente avea ¶ Alcina il viso, il crin raro e

veder a tutti il viso, che nascosto ¶ da finzione

e si percosse il viso, ¶ e sciocca nominossi e

bagnavan di pianto il viso e 'l seno, ¶ e

ella avesse ancora il viso smorto. ¶ Come fu presso

lutto, ¶ per quanto il viso ne facea segnale, ¶ e

lor begli anni il viso han sì polito; ¶ che

di pianto il bel viso far molle. ¶ E come

pien di sudore il viso afflitto, ¶ gli cominciaro a

selve; ¶ hanno piloso il viso, il petto, il fianco

sol che 'l bel viso tuo non mi nascondi

donna Bradamante ¶ scoperto il viso; e lei vede esser

occhi non ardisce al viso alzarli. ¶ 56 ¶ Orlando domandò ch

pieni. ¶ 65 ¶ Era il bel viso suo, quale esser suole

ha portato il bel viso leggiadro. ¶ 11 ¶ E mentre or

pur a terra il viso chino ¶ per veder s

par che miri il viso, ¶ che l'ha, da

si volse con mal viso agli altri dui, ¶ e

al fiero sguardo, al viso furibondo; ¶ e lo stimò

una donna di giocondo viso; ¶ quindici anni passar dovea

essi, uom di spietato viso, ¶ ha solo un occhio

s'avede; ¶ e con viso giocondo la conforta, ¶ qual

simulando d'essa il viso bello, ¶ che captiva parea

se ben di Ruggier viso e sembianti ¶ ti parrà

suoi di Tingitana, ¶ con viso nubiloso e ciglio basso

di venir Brunello ¶ col viso mesto e con la

cadea; ¶ e nel bel viso si vedea che insieme

Tartaro vede quel bel viso ¶ che non ha paragone

gli occhi e 'l viso molle: ¶ compone e finge

dipinte di pietade il viso pio, ¶ tutte miraro il

È quella. - ¶ 87 ¶ Avea piacevol viso, abito onesto, ¶ un umil

levar gli occhi in viso d'uomo ardisca. ¶ Veggio

caso: ¶ si fece il viso allor pallido e brutto

ancor che gli mostrasser viso umano; ¶ che la intercetta

trema, ¶ s'acconcia il viso, e sì la voce

guardi, signor, che 'l viso orrendo ¶ de l'Orco

sua donna il bel viso soave. ¶ 47 ¶ Norandino ubidisce; et

ritornava, ¶ e che 'l viso crudel pieno d'orrore

alla campagna. ¶ Ella con viso mesto e supplicante ¶ gli

core, e fuor nel viso avampa, ¶ come sia tutta

quali Norandin con lieto viso ¶ vòlse saper chi fosse

traditor, come n'hai viso, ¶ onde hai quest'arme

giunta al re, con viso altiero ¶ disse: - Io non

maggior divenga. - ¶ 148 ¶ Dovunque il viso drizza il paladino, ¶ levasi

riveder Biserta, ¶ che con viso sì orribile e sì

vermiglio: ¶ e tutto 'l viso gli bagnò d'amaro

morte. ¶ 2 ¶ Se, come il viso, si mostrasse il core

real presenzia e in viso bella, ¶ d'alte maniere

fatto avea, ritornò in viso smorto; ¶ che né porto

lasciato. ¶ Costei mostrando in viso et in favella ¶ il

al crudel uso. ¶ 37 ¶ Di viso era costui bello e

fuoco, a tutti il viso raggia. ¶ L'un non

diverso il brutto antiquo viso; ¶ et a Marfisa, che

le avea il bel viso e le fattezze conte

elmo da lo smorto viso; ¶ e quel guerrier, come

di veneno, ¶ e nel viso altrimente era dipinta. ¶ Dunque

in mirto silvestre il viso umano: ¶ e ben vide

che molto era nel viso mesta. ¶ 37 ¶ Ruggier, che sempre

sì di pianto il viso molle. ¶ 38 ¶ Et ella, alzando

di vergogna arde il viso, e il cor di

spiccaro insieme, ¶ ma nel viso infiammati di vergogna. ¶ Dinanzi

nuovo, e abbassa il viso; ¶ ma pensa ben, che

a un bertuccione in viso. ¶ Disegna il Saracin torle

quel che paio in viso: ¶ quel ch'era Orlando

che guardâr meglio al viso, ¶ che s'era al

donna con lor di viso bello. ¶ Chi fosser quelli

in mezzo star con viso smorto ¶ il giovine dannato

alzò gli occhi nel viso, ¶ che chino a terra

d'arme, eccetto il viso, ¶ ch'avea la spada

Or si scolora in viso, or si raccende; ¶ tanto

par men bello il viso, ¶ men bel lo sguardo

Talor si batte il viso e il capel frange

e con sì allegro viso e sì giocondo, ¶ che

qual non prima al viso mi s'accosta, ¶ ch

avuto avea, ¶ che nel viso e nel cor mesto

e l'altro il viso per mezzo le gote

Marfisa, alzando con un viso altiero ¶ la faccia, disse

parte ¶ fuor che nel viso, assimigliava a Marte. ¶ 81 ¶ Poi

sudar la fronte, il viso e il petto, ¶ et

vede a molti il viso o il petto fesso

coperta la campagna. ¶ 35 ¶ Nel viso s'arrossì l'angel

e d'ira ¶ nel viso avampa, e par che

tant'ira ¶ con real viso e parlar grave e

del cavallo udì, ¶ in viso si turbò, che le

d'Africa, Marfisa ¶ con viso altier gli dice in

levar non era il viso ardito. ¶ 108 ¶ Ma poi che

buona mensa e miglior viso ¶ studiò di fare a

il pagan molto, ¶ col viso a terra chino, né

dolci un poco e viso men turbato, ¶ domandò all

lodato ¶ or del bel viso, or de la bella

il naso par nel viso scarno: ¶ de la beltà

all'aria del bel viso ¶ un affanno di cor

gli occhi e il viso; ¶ e quale in nome

teme) ¶ per fare in viso l'uno all'altro

Iocondo si guardaro in viso, ¶ di maraviglia e di

vero, ¶ lo minacciò con viso crudo et empio, ¶ sì

segnato, ¶ una donzella di viso amoroso ¶ in compagnia d

onesto. ¶ 97 ¶ Come ch'in viso pallida e smarrita ¶ sia

nuocer si vede a viso aperto, ¶ e che seco

eremita, ¶ si ritornò con viso men turbato ¶ verso la

e mille donne di viso giocondo; ¶ ma chi vi

leggiadramente ornata e in viso bella, ¶ e nei sembianti

bocca e celò il viso bello, ¶ levò le gambe

si dimostra sì nel viso acerbo, ¶ che Doralice istessa

per lui che dal viso si discosta: ¶ poi calò

scocca: ¶ mostra gaudio nel viso, e occultamente ¶ del glorioso

lei la desse. ¶ Con viso più turbato che sereno

un scritto, ¶ del bel viso turbar l'aria le

sopra il letto, ¶ col viso volta in giù, tutta

fiera in arme, in viso bella. ¶ 80 ¶ Quale al cader

l'elmo levandosi dal viso, ¶ mostrò la donna aprisse

e tutta cangia in viso, ¶ che tal sentenza udir

virtù, se ben di viso io cedo. ¶ Perder per

gli avea con simulato viso ¶ celato fin allor, chiaro

ho lacrimosi, e il viso tinto ¶ del negro fumo

è sì venerabile nel viso, ¶ ch'un degli eletti

occhi e nel sereno viso, ¶ nel sen d'avorio

porte; ¶ che con pallido viso e macro e asciutto

tornò sereno il conturbato viso. ¶ 31 ¶ Resti con lo scrittor

sia: ¶ al tuo bel viso, a' begli occhi, alle

afflitto, ¶ e tenea il viso lacrimoso e basso, ¶ domandò

la visiera alta dal viso. ¶ Mirando Ferraù la faccia

ch'il vidi a viso aperto, ¶ il fratel di

non ti levi ¶ dal viso; poi che dopo offese

lui rivolta. ¶ 60 ¶ Simula il viso pace; ma vendetta ¶ chiama

diè allo sposo con viso giocondo ¶ il nappo; e

Poi disse, alzando con viso giocondo ¶ i turbidi occhi

cavallo ¶ donna ch'al viso aver parea molt'anni

intervallo, ¶ tosto riconosciuta al viso e ai panni. ¶ La

l'imago: ¶ sembrava al viso, ai gesti Rodomonte, ¶ e

d'Uggiero ¶ fu lieto viso agli suo' amici fatto

Dudone abbia gonfiato il viso, ¶ e Sansonetto che 'l

attuffa; ¶ sì che dal viso e da le membra

speco: ¶ - Solvite me, - con viso sì sereno, ¶ con guardo

né d'allegrezza in viso. ¶ 33 ¶ Sempre ha timor nel

e si smarrì nel viso; ¶ e all'arrivar del

si getta; ¶ e col viso turbato e lacrimoso ¶ a

elmo gli levò dal viso, ¶ e ritrovò che 'l

se gli condusse ¶ col viso rosso e col ciglio

però men ch'in viso bella. - ¶ Il dotto Celio

maggior maestà fosse nel viso, ¶ o più indizio d

a Rinaldo levò il viso; ¶ ma chi ben lo

i vestimenti, ¶ e sotto viso altrui te l'appresenti

amata, ¶ sotto il cui viso, sotto il cui sembiante

e non alzando il viso, ¶ con molta attenzion fu

così sozzo e dispiacevol viso; ¶ poi di fattezze, qual

a un tratto il viso, ¶ per l'onta del

il conte asciutto il viso, ¶ quando abbracciò Rinaldo, e

ch'ella loro il viso ¶ vide di gaudio in

avrei di pianto il viso asperso; ¶ e prima che

e benedilli con giocondo viso, ¶ e de' lor casi

cor lieto e col viso ¶ d'aver gittato intolerabil

Disse l'imperator con viso lieto, ¶ che la domanda

che gli piaccia, ¶ con viso e gesti e con

come ci ha il viso sculto! ¶ Io son ben

occhi miei del tuo viso giocondo, ¶ contra ogni mia

sempre, ebbi già il viso smorto. ¶ Ma mi par

ch'io vaneggio) ¶ al viso e ai gesti rallegrarsi

signor (diss'ella), il viso mostra; ¶ se la cortesia

né fu veduto in viso. ¶ La seguente mattina egli

la battaglia ¶ con mesto viso e cor trepido stassi

turbar vide il bel viso sereno. ¶ Ella al cader