Marco Missiroli, Senza coda, 2005

un attimo il suo viso si coprì di pieghe

di scatto. Osservò quel viso pallido e grinzoso, i

gli restò addosso, sul viso, sulle braccia, poi diventò

che le coprivano il viso e il vestito dello

gonfi. All’inizio il viso del pellerossa rimase vivo

capelli e con il viso appuntito. Magro che quasi

sugli occhi e sul viso. ¶ Luigi fece la prima

voce si alzò, il viso che gli bruciava per

davanti gli sbatté il viso in faccia. ¶ Il fiato

andava a colpire il viso giallastro e serio nel

Andiamo!”. ¶ Luigi avvicinò il viso al cassetto aperto: fogli

riusciva a vedere il viso paonazzo e bagnato di

mischiavano al sudore del viso, due piccole lacrime che

i capelli neri sul viso, il rossore sulle braccia

lui e Luigi. Il viso bagnato e sporco. La

visto rialzarsi con il viso paonazzo e le mani

immagini e il suo viso si vedeva solo a

Si voltò, con il viso di Luigi che quasi

più che poté il viso al ripiano. Poi spinse

Se lo avvicinò al viso, Luigi gli era appena

una smorfia in quel viso alterato che terrorizzò Pietro

cercava di proteggersi il viso con le mani, ma

madre gli accarezzavano il viso. Lei gli era accanto

donna gli accarezzò il viso. “C’è una sorpresa

braccia, schiacciato al suo viso. Per un attimo, si

Luigi.” Si asciugò il viso. ¶ “C’è scritto il

si voltò. Il suo viso restò inchiodato alla fotografia

giunte, si nascose il viso e non disse grazie

avvicinò la testa al viso del figlio. Gli occhi

caldo. Fissò il suo viso riflesso nella minestra. Sembrava

E c’era il viso di suo padre, asciutto

Lei gli strinse il viso tra le braccia, poi

centro del letto, quel viso asciutto, senza nessuna lacrima

strisciarono sulla testa, sul viso, sul collo. ¶ Un rantolo

di nuovo a quel viso bagnato. Ora suo padre

quei fianchi magri, il viso premuto sul suo ventre

strinsero un po’ il viso, un po’ la schiena