Giacomo Leopardi, Canti, 1837

Alma terra natia, ¶ La vita che mi desti ecco

nostro e non la vita ¶ Avesti, o cara; e

beato, ¶ A cui fu vita il pianto! A noi

il nulla. ¶ Ma tua vita era allor con gli

men trista ¶ Empièr la vita di felici errori: ¶ Nova

Si componea l'umana vita: in bando ¶ Li cacciammo

Amore, ¶ Amor, di nostra vita ultimo inganno, ¶ T'abbandonava

fremendo, immacolata ¶ Trasse la vita intera, ¶ E morte lo

secol di fango o vita agogni ¶ E sorga ad

Te nella polve della vita e il suono ¶ Tragge

accoglia. ¶ E se pur vita e lena ¶ Roma avrà

ergi la mente. ¶ Nostra vita a che val? solo

Figli di Prometeo, la vita increbbe; ¶ A voi le

Di misfatto è la vita, onde poi scemo ¶ Di

anno e di tua vita il più bel fiore

che travagliosa ¶ Era mia vita: ed è, né cangia

asconde ¶ Agl'inesperti della vita, e molto ¶ All'immatura

strinse di mia negra vita, ¶ Non mel celar, ti

credeva ancora. ¶ XVI ¶ LA VITA SOLITARIA ¶ La mattutina pioggia

all'opra ¶ Di questa vita come a danza o

divenisti allor? quali appariro ¶ Vita, morte, sventura agli occhi

te sparga con la vita il sangue! ¶ Lice, lice

la lena e la vita or vengon meno ¶ Agli

E teco la mortal vita saria ¶ Simile a quella

gli affanni di funerea vita; ¶ O s'altra terra

travagliato sonno ¶ Che noi vita nomiam, come sopporti, ¶ Pepoli

umano stato, ozio la vita, ¶ Se quell'oprar, quel

dirai, da che sua vita ¶ È per campar la

È per campar la vita, e per sé sola

per sé sola ¶ La vita all'uom non ha

in loco apparecchiate ¶ Nella vita infelice avea natura ¶ Necessità

intenta ¶ Che a lor vita è mestier, di noi

dico, ¶ Di consumar la vita: improba, invitta ¶ Necessità, cui

frodi, ¶ La destinata sua vita consuma. ¶ Te più mite

ingrato avanzo della ferrea vita, ¶ Eleggerò. L'acerbo vero

Fatta per me la vita ¶ La terra inaridita, ¶ Chiusa

Quel tempo della tua vita mortale, ¶ Quando beltà splendea

allor ci apparia ¶ La vita umana e il fato

quante volte ¶ Questa mia vita dolorosa e nuda ¶ Volentier

occulto, ¶ Senz'amor, senza vita; ed aspro a forza

affanni, ¶ O dell'arida vita unico fiore. ¶ Viene il

inesperto amante, ¶ La sua vita ingannevole vagheggia, ¶ E celeste

desio; non ha la vita un frutto, ¶ Inutile miseria

cieco ¶ Malor, condotto della vita in forse, ¶ Piansi la

novo ¶ Suo venir nella vita, ed inchinando ¶ Mostra che

sogno ¶ Fu la tua vita. Iva danzando; in fronte

valli? ¶ Somiglia alla tua vita ¶ La vita del pastore

alla tua vita ¶ La vita del pastore. ¶ Sorge in

Al pastor la sua vita, ¶ La vostra vita a

sua vita, ¶ La vostra vita a voi? dimmi: ove

luna, tale ¶ È la vita mortale. ¶ Nasce l'uomo

sole, ¶ Perché reggere in vita ¶ Chi poi di quella

consolar convenga? ¶ Se la vita è sventura ¶ Perché da

altri; a me la vita è male. ¶ O greggia

è, com'or, la vita? ¶ Quando con tanto amore

la morte ¶ Chi la vita abborria; ¶ Onde in lungo

alla festa di tua vita. ¶ Godi, fanciullo mio; stato

terrene, ¶ Tutta intera la vita al guardo mio! ¶ Che

incredibil parmi ¶ Che la vita infelice e il mondo

che in pria ¶ Questa vita che sia per prova

chiede, ¶ E inutile la vita ¶ Quindi più sempre divenir

non ha ragion la vita ¶ Se non per lui

cor non vile ¶ La vita della morte è più

sostener molt'anni ¶ Questa vita mortal, fu non indegno

forte ¶ Sprezzò l'infausta vita, ¶ Né per altro signore

Amaro e noia ¶ La vita, altro mai nulla; e

sempre, oggetto ¶ Della mia vita un dì: se non

quella Diva ¶ Che già vita, or sepolcro, ha nel

d'affetti ¶ Orba la vita, e di gentili errori

a chi rimane in vita, ¶ Inconsolabil fai tal dipartita

delusa ¶ Fosse ancor dalla vita ¶ La speme giovanil; piena

estinto, ¶ L'altro in vita serbar? Come potesti ¶ Far

e vana ¶ Stimai la vita, e sovra l'altre

le gazzette, anima e vita ¶ Dell'universo, e di

il tenero sen che vita instilla; ¶ Emendar, mi cred

e modi, ¶ Ma della vita in tutte l'altre

Abbandonata, oscura ¶ Resta la vita. In lei porgendo il

frutto, ¶ Durasse tutto della vita il corso. ¶ Troppo mite

eterei campi. ¶ Ma la vita mortal, poi che la

gagliardo, ¶ E di splendida vita o di valente ¶ Persona