Alessandro Manzoni, Adelchi, 1822

non diede ¶ Così la vita de' migliori il cielo

core ¶ Vi sta la vita, ivi son torri e

guerrier, perché gittavi ¶ Una vita sì degna? e non

rapì, mi tolga ¶ La vita. Ebben! quand'io sarò

potrem più che la vita. - E a questa ¶ Causa

per ora ¶ La nostra vita, ma per farla in

Seco indugiarmi, di tua vita in forse, ¶ Io non

che mi serbi ¶ In vita ancor, che un gran

Carco, fuggir sente la vita! ¶ (alle Donzelle) ¶ A voi

all'orlo estremo della vita, al punto ¶ In cui

il sai: come la vita, ¶ Dee la morte attestarlo

braccia tue sento una vita, ¶ Un gaudio amaro che

e muori: ¶ Fuor della vita è il termine ¶ Del

calami ¶ Fa rifluir la vita, ¶ Che verdi ancor risorgono

ad ambo ¶ Patto di vita. Sulla tua fortuna ¶ Io

ti fermo. ¶ SVARTO ¶ In vita e in morte. ¶ GUNTIGI

i Longobardi ¶ Antepongon la vita; e... se non altro

re caduti sia la vita, il sai? ¶ E pensi

Ma voi, ¶ Altro che vita, un più superbo dono

Gran segreto è la vita, e nol comprende ¶ Che

matrimonium accepit. Karol. M. Vita per EGINHARDUM, 18.(Scrittore contemporaneo

suadente, acceperat. EGINH. in Vita Kar., ibid. ¶ (xiv) Rex