Vittoria Colonna, [Rime], 1538

alma, era la nostra vita ¶ Morta in noi stessi

quale strazio la mia vita adduce ¶ Amor, che oscuro

ne fe palese ¶ Altra vita immortal, di santi ardori

nel viver suo conobbe vita. ¶ SONETTO XVI. ¶ Come non

e come in questa vita, ¶ Anzi morte, restò sola

Di questa trista mia vita il governo. ¶ SONETTO XXIV

bassi effetti dell'umana vita, ¶ Riman dal primo suo

il suo corso la vita, ¶ Quando al fin della

in man la morta vita, ¶ Perchè di sua vittoria

avean gli spirti intera vita, ¶ Quando il ciel gli

che diero a voi vita mortale. ¶ Al vol del

nell'ore estreme. ¶ La vita e 'l bel pensier

una e l'altra vita, ¶ In lui l'oprare

attende la mia debil vita; ¶ Quando interrotti son, vaga

L'onde di questa vita in fragil legno, ¶ E

la luce, ¶ Odiar la vita e desiar la morte

duole: ¶ Chi la sua vita vide e la mia

sonno lice ¶ Tenermi in vita in si mortale affanno

pe' suoi libri della vita del Pescara. ¶ Di quella

ed in quell'altra vita, ¶ Qui con l'esempio

quello escluse ¶ Desio di vita; e le speranze chiuse

lume divin più larga vita ¶ Avran i bei famosi

poca speme ¶ D'altra vita miglior le diede altr

e dell'alma serena ¶ Vita immortal questa speranza toglie

s'arrisca; ¶ Eguali in vita, eguali siano in morte

dolce di quell'altra vita. ¶ RIME ¶ Stampate la prima

cor fura ¶ Libertà e vita; a me son nuovi

aura dolce dell'amara vita ¶ Ne spirò appena, e

viver tuo mantenne questa vita, ¶ Nella tua morte ancor

Ch'ogni speranza dalla vita tolse. ¶ SONETTO XV. ¶ Quanto

stato, e la sua vita ¶ Di quel nutrica che

sue alte parole, ¶ Onde vita immortal lieto m'offerse

giorno, ¶ Che morte o vita eterna a noi prescrive

con la morte dolce vita ¶ Non solo eternamente, ma

che son dell'altra vita incerti, ¶ A raccor lieti

la bennata pianta, ¶ Onde vita si coglie; e l

rinnovarsi all'altra miglior vita. ¶ Tanto ella queste fosche

estreme ore ¶ Della sua vita il mortal colpo e

e fermi ¶ Frutti, e vita immortal per breve morte

Il dono che dà vita al cor fu impresso

Colui, che con la vita al padre offerse ¶ Le

con puro affetto ¶ Prenda vita immortal dal suo morire

Signor nostro avea più vita, ¶ Allor che fece al

il fil della mia vita. ¶ Non ardisco allentar, nè

a noi sì dolce vita. ¶ Era lucida e chiara

a tutti gli altri vita. ¶ SONETTO LXXX. ¶ Veggio in

a Simeon sì vera vita, ¶ Che con la propria

vedesti, e quella dolce vita ¶ Che parve agli altri

l'uomo a eterna vita, ¶ Fosse per lor dal

insegna altera. ¶ Povertate, umil vita e l'altre tante

Ma cangiar lor convien vita e costume. ¶ SONETTO CXXXV

supplicio eterno: ¶ Chè tal vita tal pregio al fine

prima all'altra miglior vita! ¶ Non già secura in

erra, ¶ E morte e vita egualmente gli piace. ¶ SONETTO

l'immortal sua glorïosa vita ¶ Diede ai suoi eletti

del fil di questa vita il fine, ¶ E pur

del fin di quella vita ¶ Ch'eterna a noi

martíri e con la vita ¶ Fer chiaro il nome

dolce forza all'altra vita. ¶ Non ha discorso allor

principio all'altra miglior vita. ¶ Beato Federico, or son

la mercede: ¶ Fece che vita abbiam del suo morire

sol luce, ai mortal vita, ¶ Qui virtù, là su

rinnovarne in più secura vita; ¶ Ma di quel vero