Lorenzo Viani, Ceccardo, 1922

travagli della sua tragica vita, l’«Apua», manipoletto di

ultimi giorni della sua vita il poeta, benchè avesse

poeta, sul declinar della vita, non dell’età (egli

cadere in una monotona vita di guarnigione la sua

sonetti, fu poeta nella vita. Tutto per lui si

eroismo, nel gelo della vita e del tempo, rievocava

natìo. Quando la sua vita raminga si faceva più

dalla tristezza della sua vita grama. ¶ Lacero e affamato

sogno, tu, de la vita, ¶ lo avremo infranto, o

Luigi Roccatagliata Ceccardi ebbe vita procellosa e breve. Cuore

gli resero aspra la vita. Stanco delle sofferenze atroci

nel quinto lustro della vita. ¶ Ceccardo amava il giovinetto

giurate di sacrificare la vita per difenderle e di

di stanca superiorità alla vita e alla morte, rispondeva

quarto del poeta in vita sua... ¶ - Ceccardo tu non

soldati fedeli per la vita e la morte, ti

grande battaglia della mia vita, della mia vita... ¶ - Tu

mia vita, della mia vita... ¶ - Tu marcerai con me

che la marea della vita aveva confinato lassù a

grande battaglia della mia vita! ¶ La macchina volava... ¶ La

poche pagine la tumultuosa vita del titano. ¶ Le librerie

più lo esaltava nella vita erano le enormi macchine

immanente in tutta la vita del poeta. Nella sua

potuto aggiungere: Professore! Nella vita tutto gli ha mentito

Dopo ricominciò la dolente vita di osteria e di

grande prova nella mia vita... ¶ - Sarebbe? ¶ L’automobile - perchè

solo, l’inutilità della vita, attanagliato da un solo

terra. «Se sapessi la vita che conduco da 14 mesi

la solitudine, la mia vita istessa e poi l

ho cominciato una dolente vita di osteria e di

nella morte la mia vita raminga voglio essere sepolto

ultimi giorni della tragica vita: so che è rimasto

ultimi giorni della sua vita un amico gli domandò

un rantolo rivelava la vita... Poi il rantolo cessò

all’ultimo di sua vita: ¶ «Lascio unico erede mio