Egisto Roggero, Komokokis, 1902

la via, quando una voce robusta mi svegliò: ¶ — Su

Su, dormiglione! ¶ E la voce continuò, sempre sullo stesso

di superstizioso terrore nella voce. ¶ Intanto la nera massa

sulla nostra testa la voce di Jean Bonnin. ¶ La

Sono io, – rispose la voce di Edoardo. ¶ — Non sogno

so... – mi rispose la voce di Edoardo, – non comprendo

scuotere delicatamente e la voce di Edoardo mi sussurrò

noi. ¶ — Vogliamo alzare la voce.... chiamarla? – mormorò Edoardo. ¶ E

Edoardo. ¶ E la sua voce, suo malgrado, tremava. ¶ — No

raccoglimento. ¶ Edoardo fe’ una voce. ¶ La figura si volse

bocca e parlò. ¶ Una voce profonda e dolce – d

parlassero pochissimo, e con voce poco alta. Quando riuscii

avevamo parlato a bassa voce, fra noi. Pure la

arcana e lontana, la voce di Kalika, che già

il suono della sua voce. ¶ Invece Kalika pareva comprenderlo

poter sentire la sua voce, – mormorò Edoardo convinto. ¶ — I

in questo momento una voce misteriosa che mi dice

neppur io. Ma una voce secreta mi dire ch

riguardo.... ma la segreta voce della fede mi dice

tutto a Kamelia. Una voce misteriosa mi dice che

indicarci. ¶ — Lo credi? ¶ — Una voce misteriosa, t’ho detto

dolcemente. ¶ E, a bassa voce, disse ancora: ¶ —Ho paura

nel tono della sua voce sentii chiaramente lo scoraggiamento

nero torrente la cui voce tu trovi di poco

un tratto sentii la voce di Edoardo nelle tenebre

celermente. ¶ Sentii ancora la voce di Edoardo rompere il

è successo? – gridai. ¶ La voce di Edoardo – che nel

perennemente.... – notò ancora la voce di Edoardo. ¶ — Speriamo di

mio orecchio Kamelia con voce languida, – sono tanto stanca

per parlare: la mia voce si perdette nel frastuono

mi gridò una nota voce, quella di Edoardo. ¶ Mi

pareva insensibile alla mia voce.... ¶ Le toccai la fronte