Carlo Emilio Gadda, L'Adalgisa, 1944

e un trillo, la voce di Doralice, rispose da

zio Antenore con una voce che intimidì tutti, «lasciate

bestie, all’udir quella voce ammaliatrice, dopo l’inferno

materno è come la voce dei profeti e delle

di esclusiva emissione della voce. Agitava le gambucce ridivenute

curatela di minori. ¶ 16 «Trasloco», voce volgare: per «trasferimento del

parafulmini; e una strana voce si sparse, nel contempo

del asunto» dalla mezza voce del popolo, tanto da

cinque lunghezze sulla mezza voce del popolo. Tanto che

all’importazione per detta voce. ¶ 15 Attributi della granata la

ecc.) è diminutivo di voce affine al lombardo bügna

dire paltò. Galuppare è voce ligure, per inghiottire con

scarpe lontanissime. Allora, con voce e dignità risentita, era

prese a monologare a voce alta, d’ogni tristezza

e di volto, di voce e d’anima. Col

nel disdegno: la sua voce pervenne a un’acutezza

nel qual caso la voce è sinonimale a «sfasamento

Cantavo!... perchè avevo una voce.... che se non avessi

implorò Elsa, con una voce tuttavia così limpida, che

impormi, lui alza la voce ankamò püsé de mi

Linnaei!», confermava poi la voce baritonale di Carlo ai

piscinina....».24 Ma, data la voce, e la passione, gli

di lei, della sua voce, della sua «passione», della

taffetà nero, con la voce d’un semisepolto: «.... che

tempo cioè che la voce la cominciò ad attenuarsi

pur sempre un gran voce!... l’eva una gola

regola. La scomparsa della voce sembrò, in lui, aver

d’amore la sua voce era ancora voce: per

sua voce era ancora voce: per quanto già singolarmente

arte»: la questione della voce. Ma in que’ due

l’arte, cioè la voce, le andò a posto

del tutto. Diventò una voce normale, più che normale

questo intendeva appunto la voce). Ma poco a poco

materna. «Non era la voce», si disse, «non era

alle spose smorzava la voce in un susurro pieno

povero figliolo....», disse, con voce rotta da modesti singhiozzi

azzurro, – con una sola voce tremolante, e con tre