Cesare Zavattini, Totò il buono, 1943

colpevole nel momento che voleva, un minuto dopo il

di nome Ademaro gli voleva bene. ¶ Questo Ademaro viveva

trallaratone.” Chissà mai cosa voleva dire. ¶ Era allegro? ¶ Ogni

è avaro,” diceva chi voleva difenderlo da peggiori insinuazioni

così rapido che chi voleva inseguirlo ancora si convinse

di Caddeo. Questi gli voleva saltare addosso ma il

riuscì a balbettare che voleva un’altra prova. “Due

mandò via, disse che voleva dormire. ¶ Il cielo era

gesto di noia che voleva dire basta. Totò allora

notte, e l’uno voleva fare l’elemosina all

i dolori lombari e voleva invece un abito nuovo

ricco dell’altro, ciascuno voleva poco, ma più degli

per dire ciò che voleva ma si pentiva e

in due gruppi; chi voleva diventare grande, chi voleva

voleva diventare grande, chi voleva dolci. Mim insisté al

di applausi. Egli non voleva conquistare Bamba bensì accontentare

banchettare: a proposito, chi voleva le mele senza semi

passi tornò in città. Voleva andare da Bib da