Cesare Pavese, La luna e i falò, 1950

stesse facce di una volta. I ragazzotti che correvano

di nuovo che una volta, coi quattro soldi del

con le donne? Una volta ti piacevano. Sul ballo

gli disse: – Vieni una volta su di là. Voglio

strada era come una volta – erba morta sotto il

chi ci stava una volta, quali cani avevano, gli

c’era, e una volta – adesso non ci sono

Qui la riva una volta portava dell’acqua, che

sempre com’era una volta. Nuto che aveva visto

la riva sotto la volta fredda degli alberi, ma

anche da noi una volta, quand’ero ragazzo, i

dovevo nascere. Passava qualche volta sullo stradone nella carrozza

signore, e incontrandomi ogni volta si toglieva il cappello

Piola dice che una volta ci bruciavano delle fascine

stata camminare la prima volta per le strade di

gli stessi di una volta – delle canicole, delle fiere

dei raccolti di una volta, di prima del mondo

scendevano a cuocerlo una volta al mese, tant’erano

dottore saliva lassú una volta all’anno –, era morta

avrei percorsa un’altra volta. Ebbene, e con questo

una notte che ogni volta che cammino lungo la

tocca a tutti una volta. Però cosí è brutto

la tettoia; poi si volta e mi fa: – Sono

la bocca un’altra volta e trangugiò saliva. ¶ – Stava

il pino e la volta dei tigli, ascoltare le

dire tutto in una volta, ero un uomo anch

Lanzone, Serafina, e qualche volta, se scendeva, il sor

Belbo la mattina – una volta venne anche Giulia – e

tendine. Fu la prima volta che vidi dei fiori

anni, le intravedevo qualche volta. Poi c’era Santina

alla Mora. L’ultima volta che passai Belbo non

andare a Canelli; una volta portarono a casa del

dei tempi di una volta, di politica, della musica

o viaggiato. Salvo quella volta dell’Africa, non era

sotto il portico. Una volta che dovetti andar su

la tina, sapevo la volta bassa, i mattoni rotti

si ricorda la prima volta che mi vide alla

pare che la prima volta fosse quando non ci

occasione – capitava qualcosa ogni volta, si parlava, s’incontrava

di Belbo – ma la volta che ci trovai Nuto

e adesso Cirino qualche volta stava a sentire quel

al sor Matteo: – Una volta l’ospedale pagava cinque

al pugno. E una volta, dicevano i vecchi, era

stato ancora peggio – una volta si ammazzavano, si davano

venne a dirmi una volta che mi aspettavano, la

dissi che io una volta mi ero comprato un

avevo già visto una volta sul terrazzo con loro

le rose. E qualche volta anche loro uscivano nei

quando tornai la prima volta in paese, venni quasi

mai fermata, solo una volta era passata per andare

e ridevano. ¶ Da quella volta della gita a Agliano

fino a sera. Qualche volta quell’Arturo si fermava

altro giorno o quella volta in Acqui che s

si offendeva un’altra volta. ¶ Che Irene parlasse al

tendevo l’orecchio. ¶ Una volta Irene disse: – Avrà sentito

Ma ci fu la volta che Silvia piangeva, si

non lo so; una volta ch’ero passato pedalando

contessa e che una volta il sor Matteo aveva

come un uomo. Una volta chiese a Nuto se

nelle bettole e, una volta congedati, nei cantieri dove

fuoco. E sotto la volta del noce aveva visto

fatto chiedere neanche una volta sue nuove. E il

facevano le merende. Quella volta ci fecero cena, e

anello d’oro. Una volta Silvia disse a Irene

anno dopo, l’unica volta che venni in licenza

e ridevano, e qualche volta, guardandomi, mi dicevano che

tra me e la volta del cielo. – È qui

suonare. ¶ Poi poco alla volta Silvia si calmò e

Ci sono andato una volta con Silvia e Irene

Santa, – disse Nuto, – una volta s’è fatta accompagnare

creduto. La vide una volta traversare sul ponte, veniva

diceva Santa, – siccome una volta conoscevo qualcuno e ho