Massimo Carlotto, Le irregolari, 1998

bella. A Parigi ogni volta che la vedevo esclamavo

in canna. ¶ L’ultima volta mi aveva guardato senza

più quelli di una volta” pensai, iniziando a correre

avrebbero cambiato, un’altra volta ancora, la mia vita

Ci fermammo nuovamente. Questa volta al numero millequattrocentoquarantaquattro di

nulla». ¶ Poi fu la volta di un marciapiede. Mi

bocca per la prima volta da quando ero salito

O di come quella volta, quando lo zio Aduccio

conto, per la prima volta da quando ero entrato

e per la prima volta Amelia e suo marito

ha allontanati. Un’altra volta ha minacciato la nonna

da “c’era una volta”. ¶ «E se llevaron Augustina

Ricordo che la prima volta che andai in Plaza

di una vita. Quella volta mi era stato sufficiente

maternità». ¶ Per la prima volta nella mia vita assaggiai

argentina. ¶ Come la prima volta, ero seduto proprio dietro

secondo piano vivevano una volta Graciela Clarisa Monari e

della zona. La terza volta che si presentò al

golpisti. Fu l’ultima volta che vide il bimbo

cruscotto una rosa. «Ogni volta che passo di qui

i metodi di una volta. Proprio ieri, grazie alla

stupito, «è la prima volta che viene restituito un

guardarli. Per la prima volta guardavo in faccia gli

e uscivamo una alla volta, parlavamo a bassa voce

mate, scrutandomi ancora una volta con espressione pensosa. Aveva

sarebbe cambiato un’altra volta, anche se non riuscivo

di Estela. Guardalo una volta, vedrai tutta la tristezza

visto per l’ultima volta nel commissariato della polizia

visto per l’ultima volta in un commissariato del

conto per la prima volta che era proprio vero

oppositori. Venne poi la volta di un prete cattolico

vista per l’ultima volta al campo El Atletico

numero di desaparecidos». ¶ Questa volta fu lei ad alzarsi

pronunciò per la prima volta la parola desaparecido. Si

vero?» domandai ancora una volta. ¶ «Sì. La Chiesa argentina

più di uno. Una volta visitò il campo clandestino

era resa conto, una volta di più, che morti

vivo per l’ultima volta cinque giorni dopo, all

del governo. ¶ «La prima volta ci presentammo in quattordici

trenta aprile del 1977. La volta successiva fu un venerdì

li ricordo vivi! Ogni volta che mi metto il

farmi stare zitta. Ogni volta che lo denuncio, ricevo

conto per la prima volta di quanto tempo era

dilettante per l’ennesima volta. Mi limitai a stare

notte per la prima volta sognai il nonno. Mi

ribattei risentito. ¶ «E una volta tanto ha ragione lui

camposanto». ¶ «Provaci un’altra volta, sicuramente durante i primi

cimitero. E quando una volta tanto lui voleva proseguire

partire. Anche perché una volta sceso a valle non

come si diceva una volta, individuare un terreno di

più» risposi ancora una volta. ¶ «Non hai voglia di

e raccontai di quella volta che aveva fatto arrossire

italiani scomparsi. A mia volta infilai il disco in

ringrazio, ma forse questa volta ti sbagli. Fujimori è

mio caro! E una volta tanto tocca a te

di resa. Anche quella volta aveva ragione: «Lo farò

ascoltare per la prima volta la voce di sua

desaparecido?» domandò a sua volta. ¶ «Purtroppo sì». ¶ «E non

detto anch’io una volta». Gli raccontai il mio

mi salutò l’ultima volta. ¶ «Ti ascolto» sospirai rassegnato

Italia. Per la prima volta avevano incontrato il Papa

ci guardò uno alla volta: «C’è un rischio