Vittorio Alfieri, Saul, 1784

nostri, e noi? ¶ Achimelech ¶ E tu, che sei? re

ti posa su; dov´è Saùl? — Le parti ¶ d

d´Agàg mal prendi; e nella via d´empiezza

che il nemico brando? ¶ E un brando fere, che

Iddio nel marmo scrive; ¶ e le commette al Filisteo

sostegno rimovendo vai. ¶ Dov´è la casa di Saùl

già in cener torna: è nulla già. — ¶ Saul ¶ Profeta

morresti: io tel predico; e il faccia ¶ Abner seguire

cospetto or tosto ¶ traggi, e si uccida... ¶ Gionata ¶ Oh

Taci. — Ei si sveni; e il vil suo sangue

su´ Filistei ricada. ¶ Abner ¶ è già con esso ¶ morte

esso ¶ morte... ¶ Saul ¶ Ma, è poco a mia vendetta

ira mia, che armenti, e servi, ¶ madri, case, fanciulli

fanciulli uccida, incenda, ¶ distrugga, e tutta l´empia stirpe

l´ha fermato. Abner, e tu, di spada, ¶ ambo

di spada, ¶ ambo vilmente; e non di ostile spada

ho l´ultime parole, ¶ e sordo ei fu: compiuto

ei fu: compiuto egli è il mio incarco: ¶ ben

tosto; a cruda morte, e lunga. ¶ SCENA V ¶ SAUL

fra´ tumulti ¶ di guerra; e non fra regie cure

quel che or spandi, è sangue ¶ sacerdotal, non Filisteo

tal empia pugna. ¶ Saul ¶ E solo io basto ¶ a

Gionata? che David? ¶ duce è Saùl. ¶ Gionata ¶ Combatterotti appresso

tuo ¶ sangue infelice! ¶ Saul ¶ E che sovrasta? morte? ¶ Morte

Morte in battaglia, ella è di re la morte

l troverò. ¶ Micol ¶ Lungi è fors´egli; e sfugge

Lungi è fors´egli; e sfugge ¶ tuo sdegno... ¶ Saul

Saul ¶ Ha l´ali, e il giungerà, il mio

or corri, ¶ Gionata tosto. — E tu, ricerca, e trova

tosto. — E tu, ricerca, e trova ¶ colui. ¶ Micol ¶ Deh

o mio sposo; vieni: è già ben oltre ¶ la

seconda: ¶ la luna cade, e gli ultimi suoi raggi

china ¶ scendiamo il monte, e ci accompagni Iddio. ¶ David

si appresta? ¶ Morte, ch´è in somma? — Io vo

armi ¶ campion nostri. ¶ David ¶ E Gionata mio fido ¶ il

sdegno ¶ provò del padre; e disperato corre ¶ infra l

star non puoi: cedere è forza; andarne ¶ lungi; e

è forza; andarne ¶ lungi; e aspettare, o che si

gridarmi in cor: «Giunto è il terribil giorno ¶ ad

l´innocente sangue: impuro è il campo, ¶ contaminato è

è il campo, ¶ contaminato è il suolo; orror ne

aspri sentier di sterpi e sassi ¶ convien ch´io

in pensarvi, io fremo... E poniam anco, ¶ che si

Tu sola il plachi; e tu lo servi, e

e tu lo servi, e il tieni ¶ tu sola

l voglio ¶ salvo, felice, e vincitor:... ma, tremo ¶ oggi

Micol ¶ Ahi me lassa!... e ch´io ti perda

pel nostro amor; s´è d´uopo, anco il

Torna al tuo sposo, e nol lasciare. ¶ Micol ¶ Ahi

Signor... ¶ Saul ¶ Davide ov´è? ¶ Micol ¶ ... Nol so... ¶ Saul

Saul ¶ Il re parlotti, ¶ e obbedito non l´hai

fia spento innanzi. ¶ Gionata ¶ E nel tuo cuore, in

grida? «Il mio diletto è David; ¶ uom del Signore

uom del Signore egli è». Tal nol palesa ¶ ogni

del pianeta al raggio? ¶ E quando in te maligno

appunteresti al petto appena, e tosto ¶ forza ti fora

sdegno piomba ¶ in mezzo, e men divide: il voglio

veggo, ei mi disarma, e colma ¶ di maraviglia tanta

questa al certo, ¶ vendetta è questa della man sovrana

offesi io mai: vendetta è questa ¶ de´ sacerdoti. Egli

questa ¶ de´ sacerdoti. Egli è stromento David ¶ sacerdotale, iniquo

Or, se chi dona e toglie i regni, il

più di me n´è degno: ¶ e condottier de

me n´è degno: ¶ e condottier de´ figli suoi

fido egli era sempre, ¶ e leal figlio. Or l

misto ignoto ¶ d´odio e rispetto, che per David

sai? ¶ Spenta mia casa, e da radice svelta ¶ fia

figlio il padre... ¶ Seggio è di sangue, e d

Seggio è di sangue, e d´empietade, il trono

che il superbo ¶ rompe, e su l´umil lieve

forte, in cui vittoria è posta, ¶ non è chi

vittoria è posta, ¶ non è chi il trovi. Un

aure ¶ empier di strida; e ribombar la terra ¶ al

nitrìti, ¶ sfolgoreggiar d´elmi e di brandi, e tuoni

elmi e di brandi, e tuoni ¶ da metter core

di Dio: straniera merce ¶ è il sacerdote, ove Saulle

impera: ¶ pur non l´è, no, dove Israèl combatte

conosci tu? qual maraviglia? ¶ e te stesso conosci? — I

gran Dio; là dove, è già gran tempo, ¶ più

espulso Davidde asilo davi, ¶ e securtade, e nutrimento, e

asilo davi, ¶ e securtade, e nutrimento, e scampo, ¶ ed

e securtade, e nutrimento, e scampo, ¶ ed armi? E

e scampo, ¶ ed armi? E ancor, qual arme! il

spiccavi con profana destra. ¶ E tu il cingevi al

Davidde prestai. Ma, chi è quel David? ¶ Della figlia

del re non egli è sposo? ¶ Non il più

in guerra, ¶ tua forza, e ardire? entro la reggia

quegli, ¶ ch´io scampava. E tu stesso, agli onor

nol tornavi or dianzi? e nol sceglievi ¶ a guidar

di generosa indole ardita, e largo ¶ del proprio sangue

in voi sostegno ¶ trova, e scudo, ed asilo. Ogni

sete voi? Stirpe malnata, e cruda, ¶ che dei perigli

il sangue, il terrore, e la morte, ¶ per le

le spose, pe´ figli, e per voi stessi, ¶ meniam

studiati carmi, ¶ frenar vorreste e i brandi nostri, e

e i brandi nostri, e noi? ¶ Achimelech ¶ E tu

brancolar tuo cieco, ¶ chi è scorta, o appoggio?... I

Ahi fero stato! ¶ meglio è la morte. Io voglio

in lagrime: or tempo è di prestargli ¶ l´opra

istromentale adattata al soggetto; e che David poi reciti

la stanza con maestria e gravità. ¶ «O tu, che

io son dal nulla, e penso, ¶ e la mia

dal nulla, e penso, ¶ e la mia mente a

apresi il denso ¶ abisso, e via non serba a

innalzi, ogni empio ecco è disperso: ¶ già su le

mille un dì scendesti; ¶ e del tuo caldo irresistibil

tu fiume, ¶ tu brando, e senno, e scudo a

tu brando, e senno, e scudo a lui ti

noi dal polo. ¶ Tenebre e pianto siamo...» ¶ Saul ¶ Odo

chi vien, ch´odo e non veggo? Un nembo

Ma già si squarcia; e tutto acciar lampeggia ¶ dai

acciar lampeggia ¶ dai mille e mille, ch´ei si

calpestìo tonante ¶ d´armi e destrieri: ¶ la terra, e

e destrieri: ¶ la terra, e l´onda, e il

terra, e l´onda, e il cielo è rimbombante

onda, e il cielo è rimbombante ¶ d´urli guerrieri

Figli di Ammòn, dov´è la ria baldanza? ¶ dove

baldanza? ¶ dove gli spregi, e l´insultar, che al

guerriera tromba ¶ mugghiar repente? ¶ è il brando stesso di

travolve». ¶ Saul ¶ Ben questo è grido de´ miei tempi

sospirato alloro. ¶ Sua dolce e cara prole, ¶ nel porgergli

del suo rieder gode; ¶ e pianger ciascun s´ode

slaccia ¶ l´elmo folgoreggiante; ¶ e la consorte amante, ¶ sottentrando

venerande ¶ di pianto bagna: ¶ e qual si lagna, ¶ più

adopra ¶ in rifar mondo e terso ¶ lo insanguinato brando

cosperso, ¶ dice il secondo: e quando ¶ palleggerò quest´asta

sua nobile ¶ progenie amabile ¶ è l´alma, e il

amabile ¶ è l´alma, e il sa. ¶ Oh bella

celasi; ¶ tace ogni zeffiro; ¶ e in sonno placido ¶ sopito

in sonno placido ¶ sopito è il re». — ¶ Saul ¶ Felice

ad uom non perdona, ¶ e ogni prode al codardo

terribil fuoco, ¶ cui forza è loco — dien le ostili

lontano io ´l seguo; ¶ e il Filisteo perseguo, ¶ e

e il Filisteo perseguo, ¶ e incalzo, e atterro, e

Filisteo perseguo, ¶ e incalzo, e atterro, e sperdo; e

e incalzo, e atterro, e sperdo; e assai ben

e atterro, e sperdo; e assai ben mostro ¶ che

ch´io snudo? Empio è, si uccida, ¶ pera, chi

rattien? chi ardisce?... Ov´è il mio brando? ¶ Mi

ir oltre. ¶ Vedi, non è co´ figli tuoi persona

co´ tuoi figli... ¶ Micol ¶ E gli avrai sempre al

Ah! no: placato ¶ non è con lui Saùl; benché

appien tornato: ma profonda è troppo ¶ in lui la

in lui la invidia; e fia il sanarla lungo

Iddio. ¶ Oggi si vinca, e al dì novel si

ver lui si trasse, ¶ e un istante parlavagli: io

ci abbracciava a vicenda; e da noi stirpe ¶ s

piangere, o sposa: ¶ Saulle è il re; farà di

ripiglierò mio stato abbietto, e il duro ¶ bando, e

e il duro ¶ bando, e la fuga, e l

bando, e la fuga, e l´affannosa vita. ¶ Vera

l´affannosa vita. ¶ Vera e sola mia morte emmi

morte emmi il lasciarti: ¶ e il dovrò pure... Ahi

nozze per te! Giocondo e regio stato ¶ altro sposo

Né d´ampia prole, e lieta, ¶ padre puoi far

me tuo consorte errante, ¶ e fuggitivo sempre... ¶ Micol ¶ Ah

piangente, i lunghi giorni; e l´ombre ¶ l´aspetto

crudo padre il ferro; e udia tue voci ¶ dolenti

ogni più atroce sdegno; ¶ e sì l´acciar pur

di dure selci letto; ¶ e ad ogni picciol moto

il cor balzarti ¶ tremante; e in altra ricovrarti; e

e in altra ricovrarti; e quindi ¶ in altra ancor

deh! cessa... Al sangue, ¶ e non al pianto, questo

al pianto, questo giorno è sacro. ¶ Micol ¶ Pur ch

sia la vittoria. ¶ David ¶ E che? ti parve ¶ dubbio

ma forte accigliato era, ¶ e susurrava non so che

a chi di David è consorte, ¶ e di Saulle

di David è consorte, ¶ e di Saulle è figlia

consorte, ¶ e di Saulle è figlia. ¶ David ¶ Eccolo: si

or l´aura aperta e pura ¶ ti fia ristoro

Chi d´aura aperta e pura ¶ qui favellò?... Questa

pura ¶ qui favellò?... Questa? è caligin densa; ¶ tenebre sono

spande, ¶ che me percuote, e a lagrimar mi sforza

se lieto sei, lieta è pur ella; e piange

lieta è pur ella; e piange, ¶ se piangi tu

miei pupilla ¶ Gionata egli è; per te, periglio al

non conosco, né curo: e la mia sposa, ¶ dica

campo ¶ non vil soldato, e tuo genero in corte

in corte ¶ mi tengo; e innanzi a Dio, nulla

Avviluppato in bianca ¶ stola è costui, che il sacro

no: tu sei guerriero, e il brando ¶ cingi: or

mi favella. — ¶ Qual brando è questo? ei non è

è questo? ei non è già lo stesso ¶ ch

man ti diedi... ¶ David ¶ è questo il brando, ¶ cui

nell´Efod mistico ravvolto, ¶ e così tolto a ogni

Signor primo?... ¶ David ¶ Vero è; ma... ¶ Saul ¶ Dunque, onde

Fellone. ¶ Vil traditore... Ov´è l´altare?... oh rabbia

in bianco ammanto... Ov´è la scure?... ¶ Ov´è

è la scure?... ¶ Ov´è l´altar? si atterri

altar? si atterri... Ov´è l´offerta? ¶ svenarla io

Saul ¶ La pace ¶ mi è tolta; il sole, il

l´alma, ¶ tutto mi è tolto!... Ahi Saùl infelice

Sì, re; quei, ch´è sol Dio; ¶ quei, che

a vittoria vittoria accumulava: ¶ e che, in sue mire

dirai: ¶ David sia spento: e ucciderammi tosto ¶ Abner. — Non

David, tu prode parli, e prode fosti; ¶ ma, di

innalzarti; ¶ furar mie laudi, e ti vestir mia luce

ti vestir mia luce. ¶ E s´anco io re

le migliaia abbatteva: egli è il guerriero; ¶ ei mi

dicea più forte: «Egli è possente troppo ¶ David: di

frena?» — ¶ Con minor arte, e verità più assai, ¶ Abner

dicevi? «Ah David ¶ troppo è miglior di me; quindi

abborro; ¶ quindi lo invidio, e temo; e spento io

lo invidio, e temo; e spento io ´l voglio

l voglio». ¶ Abner ¶ Fellone; e il dì, che di

segreti lacci infami ¶ tendevi; e quando a´ Filistei nel

nel grembo ¶ ti ricovravi; e fra nemici impuri ¶ profani

Saul ¶ Dammi. ¶ Che veggio? è mio; nol niego... Onde

l´alma di sangue e di rancor, dormivi? ¶ Vedi

ucciderti, a mia posta, ¶ e me salvar potea, per

posto ¶ hai tua fidanza; e in chi rivolto hai

del cor, della innocenza, ¶ e della fede mia? non

della maligna ¶ invida rabbia, e della guardia infida ¶ di

giorno, ¶ sì, di letizia, e di vittoria, è questo

letizia, e di vittoria, è questo. ¶ Te duce io

amore ¶ combatterai: mallevador mi è David ¶ della tua vita

David ¶ della tua vita; e della sua tu il

Gionata ¶ Duce Davìd, mallevadore è Iddio. ¶ Micol ¶ Dio mi

mano ¶ ella ti mesca, e ti ministri a mensa

della prossima pugna?... ¶ David ¶ E dirti a un tempo

macchie ha da tergo; è d´alti rivi ¶ munito

da noi la guerra. è d´uopo a ciò

prima il passo affretta, e pare ¶ fuggirsene; rimane la

lenta addietro, in scomposte e rade file, ¶ certo invito

soverchiato han dall´oriente, e a tergo ¶ riescon sovra

In fronte, ¶ dalle spalle, e dai lati, eccolo, è

e dai lati, eccolo, è chiuso; ¶ eccone fatto aspro

macello intero. ¶ David ¶ Saggio e prode tu al pari

Io laudo ¶ virtude ov´è: sarò guerrier, non duce

sarò guerrier, non duce: ¶ e alla tua pugna il

brando. ¶ Abner ¶ Il duce è David: ¶ di guerra il

di guerra il mastro è David. Chi combatte, ¶ fuorch

ovunque io ´l miri, è il tuo disegno. ¶ Gionata

mille, ¶ salirà il giogo; e tu, coi più, terrai

te si aspetta; ¶ loco è primiero. ¶ David ¶ E te

loco è primiero. ¶ David ¶ E te perciò vi pongo

il sol negli occhi, e la sospinta polve, ¶ anco

David ¶ Or, va´; comanda: e a te con basse

II ¶ DAVID ¶ David ¶ Astuto è l´ordin della pugna

solo ¶ ad Abner manca; e a me il concede

a Saùl. Vedi, se è fatta ¶ vedova omai di

omai Dio sta meco. ¶ E tu, tu stesso, (ah

verace amico, ¶ guerrier, congiunto, e forte duce, e usbergo

congiunto, e forte duce, e usbergo ¶ di mia gloria

mia gloria tu sembri; e talor, vile ¶ uom menzogner

spersi ha suoi voti, e un re guerriero ha

scelto. ¶ Questo, sol questo, è il tuo delitto. Ei

ei sempre ¶ di Samuello; e più all´altar, che

nasco; ogni tuo lustro ¶ è d´Abner lustro: ma

quand´io, privato, oscuro, e lungi tanto ¶ stava dal

tanto ¶ stava dal trono e da ogni suo pensiero

quella voce istessa ¶ fatta è tremenda, e mi respinge

istessa ¶ fatta è tremenda, e mi respinge, e tuona

tremenda, e mi respinge, e tuona ¶ in suon di

la corona dal crine; e al crin di David

a lui si prostra, e niega ¶ riceverla; ed accenna

niega ¶ riceverla; ed accenna, e piange, e grida, ¶ che

ed accenna, e piange, e grida, ¶ che a me

mi sei? genero ancora? e figlio? ¶ e mio suddito

genero ancora? e figlio? ¶ e mio suddito fido? e

e mio suddito fido? e amico?... Oh rabbia! ¶ Tormi

Pera, ¶ David sol pera: e svaniran con esso, ¶ sogni

re sia pace. ¶ Micol ¶ E sia col padre Iddio

padre Iddio. ¶ Saul ¶ ... Meco è sempre il dolore. — Io

paventar la rotta, ¶ peggio è che averla; ed abbiasi

ch´io piangessi?... ¶ Padre, e chi l´alma in

accogli: ¶ aura di guerra, e di vittoria, in campo

sue squallide radici. ¶ Tutto è pianto, e tempesta, e

radici. ¶ Tutto è pianto, e tempesta, e sangue, e

è pianto, e tempesta, e sangue, e morte: ¶ i

e tempesta, e sangue, e morte: ¶ i vestimenti squarcinsi

aspergano. Sì, questo ¶ giorno, è finale; a noi l

a noi l´estremo, è questo. ¶ Abner ¶ Già più

fere angosce ¶ raddoppia. ¶ Micol ¶ E che? lascierem noi l

tu solo ¶ starti pretendi? e che in tua man

noi siam tuo sangue; e per te tutto ¶ il

io cinga; ¶ ma; ov´è il mio brando, se

onorata polve ¶ cosperso tutto, e di sudor sanguigno: ¶ infra

orgoglio, ecco, io passeggio; ¶ e al Signor laudi... Al

mia voce Iddio; ¶ muto è il mio labro... Ov

il mio labro... Ov´è mia gloria? dove, ¶ dov

mia gloria? dove, ¶ dov´è de´ miei nemici estinti

Davìd. ¶ Micol ¶ Ma, non è teco ¶ quel David, no

io mostrerotti. Or vieni; e te convinci, ¶ che nulla

te convinci, ¶ che nulla è in David... ¶ SCENA III

Micol ¶ Padre, ei m´è sposo; e tu mel

ei m´è sposo; e tu mel desti. ¶ Saul

io tel reco; ¶ troncalo, è tuo. ¶ Saul ¶ Che ascolto

e il sarem tutti; e in un Saùl, che

la mala infetta pianta, e i fiori, ¶ ed i

fiori, ¶ ed i pomi, e le foglie. ¶ Gionata ¶ — Assai

ho visto io spesso, e in tal sublime aspetto

mense, ¶ fra le delizie, e l´armonia del canto

Dio, ¶ se scampar deggio; e non intera un´oste

fin che albeggi... ¶ Gionata ¶ E fra le piume aspetta

sempre innanzi l´alba; e preghi ¶ porgiam qui insieme

biancheggia: ¶ forse, ch´ella è: scostati alquanto; e l

ella è: scostati alquanto; e l´odi: ¶ ma, se

figlia togli ¶ lo sposo, e non la vita? — Odi

morte. ¶ Gionata ¶ Indugia ancora; ¶ e il pianto acqueta: il

parli? in loco, ¶ dov´è Saùl, David venirne?... ¶ Gionata

Gionata ¶ In loco ¶ dov´è Gionata e Micol, tratto

loco ¶ dov´è Gionata e Micol, tratto a forza

che il timor possa? E maraviglia avresti, ¶ s´ei

sol vederlo ¶ fariami... ¶ Gionata ¶ E s´ei nulla or

ei nulla or temesse?... E s´anco ¶ l´ardir

sposo. ¶ Micol ¶ Sì, forse è ver: ma lungi egli

ver: ma lungi egli è;... deh! dove?... ¶ e in

egli è;... deh! dove?... ¶ e in quale stato?... Oimè

MICOL, GIONATA ¶ David ¶ Teco è il tuo sposo. ¶ Micol

non... posso. — Oh maraviglia!... E fia... ¶ ver, ch´io

sto tra´ miei. Meglio è morir, che trarre ¶ selvaggia

a niun sei caro, e di nessun ti cale

composte, ¶ coperte l´ossa; e di lagrime vere ¶ da

armi ¶ volgar guerrier sembri, e non altro. ¶ David ¶ In

imbelle reggia or non è questa: ¶ qui rozzo saio

spierem, come il governi e prema ¶ oggi il suo

il suo torbo umore: e a poco a poco

l´andrem, se lieta è l´aura, ¶ alla tua

aura, ¶ alla tua vista; e in un torrem, che

sorgenti ¶ guerrier ti mesci, e inosservato aspetta, ¶ ch´io

me! ti trovo appena, e deggio ¶ lasciarti già? ma

ma per brev´ora; e quindi ¶ no, mai più

chiamo, di te penso; ¶ e di lagrime amare i

sposa. Appien securi andate: ¶ è senno in me; non

a voi mi serbo: e solo in Dio confido

ABNER ¶ Saul ¶ Bell´alba è questa. In sanguinoso ammanto

ne avrai più intera, e nobil palma. ¶ Saul ¶ Abner

David, mio prode! ¶ Abner ¶ E chi siam noi? Senz

trafigger me. David, ch´è prima, ¶ sola cagion d

da più terribil fonte... E che? celarmi ¶ l´orror

figli,... or la vittoria, e il regno, ¶ e la

vittoria, e il regno, ¶ e la vita vorrei? Precipitoso

me stesso incresco ognora, e altrui; ¶ bramo in pace

l crederia? spavento ¶ m´è la tromba di guerra

di guerra; alto spavento ¶ è la tromba a Saùl

dedico dunque a voi; e tanto più volentieri e

e tanto più volentieri e di cuore, che voi

vai perseguendo per caverne e balze, ¶ senza mai dargli

senza mai dargli tregua. E David pure ¶ era già

sposo... Ma, ben cento e cento ¶ nemiche teste, per

dote, ¶ tu mi chiedevi: e doppia messe appunto ¶ io

Saùl, ben veggio, ¶ non è in se stesso, or

Esci, Filiste iniqua; ¶ esci, e vedrai, se ancor mio

del mio cor nota è la via. ¶ DAVID ¶ Chi

presso, mille volte ¶ vidi, e affrontai: davanti all´ira

ma il temer solo è morte vera al prode

la patria, da forte; e per l´ingrato ¶ stesso

ei poscia; odio novello, e morte. ¶ GIONATA ¶ Misero padre

solo, ¶ l´amato egli è: lusingator maligno, ¶ ogni virtù

ei glie la pinge e mal sicura, e incerta

pinge e mal sicura, e incerta. ¶ Invan tua sposa

oh dolce nome! ov´è Micol mia fida? ¶ M

s´ella t´ama?... è in campo anch´essa

volle entro la reggia: e anch´ella ¶ va pur

magion del pianto ¶ ella è la nostra, da che

rabbuffato crine ¶ cenere stassi; e su la smunta guancia

la smunta guancia ¶ pianto e pallore; immensa doglia muta

si atterra al padre; e fra i singhiozzi, dice

i panni si squarcia; e in pianto bagna ¶ la

anch´egli ne piange. ¶ E chi non piange? — Abner

piange? — Abner, sol egli; e impera, ¶ che tramortita come

che tramortita come ell´è si strappi ¶ dai piè

sparire, ¶ pace sparì, gloria, e baldanza in armi: ¶ sepolti

i vessilli tuoi, fatto è gigante ¶ agli occhi lor

t´han più duce: ¶ e minacce soffriamo, e insulti

duce: ¶ e minacce soffriamo, e insulti, e scherni, ¶ chiusi

minacce soffriamo, e insulti, e scherni, ¶ chiusi nel vallo

periglio, ¶ a dura vita, e da me lungi io

più assai che regno, e padre, e sposa, e

che regno, e padre, e sposa, e figli... ¶ David

e padre, e sposa, e figli... ¶ David ¶ M´ami

figli... ¶ David ¶ M´ami e più che nol merto

così... ¶ Gionata ¶ Dio giusto, e premiator non tardo ¶ di

di virtù vera; egli è con te. Tu fosti

il tuo ¶ viver m´è sacro, al par che

tradimento alberga ¶ con morte: e morte, Abner la dà

mai fosse, io reco: e affrontar pria vo´ l

moribondo in Rama, ¶ vero è, mi accolse; e parlommi

vero è, mi accolse; e parlommi, qual padre: ¶ e

e parlommi, qual padre: ¶ e spirò fra mie braccia

re fede m´ingiunse e amore, ¶ non men che

salvo ¶ dallo sdegno celeste: e il sarai, spero: ¶ e

e il sarai, spero: ¶ e il sarem tutti; e

da questo padiglion spiarne, ¶ e maligno svelarci. A palmo

dammi. ¶ Dio teco resti; e tu, rimani al padre

Micol ¶ L´ultimo amplesso?... E ch´io non muoia

il vedrai?... ¶ Misera donna! e sposa sei?... fur nozze

il seguo, lo uccido; è ver, pur troppo! ¶ Come

Ben odo... ¶ ei cresce; e sordamente anco di trombe

sordamente anco di trombe ¶ è misto... E un correr

di trombe ¶ è misto... E un correr di destrieri

Ma, pianto, ed urli, e gemiti profondi ¶ dal padiglion

Ei viene; ei stesso; e in quale aspetto!... Ah

MICOL ¶ Saul ¶ Ombra adirata, e tremenda, deh! cessa: ¶ lasciami

ombra terribil, placati... Ma è sorda ¶ ai miei preghi

sorda ¶ ai miei preghi; e m´incalza?... Apriti, o

Dal ver disgiunto, ¶ padre, è il tuo sguardo: a

era ¶ David pur figlio; e il perseguisti, e morto

figlio; e il perseguisti, e morto ¶ pur lo volevi

or, deh!... Davidde ov´è? si cerchi: ¶ ei rieda

posta sua mi uccida, e regni: ¶ sol che a

occhio; ¶ foco il brando e la man; dalle ampie

nari ¶ torbida fiamma spiri, e in me l´avventi

ammonticati stanno: ah! tutto è morte ¶ colà: qui dunque

gronda ¶ di fresco sangue, e il mio sangue ei

di battaglia ¶ fragore egli è. L´elmo, lo scudo

dove corri? Orribil notte è questa. ¶ Saul ¶ Ma, perché

siam noi... ¶ Saul ¶ Sconfitti? E tu fellon, tu vivi

fero impeto primo ¶ forza è schivare: aggiornerà frattanto. ¶ Te

s´inoltra... ¶ Saul ¶ Gionata,... e i figli miei,... fuggono

già tutto ho fermo: ¶ e giunta è l´ora

ho fermo: ¶ e giunta è l´ora. — Abner, l

ora. — Abner, l´estremo è questo ¶ de´ miei comandi

no, che di Saulle è figlia; ¶ tosto di´ lor

di´ lor, ch´ella è di David sposa; ¶ rispetteranla

lasciarti... ¶ Saul ¶ Io voglio: e ancora il re son

anco a forza, s´è mestier, la traggi. ¶ Micol

la traggi. ¶ Micol ¶ Padre!... e per sempre?... ¶ SCENA V

fiaccole ardenti balenarmi ¶ veggo, e le spade a mille

vittoriosi con fiaccole incendiarie, e brandi insanguinati. Mentre costoro